Constatare che tra gli scienziati, e tra le persone colte in generale, aumenti il numero degli atei puo' essere imbarazzante per il credente poiché la cosa corrobora l' ipotesi per cui "chi pensa non puo' credere". Ma ci sono almeno 4 elementi da contrapporre a questa demoralizzante conclusione.
1) molti scienziati non credono in dio ma hanno una loro vita spirituale;
2) poiché lo scientismo è un buon candidato per sostituire la religione, esisterebbe un conflitto di interessi nel momento in cui uno scienziato è interrogato in materia visto che gran parte del suo capitale umano è investito nella scienza;
3) tra i fedeli l' intensità della fede sembrerebbe aumentare con la cultura (anche scientifica);
4) eliminando alcune domande ambigue su evoluzione e big bang ci accorgiamo che il legame cultura scientifica/fede cessa di essere negativo.