Come mai di fronte alla crisi finanziaria movimenti tanto diversi raccomandano la stessa soluzione, ovvero il default delle banche?
In altri termini, come mai due morali tanto diverse convergono su un tema tanto cruciale?
Cerca di rispondere Jonathan Haidt:
We really hate cheaters, slackers, and exploiters. By far the most common message I saw at OWS was that the rich (“the 1 percent”) got rich by taking without giving. They cheated and exploited their way to the top… It’s high time that they started giving back, paying what they owe.
As a point of comparison, a similar look at signs found at the Tea Party rallies suggests that protesters there are also chiefly concerned with fairness. The key to understanding Tea Partiers' morality, though, is that they want to restore the law of karma. They want laziness and cheating to be punished, and they see liberalism and liberal government as an assault on that project. The liberal fairness of OWS diverges from conservative and libertarian fairness in that liberals often think that equality of outcomes is evidence of fairness.
Ottimo punto che ci aiuta a far salire un po’ la nebbia.
Per i tea party non ci sono problemi, chi fallisce merita di per sè di fallire… quindi…
L’ indignados invece vorrebbe fare un’ eccezione per i “buoni”, ma niente paura, operare il discrimine è semplicissimo: per essere cattivi basta essere “ricchi” o “ex- ricchi”. Essere ricchi o esserlo stato, per la morale dell’ indignados, è una colpa di per sé. Essere una banca equivale a essere ricchi e quindi a essere cattivi: lasciamo fallire le banche. Facile.
Conosco religioni gnostiche che semplificano ulteriormente: basta nascere per essere cattivi, al di là dei ticket che staccherete in seguito.
Se dovessi scegliere tra le due morali io non avrei dubbi. E voi?