giovedì 4 dicembre 2014

Privacy fantascientifica

Facebook: "“Chi non ha niente da nascondere non ha niente da temere”. Così il popolo no-privacy degli "intercettatori" a oltranza. Non aspettiamoci reazioni ficcanti da politologi e moralisti, men che meno dal buon Rodotà. Per fortuna esistono i romanzi di fantascienza, lì qualche spunto l' ho trovato: nelle prime cinque pagine l’ eroe inventa uno scudo spaziale in grado di blindare e proteggere la sua persona da ogni attacco esterno. Nelle centocinquanta pagine successive l' eroe subisce l' aggressione di governi e bande criminali che tentano di impossessarsi della prezioso ritrovato. Poi, nelle cinque pagine finali, l' eroe si siede e riflette:

“… si rese conto di avere solo due alternative, o distruggere la sua invenzione o renderla disponibile a tutti. Cercava di immaginare le conseguenze, quale sarebbe stato il mondo migliore? Ci riflettè a lungo dopodiché non ebbe più dubbi e si mise al lavoro, doveva clonare lo scudo in milioni di esemplari e cercare di diffonderlo il più possibile nel mondo: una persona uno scudo, ecco il mondo ideale…” Poul Anderson -

Ebbene, chi non vede correre una certa analogia tra lo “scudo” di Anderson e il diritto alla privacy?"



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