sabato 30 maggio 2009

Falso movimento

.... traccia il bersaglio intorno all' oggetto colpito... non cogliere nel segno ma segna cio' che cogli... bara felice... mira alla mira... scatena la melodia nella stanza pietrificata...



... altri oggetti che barano progettati da Mike Mak...

venerdì 29 maggio 2009

Da qualche parte


... per chi è sempre lontano da tutto, il telefono è rubinetto, fontana di voci dalle gocce sempre diverse... e per il resto ci facciamo allevare da questa camera... che ti fissa come un' ostrica piombata dentro l' acqua, fredda, buia, reclusa... teniamo duro... sappiamo per certo che da qualche parte... forse sull' arcobaleno... ci sarà pure una spazzola che pronta a sorriderci...

Benavides, prouttore di una semplicità "oggettiva".

Incontro alla vita

... basta appena un soffio a sparpagliare i giorni... il contrattempo è grazia... è una forma di vita che va incontro alla vita suo unico amore... controcorrente... presa dentro una calibrata brezza...

Chi l' avrebbe mai detto!?




Bè, quest' articolo lo dice...

Io ho più bidoni di te. Tiè

Filosofia del riciclaggio: "... vale la pena di risparmiare tutto... tranne il proprio tempo..."

Think Globally, Act Irrationally: Recycling...

Restaurando

A mattino inoltrato, nel pieno procedere del giorno, ancora qualche fanigottone si attarda nel letto, segnato dall' ipnosi, intento al restauro di sonni perduti... cornice ideale per l' impraticabile sogno...

giovedì 28 maggio 2009

La peggiore ONG del mondo

Per Blattman non ci sono dubbi: Clowns senza frontiere.

...it's worth pointing out that people who wear masks and perform magic tricks in Africa are not, as a rule, objects of fun and merriment. Traditions vary from place to place, but my sense is that clowns = devilry in more places than not.

Nano è bello

Auto a 1700 euro... per la casa ne bastano 6.000...

D' Avanzo accusa

State continuando ad accanirvi in un canone ossessivo di «domande» che però non poggiano su plausibili risposte, è una sorta di interrogatorio circolare senza un capo d’imputazione, qualcosa che sfugge continuamente, scivola in laterale, difetta insomma una tesi anche abborracciata che corrisponda a un j’accuse: vi limitate a spaccare in quattro il capello biondo, a cercare contraddizioni nelle risposte improvvisate e non dovute di chi, in definitiva, non è ancora chiaro di che cosa sia imputato: e allora sperate disperatamente che a spiegarvelo sia lui. Inversione dell’onore della prova, la chiamerebbe un avvocato. Cavolacci suoi, direbbero e dicono tanti altri.
Io non voglio fare il solito discorso dei forcaioli, D’Avanzo, son stufo anch’io, però tu non puoi contrapporre alla vostra omissione sulla condanna del ragazzino il fatto che altri «non hanno ricordato come il padre di Noemi è stato arrestato, condannato in primo grado per corruzione, poi assolto». Ecco, l’hai detto, è stato assolto: vuole dire niente? Oppure il fatto che sia andato per tribunali per te è sufficiente? Ma allora non sei cambiato, Beppe. Nel 1995, per la Mondadori del Cavaliere, scrivesti un libro terribile su Corrado Carnevale, «La giustizia è cosa nostra», un’accusa via l’altra: e poi l’hanno assolto in tutto e per tutto. Nel 1989 scrivesti su Repubblica, a proposito di Alberto Di Pisa, il giudice accusato di essere «il corvo» che voleva mascariare l’Antimafia siciliana, che «forse Di Pisa è soltanto un uomo frollato dalla lunga attesa di un pubblico riconoscimento, di popolarità e potere, un piccolo uomo sbriciolato dall’invidia e dalla gelosia, precipitato nel gorgo di un risentito rancore». E poi hanno assolto anche lui, mannaggia. Bene. In attesa che il tuo prossimo obiettivo sia assolto da qualcosa, ecco, vogliamo almeno aspettare che lo accusino di qualcosa

La minaccia demografica

Scrive Gotti Tedeschi: l'impressione è che spesso si tende a confondere le cause con gli effetti. Probabilmente, le bolle speculative (dalla new economy ai mutui sub-prime) non sono la causa del problema ma uno dei suoi effetti.
Ma allora perché si è stati costretti a utilizzare pericolosi strumenti finanziari innovativi e a sottovalutare i rischi connessi?
Per Gotti Tedeschi, la risposta è: per compensare un fenomeno che si voleva ignorare nelle sue radici, cioè l'insufficiente crescita economica dovuta a insufficiente natalità.


Non mi convince. Dirò di più, solo Sartori mi convince ancora meno.

Affamare la bestia

Finanze sul baratro? Proposta: legalizzare e tassare la produzione e il consumo della marijuana anche per uso ricreativo.

Quando sono le "regole" a gonfiare la bolla

Mark-to-market accounting helps create asset bubbles and exacerbate
their negative collateral consequences when they burst

Occhio alla regola della ciliegia

It is a familiar story: a problem begets a regulation, which begets attempts to avoid the regulation, which begets a new problem, which begets a new regulation, and so on. [Footnote omitted.] The argument at each regulatory stage, after failure, is that the problem can be solved by smarter or more efficient regulation. But, at the end, one is left wondering whether the game is worth the candle, since the endless cycle of creating, enforcing, evading, and reregulating may dwarf the costs of the original problem.

La politica monetaria nel corso della crisi?

Restrittiva. Secondo i normali standard il tasso dovrebbe essere a -5%.

Human Development Index

a country of immortals with infinite per-capita GDP would get a score of .666 (lower than South Africa and Tajikistan

Diplomati e dropout...

... sul lavoro spesso sono perfetti sostituti tra loro.

workers with below high school education are perfect substitutes for those with a high school education

Perchè cresce la spesa sanitaria?

Tra le altre, ecco una buona risposta: l' innovazione tecnologica abbassa i costi...

La critica pigra

"...negli anni nessun modello economico è riuscito a prevedere alcun che nè sul piano macroeconomico che microeconomico..."



Penso che dietro ad uscite di questo tenore, più che un' errata valutazione ci sia dell' ignoranza.



A questo proposito esemplare è il cristallino editoriale sul Sole 24 di oggi in cui Roberto Perotti considera alcune pigre critiche rivolte agli economisti accademici:



"Gli economisti non hanno previsto nè capito la crisi perchè la metodologia prevalente si basa su modelli troppo astratti e matematici...".



Perotti: questa critica è frutto dell' ignoranza...



"Gli economisti guardando la realtà con la lente perversa di ipotesi assurde come le aspettative razionali, l' informazione completa, i mercati efficienti...".



Perotti: anche questa critica è frutto di una profonda ignoranza...



"Gli economisti non hanno previsto la crisi".



Perotti: qui c' è molta confusione, ai sismologi nessuno chiede di prevedere i terremoti... si domanda invece una valutazione seria delle conseguenze e di come debbano essere affrontate.



"Molti non economisti hanno previsto la crisi...".



Perotti: falso.



Dopodichè, si passa giustamente all' analisi di accuse più serie e circostanziate. Es.: la maggioranza degli economisti non ha nè previsto nè capito la crisi perchè era all' oscuro di sostanziali innovazioni nel mercato del credito...