Dalla scuola alla sanità, il problema è sempre lo stesso: come assegnare i fondi pubblici quando si vogliono premiare i meritevoli.
L' ideale sarebbe un bel voucher da mettere nelle mani dei bisognosi, e che vadano dove vogliono. Ma molti contestano. Almeno per la scuola si ritiene che i genitori non abbiano la minima idea di quale sia il bene dei figli, meglio escluderli. Fortunantamente in materia sanitaria la mentalità è più aperta, sebbene non si arrivi ancora a concepire i buoni, si è più disposti a far pesare l' opinione dell' interessato nella valutazione finale.
Superato un ostacolo, ecco presentarsi il successivo.
Alcuni dicono di preferire il medico X al medico Y, ma poi, quando si ammalano, corrono a farsi curare da Y. Tutti noi interpretiamo in modo unanime un fenomeno del genere: le azioni valgono più delle parole.
E allora: a parole (sondaggi d' opinione) la Sanità dell' Emilia Romagna vince di misura su quella lombarda. Nei fatti (mobilità sanitaria) la seconda predomina alla grande.
Bottom line: 1) il confronto Emilia/Lombardia conta: il modello lombardo punta sul privato 2) esiste un indicatore migliore della mobilità sanitaria? 3) dati: la fonte è il rapporto 2008 di Osservasalute così come citato sul cdr di oggi.