lunedì 20 maggio 2024
copernico
"Copernico nella sua lettera a Paolo III riconosce che le sue teorie sono già accennate, con un tatto che egli tralascia, in Plutarco e Cicerone; le premesse del pensiero pitagorico portavano alla conclusione che la terra si muovesse attorno al sole e questo era trapelato anche nel mondo profano, ma non si era evidentemente ravvisata alcuna utilità a scompaginare le menti più difficili a plasmarsi, con una divulgazione che avrebbe tolto prestigio alla metafora dei cieli narranti la gloria divina. Del pari Senofane ed Empedocle avevano chiara nozione delle vicissitudini geologiche della crosta terrestre, gettate in pasto alle masse soltanto nel secolo XIX, col risultato non già di giovare alla geologia ma sì di togliere alle menti più fragili quel soccorso che potevano trovare in un’interpretazione materiale (come premessa a quella anagogica) del racconto della creazione dei mondi a opera di Dio".