lunedì 13 febbraio 2017

Autoinganno!

Il massimo esperto in materia è Robert Trivers, o per lo meno è l’unico che ha tentato una teoria sistematica del fenomeno scrivendoci sopra un libro godibilissimo “The Folly of Fools: The Logic of Deceit and Self-Deception in Human Life”.
La logica adottata è quella evoluzionista.
Tesi:
… We are thoroughgoing liars, even to ourselves. Our most prized possession—language—not only strengthens our ability to lie but greatly extends its range….
Il nostro cervello è tanto grande perché dire la verità è semplice - e son capaci tutti - mentre raccontar palle è complicatissimo, ci vuole un cervello enorme per farlo bene.
Il linguaggio sofisticato dell’uomo ha su per giù questa funzione.
Ricordiamoci che una “palla” funziona se quando ti smascherano puoi dire che in realtà non era affatto una palla ma al limite reticenza, equivoco o altra roba del genere. Gli scienziati chiamano questo processo “girare la frittata”.
Ci si auto-inganna per raccontare meglio le palle: se ci credi tu per primo, sarai più credibile.
Tutto cio’ è molto triste (ma tremendamente coerente e credibile). E’ la teoria generale dell’ Homo Hypocritus
… The topic is a negative one. This book is about untruth, about falsehoods, about lies, inward and outward. At times, it is a depressing subject…
Premessa necessaria per comprendere, è sapere cosa sia la selezione naturale
… Natural selection refers to the fact that in every species, some individuals leave more surviving offspring than do others, so that the genetic traits of the reproductively successful tend to become more frequent over time…
Nel gioco delle relazioni umane ci sono contesti in cui chi “tradisce” (chi non coopera lealmente) riceve enormi compensi, per questo a volte mentiamo.
Ma il traditore indebolisce la comunità in cui vive, cosicché la lealtà è una virtù molto apprezzata in società.
Il valore della lealtà è qualcosa che tutti noi abbiamo dentro, forse è qualcosa di ineliminabile. Qualcosa che ci impedisce di tradire, o per lo meno ci pone dei problemi di coscienza.
La selezione naturale innesca dentro di noi due forze: la voglia di tradire e quella di essere leali. Entrambe hanno un portato evolutivo.
Una soluzione possibile consiste nel tradire pensando di essere leali. Tutto cio’ richiede autoinganno….
… at the heart of our mental lives, there seemed to be a striking contradiction—we seek out information and then act to destroy…
L’arte di cancellare certe informazioni nel nostro cervello è importantissima, potremmo chiamarla “arte del dimenticare”.
Si va dai casi estremi alla Franzoni, ai casi sofisticati dei politici. Di certo, se sai “cancellare” cio’ che hai nella testa farai strada.
Abbiamo occhi d’aquila
… together our sensory systems are organized to give us a detailed and accurate view of reality…
… e menti diaboliche
… But once this information arrives in our brains, it is often distorted and biased to our conscious minds…
La memoria umana lavora incessantemente per il nostro bene…
… We repress painful memories, create completely false ones, rationalize immoral behavior, act repeatedly to boost positive self-opinion, and show a suite of ego-defense mechanisms…
Ripetiamo allora la tesi arricchendola di un particolare
… Applied more broadly, the general argument is that we deceive ourselves the better to deceive others. the primary function of self-deception is offensive—measured…
E qui c’è una particolarità della teoria proposta: ci si auto-inganna per offendere, non per autodifesa.
Non confondiamo allora la spiegazione biologica con quella psicologica! Qui non stiamo facendo della psicologia.
Non ci auto-inganniamo per “sentirci meglio” ma per “fregare il prossimo”…
… the central claim of this book is that self-deception evolves in the service of deception—the better to fool others. Sometimes it also benefits deception by saving on cognitive load during the act, and at times it also provides an easy defense against accusations of deception (namely, I was unconscious of my actions)…
Dimenticare temporaneamente  alleggerisce anche il nostro carico cognitivo rendendoci più efficienti allorché stiamo ingannando il prossimo, un’operazione estremamente sofisticata che richiede tutto il nostro potenziale cognitivo…
… That is, the brain can act more efficiently when it is unaware of the ongoing contradiction…
Non siamo soli: l’autoinganno è comune a molte specie.
La teoria generale dell’autoinganno non è altro che una teoria dell’intelligenza
… Deceiver and deceived are trapped in a coevolutionary struggle that continually improves adaptations on both sides. One such adaptation is intelligence itself…
Ci sono esperimenti classici per provare l’autoinganno…
… the classic experiment demonstrating human self-deception shows that we often unconsciously recognize our own voices while consciously failing to do…
L’autoinganno ci fa bene: è associato a più alti livelli di difesa immunitaria.
L’autoinganno opera sul modo che abbiamo di vederci e di raccontarci. Chi si auto-inganna si perdona più facilmente.
E la religione? Come si rapporta con l’autoinganno?…
… religion, which acts as both an antidote to self-deception and an accelerant
Da un lato ci si consola con verità dubbie, in questo senso nasconde spesso degli auto-inganni. Dall’altro, si riscontra in molte preghiere l’allarme per i possibili autoinganni a cui potremmo essere soggetti: evidentemente, c’è una consapevolezza del pericolo.
Autoinganno e scienziati
… the more social a discipline, the more its development is retarded by self-deception…
L’autoinganno è onnipresente nella vita del pianeta terra…
… when I say that deception occurs at all levels of life, I mean that viruses practice it, as do bacteria, plants, insects, and a wide range of other animals…
In economia l’autoinganno è la regola…
… It always amazes me to hear some economists say that the costs of deceptive excesses in our economy (including white-collar crime) will naturally be checked by market forces…
Il concetto di autoinganno ha una tradizione nobile. Cosa si è inteso esattamente?…
… Some philosophers have imagined that self-deception is a contradiction in terms…
L’invenzione dell’inconscio ha segnato una svolta…
… This contradiction is easily sidestepped by defining the self as the conscious mind…
La definizione migliore: capacità della mente di selezionare e sopprimere le informazioni…
… the key to defining self-deception is that true information is preferentially excluded from consciousness…
Quando avremo una conoscenza adeguata dell’autoinganno potremo costruire la Macchina della Verità
Probabilmente la MdV misurerà il nervosismo
… is one of the negative consequences of being detected…
Ma anche l’attivazione di facoltà di autocontrollo
… control: In response to concern over appearing nervous (or concentrating too hard) people may exert control, trying to suppress behavior, with possible detectable side effects such as overacting…
Senz’altro il carico cognitivo
… cognitive load: Lying can be cognitively demanding. This usually takes time and concentration, both of which may give off secondary cues and reduce performance on simultaneous tasks…
Il concetto di “prevalenza dell’overreaction” è molto utile per la MdV in quanto contro-intuitivo…
… overeaction... we blink less under increasing cognitive load (for example, while solving arithmetic problems). Recent studies of deception suggest that we blink less when deceiving... Nervousness is almost universally cited as a factor associated with deception, both by those trying to detect it as well as by those trying to avoid it, yet surprisingly enough, it is one of the weaker factors in predicting deception in scientific work…
Chi mente si agita meno, la cosa non è lapalissiana.
Chi mente fa più pause
… men use fewer hand gestures while deceiving and both sexes often employ longer pauses when speaking deceptively…
Prima di spararla grossa c’è quasi sempre una pausa.
Si mente usando i registri più elevati della voce.
L’energia bloccata da chi mente di solito trova sfogo in attività irrilevanti.
Il linguaggio dei bugiardi è abbastanza tipico…
… We cut down on the use of “I”and “me”and increase other pronouns, as if disowning our…
Grande impiego del “sebbene”…
… A truth teller might say, “Although it was raining, I still walked to the office”; a liar would say, “I walked to the office.”…
Una cosa è certa: in presenza di autoinganno la MdV è impotente
… If it is cognitively expensive to lie, there is no obvious way to reduce the expense, other than to increase unconscious control…
Una cosa inattesa: l’autoinganno precede il linguaggio
… in at least two widespread contexts—aggressive conflict and courtship—selection for deception may easily favor self-deception even when no language is involved…
Probabilmente, il linguaggio si è formato poiché amplia le possibilità dell’autoinganno. Una teoria deprimente ma da tenere in considerazione.
L’autostima è un motore per l’azione. Ebbene, autostima e ignoranza sono correlate…
… A very disturbing feature of overconfidence is that it often appears to be poorly associated with knowledge—that is, the more ignorant the individual, the more confident he or she maybe…
Un caso di scuola…
 witnesses who are more mistaken in eyewitness identification and more confident that they are right, and this in turn has a positive effect on jurors…
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L’autoinganno prende diverse forme, vediamone alcune.
Chi si auto-inganna, per esempio, è capace di “animare” gli oggetti pur di far tornare i conti: ecco un caso divertente…
… the man in San Francisco in 1977 who ran his car into a pole and claimed afterward, as recorded by the police: “The telephone pole was approaching. I was attempting to swerve out of the way, when it struck my front end.” …
Spesso si divide il mondo in gruppi in modo da collocarsi in quello giusto…
… Just make some wear blue shirts and others red and within a half-hour you will induce in-group and out-group feelings based on shirt color. Once we define an individual as belonging to an out-group, a series of mental operations are induced that, often quite unconsciously, serve to degrade our image…
Cambiamo persino il nostro linguaggio per descrivere la stessa azione compiuta da persone diverse…
… For example, if an out-group member steps on my toes, I am more likely to say, “He is an inconsiderate person,”though with an in-group member I will describe the behavior exactly: “He stepped on my toes.”…
Il potere corrompe i nostri pensieri…
… When a feeling of power is induced in people, they are less likely to take others’viewpoint and more likely to center their thinking on themselves…
Il doppio standard è la regola in campo morale…
… moral hypocrisy is a deep part of our nature: the tendency to judge others more harshly for the same moral infraction than we judge ourselves—or to do so for members of other groups compared to members of our own group…
Cio’ che è prevedibile è più facilmente neutralizzato: una scossa random è una pena molto più dura che la stessa scossa annunciata. In questo senso è più facile auto-ingannarsi in un contesto prevedibile e sotto controllo.
Se non abbiamo controllo sulle cose ce lo inventiamo, come quando riconosciamo una forma nelle nuvole
… it is interesting to note that lacking control increases something called illusory pattern recognition…
L’autoinganno agisce sulla teorizzazione. Tutti noi abbiamo delle teorie: sul nostro matrimonio (do molto e ricevo poco), sul nostro lavoro (il capo non ci apprezza abbastanza), sulla società in generale (i politici sono ladri)…
… these kinds of theories presumably evolved not only to help understand the world and to detect cheating and unfairness but also to persuade self and others of false reality, the better to benefit ourselves…
Passiamo la vita a costruire una falsa narrativa ad uso e consumo personale…
… we were more moral, more attractive, more “beneffective” to others than in fact we were…
Gli errori sono sempre lontani e il miglioramento sempre in atto…
… An older self acted badly; a recent self acted better…
La grande asimmetria:
… When people are asked to supply autobiographical accounts of being angered (victim) or angering someone else (perpetrator), a series of sharp differences emerges…
Tutti noi siamo dei piccoli ladri. In università, per esempio, si usa molto rubare le penne altrui… solo che non ce ne accorgiamo, l’autoinganno è in azione… 
… I am an unconscious petty thief. I steal small objects from you while in your presence. I steal pens and pencils, lighters and matches, and other useful objects that are easy to pocket. I am completely unconscious of this. In summary, there appears to be a little unconscious module in me devoted to petty thievery, sufficiently isolated to avoid interfering with ongoing activity (such as talking)…
… ma rubiamo anche le idee
… Stealing ideas will not leave much evidence and is very common in academia. I once wrote a paper that borrowed heavily from a well-known book…
Ma c’è un indizio su tutti che ci fa riconoscere la presenza dell’autoinganno:
… the hallmark of self-deception in the service of deceit is the denial of deception…
Chi nega di auto-ingannarsi è particolarmente sospetto.
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sabato 11 febbraio 2017

La fine del mondo

La razza umana si estinguerà presto?
Secondo John Leslie (The End of the World: The Science and Ethics of Human Extinction), a questa domanda si risponde per gradi e mai in modo certo. Il cosmologo e matematico Ben Carter ha proposto il primo grado, ovvero l'idea iniziale che la persona ragionevole deve farsi quando ignora tutto o quasi tutto. Il suo argomento è noto come Argomento dell' Apocalisse (AA).
AA è un argomento probabilistico. Un' analogia ce lo fa intuire.
Supponete che un Benefattore decida di elargire un dono a cento beneficiati tra cui ci siete anche voi. Li disporrà casualmente in fila indiana impegnandosi a dare un euro al primo, due euro al secondo e così via fino ad arrivare al centesimo a cui darà cento euro. Quanto riceverete voi? Quanto mettete in conto di ricevere? Che somma apposterete nel vostro budget previsionale? Potreste ricevere solo un euro, ma sarebbe una grande sfiga. Del resto, sarebbe illusorio puntare sui cento euro. La cosa piú ragionevole da fare è pensare a qualcosa a mezza strada. Non riceveremo 50 euro ma, in assenza di indizi, pensare a 50 euro è la cosa più ragionevole.
Supponete adesso che un potente Dio crei un mondo in cui, prima della sua fine, nasceranno 1000 persone. Ogni "uomo" sarà contrassegnato da un cartellino numerato che lo identificherà: il primo nato avrà il cartellino 1, il secondo nato il cartellino 2 e così via fino all'ultimo nato con il cartellino 1000. Anche voi abiterete questo mondo. Domanda: quale sarà il vostro cartellino? E qui ripetiamo quanto detto sopra: sarebbe ben strano che foste tra i primissimi. Così come prima risultava ragionevole appostare nel budget previsionale 50 euro, anche adesso la cosa migliore da fare è sparare nel mucchio: pensare ad un numero intorno al 500 vuol dire sbagliarsi esattamente come dire 1 ma perlomeno l'errore che si fa è molto più equilibrato. In assenza di indicazioni spariamo nel mucchio. 
Ebbene, usciamo dalle ipotesi e veniamo alla realtà: questo ragionamento, con qualche variante, si applica anche a noi e al nostro pianeta. Bè, se  vale quanto appena detto, se il nostro “cartellino” è un numero a circa mezza strada e se vale ANCHE il grafico qua sotto, allora la fine del mondo è molto più vicina di quel che pensassimo (qualsiasi cosa pensassimo).
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
***
Attenzione, AA non ci dice nulla su quando l'uomo cesserà di esistere, solo che la cosa accadrà prima del previsto...
... the doomsday argument could do little to tell us how long humankind will survive. What it might indicate, though, is that the likelihood of Doom Soon is greater than we would otherwise think...
In fondo, AP si limita a farci notare quanto poco sia probabile che tu possa collocarti tra i primissimi uomini che hanno abitato la terra...
... Suppose that many thousand intelligent races, all of about the same size, had been more or less bound to evolve in our universe. We couldn’t at all expect to be in the very earliest, could we? Very similarly, it can seem, you and I couldn’t at all expect to find ourselves among the very first of many hundred billion humans—or of the many trillions in a human race which colonized its galaxy. We couldn’t at all expect to be in the first 0.1 per cent, let alone the first 0.001 per cent, of all humans who would ever have observed their positions in time... The doomsday argument aims to show that we ought to feel some reluctance to accept any theory which made us very exceptionally early among all humans who would ever have been born...
AP non serve ad elaborare delle stime probabiliste, quanto a rivederle una volta elaborate.
Dalla minaccia nucleare all'inquinamento, anche il profano sa che la sopravvivenza del nostro mondo non è certa, esistono dei rischi esistenziali. Come interviene AD in una discussione sul rischio esistenziale?...
... even if the ‘total risk’ (obtained by combining the individual risks) appeared to be fairly small, Carter’s doomsday argument could suggest that it should be re-evaluated as large...
***
Facciamo un piccolo elenchino di ciò che mette a rischio l'esistenza dell'umanità.
La guerra nucleare, innanzitutto. La possiamo immaginare scatenata tra grandi potenze, ma anche scatenata da terroristi. Oppure da un riccone che può costruirsi la bomba (i costi si stanno abbassando).
Le guerre biologiche. I terroristi possono agire anche in questo scenario. Ma anche la criminalità: i costi sono bassi e il potenziale distruttivo immenso.
Guerra chimica.
Distruzione dello strato di ozono. Il cancro dilagherebbe. Ma oggi conosciamo meglio il fenomeno e sappiamo come arginarlo.
Effetto serra. Lo conosciamo talmente bene che per molti è l’unico rischio esistenziale.
Avvelenamento da inquinamento. Ho in mente le piogge acide. Centinaia di elementi chimici vengono immessi nell'ambiente e il loro effetto a lungo termine ci è sconosciuto. Chi avrebbe pensato prima che il DDT avrebbe dovuto essere bandito?
Malattie. Nella storia la minaccia più robusta alla nostra esistenza. Chi non ricorda la medievale peste nera? Oggi abbiamo più medicine ma ci muoviamo anche più rapidamente facilitando il contagio.
Eruzioni vulcaniche. Qualcuno le ha viste come una causa di estinzione dei dinosauri: le nubi prodotte dalle eruzioni a catena produrrebbero il cosiddetto "inverno vulcanico".
Asteroidi e comete vaganti. I dinosauri sono spariti per colpa loro, forse. Per tutti noi è più facile perire per colpa loro che vincere la lotteria nazionale. Stima di morte: 1:20000.
Era glaciale dovuta al passaggio di una nube interstellare.
Esplosione di stelle vicine. La vicinanza a supernove ci mette a rischio.
Altre esplosioni cosmiche. Tipo quelle che si producono quando il buco nero completa la sua "evaporazione". O quando due buchi neri si fondono.
Collassi imprevedibili di un sistema complesso. Sono indagati dalla “teoria del caos”: l’aria, il suolo, l’acqua… tutti gli elementi della biosfera interagiscono in modo intricatissimo e nel processo forme di collasso devono essere messe in preventivo.
Altre cause che oggi non conosciamo. Sarebbe assurdo pensare di aver esaurito l’elenco.
Cause naturali a parte, anche il comportamento dell’uomo puo’ determinare la sua estinzione.
Decisione di non avere figli. Difficile ma sempre possibile. In fondo basta escludere relativamente pochi uomini da questa tendenza per consentire alla razza di non estinguersi.
Disastri dall’ingegneria genetica. Potrebbero generarsi degli organismi in grado di riprodursi in modo incontrollato (blob). Oppure organismi in grado di invadere il corpo umano.
Disastri dalle nano-tecnologie. La proliferazione incontrollata di piccoli robot replicanti potrebbe rivelarsi catastrofica.
Disastri associati ai computer. Potrebbero iniziare loro una guerra nucleare non voluta. Oppure potrebbe collassare una rete diventata vitale per la nostra esistenza. Senza dire dei disastri voluti da pazzi e criminali.
Altri disastri tecnologici associati con l’agricoltura. L’agricoltura moderna è “pericolosamente” dipendente da pesticidi e fertilizzanti chimici.
Produzione del Bing Bang in laboratorio. Potrebbe sfuggire dal controllo degli scienziati.
Produzione di materiali pericolosi
… Edward Farhi and Robert Jaffe suggested that physicists might produce ‘strange-quark matter’ of a kind which attracted ordinary matter, changing it into more of itself until the entire Earth had been converted (‘eaten’)…
Annientamento da extraterrestri. Il “grande silenzio” di Enrico Fermi fa prevedere vite aliene nascoste e quindi ostili.
Ci sono anche dei rischi di natura filosofica.
Pericolo delle religioni. I politici potrebbero convincersi che “non c’è niente da fare” per salvare l’umanità. Oppure che “Dio è con loro” e quindi possono permettersi di fare tutto.
Pessimismo alla Schopenhauer. Per alcuni la terra sarebbe un posto migliore se disabitata.
Relativismo etico. Nega che ci sia qualcosa per cui valga la pena battersi. Per il relativista: bruciare una persona viva per divertimento è sbagliato solo nell’ambito di certi codici morali.
Emotivismo etico. Per l’emotivista, bruciare viva una persona non è sbagliato, molto semplicemente genera disgusto in chi ha internalizzato alcuni codici.
Utilitarismo negativo. Per l’utilitarista negativo contano solo gli ultimi…
… Now, there will be at least one miserable person per century, virtually inevitably, if the human race continues. It could seem noble to declare that such a person’s sufferings ‘shouldn’t be used to buy happiness for others’—and to draw the conclusion that the moral thing would be to stop producing children…
Trascurare tutti gli altri puo’ essere molto pericoloso.
Viventismo”. Per alcuni filosofi i “non nati” (non concepiti) non hanno peso, quindi l’estinzione non è di per sé qualcosa da evitare.
Filosofia dei diritti. Per alcuni filosofi esistono diritti intoccabili (o “non negoziabili”)… anche se il mondo dovesse collassare non siamo autorizzati a violarli.
In tanti minimizzano i danni arrecati dall’estinzione dell’uomo: altri esseri viventi ci rimpiazzeranno.
Ma noi non abbiamo idea di quanto sia frequente la vita nel cosmo, figuriamoci l’intelligenza!…
… It can seem unlikely that our galaxy already contains many technological civilizations, for, as Enrico Fermi noted… it could well be that in a few million years the human race will have colonized the entire galaxy, if it survives…
***
Torniamo ora a AA. Cosa dice, in breve?…
… we could hardly expect to be among the very earliest—among the first 0.01…
AA ci chiede di concentrarci su di noi e di partire da lì. In questo presenta una parentela con il principio antropico (PA)…
… The principle reminds us that observers, for instance humans, can find themselves only at places and times where intelligent life is possible…
PA ci fa notare come alcune cose siano eccezionali, ed altre molto comuni.
Per esempio, il fatto di esistere è qualcosa di eccezionale poiché l’universo che rende possibile la vita intelligente (ovvero noi) è un evento di per sé rarissimo. Quindi: o esistono molti universi e il nostro è uno dei tanti, oppure siamo stati fortunatissimi. E’ chiaro che di fronte ad un caso tanto straordinario l’ipotesi teista diventa vincente.
Ma, allo stesso tempo, PA ci dice anche che siamo esseri molto comuni. Leggete questo scambio di battute…
… In the New York Times, July 27, 1993, Gott reacts to some pointlessly aggressive criticisms by Eric Lerner. Lerner had held that he himself, for example, couldn’t usefully be treated as random. ‘This is surprising’, Gott comments, ‘since my paper had made a number of predictions that, when applied to him, all turned out to be correct, namely that it was likely that he was (1) in the middle 95 percent of the phone book; (2) not born on Jan. 1; (3) born in a country with a population larger than 6.3 million, and most important (4) not born among the last 2.5 percent of all human beings who will ever live (this is true because of the number of people already born since his birth). Mr. Lerner may be more random than he thinks.’…
Il nostro universo è un caso rarissimo ma noi – in quanto uomini tra molti uomini – siamo piuttosto comuni.
AA in fondo è un’estensione di PA nel momento in cui mette in luce il nostro essere “normali”…
… Carter suggests, no observer should at all expect to find that he or she or it had come into existence very exceptionally early in the history of his, her or its species. It is this simple point which led first him and then Gott to the doomsday argument…
Ciascuno di noi è unico per molti versi, ma per molti altri non c’è affatto alcuna ragione di ritenerci straordinari. Perché mai, per esempio,  dovrei ritenermi straordinario riguardo all’ordine di nascita?…
… Carter suggests, no observer should at all expect to find that he or she or it had come into existence very exceptionally early in the history of his, her or its species. It is this simple point which led first him and then Gott to the doomsday argument…
***
AA è certamente controverso. Forse l’obiezione “indeterminista” è la più fondata…
… Suppose that the cosmos is radically indeterministic, perhaps for reasons of quantum physics. Suppose also that the indeterminism is likely to influence how long the human race will survive. There then isn’t yet any relevant firm fact, ‘out there in the world’ and in theory predictable by anybody who knew enough about the present arrangement of the world’s particles, concerning how long it will survive… Yet in order to run really smoothly, the doomsday argument does need the existence of a firm fact of this kind, I believe…
Come prevedere la dinamica di un universo radicalmente indeterminato?
Ma l’obiezione ha una risposta…
… For anyone who believes in radically indeterministic factors yet says that something ‘will very probably occur’ must mean that even those factors are unlikely to prevent its occurrence…
L’indeterminazione che noi conosciamo non è “radicale”, consente di fare previsioni.
C’è un’altra obiezione molto seria. AA è un argomento probabilistico. Il ragionamento probabilistico richiede classi ben definite, es: palline rosse, palline verdi, testa, croce, moneta ecc. Ecco, ma la classe “uomini vissuti sulla terra” è ben definita? Comprende sia uomini veri e propri (morti e vivi), sia uomini che devono ancora nascere. Ma un “uomo che deve ancora nascere” cos’è? Un uomo? Uno spirito? Un niente? Un nonsense? Una roba del genere, dice l’obbiettore, non puo’ formare una classe omogenea con gli altri uomini!…
… Any people of a heavily populated far future are not alive yet. Hence we certainly cannot find ourselves among them, in the way that we could find ourselves in some heavily populated city rather than in a tiny village…
A questa obiezione decisiva non si puo’ rispondere. O meglio, si puo’ rispondere raccontando storie che tutti noi comprendiamo perfettamente e in cui si parla in modo più o meno diretto della classe incriminata, quella degli “uomini che devono ancora nascere”. L’esistenza di queste storie dimostra di per sé che il concetto é sensato e utilizzabile. Ecco la storia dello smeraldo…
… Imagine an experiment planned as follows. At some point in time, three humans would each be given an emerald. Several centuries afterwards, when a completely different set of humans was alive, five thousand humans would again each be given an emerald. Imagine next that you have yourself been given an emerald in the experiment. You have no knowledge, however, of whether your century is the earlier century in which just three people were to be in this situation, or the later century in which five thousand were to be in it. Do you say to yourself that if yours were the earlier century then the five thousand people wouldn’t be alive yet, and that therefore you’d have no chance of being among them? On this basis, do you conclude that you might just as well bet that you lived in the earlier century?…
D’altronde, quando tutti noi parliamo di “generazioni future” facciamo riferimento ad un nonsense? Non credo.
***
L’ AA è semplicissimo…
… We should tend to distrust any theory which made us into very exceptionally early humans.’…
Il difficile è difenderlo dalle obiezioni.
Ecco una serie di errori in cui cade l’obiettore frettoloso.
Primo…
… Don’t object that your genes must surely be of a sort found only near the year 2000, and that in consequence you could exist only thereabouts…
Significherebbe non aver afferrato l’argomento
… what Carter is asking is how likely a human observer would be to find himself or herself near the year 2000 and hence with genes typical of that period….
Poi c’è la solita obiezione: chi vince la lotteria dirà sempre che è stato straordinariamente fortunato, ma noi sappiamo che qualcuno vincerà sempre la lotteria, quindi questa enfasi sul caso è fuori luogo.
Le cose non stanno proprio in questi termini nel nostro caso. Facciamo un’ analogia più pertinente e capiremo subito la differenza…
… The doomsday argument is about probabilities. Suppose you know that your name is in a lottery urn, but not how many other names the urn contains. You estimate, however, that there’s a half chance that it contains a thousand names, and a half chance of its containing only ten. Your name then appears among the first three drawn from the urn. Don’t you have rather strong grounds for revising your estimate? Shouldn’t you now think it very improbable that there are another 997 names waiting to be drawn?… don’t be much impressed by the point that every lottery must be won by somebody or other….
Ecco un altro esempio per rispondere a chi dice “ogni lotteria deve pur essere vinta da qualcuno”…
… Suppose you see a hand of thirteen spades in a game with million-dollar stakes. Would you just say to yourself that thirteen spades was no more unlikely than any other hand of thirteen cards, and that any actual hand has always to be some hand or other? Mightn’t you much prefer to believe that there had been some cheating, if you’d started off by thinking that cheating was 50 per cent probable? Wouldn’t you prefer to believe it, even if you’d started off by thinking that its probability was only five per cent?…
Altro errore da evitare: descrivere AA come un argomento teorico
… Don’t describe the doomsday argument as an attempt ‘to predict, from an armchair, that the humans of the future will be only about as numerous as those who have already been born’… The argument doesn’t deny that we might have excellent reasons for thinking that the human race would have an extremely long future…
Obiezione illusoria: se l’uomo primitivo avesse valorizzato AA si sarebbe sbagliato…
… Don’t object that any Stone Age man, if using Carter’s reasoning, would have been led to the erroneous conclusion that the human race would end shortly…
Il fatto che valorizzando AA ci si possa sbagliare non dice nulla sulla bontà di AA, visto che AA è un argomento probabilistico…
… it wouldn’t be a defect in probabilistic reasoning if it encouraged an erroneous conclusion…
Morale: AA aiuta nel pesare le evidenze empiriche. E’ un metodo da adottare nella pratica, non un argomento teorico.
L’errore delle “due razze”…
… Don’t object that if the universe contained two human races, the one immensely long-lasting and galaxy-colonizing, and the other short-lasting, and if these had exactly the same population figures until, say, AD 2150, then finding yourself around AD 2000 could give you no clue as to which human race you were in…
Risposta
… a human could greatly expect to be after AD 2150 in the long-lasting race—which you and I aren’t… there would be nothing automatically improbable in being in a short-lasting human race…
Altro errore: scavalcare Bayes
… Don’t protest that we can make nothing but entirely arbitrary guesses about the probabilities of various figures for total human population, i.e. the number of all humans who will ever have been born…
Bayes ci dice che noi abbiamo credenze che aggiorniamo in base alle evidenze. AA è conforme a questa intuizione: la credenza di base viene aggiornata ma continua a pesare nelle conclusioni…
… the doomsday argument, like any other argument about risks, can also take account of new evidence of efforts to reduce risks. Because it doesn’t generate risk-estimates just by itself, disregarding all actual experience, it is no message of despair…
Per comprendere meglio AA facciamo un ultimo esempio: se un test medico ha un falso positivo del 5% e voi risultate positivi, quale sarà la probabilità di essere malati? Per molti (chiamiamoli “frequentisti”) la risposta è semplice: 95%
Altri (bayesiani), prima di rispondere considerano anche la percentuale di malati nella popolazione. Se la percentuale è dell’ 1%, la vostra possibilità di essere malati è solo del 10%.
Siamo passati dal 95% (sbagliato) al 10% (corretto)! Capita la differenza tra “aggiornare” e “calcolare”? L’uomo razionale aggiorna, l’uomo-macchina calcola.
Ebbene, AA ci fornisce una base da “aggiornare”, il punto di partenza dell’ignorante, senza questa base le nostre conclusioni potrebbero essere molto diverse.