martedì 28 aprile 2015

L' alleanza tra anti-abortisti e utilitaristi

Come mai tra gli anti-abortisti non si sente la voce degli utilitaristi? Eppure dovrebbe essere una delle più rumorose:

  1. L' utilitarista massimizza la felicità ed è quindi chiamato al confronto tra la la felicità di una vita (quella che il bambino vivrebbe se non venisse abortito) con la felicità dei nove mesi di gravidanza. L' esito del confronto non è scontato ma diversi elementi lo rendono piuttosto facile.
  2. Innanzitutto la lunghezza: una vita media dura 70/90 anni è difficilmente paragonabile con nove mesi di vita.
  3. Eseguire l' aborto non è una passeggiata: i nove mesi sono brevi ma sostituendoli con l' aborto non si fa un grande affare in termini di felicità per la donna. Ci sono conseguenze psicologiche.
  4. Non si dica che oltre ai nove mesi bisognerebbe considerare tutto il periodo di accudimento: c'è una fila lunga da qui a lì che attende di adottare, basta volerlo.
  5. I figli non voluti diventano generalmente figli voluti in tempi brevi, spesso appena nascono. Gli studi psicologici sono abbastanza concordi su questo importante punto.
  6. E la felicità del bambino?: in genere la gente non si suicida, in genere la gente è grata di vivere. Forse i bambini non voluti lo saranno un po' meno, tuttavia si puo' credibilmente presumere che lo siano anche loro.
  7. Si obbietterà: con una logica del genere saremmo obbligati ad avere tanti bambini. Bè, non mi sembra una conseguenza tanto imbarazzante, sempre inteso che non tutti i doveri sono anche obblighi (morale supererogatoria).
  8. Si obbietterà: e Malthus? Rilassiamoci, siamo ben lontani da una preoccupazione del genere, specie nelle società avanzate.
Continua.