lunedì 27 aprile 2020

COMPROMESSI PERVERSI

Se c'è una cosa che non ho mai capito in tutto questo bailamme è quella di limitare l'apertura dei supermercati. Perché farlo? Non è una misura casuale perché in passato è stata ventilata l'ipotesi di limitare anche il trasporto pubblico, nonché, ora, l'ipotesi di restringere gli orari di accesso in spiagge. Evidentemente, tra i ministeri si aggira un cervello che ragiona secondo una logica che mi sfugge.
Quando riduci il funzionamento di una struttura, aumenti ovviamente la congestione, che a sua volta ostacola il distanziamento sociale mettendo a repentaglio la salute pubblica.
Forse la task force ragiona così: : se le spiagge sono meno congestionate, il numero totale di bagnanti aumenterà. Un numero maggiore di persone esposte a un rischio per persona più piccolo potrebbe essere nel suo complesso più gravoso rispetto a un numero minore di persone esposto a un rischio per persona più elevato. In fondo nessuno va in una spiaggia che sa già essere affollata.
Forse il vero obiettivo delle ore limitate è quindi quello di rendere sempre più scomodo andare in spiaggia. Se le spiagge fossero aperte dalle 4 alle 4.30 del mattino la cosa equivarrebbe a un divieto.
Ma davvero circolano per il ministero cervelli tanto raffinati da apparire quasi perversi? Non ci credo. Reputo più probabile un altro assurdo compromesso politico. Alcuni volevano aprire le spiagge, altri volevano tenerle chiuse, quindi hanno raggiunto un accordo fuorviante che combina la frustrazione del pubblico con maggiori rischi di contagio.