mercoledì 19 febbraio 2020

hl It’s Not So Only - FACE IN CERCA DI RISSE

IN CERCA DI RISSE
Da "piccolo" mi sono ripromesso: "mai partecipare alle dispute terminologiche". Ero fiero di badare solo alla "sostanza", di occuparmi solo di "fatti".
Tuttavia, giovane focoso e sempre alla ricerca di risse in cui infilarmi, tornavo spesso a casa dal mio giro sui social innocente come un giglio. Mai una macchiolina di sangue sul mio coltello. Non che la comunione mistica trionfasse ovunque, ma ogni scontro alla fine era sempre e solo sulle parole. In me ha cominciato a serpeggiare un dubbio: non è che i nostri disaccordi siano dovuti unicamente al linguaggio? So che in passato alcuni filosofi - oggi piuttosto screditati - credevano proprio questo.
Ma faccio qualche esempio per spiegarmi meglio.
1) Il ludopatico è un tale che ama smisuratamente il gioco o un malato fuori controllo?
2) L'omosessuale è un pervertito o una persona con gusti particolari?
3) Il bambino lento nelle moltiplicazioni è un asino o un discalculico?
Si tratta di temi altamente divisivi che invitano alla rissa, lo so. Ma è una rissa sui fatti o sulle parole?
Chi vuole starne fuori di solito delega tutto all'esperto, che nei casi fatti sopra lo psichiatra: che sia lui a dirmi come rispondere. A guardar bene un simile atteggiamento non sposta di un millimetro le cose, esempio: gli psichiatri che per alzata di mano decidono che l'omosessualità non è più un disturbo ma una preferenza stanno giudicando i fatti o stanno dando un nuovo senso alle parole? No perché mentre il voto cambia i fatti noti sull'omosessualità non sono cambiati di una virgola.
La mia sensazione è che quasi tutti i nostri disaccordi siano sulle parole, e che la scienza goda di buona reputazione perché, definendo bene i termini, limita i litigi.
Ma prendiamo un altro dilemma storico:
4) E' la terra a girare intorno al sole o il sole a girare intorno alla terra?
Qui non sembrano esserci dubbi: si parla e si litiga sui fatti. Calma, direbbe il cardinal Bellarmino, anche questa puo' essere vista come una contrapposizione terminologica. Ovvero, i fatti sono i medesimi in entrambe le versioni ma l'interpretazione per cui la terra gira intorno al sole ci consente di fare un discorso più bello, più semplice, più lineare. Quindi vince. Tutto sommato Galileo, che non era scemo, ha fatto bene ad evitare la pira per una questione terminologica.
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It’s Not So Only
~ John Nerst
Citation (APA): Nerst, ~. J. (2020). It’s Not So Only [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
It’s Not So Only By ~ John Nerst
Nota - Posizione 3
Disaccordi: su fatti su valori su modedlli i primi due riguatdano l evidenza i secondi due riguardano la semplicitá. dietro le dispute terminologiche ci sono dispute sui modelli. Non sono irrilevanti come molti pensano.
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
whether most mental illnesses are best thought of as actual illnesses (as a psychiatrist would see it) or as unusual preferences
Nota - Posizione 7
Il problema
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
It’s notable how far removed from concrete facts this debate is.
Nota - Posizione 8
Tesi
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
how we ought to model mental illness.
Nota - Posizione 9
Cosa riguarda effettivamente
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
isn’t simply a matter of facts
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
plain factual
Nota - Posizione 13
Secondo disaccordo
Nota - Posizione 13
Terzo disaccordo..
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
value-based
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
There’s a tendency to put disagreements in either the factual or value-based bucket:
Nota - Posizione 14
L errore. Trascurare il disaccordo sul modello
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
Savage political fights can happen without any factual disagreement or fundamental value difference.
Nota - Posizione 17
Tesi ######
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
disagreements about how to represent or make sense of reality.
Nota - Posizione 23
Ma c é un altro disaccordo. Il disaccordo di senso.
Evidenzia (giallo) - Posizione 24
We have to compress (simplify and generalize) aggressively. When we do that we have to make choices, and thus, the result is value-laden.
Nota - Posizione 25
Quando ci costruiamo un senso
Evidenzia (giallo) - Posizione 25
So, it’s really all subjective? No,
Nota - Posizione 26
Il modello nn é arbitrario. La semplicitá dirime
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Not having a perfectly objective answer doesn’t make something arbitrary.
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
Our understanding of model type disagreement is severely underdeveloped
Nota - Posizione 32
Rispetto a fatti e valori
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
impression that they’re some kind of illusion.
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
David Chalmers’s paper on verbal disputes
Nota - Posizione 34
Caposaldo
Evidenzia (giallo) - Posizione 34
Is there a distinction between questions of fact and questions of language? Many philosophers have said no. But a version of the distinction is ubiquitous,
Nota - Posizione 35
Incipit Di Chalmer
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
when the two parties agree on the relevant facts about a domain of concern, and just disagree about the language used
Nota - Posizione 37
Disputa verbale
Evidenzia (giallo) - Posizione 40
I thought from the start of this “disagreement” that there was no disagreement to speak of.
Nota - Posizione 41
L impressione nelle dispute verbali. Un commento a scott caplan
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
If a disagreement isn’t about facts, it’s about preferences, which are implied to be arbitrary
Nota - Posizione 43
Dove giungono in molti
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
The phrases ‘libertarian free will’ and ‘compatibilist free will’ are abominations. If libertarians and compatibilists aren’t using ‘free will’ to mean the same thing,
Nota - Posizione 46
Esempio di finto disaccordo x il commentatore. O un disaccordo é sui fatti o nn esiste.
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
not so bad”). “Only” is reinterpreted as an adjective meaning “insignificant”,
Nota - Posizione 58
e invece le dispute linguistiche pesano
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
These disagreements are only about words. Well, that’s not so only, buddy.
Nota - Posizione 60
Tesi
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
But sure, pull out a dictionary to settle an argument…
Nota - Posizione 64
Per molti é semplice

PERCHE' SONO DIVENTATO RAZZISTA, SESSISTA E FASCISTA.

PERCHE' SONO DIVENTATO RAZZISTA, SESSISTA E FASCISTA.

L'accusa di razzismo/sessismo/fascismo è "la bomba atomica degli armamenti verbali".

Non esiste peggiore infamia che essere considerati tali, lo sanno tutti, quindi c'è un evidente incentivo ad estenderne il significato per abbinare quell'etichetta ad una serie crescente di pensieri e comportamenti.

Osservando come vengono usate queste parole mi sembra chiaro che abbiano perso un significato unico e coerente.

Gli psicologi parlano di "concetti viscidi", si tratta di concetti che si legano a forti negatività dell'esperienza umana e che dilatano il loro senso in modo da ricomprendere fenomeni più ampi. C'è un estensione orizzontale che serve ad includere fenomeni diversi ma contigui e un'estensione verticale per catturare fenomeni quantitativamente meno estremi.

Ecco, è per denunciare i "viscidi" che mi dichiaro apertamente razzista, sessista e fascista.

martedì 18 febbraio 2020

hl 'Eugenics is possible' is not the same as 'eugenics is good'+FACEFUNZIONA!

DISACCOPPIAMENTI GIUDIZIOSI
Charles Murray si è messo nei guai analizzando i test IQ (quelli che misurano l'intelligenza). Sosteneva che le differenze di punteggio tra razze dipendessero probabilmente da una componente genetica significativa. E' chiaro che una simile convinzione puo' giustificare talune politiche sociali. Per esempio: inutile investire per ottenere certi risultati che sono comunque preclusi dalla natura, butteremmo il denaro in un pozzo senza fondo.
Possiamo bollarlo come razzista?
Secondo Sam Harris, Murray ha tutto il diritto di dire quel che dice senza essere considerato un "razzista": si tratta di una discussione sui fatti, non sui valori (che nel caso di Murray sono garantiti). Ezra Klein non è d'accordo.
Gli psicologi chiamano la gente come Murray e Harris "individui ad alta capacità di disaccoppiamento" (IACD). Significa che viene loro facile distinguere i fatti dai valori. Le loro uscite "provocatorie" hanno sempre l'implicito disclaimer: "dicendo X non sto dicendo Y". Ed è vero!
Ezra Klein è invece un "individuo a bassa capacità di disaccoppiamento" (IBCD). Individui del genere vedono fatti e valori inestricabilmente connessi all'interno di un contesto. Puoi precisare fin che vuoi che per X non intendi Y, quando dirai X loro sentiranno Y.
Se uno IACD incontra uno IBCD e cominciano a discutere su questioni sensibili si scatena l'inferno. Sono convinto che la diversa capacità di disaccoppiamento è la fonte principale dei nostri disaccordi e delle risse verbali sui social.

SAMHARRIS.ORG
An account of the private email correspondence between Ezra Klein, editor in chief at Vox, and Sam Harris.
Una cosa è deplorare l'eugenetica per motivi ideologici, politici e morali. Un'altra è concludere che non funzionerebbe. Certo che funzionerebbe! Funziona a meraviglia per mucche, cavalli, maiali, cani e rose. Perché mai non funzionerebbe per gli uomini? I fatti ignorano l'ideologia.


'Eugenics is possible' is not the same as 'eugenics is good' - UnHerd
Tom Chivers
Citation (APA): Chivers, T. (2020). 'Eugenics is possible' is not the same as 'eugenics is good' - UnHerd [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
'Eugenics is possible' is not the same as 'eugenics is good' - UnHerd By Tom Chivers
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
“It’s one thing to deplore eugenics on ideological, political, moral grounds,” he tweeted recently. “It’s quite another to conclude that it wouldn’t work in practice.”
Nota - Posizione 10
L affermazione di dawkins
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
I thought he was saying something fairly obvious,
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
he was literally in favour of eugenics.
Nota - Posizione 14
Quello che hanno pensato altri
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
interested in how and why we disagree.
Nota - Posizione 18
Nerst
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
“By X, I don’t mean Y.”
Nota - Posizione 20
Il rito apotropaico dei razionalisti
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
You isolate the thing you’re talking about from all the concepts attached to it.
Nota - Posizione 21
Esorcizzati gli spiriti maligni
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
we accept that IQ is heritable, then”,
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
following the implications of the hypothetical without endorsing them.
Nota - Posizione 23
E il naive si innervosisce
Nota - Posizione 23
Il termine usato
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
“decoupling”,
Evidenzia (giallo) - Posizione 23
some people are “high-decouplers”,
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
Other people are low-decouplers, who see ideas as inextricable from their contexts.
Nota - Posizione 26
I naive
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
the ritual lacks magic power. You say “By X, I don’t mean Y,” but when you say X, they will still hear Y.
Nota - Posizione 27
X i naif
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Ezra Klein and Sam Harris
Nota - Posizione 28
La grande controversia su Murray
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
it was OK to talk about what-ifs; if there are genetic components to racial differences, then we still need to treat everyone with equal dignity,
Nota - Posizione 30
Per Harris
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
Murray’s ideas are reminiscent of a grim history, in which pseudoscientific ideas about a hierarchy of humans were used to justify slavery or Jim Crow laws.
Nota - Posizione 33
Per Klein
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
you can’t simply take an idea out of its context
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
baffled to find he was being accused of racism;
Nota - Posizione 35
Harris
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
Their models of the world were so different they just couldn’t understand each other.
Evidenzia (giallo) - Posizione 40
“By X, I don’t mean Y.” He is a nerdy, high-decoupling person,
Nota - Posizione 40
Dawkins
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
But many people reading it are not high-decouplers;
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
he described female genital mutilation (FGM) as a “moral panic”, because the actual numbers were low, so the risk to girls in the UK was pretty tiny.
Nota - Posizione 60
Qui si parla di un politico inglese
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
Sabisky is saying that FGM is rare
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
He’s not belittling the impact itself.
Evidenzia (giallo) - Posizione 65
claims about a wave of teen suicides are “absolute bollocks”
Nota - Posizione 66
Altro esempio
Evidenzia (giallo) - Posizione 67
that doesn’t mean I don’t think that suicide and loneliness are terrible things.
Evidenzia (giallo) - Posizione 68
You can decouple the frequency of the event from the seriousness
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
by downplaying one, you are downplaying the whole package.
Nota - Posizione 69
Per un low decoupling
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
“women’s sport is more comparable to the Paralympics than it is to men’s”.
Nota - Posizione 70
Sempre S
Evidenzia (giallo) - Posizione 72
Sabisky is suggesting, as I understand it, that there is a need to draw boundaries around women’s sport in a way that you don’t around men’s, but you do around the Paralympics; if anyone could compete in women’s sports or the Paralympics, then lots of mediocre able-bodied men would win
Nota - Posizione 74
Eravamo nel bel mezzo del caso di Caster Semenya
Evidenzia (giallo) - Posizione 74
The concept of “boundaries around the sport” has been separated from the idea of the sports themselves. But to a low-decoupler,
Evidenzia (giallo) - Posizione 80
He asks whether parents should be able to screen IVF embryos, whether for disability or schizophrenia, or for intelligence.
Nota - Posizione 81
Abortirli come invalidi. La Cina giá lo tfará
Evidenzia (giallo) - Posizione 83
the latter will probably be happening in China in a few years.
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
as a Christian— he married in church last year— he has moral views on the topics that may not be what people expect.”
Nota - Posizione 86
La sua opinione
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
lots of people would still assume that when he says “FGM isn’t a major risk” he means “we don’t need to care about FGM”.
Nota - Posizione 89
Il pericolo di malintesi

CYBORG

C'è solo una piccola differenza tra l'invio di segnali elettrici dal cervello all'arto artificiale che controlla lo strumento e l'invio di segnali elettrici dal cervello direttamente allo strumento. E l'intero processo sembra molto naturale: tu pensi e lui esegue.
YOUTUBE.COM
Together with Chrisi from KOMA Elektronik and my husband Daniel, I am in the process of building a device (the "SynLimb") that attaches to my arm prosthesis ...

LA BANALITA' DELL'INVENZIONE

LA BANALITA' DELL'INVENZIONE
Molte straordinarie invenzione avrebbero potuto essere fatte secoli o millenni prima. Non trovate che la cosa sia un po' inquietante?
Ieri ho letto della spoletta volante di John Kay, una delle scoperte più famose della rivoluzione industriale britannica. Aumentò radicalmente la produttività nel settore della tessitura intorno al 1730, e non era granché, comportava giusto il fissaggio di un pezzo di legno agganciato al filo. Nessun materiale avveniristico. Veniva applicata alla tessitura della lana - una pratica secolare dell' industria inglese - e non richiedeva abilità di realizzazione o una scienza speciale. La tessitura era praticata da oltre cinquemila anni da milioni di abili operai senza mai alcun miglioramento per accelerare le operazioni. Fino all'anno 1733, appunto, in cui tutto cambiò misteriosamente. I tessitori erano in circolazione da millenni, così come le navette rudimentali: uno è persino menzionato nell'Antico Testamento ("i miei giorni sono più veloci della navetta di un tessitore e sono spesi nella disperazione”). Come invenzione salva-lavoro, la navetta volante di Kay fu molto avversata e persino tecnicamente illegale per un certo lasso di tempo.
E' un caso che mi ossessiona perché va contro così tante nozioni comune sulle cause dell'innovazione. Abilità, materiali innovativi, scienza, istituzioni, incentivi, nulla sembra adattarsi a questo caso quando ci chiediamo: "perché non prima?".
Gli esempi poi sono tanti: perché il sollievo della valigia con le ruote ha tardato tanto? E la bicicletta (altra illustre candidata)? Sono come frutti cresciuti sui rami più bassi di un albero che setacciamo da millenni. Li vediamo e ci sorprendiamo che siano ancora lì.
Come mai i romani non si divertivano con i giochi di ruolo e da tavolo?
Difficile spiegarselo, non c'è nulla a fare da ostacolo, l'invenzione di tali giochi avrebbe potuto avvenire secoli o addirittura millenni prima. Allora perché c'è voluto così tanto?
Ipotesi: l'invenzione è estremamente rara. Non ci interessa poi così tanto, anche se a posteriori ne constatiamo tutti il meraviglioso impatto. È una questione di "assenza", più che di "barriere". Sono pochissime le persone che si preoccupano di fare le cose in modo diverso. In genere l'abitudine ci consola e ci conforta, ma consola e conforta anche chi sta intorno a noi. Se la stasi è la norma, cio' significa che molte grandi idee ci si parano davanti ma noi non le vediamo, e nemmeno ci sforziamo troppo per vederle. Per un economista tutto cio' è imbarazzante poiché si pensa che le opportunità di profitto vengano rapidamente sfruttate (100 euro sul marciapiede non staranno lì a lungo).
Non saprei cosa pensare. Forse ci sono idee operative all'interno di certi vincoli e altre che cambiano i vincoli. Le prime, una volta realizzate, sono pronte in tempo reale per entrare in circolo. Le seconde richiedono invece un riassetto complessivo dell'organizzazione sociale, il che va oltre le forze del potenziale inventore, che quindi più o meno consciamente ci rinuncia e si dedica ad altro, magari alle prime. Perché inventare l'auto elettrica quando senza un riassetto dell'intera circolazione/distribuzione stradale resterebbe un aborto? In molte invenzioni l'inventore è solo la rotella di un ingranaggio complesso, è solo l'attivatore di processi che ben presto non dipenderanno più da lui; per questo preferiamo preservare il delicato ingranaggio che gira miracolosamente piuttosto che innovare dovendo rimettere in discussione lo status quo e puntare su un'alternativa che richiede la collaborazione di tutti nonché molti sacrifici.

250%

Di solito va così: "allarmi, il nostro debito pubblico ha superato il 134%".
Reazione: "calma calma calma... che vuoi che sia? Il Giappone è al 250% senza conseguenze".
E' vero, il Giappone, pur con un debito enorme, ha evitato brillantemente iperinflazione e panico finanziario.
Scopriamo le tre forze chiave che lo hanno aiutato nell'impresa:
Primo, il governo giapponese ha dimostrato una notevole capacità di tagliare pensioni e sanità. Noi abbiamo toccato le prime e apriti cielo.
Secondo, il governo giapponese ha dimostrato di aumentare sostanzialmente le tasse. Noi italiani siamo in grado di aumentarle le tasse solo dicendo che le diminuiamo, il che, nonostante la nostra fantasia, limita di molto i margini di manovra.
Terzo, la politica della BOJ ha comportato un drastico calo della quantità di titoli di stato detenuti dal settore privato. La BCE non farà mai altrettanto, anche se la BBB (Banca Borghi Bagnai) probabilmente sì. Ma quando ci sarà la BBB noi ci saremo ancora?
P.S. Dimenticavo, è appena il caso di notare che il governo giapponese ha appena annunciato che l'economia di quel paese - sotto la spinta di un meraviglioso 250% - si è contratta a un tasso annualizzato del -6,3% (non è un errore di battitura) nell'ultimo trimestre.

lunedì 17 febbraio 2020

CANZONE TRISTE

Le canzoni pop sono diventate più "negative". L'uso delle parole legate ad emozioni negative è aumentato di brutto. In numero assoluto, prevalgono pur sempre le parole a emozioni positive, ma questa è una caratteristica universale del linguaggio umano (principio di Pollyanna), e nessuno si aspetta un sorpasso. Tuttavia, si tende a convergere. Ma oltre ai testi c'è anche la musica che cambia: il tempo è più lento e la tonalità minore (percepita come più cupa rispetto alla maggiore).

Chapter 1 THE RISE OF INEQUALITY + FACE

SCHIENA D'ARGENTO
La disuguaglianza sociale è sempre stata tra noi?
A guardare i nostri cugini si direbbe di sì. Chi più (gorilla e scimpanzé), chi meno (bonobo) si tratta comunque di creature intensamente gerarchiche che sprecano gran parte delle loro energie per piazzarsi bene in classifica. Il bullismo e l'esibizione di dominanza aggressiva sono accompagnati da una vasta gamma di comportamenti legati alla sottomissione. L'ordine di beccata sembra scritto nella roccia. Certo, l'ovulazione nascosta della signora bonobo - e quindi la facilitata cornificazione del gradasso - attenua lo stress ma questo non impedisce la presenza di maschi alfa. E poi c'è il dismorfismo tra i generi sessuali: se i maschi sono più alti, pesanti e forti delle femmine, siamo in presenza di rigide gerarchie. Quell'altezza, pesantezza e forza serve infatti al maschio per battere i competitori e farsi l'harem dominando su tutto e tutti.
Ma con l'avvento di quel cervellone dell'Homo erectus (2 milioni di anni fa), il dimorfismo di quella particolare scimmia che sarà l'uomo era già diminuito parecchio, segno di una varianza riproduttiva tra i maschi sempre più contenuta. L' Homo sapiens, nato in Africa 200.000 anni fa, rinforza la tendenza. Ma perché?
Due congetture per mettere tutto insieme in modo coerente:
1) Il cervello più grande consente maggiore cooperazione, una strategia molto utile nel procurarsi risorse. Tuttavia, la facilità di cooperare consente anche ai dispersi maschi beta di allearsi contro il maschio alfa tenendolo a bada. Il risultato è più eguaglianza.
2) Intelligenza e cultura portano all'introduzione di strumenti, tra cui armi più sofisticate. Emerge la famosa legge di Colt: "Dio vi ha creato uguali ma solo il Sig. Colt vi ha reso tali". Spiego: Davide stende Golia con una fionda, se avesse avuto una pistola ne avrebbe steso uno grande il doppio. Se non avesse avuto nulla non gli restava che scappare. Un alfa "sborone" fa poca paura a una banda di beta ben armata.
Se accettiamo queste congetture, allora la violenza di gruppo e, più specificamente, le nuove strategie di organizzazione e minaccia della violenza di gruppo, hanno giocato un ruolo importante nel primo grande livellamento egalitario della storia umana.

Tra gli Hadza, una popolazione nomade di cacciatori-raccoglitori della Tanzania, i membri della tribù operano individualmente e preferiscono chiarmente avvantaggiare le loro famiglie nella distribuzione del cibo così raccolto. Allo stesso tempo, la condivisione generalizzata è prevista e incentivata da forti pressioni sociali, soprattutto quando le risorse in possesso del singolo sono visibili. Capita che un Hazda nasconda il miele trovato nella foresta perché si tratta di un'operazione semplice, ma se viene scoperto è costretto a condividerlo e sottoposto al pubblico ludibrio. Altro segnale che testimonia la presenza di una forte mentalità egalitaria: scroccare ed elemosinare è tollerato e diffuso. Pertanto, anche se gli individui preferiscono chiaramente favorire se stessi e la famiglia, le norme che sottoscrivono idealmente sono altre ed esaltano la condivisione di tutto verso tutti: l'assenza di harem e la prevedibile abbondanza di figli illegittimi rende questa pratica poco costosa. Il risparmio ha poco valore e le risorse disponibili tendono a essere consumate immediatamente anche a spese degli assenti. Non sorprende che la proprietà sia è poco diffusa e riguarda oggetti minimi: gioielli, vestiti, l'attrezzo usato per scavare, la pentola per le donne e l'arco con le frecce per gli uomini. A questo consumismo non corrisponde alcun attaccamento verso gli oggetti. Nemmeno il territorio è difeso e la mancanza di un'autorità centrale rende difficile arrivare a decisioni del gruppo, figuriamoci a farle rispettare.

Gli Hadza sono abbastanza rappresentativi dei gruppi nomadi oggi esistenti nel mondo, avevo già studiato gli zingari e devo dire che trovo molte somiglianze, la loro è un'economia di sussistenza fondata sul raccoglimento delle risorse abbinata a una morale altamente egalitaria. Ma tutto cio' si combina realizzando un formidabile ostacolo a qualsiasi forma di sviluppo per il semplice motivo che la crescita economica richiede un certo grado di disparità di reddito e consumo affinché sia incoraggiata l'innovazione e la creazione di plusvalore. Senza crescita, non c'è surplus di cui appropriarsi e da trasmettere agli eredi. L'economia moralizzata ha impedito la crescita e la mancanza di crescita ha impedito la produzione e la concentrazione di capitale.
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L'INTERNAZIONALE GOSSIPPARA.

L'INTERNAZIONALE GOSSIPPARA.
Quale potere possedeva esattamente Harvey Weinstein? Perché ha potuto molestare impunemente delle aspiranti attrici per decenni? In fondo era solo un intermediario che negoziava accordi tra attori e studi, ma sono in molti a farlo. Se un agente fa richieste irragionevoli, perché non passare a un altro? Quanto può essere difficile valutare un attore?
Uno scenario è quello in cui l'agente corrotto X si offrirebbe per sopravvalutare l'idoneità di un attore. Ma si tratterebbe di un inganno col respiro corto: gli studi proverebbero gli attori constatando che quelli provenienti dalla scuderia di X sono scadenti.
Un altro scenario è quello in cui l'agente minaccia di sottovalutare l'idoneità di un attore. Questa ricostruzione è più promettente poiché gli studios non riceverebbero segnali negativi visto che non potrebbero verificare nulla. Tuttavia, se un attore puo' facilmente passare ad altri agenti, anche una minaccia del genere sembra debole.
Come puo' allora Weinstein minacciare dicendo: "se do la parola, non avrai mai più un altro lavoro in questa città"? La minaccia è credibile solo se si realizza una consorteria che coopta i nuovi entrati e Weinstein è tra i buttadentro del gruppo. Weinstein potrebbe dire a a Peter Jackson che Asia Argento è una persona difficile e poco adattabile. Qualora Jackson sfidasse Weinstein e facesse ugualmente ad Asia un provino, allora Weinstein potrebbe rivolgersi ad altri dicendo che Jackson non è un tipo a posto. Se chi nei vari ruoli è al vertice del sistema - senza escludere che sia arrivato lì con merito - è contento dello status quo - cosa probabile - potrebbe formarsi un equilibrio in cui tutti i poteri assumono come credibile il veto dei loro pari su certe persone estranee al giro.
Forse è quello che succede anche nelle università con i cosiddetti Baroni. Ma probabilmente è quello che accade in molti ambiti della nostra vita. Siamo un animale che sa colludere genialmente senza bisogno di patti espliciti o contratti scritti. Ci capiamo al volo.
Gli economisti si preoccupano delle aziende che colludono sui prezzi, ma il mio sospetto che la collusione gossippara sia un problema molto più grande. Non riguarda solo gli affari ma anche la politica, lo spettacolo , l'arte, la religione, lo sport, l'università, il giornalismo, la legge, ecc.