CATTOLICI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
C'è chi non si accontenta delle Messe trasmesse in streaming o in televisione, cosicché, nel milanese, fioriscono le Messe clandestine e le trasferte in Piemonte e Svizzera.
Il dilemma non è da poco: si tratta di scelte che coinvolgono terzi: se durante una Messa clandestina contraggo il virus e poi infetto un terzo innocente mi macchio di una colpa grave.
D'altro canto, per un cattolico la Messa è un bisogno primario, uno di quei bisogni per cui l'obiezione di coscienza dovrebbe valere.
P.S. probabilmente la cosa migliore è partecipare alle messe clandestine o fuori sede avendo cura durante la settimana di compensare con comportamenti più prudenti oppure con una donazione al sistema sanitario locale.