venerdì 3 luglio 2020

QUANDO PREGHI

"E quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio" Matteo 6,5-8.
Questo passo evangelico potete farvelo spiegare da Padre Livio, in alternativa potete rivolgervi a questo libro.
Nella sostanza, ci sono persone che usano il linguaggio morale per auto promuoversi - pensate solo all'anti-razzismo - non sono veramente preoccupate di aiutare il prossimo o di migliorare la discussione, stanno solo cercando di accrescere il proprio status e il proprio prestigio attraverso l'uso del linguaggio morale. Stanno coltivando la propria reputazione per assicurarsi benefici di varia natura in futuro. E' una strategia talmente consolidata nei millenni che ci viene così spontanea da ingannare noi stessi prima ancora che gli altri: senza la buona fede non si combina mai nulla di valido in questo campo. L'indignazione smodata è però la spia che siamo in presenza di "moral grandstanding". Esempio, ho amici che si vantano - sì, "vantarsi" è la parola giusta - di come l'elezione di Trump, o di BoJo, o di Salvini li abbia letteralmente sconvolti. Qui, l'obiettivo evidente è quello di gridare ai quattro venti: "sono una persona così moralmente sensibile e onesta che non riesco nemmeno a gestire queste notizie... e tu, dimmi, come puoi continuare a vivere la tua solita vita?".