L'evoluzione culturale è stata resa possibile dalla capacità umana di copiare i comportamenti degli altri, insieme all'euristica su chi vale la pena copiare in quale momento.i marcatori di status disadattivi possono portare a copiare in modo disadattivo i comportamenti di status elevato.Ad esempio, la Seconda Guerra Mondiale è stato l'evento culturalmente più influente del XX secolo. Tuttavia, l'ascesa di Hitler alla guida della Germania e la perdita della guerra da parte della Germania sono stati eventi piuttosto casuali. Quindi i grandi cambiamenti culturali causati da quella guerra sono anch'essi piuttosto casuali e quindi per lo più non adattivi.Se riusciamo a identificare i pesi relativi dei diversi tipi di forze che modificano i vari aspetti della cultura, possiamo immaginare quali stanno diventando più o meno adattivi. Il che potrebbe aiutare a dirigere i nostri sforzi di riforma culturale.
martedì 2 luglio 2024
definire
cosmopolitismo
dogma
Circa cento anni fa, A.J. Ayer era un importante filosofo. Il suo progetto era quello di chiarire il pensiero escludendo il dogma. Ha proposto di respingere come dogma qualsiasi affermazione che in linea di principio non potrebbe essere verificata utilizzando la logica o lo studio empirico.
virilità e libertà d'espressione
Gli umanisti rinascimentali non pensavano alla libertà di parola come fanno gli italiani di oggi, come un diritto garantito dalla legge e protetto dai tribunali. Per loro era una virtù, dire la verità al potere. La libertà di parola era strettamente legata alla virtù del coraggio. La libertà di parola faceva parte della fortezza. Oggi molti dicono in privato ciò che non direbbero mai in pubblico ma soprattutto non si vergognano di agire in questo modo. Il valore della virilità è definitivamente tramontato.
curiosità
barboni
lunedì 1 luglio 2024
riforma del calcio
Andare male nello sport non è sempre un brutto segno: puo' significare che i nostri giovani hanno opportunità migliori rispetto a "rincorrere una palla in mutande". Cuba, per esempio, faceva incetta di medaglie olimpiche soprattutto perché lo sport era per i giovani dell'isola l'unica via di fuga. Questo valeva anche per la DDR e molti paesi dell'est europeo. Insomma, primeggiare nello sport lancia nel suo complesso segnali molto ambigui. Ebbene, se il nesso è tanto perverso puo' darsi che le ricette oggi proposte da tutti per una pronta rinascita implichino un danno per il paese.
p.s. per alcune sono abbastanza sicuro che sia così, come quando si invocano forme di autarchia.
Se esisti, allora sei immortale (tra induismo e cristianesimo) -
https://wollenblog.substack.com/p/the-evidence-for-hinduism
Inferno intermittente
Inferno intermittente.
Sergio Quinzio ha a lungo combattuto con la promessa tradita di un ritorno sollecito di Dio su questa terra (Parusia) per giudicare i vivi e i morti. Sembra che per i primi cristiani questo fosse un fatto acquisito. Ricordo il biblista "liberista" Padre Tosato giustificare la messa in comune dei beni battendo su questo punto: nessuna simpatia per il comunismo ma solo una forma di investimento nel prossimo aldilà. Recentemente, Alessio Pizzutti mi ha ricordato questa pietra d'inciampo sul cammino della fede. A suo tempo, prima di smettere di pensarci, avevo ipotizzato che la Parusia fosse "personalizzata", ovvero si realizzasse su misura per ciascuno di noi al momento della morte. In quel momento saremmo comparsi al cospetto di Dio che avrebbe giudicato la nostra sorte. Poiché la morte di ciascuno di noi è vicinissima, l'accordo con le Scritture viene facile. Più recentemente, problemi ancora più intricati mi hanno coinvolto con l'intera visione escatologica tipica del cristianesimo: come porsi di fronte a questo schema quando tendi a favorire l'ipotesi di un universo eterno? Non mi sono mai piaciute soluzioni che evadessero la realtà del tempo. Non riesco ad immaginarmi dei corpi fuori dal tempo che flottano in una realtà trascendente. Trovo la cosa assurda e la scarto. Con questo vincolo, penso che l'univa via di fuga per coniugare escatologia e universo eterno sia quella di pensare ad un aldilà segmentato. Supponiamo che io sia destinato all' Inferno. Bene, per quanto detto all'inizio, vivrò la mia vita peccaminosa, dopodiché il giudizio divino mi destinerà là dove merito di stare. Ma la mia permanenza sarà temporanea poiché in un universo eterno sono destinato a rivivere daccapo la mia vita esattamente come l'ho già vissuta e di certo non posso essere impegnato in questo compito e contemporaneamente starmene all'Inferno. Il che significa comunque che sarò di nuovo destinato all'Inferno, e così via all'infinito. Insomma, la realtà dell'Inferno sarà costituita da un numero infinito di segmenti finiti, il che sembra compatibile con la "punizione eterna" richiesta dalla religione cristiana.
p.s. qualcuno potrebbe avere difficoltà a pensare a infinite vite ma, assumendo un universo eterno e poco più, questa è una conseguenza praticamente necessaria. Nei commenti metto un link in cui si discute questo tema.
elettori di elettori
domenica 30 giugno 2024
IA pianificatrice
disciplina
ossessivi
sabato 29 giugno 2024
Cosa non va con la storia delle fake news.
il politico pizza
la vecchiaia è un massacro.
venerdì 28 giugno 2024
onere della conoscenza
Why I Don't Vote: The Honest Truth
laicità e inferno vuoto
Perché lo Stato dovrebbe tollerare l'esenzione dal rispetto della legge in conflitto con gli obblighi religiosi? Portare il velo, per esempio, è un obbligo religioso per i mussulmani che confligge con l'obbligo laico di farsi riconoscere, cosicché molti stati sono disposti a fare delle eccezioni. La religione Sikh impone ai ragazzi di andare in giro con pugnali e recentemente alcune scuole hanno deciso di autorizzarli ad entrare in classe armati. L'esenzione militare per gli ebrei ultraortodossi nacque assieme allo stato di Israele e vige ancora oggi. Perchè la religione potrebbe meritare veramente un trattamento speciale? IMHO: perché la religione si occupa dell'aldilà. Quasi tutti i credenti religiosi ritengono che i loro impegni abbiano conseguenze molto importanti per la loro vita futura. Oserei dire infinitamente importanti. In questo caso, un semplice ragionamento utilitaristico giustifica i privilegi.
p.s. si noti che alcuni religiosi sono "universalisti", cioè pensano che alla fine tutto finisca bene per tutti: Paradiso, Moksha, Janna, e la liberazione dal ciclo del Samsara saranno garantiti a tutti. In questo caso gli impegni religiosi sono del tutto irrilevanti rispetto all'aldilà, cosicché i privilegi perdono di senso.