sabato 14 gennaio 2023

 La destra si indispettisce per tutte le regole e proibizioni che la transizione energetica porta con sé. La sinistra sembra più a suo agio, specie se le limitazioni della libertà sono prese in nome di una causa nobile (l'ateo ama molto le "cause nobili").


Lasciamo perdere chi non ha problemi e veniamo alle possibili reazioni degli "indignati".

1) Atteggiamento negazionista del riscaldamento climatico o del fatto che sia in parte dovuto all'attività umana.

2) Atteggiamento pigouviano: le tasse funzionano meglio delle regole. Tradotto: una carbon tax puo' sostituire di botto TUTTE le regole.

3) Atteggiamento morale che ci scagiona dall'accusa di aver provocato il cambiamento climatico, e quindi dal dover pagare pegno attraverso una serie di proibizioni.

IMO: trovo corrette e difendibili sia DUE che TRE.

TRE implica di difendere responsabilità individuale e causale, un'operazione abbastanza agevole (la modernità ne ha fatto i suoi pilastri). A quel punto la difesa del clima si trasformerebbe da dovere a semplice virtù filantropica come ce ne sono tante. DUE implica di accettare le diseguaglianze, qualcosa che la destra digerisce bene, il che significherebbe passare la patata bollente nelle mani della sinistra.