lunedì 2 marzo 2020

COMPETITORE TRA COMPETITORI

SSN
Mi immagino un esercito impiegato massicciamente per svolgere compiti di polizia. Poi scoppia una guerra e non c'è più nessuno che la combatte. Bé, povero paese un paese in questa situazione.
E' quello che mi è venuto in mente ascoltando la lamentela di molti ascoltatori di Prima Pagina su Radio Tre, una trasmissione per 8/10 impegnata a discutere sul coronavirus e per 9/10 intasata da insegnanti e pensionati che già lavorano poco di loro, figuriamoci in questo periodo: e la sanità privata che fa?
E' chiaro che in un'emergenza epidemica occorre che il pubblico abbia un ruolo centrale, questo perché è di "beni pubblici" che abbiamo bisogno; ma se "il pubblico" lo abbiamo impiegato in compiti che non sono suoi propri non potrà mai dare il massimo quando chiamato a svolgere cio' che gli compete.
Facciamo un ripassino: a che serve la sanità privata? A risparmiare sui costi senza cedimenti nella qualità. E direi che la missione è stata compiuta in modo egregio. Ma se quei risparmi non sono stati gestiti oculatamente, se la sanità pubblica, anziché concentrarsi sulla mission che le è propria, ha preferito fare a oltranza il competitore tra i competitori, dove stanno le mancanze?