venerdì 12 giugno 2015

The Language Hoax: Why the World Looks the Same in Any Language John H. McWhorter

Capitolo 1

  1. neowhorfismo: teoria per la quale il linguaggio modella il pensiero. il libro si pone come obbiettivo quello di ridimensionare una simile tesi
  2. spesso gli esperimenti neowhor sono anche accurati ma si prestano ad una presentazione distorta da parte dei media, la critica, più che gli esperimenti, critica la loro pessima divulgazione
  3. le conclusioni neowhor vengono tratte da esperimenti tipo questo: in inglese il tempo è misurato come una lunghezza mentre i giapponesi lo rappresentano come una quantità. ebbene, gli inglesi sono più abili nel predirre quando un corpo in movimento raggiungerà un certo obbiettivo mentre i giapponesi quando un contenitore dove si riversa la sabbia si riempirà completamente. esperimenti sui colori: i russi hanno nomi diversi per diverse sfumature di blu e, forse in virtù del loro linguaggio, sono più veloci a compiere certi abbinamenti.
  4. domanda: ma davvero qualche millesimo di secondo di differenza nel compiere certi abbinamenti tra i colori puo' essere la base per dire che il linguaggio dei russi conferisce loro una diversa visione della vita? Sembrerebbe proprio di no.
  5. quando le differenze cominciano ad essere interessanti scopriamo che non è il linguaggio a guidare i parlanti ma piuttosto la cultura. si dice:"i piraha non hanno parole per i numeri e quindi sono scarsi in matematica". Assurdo, sarebbe come dire che "i tizi non hanno gambe né parole che designino le gambe e quindi non riescono a correre". gli eschimesi hanno 30 parole per designare la neve, nulla di speciale: vivono al polo! il loro ambiente pone delle esigenze su cui si modella il loro linguaggio. i guguu esprimono la posizione coi punti cardinali anzichè con parole tipo dietro, davanti ecc., nulla di speciale: vivono nel deserto dove ci sono certe esigenze di orientamento. L'ambiente incide sulla cultura la quale modella il linguaggio.
  6. linguaggio e cultura, cosa viene prima? E' un dilemma in stile uovo/gallina. No, per almeno tre motivi: 1) i guguu sradicati dal loro ambiente cessano di esprimersi utilizzando i punti cardinali 2) nessuno nella foresta parla il linguaggio dei guguu 3) i vicini dei guguu magari non hanno il liro stesso linguaggio ma possiedono processi mentali molto simili. e qui cade anche la tipica difesa neowhorf: esistono popoli che condividono l'ambiente ma non il linguaggio. ma nessuno sostiene che condividere l'ambiente porti necessariamente allo stesso linguaggio.
  7. conclusione: il linguaggio modella il pensiero? ma cosa si intende per pensiero? se si intende quella facoltà in virtù della quale noi possediamo una certa visione del mondo, la tesi è da respingere. il linguaggio puo' al limite condizionare certi comportamenti minimi che possiamo tranquillamente considerare trascurabili.
continua