giovedì 11 gennaio 2018

Cervelli, non stomaci

Il fatto non è che ricchezza e popolazione crescano insieme.
Questo lascerebbe in campo comunque due ipotesi antitetiche: 1) la popolazione cresce perché ci sono più risorse da consumare, oppure 2) le produzione di ricchezza cresce perché ci sono più cervelli e quindi più idee innovative su come produrre.
Il fatto è che popolazione e ricchezza PRO CAPITE crescano insieme.
Questo spazza via la prima ipotesi per lasciare campo libero alla seconda.
Non siamo stomaci ma cervelli.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Popolazione e ricchezza pro-capite crescono insieme.
Malthus sconfitto.
Siamo cervelli, non stomaci!

Diseguaglianze sopravvalutate?

Le diseguaglianze di reddito sono cresciute?

Sembrerebbe di sì. Ora sembra però molto meno di quanto si credeva. Non si è tenuto conto di tre fattori.

1) Tasse sui ricchi. Negli anni '80 Reagan abbassò le tasse ai ricchi, la cosa ha avuto conseguenze: prima gli utili aziendali venivano reinvestiti in azienda alzando il valore delle azioni (possedute dai ricchi, ovviamente), dopo il taglio fiscale vennero invece distribuiti o destinati ai mega stipendi dei manager. Nella sostanza cambia poco, senonché solo la seconda modalità viene registrata dal calcolo delle diseguaglianze.

2) Matrimoni. In questi anni le persone sposate sono diminuite di molto, ma non tra i ricchi. Poiché i redditi considerati nel calcolo delle diseguaglianze sono quelli familiari, la cosa ha un peso.

3) Contributi. Tra i redditi dei non ricchi dovrebbero essere ricompresi benefit come l'assicurazione sanitaria e pensionistica (contributi).

Rimettendo a posto le cose le diseguaglianze di reddito non aumentano di molto rispetto al passato.


3. Internet cambierà tutto?

Difficile misurare la produttività di internet.

Molti dilettanti in giro. In fondo anche Mark Zuckerberg è un dilettante. In questo c'è un collegamento con la vecchia di rivoluzione industriale.

Buona per curiosi annoiati. Meno per i lavoratori.

Avete notato che tutto è gratis. Ciò significa che si guadagna poco.

Produzione mentale. Un Tweet ha un valore mentale. Ci si arricchisce livello di gioia, emozioni, suspans. Dimensione mentale non materiale.

Dobbiamo essere ottimisti quando parliamo di felicità e pessimisti quando parliamo di fatturato. L'innovazione non è cessata ma ha preso nuove forme.

Ci sono anche i canali tradizionali di ricavo come per esempio la pubblicità la vendita dei libri di Amazon il riciclo di beni di ebay.

La qualità pubblicitaria è migliore poiché mirata.

Non ci condiziona moltissimo e ci sfrutta economicamente pochissimo.

I benefici di Internet sono distribuite in base alle nostre capacità cognitive. Internet di un bene pubblico ma non tutti possono valorizzarlo.

Navigare sul web diminuisce pil. Molti lavoratori perdono. Così.

I tradizionali settori dell'economia ad alto valore aggiunto stanno subendo un declino.

Non genera molto lavoro. Almeno in confronto alle precedenti rivoluzioni tecnologiche.

Posto di lavoro su internet è gratuito il lavoro è fatto degli utenti.

Tutti Sanno cos'è Twitter ma pochi lo usano.

Livelli occupazionali. Google 20000
Facebook 1700. / 2400. Twitter 300

Molto lavoro è svolto della le macchine e non  da essere umani.

Una delle ragioni per la jobless recovery

Sul mercato del lavoro si realizza uno spiazzamento delle competenze.

Sintesi: più divertimento, meno fatturato. Lavori meno pagati ma più interessanti

Fuga dal materialismo.

La decrescita felice l'ha realizzata il web: più divertimento, meno fatturato e fuga dal materialismo.

Livelli occupazionali dei colossi di internet:

Google 20.000

Facebook 1700

EBay 16400

Twitter 300.

Chiamali colossi !!

Più che altro lavorano le macchine e  - gratis - gli  utenti.

mercoledì 10 gennaio 2018

Misure per diventare un paese innovativo

Global Index of Innovation Guarda come È collocato in questa classifica il tuo paese.

limitare sistema dei brevetti. Trovare delle alternative come per esempio i premi.

Pagare meglio gli insegnanti e in cambio creare competizione e flessibilità nella scuola.

Meno gente all'università. Disincentivare le facoltà umanistiche e incentivare le scuole professionali.

Incoraggiare l'emigrazione di soggetti scolarizzati.

Meno spesa sociale e più spese di ricerca.

Meno regole specie sul rischio da innovazione.

Globalizzazione. Il motto deve essere un'idea, un mondo, un mercato.

Il nostro mondo ha molte sfide davanti. Occorrono molte soluzioni. L'innovazione e la soluzione universale.

I topi di Harvard

I topi sono strumenti scientifici fondamentale per la ricerca poiché condividono il 95% del loro genoma con l'uomo.

Jackson laboratory nel Maine è un deposito titoli di cui si servono da tutti i centri di ricerca del mondo

Ci sono topi di tutti i tipi, Topi ciechi, topi sordi, topi al cancro e anche topi con deficit di attenzione. Si può ordinare di tutto.

Nel 1988 Harvard e la DuPont brevettano un nuovo tipo di topo l' onco topo. Il primo animale brevettato.

La ricerca sul cancro dipendeva molto dal oncotopo Ma qualsiasi ricercatore doveva pagare Harvard per poter mettersi all'Opera e rendere la sua ricerca disponibile alla dupont.

Dopo che il brevetto di Harvard aumentato la ricerca nel settore aumento del 50%.

Morale. Il prefetto non è uno strumento adeguato quando lo si applica agli strumenti di ricerca. E nemmeno quando lo si applica i settori dove l'innovazione cumulativa ovvero avviene perlopiù su innovazione precedenti.

La abolizione di un brevetto porta ad una perdita per l'azienda brevettante che però guadagna la possibilità di accedere ad altri brevetti ora disponibili

Isaac Newton ha detto di poter guardare lontano perché era sulle spalle di giganti, e se avesse dovuto pagare per stare lì ci sarebbe salito ugualmente?

Tassare i salvavita

Gentiloni tartassa la sigaretta elettronica. Praticamente un salvavita.

Avanti così.

Viviamo pur sempre in un mondo in cui ogni giorno ci sono 217.000 poveri in meno :-) https://ourworldindata.org/

3. L 'asta delle mogli

Inghilterra. 1700/1800. Vendere  la moglie all'asta è pratica comune.
Principio. I potenziali guadagni derivanti dal commercio Non restano sempre potenziali.
Regole dell'asta? Le stesse del bestiame. Unica eccezione il diritto di veto della merce venduta.
Pubblicità nei giornali locali. Patate le virtù della merce.
Compresi anche in natura. L'alcol era molto utilizzato.
Le donne vendute sembravano soddisfatte. Volevano uscire dal vecchio matrimonio. Spesso i mariti erano uomini spregevoli, ubriaconi e misantropi.
Perché l'asta? Perché i divorzi erano difficili, Specie per le donne. Inoltre le donne non potevano stipulare contratti o disporre di proprietà.
Matrimonio lui poteva picchiare lei nei limiti della ragione. Le relazioni sessuali erano dovuto a richiesta di lui. Suo dovere era provvedere al supporto di lei.
La condizione di nubilato non era nemmeno tenuto in considerazione. Le prospettive di impiego di una Nubile erano deboli, lo stipendio molto basso.
Sono toglie che la il matrimonio per amore fosse comune.
Divorzio consentito solo per crudeltà o minaccia della vita. Nei fatti lui poteva lasciare lei ma lei non poteva lasciare lui. Occorreva un atto del parlamento. Il costo del processo era enorme e per lei gli ostacoli erano enormi.
Funzione pratica dell' asta. Consentire alle donne infelici di uscire dal loro matrimonio.
Teorema di Coase applicato indirettamente. Lei non poteva disporre di risorse Insomma volevo delle risorse di un terzo
Orazio e Aida sono marito e moglie, Carlo e l'amante di lei.
Orazio ama Aida con un sentimento quantificabile in cinque.
L'amore di Aida verso Orazio è quantificabile in - 7.
L'amore di Carlo verso Aida è quantificabile in 6.
L'amore di Aida verso Carlo e quantificabile in 1.
Carlo compra Aida come moglie offrendo 5,5.
Orazio beneficia di 0,5, Carlo beneficia di 0,5 e Aida beneficio di 8. Tutti sono più contenti.
Vendite all'asta delle mogli migliorava il Welfare delle mogli.
Chi comprava? Spesso l'amante. Per questo molti affari si concludevano senza asta pubblica.
Quando finisce il fenomeno? Quando cambiano le leggi. Quando diventa più facile per lei disporre dei suoi averi e quando le prime norme sul divorzio vengono introdotte.
Vendita all'asta non è legale Ma viene tollerata. I coniugi diventano bigami di fatto ma nessuno ci fa caso.
Lezione, il proibizionismo non lascia fatto inerti parte. Il divieto di divorzio viene ho girato con le aste.

***
Orazio e Aida sono marito e moglie, Carlo è l'amante di lei.
Orazio ama Aida con un sentimento quantificabile in 5.
L'amore di Aida verso Orazio è quantificabile in - 7.
L'amore di Carlo verso Aida è quantificabile in 6.
L'amore di Aida verso Carlo è quantificabile in 1.
Carlo compra Aida come moglie offrendo a Orazio 5,5.
Orazio beneficia di 0,5, Carlo beneficia di 0,5 e Aida beneficia di 8. Tutti sono più contenti.
Nell'Inghilterra tra XVIII e XIX secolo la vendita all'asta delle mogli era comune. Avveniva con le stesse regole del bestiame, unica eccezione: il diritto di veto della merce venduta.
Era un modo per consentire alle donne infelici di uscire dal matrimonio.
Ma non potevano divorziare? No, di fatto la donna non poteva divorziare.
Ma non poteva pagare direttamente lei? No, la donna sposata non disponeva di beni e non aveva la capacità giuridica di concludere contratti.
Ma non poteva scappare? No, a quel tempo la donna sola aveva scarsa possibilità di sopravvivenza, era considerata una lavoratrice debole e inaffidabile, cosicchè il suo stipendio era molto inferiore a quello dei mariti.
Fortunatamente, l' istituto della vendita all'asta garantiva un welfare anche alle mogli infelici.

martedì 9 gennaio 2018

Controlla con l’istruzione!


Controlla con l’istruzione!


L’istruzione è forse la variabile più importante nella ricerca sociale. Ogni volta che leggo uno studio mi chiedo: è stato neutralizzato l’effetto dell’istruzione? In caso negativo diffido di qualsiasi conclusione.
Ma attenzione, le cose non sono così lineari. Mi spiego meglio.
***
Se una persona è più istruita di un’altra, ha più probabilità di essere atea. E’ un fatto.
Cio’ non significa affatto che i paesi più istruiti siano anche i più atei.
Se una persona è più istruita di un’altra, ha più possibilità di votare a sinistra.
Cio’ non significa affatto che i paesi più istruiti tendano a sinistra.
Se una persona è più istruita, ha più probabilità di recarsi al seggio e votare.
Ma i paesi con istruzione media superiore alla media hanno una partecipazione al voto inferiore alla media.
In altri termini: non conta l’istruzione ma l’istruzione relativa.
***
A questo punto è lecito chiedersi: ma perché chi è relativamente più istruito dovrebbe essere “di sinistra, ateo e fedele al voto”? I motivi sono vari e hanno ben poco a che fare con il sapere.
L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta

La riforma dell'economista

Il mantra degli economisti sul fisco: allarga la base, abbassa la progressività.

Per la crescita il livello di tassazione non conta, conta la tassa marginale. Non serve tagliare le tasse, serve tagliarle al margine.

Quando il margine penalizza si scelgono scuole più facili, non vale la pena di guadagnare di più

tre modi per ottenere le stesse entrate: trova la differenza!: 

La linea verde è la tassa ideale: sulla natura (esistenza) e non sul lavoro. ma è infattibile. Si ripieghi almeno sul blu.

Le tasse si pagano da sé. Un caso estremo ma il meccanismo è quello: meno tasse e si lavora di più. Eppure su questo fronte la lotta con i tartassatori è insidiosa: molte scelte si fanno lentamente, c'è la questione del deficit.

Strategia alternativa: 1) allarga e schiaccia a parità di gettito. 2) abbassa quando il gettito sale (in alternativa abbassa quando la spesa scende, e se riesci a tagliarla tanto meglio).

Molte deduzioni sono per i ricchi: che hanno le lobby per ottenerle.

Tre tagli di tasse. Solo quello viola serve (non disincentiva il lavoro.

An honest economist must admit that for economic growth, taxes do not matter. Marginal tax rates matter.  If there were a way to "tax the rich" without raising the disincentive to all the socially useful activities that becoming rich...


La riforma delle riforme.
Passare da 1 a 2.
Si noti: a parità di gettito fiscale e di ore lavorate.
Zero rischi sul deficit di bilancio. Zero rischi per il debito pubblico. Nessun caso delle imposte che ripaga se stesso. Nessuna curva di Laffer.
Rispettato il dogma degli economisti: "allarga la base diminuisce l'inclinazione".
Ogni aumento eventuale del gettito ( praticamente certo) dovrà tradursi per legge in una diminuzione delle aliquote fiscali.
Attuazione: eliminare il quadro E nel 730 e il quadro P nell'unico persone fisiche.



Gambe da museo


Gambe da museo


mariti che – carichi di borse – accompagnano le mogli al centro commerciale conoscono bene quel formicolio che sale dalle gambe, ottunde il cervello e ci mette in caccia di una sedia. Ebbene, al museo il fastidioso disturbo non fa distinzione tra i sessi.
Che pena osservare la gente trascinarsi per i musei con quelle facce di cemento!
Esiste un rimedio? Provo con qualche consiglio.
1. EFFETTO-IO. Ammettete innanzitutto a voi stessi che il vostro interesse per l’arte è sopravvalutato. Quel che vi interessa veramente siete voi, voi che visitate un museo (e che avete poco temo per farlo). Se non partite da questa franca ammissione la noia repressa sarà il vostro destino.
2. EFFETTO-FALSA COSCIENZA. Saltate subito di netto le prime 3 sale, quelle in cui la gente si accalca poiché ancora non si è accorta che non gli frega un cazzo (ovvero ha trascurato il punto 1). Le sale oltre la terza sono molto più vivibili, la gente ha smesso di sgomitare, si sparpaglia, si stravacca, consulta il telefonino…
3. EFFETTO-DIABOLIK. Ricorrete alla fantasia: siete un ladro che questa notte entrerà nel museo rubando un quadro per sala, cosa scegliete? Perché? Ma potreste anche simulare di dover arredare casa vostra. Oppure di dover acquistare con un budget limitato. Insomma, ricordate il fattore-Io: i protagonisti dovete essere voi, voi che guardate i quadri. Non i quadri. I quadri sono al vostro servizio.
4. EFFETTO-POTEMKIN. Se non capite le opere d’arte che vi stanno di fronte liquidatele in modo sprezzante: l’arte è fatta per il vostro godimento estetico, se non godete ha fallito lei, non voi. Pensare di aver di fronte “cagate pazzesche” è liberante e vi riporta al centro della scena. Liquidare l’arte venerata è un antidoto infallibile contro le “gambe da museo”. E’ incredibile come la spazzatura ci vivifichi e il sacro ci ammorbi!
5. EFFETTO-FALLACIA INTENZIONALE. Ricordate che l’autore non vanta alcun privilegio sull’interpretazione della sua opera. Tutti i diritti spettano a chi guarda, ovvero a voi. Scatenatevi nel fare dispetti all’autore: fategli dire cio’ che non avrebbe mai voluto dire.
6. EFFETTO-REGRESSIVO. Se visitate in compagnia di bambini prendete a pretesto un paio di quadri per inventarvi una storia di sana pianta e raccontarla ai piccoli (che a quel punto faranno finalmente silenzio). Inventare storie dal nulla è faticoso, ma dà soddisfazioni (salva il fattore-io). E poi, se siete capitati in un museo con dei bambini, la fatica ve la siete andata proprio a cercare.
7. EFFETTO-CLASSICI. Evitate i classici, solo roba contemporanea, mi raccomando. I classici vanno “tradotti” per essere capiti, una fatica supplementare. Se proprio volete averci a che fare accostateli sempre attraverso fonti secondarie, mai direttamente. I colori degli impressionisti francesi non ci appaiono affatto dissonanti e sbalorditivi come dovrebbero essere, piuttosto moderati e graziosi. Tanto per dire.
8. EFFETTO-VIA COL VENTO. I musei si visitano di buon passo: “circolare, circolare”. I miei figli mi danno l’esempio: “guarda qui, guarda lì”, e dopo cinque minuti di corsa sfrenata tra le bellezze sono all’uscita (o pronti per il secondo giro). L’alternativa è scegliere due opere e fissarle in modo prolungato ed esclusivo. Evitare le paludose vie di mezzo, conducono senza scampo  alle gambe da museo.
P.S. Già che ci sono regalo qualche consiglio sucome leggere i libri nel XI secolo, l’assunto di partenza è sempre quello: avete poco tempo, l’abbondanza vi sommerge e il vostro interesse per i libri è sopravvalutato: 1) leggete un paio dicapitoli centrali per sollecitare la curiosità; 2) leggete meticolosamente le prime 50 pagine e poi decidete se è il caso di continuare; 3) procuratevi una buona sintesi del libro (consiglio “Ad Alta Voce” di Radio Tre) e poi leggete aprendo a caso; 4) mollate i libri dopo tre pagine prolisse, è un comportamento razionale in presenza di tanta abbondanza (l’opera omnia di Shakespeare è reperibile a 10 euro su eBay), liberatevi dallasindrome da buffet: ho pagato e devo consumare. Liberatevi dall’ “effetto dotazione”: è mio e deve essere bello; 5) l’alternativa all’abbandono è il “salto”: saltate senza pietà, tornerete più tardi se è il caso; 6) leggete solo le parti che riguardano unpersonaggio da voi scelto (vale soprattutto dove ci sono molte storie parallele); 7) scegliete libri nuovi, usciti da massimo 5 anni, la novità gratifica; 8) leggete lo stesso libro insieme ad altri (con l’e-book è possibile, cerco sempre di leggere quello che legge mia moglie): ci si aiuta a vicenda colmando le rispettive lacune, si salta a cuore più leggero e si litiga in modo divertente.
L'immagine può contenere: una o più persone

1. Neo-natura SUNTO

Oscar Wilde. La natura è quella cosa in cui svolazzano uccellini crudi. Per tutto nato il mito tua visita natura uomo. Un Oscar Wilde finalmente convenzionale. Il mito della separazione. Nonostante Darwin è Wallace persiste.
Essere conservazionisti significa fare del bene alla natura. Come se l'uomo potesse fare del male. Anche la coscienza tratta uomo come fattore esterno.
Paradosso. dire che l'uomo minaccia la natura È come dire che la natura minaccia se stessa
La natura ha sempre subito estinzioni. Dinamica di quella attuale non è differente.
A che punto del suo sviluppo l'uomo ha smesso di far parte della natura? Forse ogni specie è speciale per se stessa.
Incidiamo sulla natura estinguendo altre specie. Ma anche viaggiando e facendo viaggiare altre specie. Incidiamo con il nostro impatto sul territorio. L'uomo è un agente dispersivo. Digitiamo cambiando il clima del pianeta.
Il nostro impatto non è la distruzione della natura ma una nuova natura. Una nuova flora. Fatta di microbi, invertebrati, una nuovo ecosistema.
I cambiamenti del passato non sono molto diversi da quelli causati dall'uomo oggi. Continuiamo una sequenza infinita di cambiamenti. Il contributo umano e quello non umano sono scindibili.
Esiste al mondo un posto in cui la natura si è prepotentemente ripreso i suoi diritti sull'uomo? Esiste un posto l'ecologista tipico, ovvero un odiatore di uomini, può auspicare come un prodromo? Sì chernobyl. 2600 km quadrati in Ucraina e2100 in bielorussia. Falconi, lucertole, roditori, cavallette, bisonte europeo, doppie, orsi e lupi. Non c'è stata una restaurazione bensì di Avvento di una nuova natura.
Da 10000 anni l'uomo altera l'ecosistema in cui vive. Nessuna novità. Per la natura un bilancio in pareggio. Si perde e si guadagna. VoleteSalvaguardare la natura? Salvaguardate  il dinamismo. Troppo spesso agiamo come se la natura fosse una fotografia, un dipinto.
Pensiamo all' antropocene come a un punto di partenza per una nuova natura.

lunedì 8 gennaio 2018

Il contratto collettivo degli insegnanti

Vivere in un paese che adotta il contratto collettivo degli insegnanti...

Vi fa lavorare e guadagnare di meno. Aumenta il rischio di disoccupazione.

6. Polarizzazione nel dibattito sull'ambiente.

1990 Julian Simon vince la sua scommessa contro Paul Ehrlich. Riceve i 576000 dollari.

Ha vinto su tutti il fronte. La popolazione è aumentata. I prezzi dei minerali contenuti Sì sono tutti abbassati.

Il dibattito ambientalista non sarà più lo stesso. Nasce lo stereotipo dei falsi profeti. Thomas Malthus riceve una botta tremenda. E con lui William Stanley Jevons, Fairfield Osborn e William Vogt.

La reazione di pe. La scommessa non prova nulla. Unico errore ammesso il periodo considerato, 10 anni sono pochi. Simon e come chi si butta dal Empire State Building e dopo 10 piani dice tutto bene.

Simon bandiera dei conservatori. Ron Bailey in his 1993 book Eco-Scam: The False Prophets of Ecological Apocalypse. God Wants You to Be Rich, financial advice author Paul Zane Pilzer.

Nella storia hanno pesato i cicli macroeconomici più che la crescita della popolazione. La volatilità dei prezzi ha pesato.

Ma la scommessa diventa un simbolo e la divisione insanabile. Prima conservatori e progressisti non erano così divisi sull'ambiente.

Le controversie sull'ambiente diventano radicali. Spesso è il punto chiave dei programmi politici.

PE accusato di dare credibilità alle tesi immigrazionista.

Nordhaus su pe: salva il pianeta a spese dei suoi abitanti. La questione dei valori mescolata indebitamente a quella scientifica.

Una nuova proposta di scommessa formulata da Simon viene rifiutata PE.

Simon rifiuta la scommessa proposta da ehrlich e shnider. Indicatori di benessere insensati. La concentrazione dell'anidride carbonica nell'aria non dice nulla sul nostro benessere. Simon propone altri indicatori. Aspettativa di vita, tempo libero, potere di acquisto, prezzi.

La diatriba si inasprisce. Non si trova un terreno comune. Attacchi alla persona. Toni sempre più frustrati e amari.

Il prestigio degli sconfitti non viene scalfito. Simon e frustrato. L'essere vittima di continui attacchi dà uno stigma di purezza a PE. I nemici di Simon continuano a dominare la scena. Simon si ammala. Colpito da infarto.

Da morto diventa un simbolo contro il club di roma, Paul Ehlich, Lester Brown e al corpo

Parola d'ordine a destra. Simonizzare il riscaldamento globale.

Erede. Lomborg. Tutto sommato le cose sul nostro pianeta vanno meglio e migliorano sempre. Più tempo libero, più sicurezza e meno incidenti, più educazione e spaghi, più reddito, meno carestie, più cibo e più salute per tutti.
Meglio adattarsi ai cambiamenti climatici. Il soldi spesi per tagliare le emissioni avrebbero potuto dare acqua poeta a tutti i poveri del mondo. La posizione terzista né a destra né a sinistra di lomborg lo rende particolarmente insidioso.

La critica avvelenata a lomborg non sarebbe stata concepibile prima della scommessa.

Tra ambientalisti ed economisti la differenza sta sempre più nel sistema di valori. Antiumanesimo degli ambientalisti. Gli uomini non hanno il diritto di far scomparire le altre specie sul pianeta. Estetismo ambientalista.Oreskes lo ammetto candidamente.

domenica 7 gennaio 2018

1. L'idea estetica di Darwin.

L'idea veramente pericolosa. La selezione naturale spiega solo in parte.

Nella versione tradizionale l'idea pericolosa era quella di selezione naturale.

Darwin lo stesso ammette i limiti esplicativi del concetto di selezione naturale.

La coda del pavone rende triste darwin. Gli fece capire tutti i limiti della sua teoria. E alla fine Darwin cedette.

Evoluzione estetica. Un'idea sabotata per preservare l'onnipotenza della selezione naturale.

Le due grandi scoperte di Darwin nel suo primo libro. L'antenato comune e la selezione naturale.

Primo problema per darwin. Spiegare l'ereditarietà In mancanza di mendel, In mancanza del dna.

Secondo problema per darwin. L'origine dell'uomo.

Terzo problema per darwin. Le origini della bellezza.

Nel secondo libro di Darwin il terzo problema Verrà risolto postulando un meccanismo indipendente dalla selezione naturale, Ovvero la selezione sessuale.

La selezione sessuale si incardina su due meccanismi. Primo, i duelli e le battaglie tra maschi. Secondo, la bellezza e la scelta femminile.

Il primo meccanismo rende i corpi più potenti e grandi il secondo più belli.

Abbiamo dei gusti estetici innati.

È sconcertante. L'estetica è indipendente da tutto il resto e contribuisce alla selezione.

Scandalo tra i vittoriani, anche gli animali hanno gusto estetico.

Basta con l'utilitarismo. L'estetica sale sul trono.

A dire il vero anche Darwin cambia idea. Nel primo libro la selezione naturale spiegava tutto nel secondo viene introdotta la selezione sessuale.

Gusto e bellezza coevolvono.

Idea rivoluzionaria. L'evoluzione dipende anche da noi e dai nostri gusti estetici. Il concetto di autonomia sessuale. Autonomia del gusto.

Attacco a darwin. George Mirval. Selezione sessuale è solo nel duello e quindi ricollegabile con la selezione naturale. Negato il senso estetico. Darwin traditore.

Alfred Russell Wallace. Quello che marginalizza l'idea pericolosa di darwin fino agli anni 70. Sua la teoria dell'ornamento come indicatore di qualità. Oggi tutti wallaciani. Selezione sessuale rigettata come inutile non necessaria e inefficace. Darwiniani di darwin.

Ronald Fischer. Riprende l'idea di selezione sessuale tra il 1915 e il 1930. Evoluzione tramite scelta sessuale. Come si crea il gusto? Fisher ammette una prima fase wallaciana. Nella classe quinta fase il gusto diventa variabile autonoma. Terza fase di coevoluzione.

In Fisher analogia con la moda. Elemento soggettivo imprescindibile

La ripresa. Selezione sessuale e femminismo. Ruolo chiave della donna e della sua scelta. Forse non una coincidenza.

Lande-Kirkpatrick. Modelli matematici di coevoluzione. Trade off e lunghezza ottima della moto. Due elementi, bellezza e praticità. Equilibrio.

Amotz Zahavi. Il ritorno di wallace. Principio dell'handicap. Teoria del segnale.

Il problema con la teoria del segnale. Se la relazione tra qualità segnalata e ornamento e proporzionale Le Due forze Si elidono. Non esiste un motivo per segnalare. Se un brutto nome segna la capacità di distinguersi Perché i nomi che diamo ai nostri figli non sono ancora più brutti?

Alan Grafen. Tutte alla teoria del segnale. Modelli a relazione non lineare.

Problema, cosa scegliere? La teoria più coerente o quella più evidente?

Le intenzioni contano? Se sì allora il bello esiste. Se no allora la teoria pansegnaletica ha una chance.

Molti scienziati sono empirici ed esaltano l'evidenza. Altri amano vedere il mondo come qualcosa di armonioso è comprensibile alla ragione. I primi privilegeranno la selezione sessuale. Forse perché più appassionati dell'osservazione piuttosto che della teorizzazione. I teorici non possono rinunciare alla semplicità e all'unità.

Darwin contro wallace. Osservazioni contro teoria. Estetica contro adattamento.

sabato 6 gennaio 2018

Capitolo 3.1 superficie e sostanza SUNTO ITALIANO

Quanto vale il bello?
Il bello è accessorio. Senza contenuto non ci interessa. L'imballaggio senza la merce è inutile.
Motorola 1990, prima quantificazione. Una spruzzatina di colore ed ecco ti è possibile chiedere di più al cliente.
L'ortodossia vede il bello come un inganno. Un'insidia alla ragione. Bello come seduzione insidiosa.
Daniel Bell il capitalismo e cosmesi. Capitalismo con il trucco della gratificazione immediata. Il desiderio istantaneo. Un capitalismo che tradisce le sue fondamenta puritane. Edonismo.
Scuola di francoforte. Adorno e horkheimer. Creare falsa coscienza e falsi desideri. La differenza tra una Mercedes e una Volkswagen è illusoria.
Teoria infalsificabile. Se la neghi sei soggetto a falsa coscienza.
La polemica powerpoint. Scott mcnealy
Contro il lusso. Una combinazione di puritanesimo e di piramide Maslowiana semplificata.
La denuncia del degrado delle chiese evangeliche. Una festa dei sensi ma un deserto della parola.
Il bello incompatibile con il vero.
Effetti speciali al cinema. Il dolby sound dei blockbuster.
L'imperativo estetico come maschera che occulta. La grande cosmesi. Denuncia di Loos e Bell. La critica dell'ordinamento. L'attacco alle decorazioni del corpo.
Già nel 700 attacco ai trucchi femminili.
Naomi wolf, femministe per il diritto alla bruttezza. L'identità femminile è esaltata dalla donna che rifiuta di truccarsi. Il tutto come giogo. Beautiful Myth.
L'istinto ci dice che lo stile conta. Noi ignoriamo i moralisti. Ci piace lo sfarzo, ci piace il powerpoint.
Mondo del lavoro. Se non sai vestirti Cos'altro non sai fare?
I capelli della clinton. La lezione politica ricevuto da Hillary
Altro attacco alla bellezza. Tutto è status.
Robert Frank Luxury Fever. Nel suo mondo non esiste piacere estetico. Non esiste nemmeno prosperità, tutto è gara. Il bello non ci interessa. Il bello come spreco. In divisa saremmo tutti più felici. Del Bello conta solo il prezzo. Tutto da sovietizzare. Tutto in bianco e nero.
La posizione contraria, l'estetica ha un valore intrinseco. Più ragionevole. Più semplice
James Twitchell.  variante. il bello come significato che rinvia alla ricchezza. Segno di benessere.
Obiezione. Non esistono solo significati e status.
La moda come il demonio. La superficie e il mare la superficie che cambia è il male assoluto.
Vence Packard. I persuasori occulti. I telefoni comprati come congiura. obsolescenza artificiale. Per un ritorno al grigiore.
Ma esiste un solido legame tra novità e piacere estetico. Moda e imprevedibilità. Fallimenti eccellenti di chi ha voluto anticipare.
Moda senza mercati commerciali. Anne Hollander
Moda nell'abbigliamento di 800 anni fa.
Moda nei nomi. I nomi non passano dalle Elite alla massa. Molti nomi delle ditte sono trascurati perché brutti. Il fattore estetico è decisivo. Harrison ford, Arnold schwarzenegger, Wesley Snipes. Primato del gusto.
Paura del dinamismo. Nostalgia per l'autentico. Paura della contaminazione. Il tradizionalista teme l'individuo. Maledizione del piacere estetico il nome del ben fatto, del materiale di qualità e del raro.
La dipendenza dalla moda è esagerato. Il desiderio esisteva anche quando non lo si poteva soddisfare. favole come Cenerentola lo dimostrano.
La nostalgia dello statico nasconde una difesa della nobiltà e dello status quo. Chi può esibire case, ritratti, suppellettili, arredi con la patina del tempo? Solo chi ha origini nobiliari. Aura e nobiltà. Il nemico è il piacere estetico della massa.
Piacere o senso? Falsa alternativa. Lusso come insensatezza.
Piacere estetico come bene autonomo. Buono è bello vanno sempre insieme? Il problema di Leni riefenstahl.
Leni è segnata. Ma ci perdiamo del bello, inutile illudersi.
La bellezza dell'attentato alle Torri gemelle. Il bello è inaffidabile. Un contenuto orribile in un imballaggio bellissimo. Il piacere in se esiste.
Esigenza del totalitarismo. Controllare le Essenziale ma anche il superfluo. Evidentemente non è così superfluo. Le donne afghane che rischiano la vita toccandosi. La libertà estetica A fianco della Libertà di religione.

venerdì 5 gennaio 2018

Capitolo 1. L'imperativo estetico SUNTO ITALIANO

Qualità troppo alta, prezzi troppo bassi, la concorrenzapunta sull'estetica.
Mai così tanti Cercatori di bello.
Le previsioni sul XXI secolo sbugiardate. No all'Iper funzionalismo, si all'estetismo.
Siamo per natura creature visive e tattili.
Sempre più oggetti costruiti per il puro piacere sensoriale.
Stile è ovunque, anche in aria prima monopolio della funzione.
Estetica  al margine. I vecchi valori restano.
L'estetica veicola significato. Il regno dell'ambiguo
Sia gli universali dell'estetica, ovvero il biologico. Che lo specifico, ovvero il culturale.
Oggi siamo più sensibili che mai al lato estetico delle cose.
Il superfluo come regno delle identità.
Costruire la propria identità attraverso un emozione. Significato portato dalla piacere.
Gerarchie estetiche si sono rotte. Il personalismo trionfa. Solo il gusto personale.
Personalizzazione trionfa in tutti i campi. Reazione alla omogeneizzazione degli stili. Tutto si fa su misura.
La globalizzazione moltiplicate le diversità. Tribù metropolitane. Punks skaters goths. Versioni originali e versioni edulcorate fino a sfociare nel mainstream
Un'epoca pluralista dove gli stili coesistono.
Il modernismo non è molto convive con il resto.
È morto il puritanesimo modernista di Adolf loos. Quello per cui l'ornamento era una crimine. Un'amorale indulgenza.
Apple ha cambiato il PC la oggetto utilitaristico a oggetto piacevole.
Elettrodomestici carini di Michael Graves
La Volkswagen ripropone il maggiolino. Karim Rashid reinventa il trash can. Box presenta lo sbucciapatate.
Le persone
Sborsano un extra per avere un tocco di bellezza.
Carte di credito con colori originali.
Scuole di design riscuotono un successone.
Il decennio del design erano gli anni 90? No Il secolo del design è il xxi.
Musei espongono scarpe da tennis. Chitarre. Motociclette. Sedie. Scolapasta. I vestiti armani.
La concorrenza è una guerra di stili.
La moda si impossessa di tutto. Dell'hip-hop. La musica non è più ribellione ma moda.
Per vendere case occorre ridecorarle
I ricchi affittano gli chef per le loro cene.
Manager assumono stilisti che si occupino del loro abbigliamento.
Pierluigi zappacosta. Lo stile nelle periferiche del pc. Logitech.
La cura dell'ambiente. Starbucks. Vendere un atmosfera oltre che un prodotto. Colori virgola materiali, aromi, musica. Se McDonald's appartiene all'era della convenienza e ford all'era della produzione di massa, Starbucks appartiene all'era del piacere estetico.
Designer nei bagni dei ristoranti. Il luogo più trascurato Diventa un fiore all'occhiello.
Muzak sostituita da musica d'autore nei supermercati
Le vetrine come opere d'arte.
Il boom delle decorazioni casalinghe.
Una nuova arte, affrescare le pareti di casa, anche quelle del condominio. Murales.
Tappezzeria d'autore. Damien hirst, Andy warhol, Dennis hopper, Mark rothko. Eyestorm. Non è collezionismo e voglia di convivere con il bello.
L'arte in hotel. Nuove strategie di concorrenza, vincere grazie al bello.
Aeroporti. Nuovi design, nuove panoramiche, galleria d'arte all'interno,
Centri commerciali. Una volta il regno della funzionalità e della convenienza. Oggi vogliono creare un'atmosfera. La svolta estetica si impone.
Il look personale.
Essere belli ti fa guadagnare di più. Avere dipendenti belli ti fa guadagnare di più. La competenza estetica è un asset fondamentale.
Alcune catene di hotel assumono solo belli.
Il look è talmente importante che ci sono onlus che si occupano del look dei poveri. Una nuova messa in piega. Un nuovo taglio di capelli per ripartire da zero.
Estetica e politica. Il premier giapponese detto Re Leone per la sua chioma fluente. L'esperienza di Hillary clinton.
Il concetto di bellezza si allarga. Non esistono canone. Esiste il tipo. Applicazione per questione di geni
L'aspetto degli scrittori. Zadie smith, via gli occhiali e nuova pettinatura. Looks sell the books
Saloni per le unghie. Il mercato della pelle liscia. Lo sdoganamento dei tatuaggi. Capelli colorati a tutto campo.
Maschi dal corpo curato. Mai successo prima
Sfumato il confine tra sanità e bellezza. Il dentista come estetista. La rinoplastica per respirare e modificare. Dermatologi estetisti.
Sfidato il dogma del ventesimo secolo. La decorazione era ritenuta decadente, corrotta o manipolativa. E il mercato un luogo di sfruttamento.
La corsa si adegua. L'accademia si occupa della storia e del significato di vestiti e posate. I musei del design e dell'alta moda si moltiplicano. La storia della moda e dello shopping nasce come disciplina. Si diffonde la scienza del bello. Si studia la biologia del piacere estetico.
Il bello Si contamina il viaggio tra le culture.
Simmetria, proporzione. Coerenza e effetto sorpresa.
Bambini e brutte facce.
Il bello e l' economia. I belli guadagnano di più.
Sbaglia chi profetizzava un futuro uniforme e schiavo della tecnologia funzionale. Ha trionfato il superfluo della diversità.