lunedì 22 dicembre 2014

Perché la Chiesa non allevia il carico ai poveri?

C' è chi nota una certa incoerenza nei pronunciamenti di papa F. in materia economica. Dove si annida il mistero?
Non penso proprio che ci sia un “mistero” di papa Francesco in materia economica. Penso piuttosto che lui di queste cose non abbia la più pallida idea.
La sua mancanza di coerenza è radicata nel suo essere latinoamericano. Egli è come tanti demagoghi del Sud e del Centro America. Semplicemente non ha una coerente comprensione dell’economia.
La sua personalità lo spinge a fare scena, ad esempio con le sue ridicole auto utilitarie, e la gente cade nell’inganno, perché le masse si fanno ingannare dai demagoghi.
Sul volo di ritorno dalla Corea il papa ha rivelato di non aver mai fatto una vacanza in venticinque anni. Io non sono per niente un tifoso degli Stati Uniti, tanto meno delle pazzie della loro estrema destra. Ma lui semplicemente ha poca esperienza pratica di come funzionano o non funzionano le economie al di fuori dell’America Latina. E non c’è nessun modello di tale “funzionamento” in America Latina, dove il suo paese natale barcolla da una confusione all’altra.
Se si vuole capire chi è Bergoglio nelle questioni dell’economia e della società, non occorre guardare a qualche teoria economica, ma alla sua cultura e alla sua personalità. È l’analisi psicologica di Bergoglio che solleverà il coperchio sulla sua condotta. Questo è il mio punto di vista. 
Non dubito che lui abbia una metodologia teologica. Ma non ne ha una economica. E nemmeno l’hanno avuta, in questa materia, Ratzinger e Wojtyla. I testi papali su economia e politica sociale sono in gran parte dilettanteschi. Non l’ho mai detto in pubblico, ma penso che la dottrina sociale della Chiesa sia dilettantesca perché è ideologica, vale a dire non-empirica. Sono testi scritti da uomini che non otterrebbero mai successo nel campo pratico, e quindi non sono in grado di influenzare strategicamente quel campo da una prospettiva religiosa. Ecco perché non sono realizzativi: perché optano per una recita semplicistica di aforismi che forse fanno colpo sulle masse, ma non forniscono nessun punto d’appoggio per cambiare le circostanze concrete della vita. Sono di fatto privi d’efficacia per i poveri.