domenica 30 novembre 2008
sabato 29 novembre 2008
Ordine senza legge
Non è poi così vero, le leggi migliori nascono proprio da ordini spontanei. Il mercato delle regole precede il mercato regolamentato.
Piccola bibliografia:
Ellickson, Robert C. 1991. Order without Law: How Neighbors Settle Disputes. Cam-
bridge: Harvard University Press.
Bernstein, Lisa. 1992. Opting Out of the Legal System: Extralegal Contractual Rela
tions in the Diamond Industry. Journal of Legal Studies 21: 115-157.
Clay, Karen B. 1997. Trade without Law: Private Order Institutions in Mexican Cali-
fornia. Journal of Law, Economics, and Organization 13: 202-231.
Greif, Avner. 1989. Reputation and Coalitions in Medieval Trade: Evidence on the
Maghribi Traders. Journal of Economic History 49: 857-882.
Kranton, Rachel E. 1996. Reciprocal Exchange: A Self-Sustaining System. American
Economic Review 86: 830-851.
Milgrom, Paul R., Douglass C. North and Barry R. Weingast. 1990. The Role of
Institutions in the Revival of Trade: The Medieval Law Merchant, Private Judges, and
the Champagne Fairs. Economics and Politics 1: 1-23.
Leeson, Peter T. 2008a. How Important is State Enforcement for Trade? American
Law and Economics Review 10: 61-89.
Link. Leeson.
Niall Ferguson
venerdì 28 novembre 2008
Quattro
Elle ètait des Carpthes
Il amait la rhubarbe
Quand elle tirait les cartes
Il lui tirait la barbe
Ils ètaint vraiment copains
On les voyait jamais se battre
Un peu comme les doigts de la main
Sans comper le pouce, on en a 4.
Tre
Toi
Avec tes yeux de crème anglaise
Avec ton imper bleu-marine
Moi
Avec mon couteau èplucheur
Quand je fais la cuisine
Toi e Moi
Avec ton vieux papa
Ca fait trois.
giovedì 27 novembre 2008
Due
On sait se consoler mieux
Quand on est amoreux
On ne voit pas le temps passer
Quand on est ensemble
Mais du fromage
On ne mange davantage
Quand on est deux
Uno
Ne cries pas comme ca
Non, ne pleure pas
Parce que l' autobus t' a arraché
le bras (droit)
Ce ne pas très bien
Mais il t' en reste encore un.
Igiene e contatti
Doccia
Dei muri, il vapore, dei vetri; lo sciabordio pimpante che
Attinge la piastrella, il giusto livello che tutto mette a mollo;
Il fiotto leggero che umetta la spugna e il primo filetto d’ acqua che riga la linea dei lombi;
L’ assicurazione dei piedi, da cui dipende l’ equilibrio;
Il sapone gioca con la mano e, libero, evade prendendola in giro;
Incerta la disciplina dei ginocchi per varare la messa in acqua del torso;
La schiuma intanto estrae una lacrima dall’ occhio; E’ l’ igiene!: esige sforzi di spirito, più che di corpo.
Pierre Patrolin
ZNR
mercoledì 26 novembre 2008
Gole con il ciuffo
I cavernosi echi gutturali rievocati nella forma e nella sostanza con certosina perizia. Loro, sulla piazza, sono tra i migliori risognatori del sogno fifties. Il tocco allucinato li distingue.
Il mercato non ce la fa...
martedì 25 novembre 2008
Teddy Killer
Thank you for not thinking... (Yamantaka Eye)
Non penso che Gesù avesse in mente chissà quali riforme sociali, se così è, la condanna della ricchezza doveva avere altre motivazioni. Evidentemente si riteneva che il falso senso di autonomia conferito dalle possibilità economiche potesse distrarre chi ne gode dai doveri del buon cristiano.
Oggi gli atei sono ancora una parte minima, anche se influente, nella nostra società. Davide saprà essere senz' altro più preciso. La mia impressione è che non si concentrino affastto nella parte più ricca della popolazione, bensì in quella più acculturata.
Forse Gesù, oggi, direbbe della "cultura" cio' che ieri ha detto della "ricchezza". Alla prova dei fatti sperimentiamo come la prima, ben più che la seconda, infonda quel (presuntuoso?) senso di sicurezza che spinge a rivolte prometeiche.
lunedì 24 novembre 2008
Rammenta, corpo
Di gioia mi profuma la vita la memoria
dell' ore che fu mia la voluttà che volli.
E di gioia profuma la vita mia lo schifo
d' ogni abitudinaria voluttà.
Qui ci vuole una musica tattile...
p.s. Sia il titolo che i versi sono di Costantino Kavafis.
sabato 22 novembre 2008
Quando un mercato finanziario funzione bene?
Questo significa anche che se l' attuale crisi è stata prevista da relativamente poche persone, cio' depone a favore dell' efficienza.
*******leggendo Malkiel
venerdì 21 novembre 2008
Strumenti antropomorfi
A farle parlare è il Maestro Alvino Rey (pedal steel guitar)
Tentando di moderarsi
Agenzie di rating? Ecco cosa sono (organismi National recognised che operano in regime di monopolio governativo).
No, per fare i liberisti moderati bisogna inventarsi qualcos' altro.
Placebo ovunque
La scure di Hanson si abbatte sui costi sanitari.
P.S. se il placebo lo si paga, funziona meglio.
Il SAT funziona
giovedì 20 novembre 2008
Centopiedi
Me la ricordo bene. Una band potente e selvaggia che scaraventava via i direttori dal podio se la sua anima bestiale non veniva evocata con le giuste formule stregonesche...
Centipede
Una meritocrazia qualsiasi è sufficiente
Le due spiegazioni tradizionali sembrano impotenti.
[ricordiamole: 1. non ci confrontiamo mai con chi è troppo diverso da noi 2. la presenza di opportunità ci fa sopportare tutto]
E allora ne occorre una terza: è il modo con cui oggi si costruiscono le celebrità a renderci tanto acquiescenti.
La celebrità di oggi è molto simile a noi: la cassiera dell' Esselunga di Corbetta, il figlio del mio vicino di casa. Tutto cio', sebbene sia un' illusione ottica, fa pensare che anch' io possa avere la mia chance.
Inoltre queste celebrità escono da una competizione. Non so bene quanto meritorio sia vincerle, ma trattasi comunque di dure competizioni quali ri reality, lo sport, eccetera.
Conclusione: 1) se non c' è meritocrazia nella società pazienza, l' importante è che ci sia in TV. 2) la meritocrazia è centrale, non importa molto quale, purchè sia chiara.
Che tristezza, qualcuno penserebbe. Ma volte "regole chiare" e "regole giuste" sono sinonimi. In fondo rispettiamo la fortuna e un istinto atavico ci fa distinguere tra Male e Ingiustizia.
Link
mercoledì 19 novembre 2008
W i libri cretini
Seymour Glass (7 anni) - protagonista di Hapworth 16, 1924 di JD Salinger - ha le idee chiare e le espone così ai genitori, in una lettera dal campeggio, preoccupandosi per la formazione intellettuale del fratello Buddy (5 anni).
Per piacere, mandatemi i seguenti volumi, eccellenti libri osceni, e spediteli insieme se possibile, per comodità di imballaggio e perché evitino di contaminare qualunque scritto di uomini o donne di talento o di elettrizzante e moderata erudizione: Alessandro di Alfred Erdonna, e Origini e speculazioni di Theo Actom Baum. (...) Sono libri incredibilmente stupidi e mi piacerebbe che Buddy ne facesse indigestione prima di andare a scuola, l'anno prossimo, per la prima volta. Non calpestate i libri cretini troppo velocemente! Uno dei modi più rapidi, sebbene snervante e angoscioso, per evitare che un ragazzino competente come Buddy chiuda gli occhi di fronte alla stupidità e alla sconcezza quotidiane, è quello di offrirgli un libro eccellente, sconcio e stupido. Forse allora, nel silenzio totale, gli si può dire, evitando un certo rammarico emotivo nella voce o un vero e proprio scatto di collera, semplicemente consegnandoglieli su un vassoio d'argento: "Qui, ragazzino, ci sono due libri, entrambi misteriosi, del tutto incapaci di commuovere ed impercettibilmente schifosi fino all'inverosimile. Tutti e due sono scritti da eminenti falsi studiosi, uomini condiscendenti, facili alla strumentalizzazione e con una tranquilla ambizione personale. Personalmente, ho finito di leggere i loro libri piangendo di rabbia e di vergogna. Senza aggiungere altro, ti do due esemplari mandati dal cielo della fetida maledizione dell'intellettualità e della educazione ipocrita che dilagano senza talento o profonda umanità." Non direi più neanche una parola, al giovanotto in questione. Vi parrà molto duro. Inutile negarlo, lo è. D'altra parte, non potete capire quanto questi uomini siano pericolosi. Eliminiamo ogni dubbio all'istante, dunque, e esaminiamoli in modo semplice e conciso, a cominciare da Alfred Erdonna.(...)
Scusa la lunghezza, e sarei andata pure avanti, se non fosse che non voglio attopparti il blog. La spiegazione del perché questo Erdonna è ripugnante e il suo libro una impercettibile schifezza sono esilaranti - e sensate insieme.
martedì 18 novembre 2008
L' economia è una scienza come la fisica?
Physics, on the other hand, has developed several models that explain how small perturbations can lead to wild effects. The theory of complexity shows that although a system may have an optimum state, it is sometimes so hard to identify that the system never settles there
Paroline magiche
No! Semmai il discorso inizia. Se la tolleranza nelle credenze altrui significa questo, la tolleranza diventa il nostro peggior nemico e va combattuto strenuamente.
Una donna violentata a 13 anni e condannata a 23 per adulterio viene massacrata dalle pietrate di 50 uomini. Tutto nella perfetta legalità.
Per favore, evitiamo di riempirci la bocca con parloe come "tolleanza". assomigliano tanto a palloncini gonfiati che volano verso il cielo.
Mamme in affitto
FACT: Over 5.4 million mothers put their careers on hold to stay home with children*. That adds up to a lot of talented women with experience, education, skills and the motivation to find flexible work that can be done from their home office. (*Source: U.S. Census Bureau)
L' acrobata più incredibile in circolazione
lunedì 17 novembre 2008
Il mio cervello senza di me
Adesso, lasciamo perdere la "libertà", che tanto non caviamo un ragno dal buco. Ma la "scelta", la "scelta" per dindirindina... possibile che annaspiamo anche su questa banale definizione?
La Teoria delle Decisioni ce la descrive come un marziano che, forse esiste, ma nessuno di noi lo ha mai incontrato.
Uno si aspetta di giungere fischiettando al canonico bivio e DECIDERE se prendere a destra o a sinistra. Ma, probabilmente, questa visione è solo un' illusione ottica, seguirla ci lascia presto in ambasce.
Faccio un esempio terra terra, il più banale-neutrale possibile.
In 0.35 secondi una palla da baseball passa dalla mano del lanciatore al guantone del ricevitore. Per attivare e coordinare la sua muscolatura il battitore impiega 0.30 secondi. In 0.05 secondi è impossibile prendere decisioni. Nessuno però è disposto ad ammettere che il battitore colpisca a casaccio. Sono quattro dati oggettivi che messi insieme esplodono. Questo libro cerca di esplorare l' arcano raccontando come i cervelli lavorano di brutto anche in nostra assenza.
In 0.05 secondi accade dunque qualcosa che non rinuncio a chiamare "scelta". Eppure fisicamente una scelta non puo' darsi. A meno che non venga presa in "nostra assenza".
L' esempio che ho fatto è paradossale: un caso in cui tutti concordano nel parlare di "scelta" per quanto non esista nemmeno il tempo fisico affinchè una scelta si realizzi. Eppure a molti puoi dare tutto il "tempo fisico" che vuoi, sempre scelte "in assenza di se stessi" compiranno.
L' unico modo per aggirare l' ostacolo consiste nel ricorrere alla teoria del Capitale Umano: nel corso della mia vita investo consapevolmente delle risorse al fine di delegare molte scelte future ad un pilota automatico molto particolare. Tra le farine con cui amalgamo il mio CM, quella ideologica è forse la principale.
Tutto cio' ha delle implicazioni: oggi, qui, parlando, discutendo, confrontandoci sul forum, schierandoci, percorrendo questo rettifilo che sembra non implicare vere scelte... stiamo già prendendo decisioni concrete riguardo a bivi futuri che ora non riusciamo neanche ad intravvedere. Ci stiamo insomma coltivando affinchè il nostro cervello possa decidere anche senza di noi. Noi non ci saremo pur restando pienamente responsabili, una responsabilità che deriva da cio' che diciamo e facciamo oggi.
Ah, un' ultima cosa... le foto sono di Luigi Ghirri, mica paglia...
In vetta
Mamma che tristezza gli ultimi post, vediamo di riprenderci uscendo per una boccata d' aria. Propongo di avvicinarci al sole, magari con una passeggiata alpina.
Elaborazioni
Grazie, caro CSL, grazie per la meticolosità con cui ci hai spiegato quanto il dolore assomigli alla paura.
Nel tuo naufragio fatichi a rintracciare una voglia per capire? Ebbene, grazie per aver illustrato con tanta vivacità questo sentimento che spadroneggia in ogni cuore avizzito.
Mi hai diffidato dall' adagiarmi nel Buon Senso e di questo te ne sono grato. Che palle quando Lui ti ricorda una per una le tue mille risorse, quando accenna alla tua felicità di "prima". E' proprio stando assorti in questo catechismo che la stilettata rovente del ricordo fa più male.
Ti ringrazio per aver consigliato l' Angoscia piuttosto che la Commiserazione. Crogiolarsi nella seconda evoca solo una falsa immagine di ..., in pochi minuti ci costruiamo un malefico fantoccio che la sostituisce.
Nessuno aveva mai raccontato meglio la pigrizia del dolore. L' orrore per ogni sforzo, anche minimo. Mi hai fatto capire al volo perchè le persone sole diventano così sciatte e, alla fine, sporche e disgustose. A che pro cominciare qualcosa? Prima non si aveva mai tempo, ora non esiste altro che tempo. Anche questo corpo, quando era il corpo dell' amante aveva ben altra importanza. Ora è una casa vuota che puo' deperire dolcemente.
Neanche tu vuoi mai sentir parlare di destino, mi fa piacere. Questo burocratico vigile, la sua fredda regolamentazione del traffico: io a destra, tutte le persone a cui tengo a sinistra.
Nulla tornerà mai come prima, l' hai gridato forte e hai fatto bene. In caso contrario Dio sarebbe proprio un pagliaccio che ci strappa di mano la scodella di minestra per restituircela uguale un attimo dopo.
Ci volevano le tue scelte parole per raccontare come si deve l' affare delle foto rimaste. Nessuno di noi, chissà come mai, ne possiede di belle, e anche nell' immaginazione non riusciamo più a vedere distintamente il suo viso. E pensare che stanotte, chiudendo gli occhi, ci apparirà perfettamente il grugno di quel tale incrociato casualmente per strada. Ma il tuo cattolicesimo, caro CSL, non ti fa disperare: domattina un Prete mi darà una piccola cialda rotonda sottile, fredda e insapore. E' uno svantaggio che questa cosa non possa ambire alla benchè minima somiglianza con cio' a cui mi unisce? Chi vuole Cristo si disinteressa delle cose che gli somigliano, la passione ardente ci rende iconoclasti.
Caro CSL, ti devo proprio stringere la mano perchè hai accennato davvero con proprietà alle deviazioni che subisce in questi casi la conversazione con amici, dominata com' è, non dal dolore, non dalla pietà, non dalla paura ma da quel micidiale isolante che è l' imbarazzo. Sei imbarazzante per tutti quelli che incontri. Leggi loro in faccia l' incertezza se "accennare" o meno. Grazie per aver fissato con maestria quella voglia di sparire, e anche quella voglia di avere gente intorno, purchè non ti rivolgano la parola, purchè parlino solo tra loro.
CSL, sei un vero maestro della microfisica del lutto. Nel lutto sei sempre in tensione: è per via della frustrazione continua a cui sottoponi tutti quegli impulsi che ormai erano diventati abitudine. Una miriade di pensieri e sentimenti che silenziosamente ti avevano invaso ricorrendo di continuo nella tua giornata e che avevano come oggetto ...
Ci sono perdite che concentrano il loro colpo in un punto. Altre, per esempio la nostra, ti accerchiano e fatichi ad approntare una difesa. CSM, grazie alla tua penetrazione, attingi in profondità e ci regali una risposta: lei era per te molte cose: tua figlia e tua madre, tua allieva e tua maestra, tuo suddito e tua padrona, tua amante ma anche portatrice dei frutti più succosi tipici delle amicizie maschili.
Concordo con te quando descrivi la notte tipica del sofferente: il guaio non è il mal di denti ma il fatto che non si puo' pensare ad altro. Il dolore va subito ma, da vero despota, richiede anche di essere pensato in continuazione.
Bravo, hai sbaragliato parecchi miti ed hai ragione nel dire quanto sia indifferente tornare nei posti in cui sei stato felice con ... la cosa non procura alcun trasalimento emotivo: se ti manca il sale lo senti su tutte le pietanze. Non pensare a lei è ancora peggio: tutto quello in cui ci impegnamo è minato da un difetto, da continui errori, da sottili ma ineluttabili imperfezioni. Come quei sogni dove non accade nulla, dove nulla hai da raccontare al mattino ma che non vorresti mai rifare.
Hai una sola parola, ma quanto pesa!, sui sofferenti che vogliono prolungare il loro dolore: certo, in questo c' è la vanità malsana dell' eroismo, del convincere se stessi che nell' esercito di coloro che hanno subito un lutto non siamo semplici fanti; ma c' è anche una voglia di completezza, di vivere fino in fondo ogni fase del Matrimonio partendo dalla Luna di Miele per impantanarsi dove stanno. Non si accorgono che l' abbandono al dolore anzichè legarci ci distacca. "I morti vengono a dirci che il nostro pianto fa loro male". La saggezza popolare ha le sue ragioni profonde.
C' è un sentimento che riesci a rendere con la massima forza: lo spavento, passato qualche tempo dagli eventi, con cui ci accorgiamo che è all' opera un lento processo che farà di ... una donna sempre più immaginaria. Non esiste più una realtà concreta ad arrestarci mentre perpetriamo questa truffa. Non c' è più quell' impatto con qualcosa di molto vicino, di intimo e tuttavia resistente, sempre e inconfondibilmente altro. Sulla sua immagine deposito via via piccole scaglie di me, mie impressioni, mie scelte, fino alla deturpazione completa. Basterebbe una telefonata di 5 minuti per dissolvere simili fantasmi.
E' una fortuna che la tua compagnia ci confermi su così tanti punti e trovi le parole vivide da sostituire alle nostre sbiadite impressioni. In particolare in materia di Fede. Man mano che vado avanti nella vita trovo mille motivi che ne esaltano la bellezza feconda. Purtroppo una delle supposte qualità viene meno: la capacità di consolare. Era un' illusione il pensiero per cui un' assenza potesse essere colmata dalla fede. Devo dedurre che se pregare per i Morti mi ha appagato in passato, era perchè di quei Morti non mi è mai importato gran che, non mi è mai importato disperatamente della loro sorte.
Se la religione non consola, non consola nemmeno la riflessione. Nella sofferenza non si puo' far altro che soffrire. Bravo a CSL, scrittore che meglio di altri porta alle nostre coscienze questo messaggio cristallino.
Guarire. Per fortuna che tu, tra i pochi, ti premuri di spiegarci la natura della guarigione che ci attende: non siamo reduci dall' asportazione dell' appendicite, ci hanno amputato una gamba! Guariremo, le ferite si rimargineranno, ma non saremo più bipedi. Siamo una nave con due motori sistemati ai lati di cui uno è vittima di averie irreversibili. Con il solo rimasto dobbiamo rientrare in Porto se esiste mai un Porto. Non ci resta che evitare di girare in tondo.
Chi soffre è un inesperto, l' intensità del suo animo lo frega, pensa di conoscere più intimamente di altri l' oggetto della sua afflizione. Si crede sensibile e disprezza chi nelle sue condizioni ha cessato di soffrire. Invece, e su questo il mio amico CSL è categorico, chi ne è venuto fuori ricorda meglio e sa di più proprio perchè ha cessato di soffrire. Non si può ottenere cio' che vogliamo troppo intensamente: "facciamo una chiccherata" è una frase che garantisce il silenzio generale; "stanotte devo dormire sodo e riposarmi" è il preludio ad una veglia tormentata.
Mai avevo sentito rimproverare la dipartita con tanto affetto e pertinenza. Quando ti accorgi di non voler tornare ad essere felice come lo eri prima di conoscere la sua ..., ecco che le rivolgi la tua retorica ed affettuosa domanda: hai mai saputo cara quanto ti sei portata via andandotene? Mi hai spogliato anche del passato, anche di tutte le cose che non abbiamo fatto insieme.
Il dolore rende cattivi, attizza la voglia di "restituire i colpi" senza preoccuparsi tanto della mira. Chi meglio di te ha sviluppato il rozzo concetto del rigo precedente? Quando poi l' assenza deriva da scelte subite, bisogna mettersi all' opera affinchè quelle scelte appaiono a noi stessi come segnate. Si lavora alacremente per abrutirsi, rendersi repellenti al fine di poter finalmente consolarsi pensando: siccome sono così non poteva che andare così.
Forse la dolcezza di ... all' inizio mi voleva dire: "Bussate e vi sarà aperto". Il mio amico CSL prima ha bevuto una birretta con me, poi, accompagnandomi a casa tenendomi sotto braccio, distrattamente, quasi senza volerlo, mi ha spiegato che "bussare" non significa dare pugni e calci alla porta come invasati. E che a chi non ha la capacità di ricevere neanche l' onnipotenza potrà mai dare.
sabato 15 novembre 2008
Sacrificio
Si sta cucinando una scimmia nonostante i divieti al commercio di selvaggina della foresta in vigore anche nel Gabon. E allora?
Croste screziate
Dicono che le musiche più malinconiche siano la brasiliana e la tzigana. Entrambe però non reggono il confronto con il Fake Folk. Il dolore si presenta sempre più spesso coperto da croste colorate. E allora, lo spettacolo della tristezza puo' ancora essere costruito senza il ridicolo della cartapesta? senza il teatrino della millanteria reiterata dai deboli? Puo' essere reso in modo credibile in assenza di impacciate falsificazioni? Se la risposta è "no", se la fatica difficilmente affiorerà mai nel verso di un cantautore consapevole, se il contrario della Speranza non è la disperazione ma l' affanno sedato, allora il FF vince a mani basse. La tradizione che più si presta ad essere sabotata mi sembra quella hawaiana. Ricordo ancora la perizia con cui memeorabili artificieri - Joseph Racaille, Michael Cooper... - la fecero brillare. Con le sue canzoncine allucinate - durano lo spazio di un cerino della Piccola Fiammiferaia - ora compare un figlio di quella stagione.
Frank Martel
venerdì 14 novembre 2008
Acquerugiole autunnali
Ogni volta che massaggia le sue percussioni, esala una pioggerellina acidula che intossicherebbe anche un Blade Runner.
Jim Meneses
Schumpeter spiegato al popolo
Quando le bolle esplodono fanno spavento, ma le macerie che lasciano sono fecondissime.
Teoria del ciclo per il giornalista: l' innovazione appare sempre osteggiata dai tutori dello status quo, per imporsi richiede extrasforzo e divulgazione di leggende metropolitane. Una volta che la diga conservatrice tracolla, la marea esonda e se non "partecipi" sei un miserabile emarginato che non si sa cosa sei venuto al mondo a fare.
Passata la buriana restano infrasftrutture fisiche e mentali su cui l' innovazione potrà prosperare ed essere copiata anche dalle economie senza singhiozzi.
Infrastrutture mentali e fisiche? Sì, grazie all' autoinganno il privato costruisce beni pubblice che non sarebbero mai venuti ad esistenza.
Gli esempi di bolla benefica passati al setaccio da Gross.
- Telegrafo.
- Ferrovie.
- Energia elettrica.
- Internet.
- Fibre Ottiche.
- Real Estate.
Bolla intraviste e auspicate da Gross: Energie alternative.
E le innovazioni della bolla attuale? Bè, gli strumenti finanziari e il mercato delle scommesse. Senza contare il programma di case di lusso elargite spensieratamente al popolo americano.
Quando fa male, fa bene: è il capitalismo inconfutabile, baby.
Giochini
Tentativi di verificare Steve Johnson.
Mettendo a punto la cornice
giovedì 13 novembre 2008
L' "... e vissero tutti felici e contenti" alla francese
Accomodiamoci per tre minuti in una di quelle strane bolle che solo Trenet sa soffiare
p.s. ma possibile che per un francese il finale in gloria coincida sempre con l' istituzione di un monopolio?
Musica disabilitata
La Religione ci rende più buoni?
mercoledì 12 novembre 2008
Entomologia sonora
Alchemici innesti di organi e chitarre tentano di farci udire il verso segreto dell' insetto che ride mentre ci divora.
Claudette JFC
Alla borsa dei figli è il momento di comprare
Bene, ora vedi di rifare i conti e se davvero ti ritieni un egoista illuminato "compra" un figlio alla svelta. Ti ricordo solo che 1)puoi risparmiarti parecchi sforzi che ti spaventano, ora che sai di avere ben poca influenza su quel che diventerà tuo figlio; 2) in questi momenti d' incertezza crescente i figli vengono parecchio utili quando sarai più in là con gli anni.
Ancora una mini scoperta genetica, ancora un mini ritocco alle pensioni, e avere un figlio diventerà l' affare dell' anno per qualsiasi persona lungimirante.
***
E' un po' provocatorio, lo so, l' ho messa sul venale, almeno è un linguaggio che tutti capiscono. Del resto, dietro le paure di "solitudine", chi puo' negare che spesso ci siano paure legate all' incertezza materiale?
Ma ci tenevo che il sasso cadesse proprio in questa piccionaia. Se faccio mente locale molti di noi non hanno figli, escludo Davide, Vlad e... (i puntini sono per la/il/le/li misteriosissim /o/a/i/e Spirito, se ha voglia di riempirli senza girarci intorno...).
Politiche neokeynesiane: maximum wage
************* leggendo Stiglitz
martedì 11 novembre 2008
Una musica che sgocciola
Le tensioni sono al massimo, ma bilanciandosi si neutralizzano. Resta solo il dinamismo dei nostri sudori che sgocciolano. Ci saluteremo così, avendo dato tutto, avendo spinto al massimo, con ogni umidore prosciugato. L' uno contro l' altro immobili da sempre e per sempre condannati da quella strana simmetria che ci spossa da fermi.
sabato 8 novembre 2008
Tassare l' IQ
********** leggendo Stiglitz
venerdì 7 novembre 2008
giovedì 6 novembre 2008
I ricchi sono più educati
La medicina delle interferenze
Italia, ultima. E te pareva.
L' economista inutile
Prima di far partire la raffica però bisognerebbe avere un' idea di quel che dicono, almeno della teoria ortodossa. Tanto per iniziare... lo sapevate che...
"... The efficient market hypothesis states that historical information provides no help in forecasting share prices... That is because all useful information would already have been assimilated in today’s price..."
Dove stanno i cuori grandi?
Le conferme fioccano:
Piccoli Friedman crescono
"... Only without political freedom can economic freedom thrive (see Hong Kong, Singapore). With political freedom (democracy) comes a welfare state and loss of economic freedom..."
Economisti ed IQ
Mettiamola giù dura: la fede nel mercato cresce con l' IQ.
martedì 4 novembre 2008
Stanchezze memorabili
Con la lentezza di un alpinista d' altura chiude la falcata, si direbbe l' ultima. Finchè inatteso inaugura il passo successivo, già da subito preda di dolce spossatezza, già da subito narcotizzato da sensibilità troppo esposte: riuscirà mai a completarlo? Manca l' ossigeno nella sublime inerzia di queste note che avanzano spinte dal sussurro dei moribondi che spirano. Divoriamo il nostro loto lasciando che l' ebetudine del bello intorpidisca anche la parte più smagliante della nostra intelligenza. Sono avvisaglie dell' arrivo di Debussy, solo con la sua dissoluzione perfetta ci giungerà il dono della Musica Contemporanea.
Dal letame nascono i fior
P.S. purtroppo non posso ancora linkare dettagliati studi in merito, ma presto arriveranno, eccome se arriveranno.
Mercato delle scommesse sotto attacco
lunedì 3 novembre 2008
Quanto ha perso Markowitz nella tempesta finanziaria
** "Markowitz" è una sineddoche in cui contenere gli investitori che si sono attenuti ai criteri della teoria standard dei mercati finanziari.
La sanità del Sud è sprecona?
Obama all' 85%
Spettri politici
Psicobolle
sabato 1 novembre 2008
Il punto sulla globalizzazione
C' era una volta... ma se qualcuno non lo ricorda, quasi ce ne scordavamo.
Il movimento no-global è stato colpito da non poche sfortune mediatiche, l' eco delle sue imprese è stato oscurato da parecchi eventi che ci hanno aggredito proprio in questo cavallo di secolo in cui la Storia doveva finire: da Ground Zero, fino al Crack finanziario il mondo ha saputo come distrarsi disinteressandosi di loro. In più arriva Tremonti a rubare il mestiere.
Nel frattempo la "globalizzazione" è proseguita. E oggi qualche somma la si puo' pure tirare, concentriamoci sulla povertà nel mondo.
I critici fanno notare come per molti paesi poveri questi anni siano stati tutt' altro che una manna.
I paesi dell' Africa Sub-Sahariana non vedevano l' ora di mettersi alle spalle la maledetta decade dei novanta. Molti di loro hanno addirittura sperimentato il passo del gambero. E il cocktail di medicine che gli "occidentali" hanno fatto ingollare loro ha prodotto solo malaugurati effetti collaterali lasciando il paziente in uno stato catatonico.
I Paesi Sudamericani restano indecifrabili... bravo chi li capisce! lo psico-dramma in cui sembrano sempre immersi si è risolto in una serie di picchi e risalite. Nel complesso, comunque, predomina la delusione con poche eccezioni.
Le ex tigri asiatiche (Sud Corea, Thailandia, Malaysia...) sono state investite dalle turbolenze finanziarie del 1997, meglio non chiedere loro un' opinione su quel periodo.
Gli ex paesi comunisti, uscendo dal frigorifero sovietico, hanno tentato di sgranchirsi con ginnastiche tra le più varie. Accanto ai non pochi successi abbiamo registrato però il fallimento della Russia. Russia! E non dico poco, dico "quasi" tutto.
Rispondono gli apologeti scagliando le loro due frecce, poche ma buone:
- la povertà nel mondo è chiaramente diminuita.
- la povertà nel mondo è diminuita proprio in quei paesi che più degli altri si sono aperti alla globalizzazione.
Una diminuzione che ha interessato quasi solo Cina ed India. Ma se un numero esorbitanti di poveri era collocato lì, che colpa abbiamo noi?
Facciamola breve e corriamo a schierarci: la mia impressione è che gli argomenti degli apologeti siano vincenti, a me almeno convincono.
Solo un' avvertenza prima del punto finale: non si creda che la Cina, paese che fa pendere la bilancia verso i pro-global, sia poi così "globalizzata" come si ama pensare. Le sue trasformazioni sono state lente e spesso fedeli ad un ricettario molto diverso da quello previsto dietro i palazzi di vetro dei mega-consulenti occidentali.
Nell' ultimo rigo creco di spremere il sugo della storia: la globalizzazione fa bene ai poveri, ma i paesi che l' accettano sono solo all' inizio della loro avventura, poichè non esiste un' unica via sulla quale incamminarsi. La storia conta e l' autorità locale, che ne è l' espressione, non deve mai dileguarsi per lasciare campo libero agli "esperti". Loro sono portatrici di fredde ortodossie, e all' ortodossia non si addice l' esportazione. Occorre quindi stemperarla con i misteri della cultura che ciascun popolo ha saputo produrre.