sabato 26 gennaio 2008

L' impenetrabile mistero dei Pagliacci.

Si sa che non piacciono ai bambini poichè li spaventano. Forse piace imporli ai bambini. Ovvero, piace godere dell' anomala meraviglia di un bambino. Una meraviglia che in realtà è uno spavento.

Lo stimolo fiscale sembra non funzionare

Lo dicono i dati.

Incentivi: pagare i ragazzi per studiare

Alcuni esperimenti.

Forse funzione ma quante controindicazioni.

Buon compleanno Mr. Ehrlich

Previsioni spettacolarmente sbagliate.

This year is the 40th anniversary of Paul Ehrlich's influential The Population Bomb, a book that predicted an apocalyptic overpopulation crisis in the 1970s and '80s.

Ehrlich's book provides a lesson we still haven't learnt. His prophecy that the starvation of millions of people in the developed world was imminent was spectacularly wrong — humanity survived without any of the forced sterilisation that Ehrlich believed was necessary.
...
Ehrlich was at the forefront of a wave of pessimistic doomsayers in the late 1960s and early '70s. And these doomsayers weren't just cranks — or, if they were cranks, they were cranks with university tenure.

Despite what should be a humiliating failure for his theory of overpopulation, Ehrlich is still employed as a professor of population studies by Stanford University. Similarly, when George Wald predicted in a 1970 speech that civilisation was likely to end within 15 or 30 years, his audience was reminded that he was a Nobel Prize-winning biologist

Ma non vedi che è tutto un fatto di nevrosi?

E' normale che dopo il secondo divorzio, dalla vita ci si senta giudicati. E a questo i più fragili non reggono.


***


Com' è difficile trascinarsi vivendo in mezzo a grandi idee e grandi concetti insufficientemente rilevanti per il nostro quotidiano. Si è troppo presi dall' elaborazione frenetica di progetti che sconfinano nelle reverie per pensare chiaramente a qualsiasi cosa. E ci si trascina malati di astrazioni vivendo come pesci sulla spiaggia, come il sedimento che rimane dopo il liquido. E' ovvio che un tipo così non va lontano, specie se vive in una civiltà trafficona e superba che adora la propria cafonaggine.

Non resta che alleviare la confusione che monta cambiando spesso moglie, facendo la corte al sonno, rimpiangendo le certezze dell' uomo arcaico. Con passione isterica ci si dedica poi al privato: si dipinge, si stuccano buchi, si accomoda, s' incatrama a più non posso...

Eppure nemmeno così si guadagna la pace. Uno sciame di paranoie si è incaricato di torturarci...

...come un pezzo di ghiaccio sull' orlo del bicchiere, così il cervello picchia di continuo...

Ci si sente statici , privi di carattere, cedevoli alla minima insistenza, infiacchiti da mille infezioni spirituali, dalla sofferenza, dall' assurdo, senza nulla di veramente valido da opporre, se non una gestualità e un frasario di circostanza fatto di estenuati ghirigori intervallati da improvvisi crampi linguistici. A volte s' imbrocca un discorso ma lo si porta avanti male, con un' efervescenza noiosa, con un vigore lamentoso e inutile. Poi, lontani da tutti, nell' intimità delle proprie stanze, ci si guarda allo specchio e si vorrebbe uggiolare come fanno i cani.

Considerando dove si è finiti, lo spavento si fa persino diluire con un certo orgoglio. E' solo una vita d' inferno che non sembra neanche più così brutta quando si riesce a sopravvivere. Considerata a debita distanza guadagna interesse al punto da poter fornire il soggetto per un romanzo. Quello che ho appena finito di leggere.

Falsificare una decisione Etica. Alla ricerca di un Popper per la nostra morale

Facile per Popper elaborare il confetto di falsificazione. Facile dovendo trattare con teorie interessate alle conseguenze materiali e alla loro predizione.

Ma con le scienze etiche come la mettiamo? Sono scienze aprioristiche, sono perlopiù disinteressate alle conseguenze, per qualcuno nemmeno sono scienze.

Io, mi si consenta, continuo a chiamerle così visto che ritengo la verità di un comandamento sul genere del "non uccidere" qualcosa di diverso rispetto ad un atto di fede cieca o ad un condizionamento culturale.

La tentazione di adottare un principio etico per convenienza è forte, specialmente nell' immediatezza dei fatti, specialmente se siamo toccati direttamente dalle conseguenze di una decisione. E' forte in quanto sappiamo che non riceveremo mai una smentita sulla nostra buona fede poichè nessuno potrà mai indagare la nostra interiorità.

Sulla scorta di queste poche considerazioni propongo quindi un criterio per la valutazione delle teorie etiche:

"per la falsificazione di un principio etico hanno particolare importanza le abiure che riceve da parte di persone che l' hanno sostenuto e praticato in passato".

Poichè con la pratica di un' etica puo' interferire il calcolo delle conseguenze, è altamente significativo se, a distanza di tempo, quando svanisce o si allenta la presa degli interessi contingenti, interviene un' abiura.

Esempio: una teoria etica sull' aborto riceve una forte conferma se adottata in seguito ad un' abiura.

Rimanendo in tema d' aborto, e mantenendo la sensibilità che ci ha condotto ad enunciare il principio, dovremmo anche aggiungere che sul tema la teoria etica formulata da una donna - che, in quanto tale, è più direttamente interessata dalle conseguanze pratiche - sarà meno attendibile di quella formulata da un individuo di sesso maschile.

Carne clonata = Carne ordinaria

Da Reason.

Immigrazione e welfare sono incompatibili

Era le tesi di Milton Friedman. Lant Pritchett la confuta con gli esempi di Singapore e Kuwait.

"...Milton Friedman is wrong. It’s not incompatible with a welfare state; it’s incompatible with a welfare state that doesn’t differentiate between people within its territory. Singapore manages to maintain an enormously high level of benefits for its citizens with massive mobility. Kuwait has one of the highest immigrant populations in the world, and you can’t ask for a more cradle-to-grave welfare state than what Kuwait gives its citizens. So it’s obviously possible to maintain whatever level of welfare state you want and have whatever level of labor mobility you want, as long as you’re willing to separate the issues..."


addendum

giovedì 24 gennaio 2008

Biocarburanti bocciati

Estratti dall' ultimo studio sul tema.

Meno tasse, più doni

Un nesso discusso.

Eresie da Princeton

Le pronuncia FREEMAN DYSON. Valuta i fattori positivi della CO2 nell' atmosfera. Poi si passa ai valori e alle guerre di civiltà: umanisti contro naturalisti.

"...In molti punti del deserto del Sahara si trovano graffiti rupestri che rappresentano persone e branchi di animali: si tratta di tracce numerose e di qualità artistica sorprendente e furono probabilmente dipinte nell'arco di qualche migliaio di anni. Le ultime tradiscono l'influenza degli Egizi e sembrano essere contemporanee delle prime forme di arte tombale di questo popolo. I migliori graffiti dei branchi risalgono a circa 6 mila anni fa e ci sono prove schiaccianti che a quell’epoca il Sahara fosse umido: c'era abbastanza pioggia da consentire a vacche e giraffe di pascolare tra erba e alberi e c'erano ippopotami ed elefanti. Il Sahara di ieri dev'essere stato simile al Serengeti di oggi.Sempre 6 mila anni fa c'erano foreste decidue nel Nord Europa dove oggi si trovano solo conifere, a dimostrazione del fatto che il clima di queste zone settentrionali era più mite. C'erano alberi anche nelle valli svizzere che oggi ospitano famosi ghiacciai e i ghiacciai che adesso si stanno ritirando erano molto più piccoli. Seimila anni fa sembra essersi verificato il periodo più caldo e umido dell'era interglaciale, iniziata 12 mila anni fa con la fine dell'ultima era glaciale. Ora avrei due domande da porvi.Primo: se permettessimo all'anidride carbonica nell'atmosfera di aumentare ancora, arriveremmo ad avere un clima simile a quello di 6 mila anni fa, quando il Sahara era umido? Secondo: se potessimo scegliere tra il clima di oggi con il Sahara arido o quello di 6 mila anni fa con il Sahara umido, preferiremmo la situazione odierna? La mia terza eresia risponde «sì» alla prima domanda e «no» alla seconda. Il clima caldo di 6 mila anni fa sarebbe preferibile e l'aumento dell'anidride carbonica potrebbe aiutarci a ricrearlo. Non dico che questa eresia sia vera, ma solo che non ci farebbe male pensarci. La biosfera è la cosa più complicata con cui l'uomo abbia a che fare. L'ecologia planetaria è ancora una scienza giovane e poco sviluppata: non mi stupisce che esperti onesti e bene informati non si trovino d'accordo sui fatti.Ma al di là del disaccordo sui fatti c'è un disaccordo più profondo ed è sui valori. Si può descrivere in modo iper-semplificato come disaccordo tra naturalisti e umanisti. I primi credono che la natura abbia sempre ragione: per loro il valore più alto è il rispetto dell'ordine delle cose e qualsiasi goffa interferenza degli uomini nell'ambiente naturale è un male. È un male bruciare i combustibili fossili e sarebbe un male anche trasformare il deserto - che sia il Sahara o un oceano - in un ecosistema dove le giraffe o i tonni prosperano. La natura ha sempre ragione e qualsiasi cosa facciamo per migliorarla non porterà che guai: questa etica naturalista è la forza propulsiva del Protocollo di Kyoto.L'etica umanista parte invece dall'idea che gli uomini sono una parte essenziale della natura. È grazie alle nostre menti che la biosfera ha acquisito la capacità di guidare la propria evoluzione e ora comandiamo noi. Noi umani abbiamo il diritto e il dovere di ricostruire la natura in modo che la nostra specie e la biosfera possano sopravvivere e prosperare. Secondo gli umanisti, il valore più alto è la coesistenza armoniosa tra esseri umani e natura, mentre i mali più grandi sono la povertà, la disoccupazione, la malattia e la fame, perché sono condizioni che limitano le opportunità e la libertà delle persone. L'etica umanista accetta l'aumento di anidride carbonica come un piccolo prezzo da pagare per lo sviluppo e l'industrializzazione globale, se questi possono alleviare le miserie di cui soffre metà dell'umanità. L'etica umanista accetta la responsabilità di guidare l'evoluzione del pianeta. E’ per questo che sono un umanista..."

Solo con lo "switch" è competizione

Mercato dell' energia, Realismo Energetico conta gli switch in giro per l' Europa.

Se proprio bisogna porre limiti al libero mercato allora si introduca un bel "comparatore tariffario" come chioedono alcune Associazioni dei consumatori.


Ancora una volta ci viene illuminata la via maestra: se proprio motivazioni pragmatiche devono indurci a cedere dall' intransigenza liberista, che lo si faccia in direzione di una "disclosure".

Evoluzionisco vs. Creazionismo. Guerra di scienza o di sistemi scolastici?

Via Wire.

Cosa unisce conservatori e progressisti

Welfare-Warfare

La dolce vita ai tempi della poligamia

Senegalese vive all' occidentale in Europa. Ma la vita è dura: i legami si sfldano, ogni giorno un problema, le insidie di droga e prostituzione che fanno sempre capolino.

La soluzione? Tornarsene in Senegal per diventare la ventottesima moglie del Signorotto locale. Funziona! Niente più problemi e il rispetto di tutti.

Una provocazione tanto più aspra in quanto realistica.

E poi non venitemi a dire che la libertà non abbia un costo.

Scuola, copiate la Polonia

Lo dice Karin Zimmer, responsabile dell' indagine PISA, sul 24 ore 240108 p. 23.

  1. Autonomia dei singoli istituti sulla gestione delle risorse e del personale.
  2. Sottoporre tutti (allievi e insegnanti) a valutazioni trasparenti.
  3. Piani di studio personalizzati e flessibili.

Un' agenda per il sud

La ricetta di Perotti sul 24 ore del 230108 p.17

10 anni 50 mrd di euro, risultati zero. I sussidi e gli appetiti della Camorra. Detrazioni fiscali e le cartiere in stile Parmalat. Il mito della mancanza di infrastrutture.

Ridurre i contributi UE, chiudere Sviluppo Italia e rinunciare alla 488.

"...dopo aver reso illegale negare il genocidio degli armeni e il linguaggio omofobico, puniamo pure l' espressione "Politica industriale"..."
Addendum, disponibile una riproduzione dell' articolo.

Il Paese della Sfiducia

Se ne è parlato a Fahrenheit

Cosa sono le Istituzioni? Sono delle Organizzazioni (strutture) sociali create al fine di perseguire il bene pubblico.

Perchè la gente non si fida delle istituzioni? O perchè non funzionano o perchè si è preda di un abbaglio collettivo. Tenderei ad escludere questa seconda ipotesi.

Perchè le istituzioni non funzionano?


  1. Per colpa delle persone: sia coloro che non le rispettano, sia coloro che le occupano in modo immorale e incompetente.
  2. Perchè sono costruzioni mal progettate. Perchè sono Organizzazioni mal strutturate.

Come rimediare? Dipende se la diagnosi è la prima oppure la seconda.

Nel caso sia la prima occorre: EDUCARE (ed ecco che l' umanità va divisa tra educatori ed educandi), INCRIMINARE (la malapianta va estirpata), MORALIZZARE (l' etica è tutto)- Ho citato alcuni campioni di questo approccio (Grillo, Travaglio, il clan di Repubblica...) ma potrei anche sbagliarmi.

Nel caso sia la seconda occorre: EFFICIENZA (Responsabilità, Meritocrazia...)

***

Chi ha una visione liberale caldeggia la seconda ipotesi. La prima appare poco consistente oltrechè irta di insidie. A parte la facile deriva a cui sono soggette la criminalizzazione e le campagne moralistiche, consideriamo un attimo l' EDUCARE.

A parte la necessaria e pericolosa distinzione che s' imporrebbe tra EDUCATORI/EDUCANDI, vediamo un altro punto.

Si puo' educare ad essere uomini, oppure ad essere cittadini. Il liberale opta per la prima ipotesi. La cittadinanza è una libera scelta dell' interessato, non una scelta che l' educatore fa per lui. Se non fosse così le scuole rischierebbero di diventare dei centri di reclutamento con una visione militaristica. Anzichè parlare di soldatini parleremmo di cittadini ma la sostanza non cambierebbe. Fuori il Regolamento dalle scuole, fuori la Costituzione.

***

Addendum 1 e 2

Nessuno nega che sia la cultura che le istituzioni abbiano un peso. Infatti:

"...if you think that culture matters but institutions do not, look at North and South Korea. If you think that culture does not matter at all, look at differences among different ethnic groups within countries..."

Tuttavia è necessario porre le istituzioni al centro dell' analisi per il semplice fatto che sono l' elemento rigido a cui una cultura flessibile si adatta.

"...however advantageous a culture may be, it cannot overcome bad institutions. And however disadvantageous a culture may be, it will improve when people get to live under institutions of political and economic freedom. Culture can act as a constraint, but it is also a malleable constraint. The important causal variable is the set of rules that govern the way we interact with one another and with the resources at our disposal. Those rules must enable our ability to realize the gains from specialization and exchange, and reap the benefits of innovation..."



mercoledì 23 gennaio 2008

Redistribuire l' opportunità di evadere le tasse

Noi tutti sappiamo del tristo tade-off tra libertà e sucurezza che ci affligge e ci affliggerà sempre finchè saremo reperibili in questa valle di lacrime: chi vuole la sua sicurezza garantita deve rinunciare ad una fetta della sua libertà. Siccome l' ha spiegato Hobbes (esagerando come al solito) una manciata di secoli fa, non vi ammorbo oltre.

Costruire una gabbia intorno a Tizio è il miglior modo per prevenire le sue violazioni della legge. Costruire una gabbia intorno al potenziale evasore è il miglior modo per prevenire l' evasione. Eppure questa gabbia appare ai più ingiusta quanto impraticabile. Ne consegue che sia corretto e razionale dare una chance al crimine allentando i vincoli a priori.

Non si vede perchè anche queste opportunità non debbano essere oggetto di equa ripartizione.

I radicali si sono sempre battutti per un allargamento della possibilità di evadere le tasse anche ai lavoratori dipendenti. Il referendum per abolire la ritenuta alla fonte su quel reddito fu bocciato dalla Consulta nel 1995.

Oggi pensano ad una simile via nientemeno che Carniti e alcuni in Rifondazione Comunista, i quali denunciano non rimbeccati talune asimmetrie nel mondo del lavoro.

Se le dissonnanze cognitive hanno creato i disastri che hanno creato in occasione dell' introduzione dell' Euro, allora il fatto di liberare i dipendenti dalla trattenuta fiscale e di lasciare nelle loro mani uno stipendio maggiorato di un terzo, avrà effetti psicologici imprevedibili, i complessi di inferiorità che alimentano una certa invidia sociale ne uscirebbero forse ridimensionati.


Sul punto vedasi l' articolo di Gentili, Sole 22.1.2008 p. 16

Scommettere fuori e dentro la borsa

Purtroppo la borsa non puo' essere assimilata agli altri e più comuni mercati delle scommesse. Altrimenti l' efficienza dei mercati finanziari sarebbe garantita. Robert Shiller è l' autore che più di altri si è impegnato ad anatomizzare le differenze.

Alla grossa diremo che:

  1. le previsioni circa l' andamento dei flussi di cassa ventennali di una compagnia sono infinitamente più difficili rispetto alle previsioni che riguardano eventi sportivi o elezioni politiche;
  2. non esistono esiti definitivi circa l' oggetto delle previsioni di cui parlavo sopra. Quindi, si finisce per scommettere sui comportamenti soggettivi degli altri scommettitori. Il che rende l' oggetto della scommessa ancor più indeterminato.


Surowiecki p.236