martedì 13 febbraio 2018

Silenziati

Il dramma giuliano-dalmata trascurato: l'occidente doveva mantenere buoni rapporti col Tito che si era sporcato da Stalin mentre i comunisti italiani vedevano nella Jugoslavia un regime pur sempre comunista.
La tragedia delle foibe e il dramma delle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Alla vigilia del Giorno…
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Fuga dal paradiso

Gli esuli giuliano-dalmati vengono accolti male in Italia: poiché andandosene avevano rifiutato il "paradiso" comunista diventavano fascisti per definizione.
Successivamente, quando Tito rompe con Stalin, il pregiudizio dei comunisti italiani, che erano stalinisti, si attenuerà.
La tragedia delle foibe e il dramma delle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Alla vigilia del Giorno…
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Tra resa dei conti e presa del potere

Le foibe non furono una resa dei conti successiva ad una guerra ma il metodo canonico per instaurare il regime. I molti antifascisti che si credevano immuni da vendette lo capirono presto. Le foibe furono sostanzialmente un modo per occultare i cadaveri rendendo difficile risalire all'identità.
La tragedia delle foibe e il dramma delle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Alla vigilia del Giorno…
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L'antifascismo finito nelle foibe

Cose imparate oggi: le foibe erano strapiene di antifascisti.
La tragedia delle foibe e il dramma delle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Alla vigilia del Giorno…
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lunedì 12 febbraio 2018

L'unico metodo che funziona

Forse l'unico metodo di insegnamento in grado di superare l'ipotesi nulla nella scuola.

Direct Instruction: A Half Century of Research Shows Superior Results http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2018/02/direct-instruction-half-century-research-shows-superior-results.html

L'economia che funziona

Idee economiche che funzionano:
1) legge della domanda e dell'offerta,
2) teoria dei prezzi (le risorse non si esauriscono mai),
3) teoria della crescita come distruzione creativa,
4) teoria del commercio e della specializzazione.
5)...
Idee economiche che non funzionano:
1) macroeconomia dell'offerta e della domanda aggregata,
2) teoria dei beni pubblici,
4) teoria dell'inflazione.
5)...
On Quora, I was asked where economics works. I changed the question to "which concepts work?" My answer was The laws of supply and demand work. The principle of substitution works (we do not run ou...
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I pericoli della pornografia

La pornografia non è facile da censurare in modo efficace, e tra i costi dell'operazione vanno inserite anche le nuove competenze da sviluppare in questo campo.
La pornografia (forse) sarà anche un costo sociale, un abile censore che si aggira tra noi è un vero e proprio pericolo pubblico.
In 1971 Irving Kristol said yes, today Ross Douthat says yes. I am sympathetic with the notion that porn in the “I know it when I see it sense” is a net negative bad for society, even if it helps some people revitalize their sex lives (Alex differs). That…
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Lo studio di registrazione come strumento

Personalmente vedo uno schema evolutivo di questo genere:

FASE 1: c’è un tale che registra la musica prodotta dai musicisti (potrebbero farlo anche loro ma non sanno bene che pulsanti premere e chiedono aiuto a un “tecnico”).

FASE 2: c’è un tale che registra la musica dei musicisti ma lo fa meglio dei suoi “concorrenti” (il suono è più brillante, più vivido… forse possiede solo una tecnologia migliore).

FASE 3: c’è un tale che registra la musica dei musicisti e contribuisce nel caratterizzarla con alcuni effetti particolari (roba da segreto industriale). Il risultato finale ha un “sapore” inimitabile, tipo Coca Cola.

FASE 4: ci si rende conto che se la musica non è registrata da quel tale il gruppo perde il suo “sound” e non è più lo stesso. Da membro passivo diventa membro imprescindibile.

FASE 5: il tale che registra comincia anche a manipolare i suoni intervenendo anche sulla struttura musicale. A volte è lui a chiedere una certa musica su cui poi interverrà.

FASE 6: il tale che registrava se ne va e fa musica per conto suo, le fonti sonore – ovvero la materia prima – non mancano di certo.

FASE 7: il tale che registrava comincia ad esibirsi dal vivo mentre filtra e manipola sul momento fonti sonore pre-registrate attraverso una strumentazione personalizzata. Spesso improvvisa, come farebbe un jazzista su uno strumento tradizionale.

FASE 8: il tale che registrava passivamente la musica altrui ora è un musicista a tutto tondo, anche se non lavora su spartiti ma su spettri sonori, mette su un suo gruppo musicale funzionale alle sue esigenze oppure viene chiamato a collaborare in lavori dal vivo o in studio come ospite di altri gruppi.

Diciamo che i B. sono arrivati almeno fino alla fase 5, e per la loro epoca erano un unicum che ha aperto la via a molti.
Gestire


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Ho in mente gente come Christian Marclay, David Shea, Otomo Yoshida, Martin Tétrault, Dj Spooky, Matmos, Whiz Kid, Bob Ostertag, Ground Zero, Matt Wand, Andrew Sharpley, Massimo Simonini, Brian Eno e altri, tanto per limitarsi agli anni 90, quando ha ancora senso fare un elenco (dopo sono legioni). 

Duetto

Il dogma dell'improvvisazione teatrale: dire sempre sì all'interlocutore per poter poi aggiungere qualcosa. Mai troncare il discorso.
E' un metodo consigliato anche al geriatrico con gli ospiti dementi. L'alternativa è l'acida ripresa: "no mamma, oggi non è Giovedì!" iterata all'infinito.
Segnalo anche uno spettacolino in cui l'attore duetta in scena con un anziano arteriosclerotico. Godibile e terapeutico (anche se quando questo attore - di cui non ricordo il nome - c'ha provato con la mamma demente non è riuscito a concludere, troppo duro).
The urge to tidiness seems to be rooted deep in the human psyche. Many of us feel threatened by anything that is vague, unplanned, scattered around or hard to…
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Nel cervello dell'improvvisatore

Il cervello dell'improvvisatore visto allo scanner è un po' come quello dell'ubriaco: si blocca l'autocensura, si lascia che le cose fluiscano. Viene silenziato il nostro critico interiore e si accettano le imperfezioni.
Cosa serve per improvvisare bene?
1) Pratica,
2) accettare il caos,
3) saper ascoltare (per saper rispondere),
4) saper prendere rischi.
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Le virtù dell'improvvisazione

Vantaggi della musica improvvisata:
1) è più veloce da produrre,
2) è più economica,
3) è più flessibile.
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