“Science is the organized skepticism in the reliability of expert opinion.” ― Richard Feynman
venerdì 31 agosto 2018
giovedì 30 agosto 2018
La sessualizzazione della merce
Dove si punta di più sulla sessualizzazione della propria immagine? Forse Nelle società Dov'è la discriminazione della donna è maggiore? No, la sessualizzazione dell'immagine femminile e maggiore laddove i diritti della donna e le diseguaglianze economiche sono più sviluppate.
unequal (but not gender-oppressive) areas in the United States also had greater aggregate sales in goods and services related to female physical appearance enhancement (beauty salons and women’s clothing). Here, we provide an empirical understanding of what female sexualization reflects in societies and why it proliferates.
http://www.pnas.org/content/early/2018/08/20/1717959115
LAVORI DI MERDA
Riccardo Mariani
LAVORI DI MERDA
Per il Keynes profeta degli anni trenta oggi avremmo dovuto lavorare 15 ore al giorno. In realtà lavoriamo più di ieri sebbene lo sviluppo tecnologico sia andato anche oltre le aspettative più rosee di Keynes. Perché allora il profeta ha “toppato” ancora?
Per colpa (anche) dei “lavori di merda”. Sono lavori ambigui che hanno preso il posto del nostro potenziale tempo libero. Sono una caterva, e a volte sono persino i più pagati. Io li dividerei i tre categorie:
1. DISOCCUPAZIONE MASCHERATA: vi rientrano molti lavori statali, con la scuola e la sanità che fanno la parte del leone. Non risolvono problemi reali ma li mascherano bene.
2. LAVORI ANTI-BUROCRATICI: servono a neutralizzare l’alluvione di impegni burocratici che affliggono ogni occupazione produttiva, in questo senso neanche loro risolvono i problemi reali ma solo problemi che ci siamo auto-inflitti.
3. LAVORI STREGONESCHI: Creano “valore spirituale”. Mi spiego meglio con un esempio: il valore di una borsa D&G sta per il 10% nel mix materiali/manodopera e per il 90% in qualcosa d’altro che definirei bene immateriale (o spirituale). Ecco, una parte consistente dei servizi ormai è dedito alla creazione dii valori “spirituali” quali l'identità, il conforto, la rassicurazione, l'appartenenza... L’abbondanza materiale sembra aver moltiplicato il bisogno di sacerdoti dello spirito.
N.B. la terza categoria ci fa anche capire come una crescita infinita dell’economia capitalistica sia possibile ad inquinamento zero: il nostro spirito, infatti, diversamente dalla nostra materialità, è infinito.
VIA DAL POSITIVISMO
La sanità privilegia le donne
La sanità privilegia le donne
Pagati per non far nulla
Pagati per non far nulla
- La profezia formulata da Keynes negli anni trenta: lo sviluppo tecnologico ci consentirà presto di lavorare 15 ore al giorno.
- Delusione: in realtà oggi lavoriamo più di prima, e questo anche se il progresso tecnologico avrebbe sorpreso persino Keynes.
- Ipotesi: lavoriamo molto più del necessario, facciamo un sacco di lavori inutili, una cosa che ci danneggia anche spiritualmente.
- La risposta standard a Keynes però è un altra: non hai tenuto conto del “consumismo”. Chi puo’ scegliere tra meno lavoro e più beni opta per i beni, K. sottovalutava questa dinamica. Una risposta sensata, eppure sembra evidente che ci sia dell’altro.
- Guardiamo a operai e ad altro personale indiscutibilmente produttivo: la profezia di K. lì si è realizzata. Il crollo c’è stato. Tuttavia, sono nati nuovi lavori: professionisti, manager di questo e quello, chierici, accademici, motivatori, venditori, servitori personali…
- Chi ha spiazzato la diminuzione di orario? Alcuni settori su altri: servizi alla persona, servizi amministrativi, servizi finanziari, servizi alla vendita, servizi legali, servizi accademici, servizi sanitari, pubbliche relazioni… Difficile pensare che buona parte di questi lavori non abbia senso.
- Il mistero: su un mercato capitalistico i lavori senza senso dovrebbero sparire. Eppure i licenziamenti riguardano soprattutto il personale produttivo, quello che tocca e trasforma le cose. Chi tocca la carta, invece, si moltiplica.
- Il tempo libero mangiato sotto un’alluvione di corsi d’aggiornamento e motivazionali.
- Ipotesi del complotto: la classe dirigente teme il tempo libero (e negli anni sessanta ha avuto un assaggio del pericolo), da qui l’idea che il lavoro sia un valore in sé.
- Ipotesi burocratica: i 3/4 del lavoro è prodotto dalla burocrazia, di questo fattore K. non ha tenuto conto. Guarda a cosa fanno gli insegnanti! Per 1/3 del loro tempo insegnano, per 2/3 riempiono scartoffie.
- Ma come si fa a dire che un lavoro non serve a nulla? Non si puo’, questo è vero, ma a volte sono gli stessi lavoratori che lo ammettono. Se inviti un professore universitario a un party, dopo aver bevuto un paio di gin tonic ammetterà tranquillamente quanto è inutile la sua professione. E lo stesso farà il consulente legale di una corporation. Mi chiedo: come possiamo trovare dignità nel lavoro se siamo i primi a non capire perché mai dovrebbe esistere lavori di quel tipo?
- Paradosso: il fiorire dei lavori inutili si accompagna al calo negli stipendi dei lavori utili.
- Personalmente penso che questi nuovi “lavori di merda” si dividano in tre categorie: disoccupazione mascherata, lavori per navigare nella burocrazia montante, lavori “sacerdotali”. Tra i primi rientrano molti lavori statali, con la sanità e la scuola che dominano. I secondi sono ovvi: avvocati, commercialisti, consulenti sono essenziali, ma solo per risolvere problemi che ci siamo auto-inflitti con la burocrazia. Più interessanti sono i terzi che derivano dalla centralità assunta dai beni immateriali: pensate a una borsa di Dolce & Gabbana, ebbene, il suo valore è per il 10% dovuto alla materia impiegata e per il 90% a qualcosa di immateriale. Ma come si crea questo 90%? Con un “duro” e anche un po’ misterioso lavoro che probabilmente qualcuno potrebbe etichettare come inutile. Ma l’esigenza (spirituale) di questi beni immateriali è reale? In molti casi direi sì, l’abbondanza materiale aumenta la domanda di servizi spirituali e per molti possedere una borsa D&G significa essere un po’ più felici. Anche il consulente spesso il ha una funzione spirituale (rassicurante), la possiamo davvero liquidare come inutile? Molta spesa sanitaria (50%) è di fatto inutile alla nostra salute ma serve a tacitare la nostra conoscenza e a segnalare la cura che abbiamo per noi stessi e i nostri cari, la dobbiamo considerare davvero un mero spreco? E quanta spesa per scuola e università è davvero utile alla società? Il 50% di quella attuale? Il 40%? Io direi che la risposta è difficile, l’unica cosa che possiamo fare è, in questi casi, di evitare accuratamente ogni sussidio e lasciare che il mercato compia la discriminazione che noi a tavolino non possiamo compiere.
On the Phenomenon of Bullshit Jobs: A Work Rant
mercoledì 29 agosto 2018
Internazionalismo o imperialismo?
Tyler Cowen writes,
In other words, it could be that the fractious and increasingly nationalistic politics of today are how things naturally are — and the anomaly is this decades-long period of cooperation and harmony.
He calls the internationalist approach “liberalism,” and he laments its inability to persist.
Contrast with Yoram Hazony.
For centuries, the politics of Western nations have been characterized by a struggle between two antithetical visions of world order: an order of free and independent nations, each pursuing the political good in accordance with its own traditions and understanding; and an order of peoples united under a single regime of law, promulgated and maintained by a single supra-national authority. . .
Hazony sees the quest for international order as intrinsically imperialist.
Is internationalism liberal or imperalist? http://www.arnoldkling.com/blog/liberalism-or-imperialism/
Edmund Burke considerazioni sulla rivoluzione francese
Essere conservatori significa essere guardiani della Valenza religiosa che crea il patto societario tra gli uomini di una comunità nazionale
Per burke Dio esiste come dato di senso comune Ben prima e oltre ogni dimostrazione razionale via un'intima Unione fra l'ordine morale e l'ordine socio-politico la comprensione di un diritto naturale si dipana e si chiarisce nella storia e nella storia hanno origine le costituzioni.
Certi insegnamenti vengono ripresi da Gilbert Keith Chesterton e dal suo concetto di democrazia dei defunti un contratto sociale che legga le generazioni fra di loro e con l'onnipotente in un patto vincolante tra avi, vivi e nascituri.
Quel bene prezioso che è l'equilibrio fra giusnaturalismo morale e storia che le critiche positivista, utilitarista e razionalista hanno sistematicamente svilito.
Il recupero di burke per combattere Jeremy bentham and John Stuart Mill.
Elogio della prudenza. È meglio essere disprezzati perché troppo ansiosi e apprensivi che venire rovinati da un senso di sicurezza troppo borioso
Nella Rivoluzione Francese tutto appare contro natura, il panorama è zeppo di scene bizzarre.
La politica e il pulpito s'accordano poco e in chiesa non si dovrebbe udire altra voce che quella salutare della Carità cristiana. La causa della libertà e del governo civile così come quella della religione tra è poco profitto da una tale confusione.
Un modo per minacciare la tranquillità nazionale è quella di battersi per misure l'attrice di una libertà forzata.
La legittimità del sovrano britannico non è data da elezione popolare. Nulla può essere più falso del fatto che sua maestà abbia ottenuto la corona in questo regno in tal modo. Questa dottrina o è una sciocchezza e perciò non è né vera ne falsa, o costituisce un affermazione altamente infondata, pericolosa, il legale e incostituzionale. I diritti e la libertà dei sudditi della corona sono legati alla sua successione ereditaria, non ha elezioni. La successione è assolutamente necessaria per la pace, la quiete e la sicurezza del regno
La morale naturale subordina anche il potere più Indiscutibilmente sovrano alla ragione permanente e alle solide massime della fede perfettamente intellegibile è perfettamente vincolanti per chiunque eserciti un autorità dello Stato. È la Common Law consuetudinaria a regolare questa relazione gerarchica delle Fonti.
Lo spirito della Costituzione britannica è fatto di stabilità e di continuità, E comprende anche quei legittimi mutamenti che sono mezzo di conservazione, variazioni su tema fisso. L'ereditarietà della corona britannica garantisce le libertà tradizionali della nazione. Per eliminare una malattia Anomala e frenetica può essere necessaria un'azione altrettanto Anomala e frenetica. Ma è la procedura della successione La Sana abitudine della Costituzione britannica.
Nessun governo potrebbe reggersi per un solo momento se fosse possibile rovesciarlo con una motivazione tanto vaga indefinita Qual è un giudizio di cattiva condotta.
Interpretazione della rivoluzione gloriosa. La rivoluzione gloriosa venne decisa allo scopo di conservare le antiche leggi e le antiche libertà del regno, nonché L'Antica struttura costituzionale britannica che di quelle e garanzia. Al tempo della rivoluzione desideravamo considerare tutto quanto possediamo come un'eredità dei nostri progenitori. Sir Edward Coke e tutti i grandi oracoli del diritto fino a blackstone si ingegnano a convalidare La discendenza genealogica delle nostre libertà.
La grande guerra del diritto. Gli astratti diritti dell'uomo contro i diritti tradizionali che gli inglesi hanno ereditato dai propri avi.
Il governo costituzionale britannico segue la natura normativa delle cose e l'Ordine impresso dalla Provvidenza nel mondo. Non che progredisce in modo assoluto, ma è insieme ascesa, caduta, progresso e regresso continui, come l'ordine della realtà creata.
Il governo rivoluzionario di Francia interrompe lo sviluppo storico della nazione e trasforma le riforme, possibili nel solco della continuità, in distruzione certa. Seminagione della tempesta ed eterogenesi dei fini sono la sorte di ogni rivoluzione. Le aberrazioni della rivoluzioni non sono accidentali ma il prodotto di una vera tirannide della mediocrità.
Cosa differenzia il Parlamento francese da quello britannico? La mancanza di una significativa rappresentanza della proprietà terriera. La mancanza di tipi umani Dai quali ci si attende conoscenza e preoccupazione per gli interessi di un grande stato.
Dal piccolo vedrai il grande. L'importanza della piccola squadra a cui si appartiene nella società. L'impegno civile nasce dalla devozione al proprio orticello.
Anche i massacri più grandi, se risparmiano almeno lo spirito del paese, permettono la ripresa. Mentre la rivoluzione di francia, proprio perché ne sa niente Lo spirito, decreta la morte della patria.
Ogni livellamento, anziché ottenere l'uguaglianza, sovverte l'ordine delle cose e della società stabilito dalla natura.
Ci si dovrà disfare di tutti i punti di riferimento del nostro paese in favore di una Costituzione geometrico aritmetica? Si dovrà votare l'inutilità della Camera dei lord? Si dovranno abolire i vescovi? I diritti dell'uomo sono una mina vagante che spazzerà via Le consuetudini normative. Non ho nulla da rispondere alle cose sottigliezze della loro metafisica politica poiché in fondo non mi interessano. Esistono dei diritti naturali dell'uomo completamente antitetici a quelli astratti dell'ideologia rivoluzionaria.
Evviva la libertà non anarchica, il governo con le funzioni che esso competono, e i freni alle passioni umane con orizzonte limitato. La politica è una scienza pratica sperimentale. E la prudenza la prima tra le virtù politiche.
La rivoluzione che affligge la Francia non è francese ma astratta.
L'era della Cavalleria è finita. È succeduta quella dei sofisti, degli economisti e dei calcolatori, e la Gloria d'Europa estinta per sempre.
Apologia delle tradizioni e delle consuetudini europee fondate sullo spirito cavalleresco e sul cristianesimo e sulle quali si basa anche la cultura dell'epoca moderna. La perdita del senso del bene e del male ottenebrato dal ideologia dei diritti umani.
Il senso comune del Popolo britannico i principi della morale della filosofia della politica sono invitati da secoli e tali Per secoli resteranno.
Populismo negato
Study: Hitler’s public speeches did not measurably increase support for the Nazi Party, challenging the story that everything comes down to his skill as an orator and demagogue (and further reinforcing the idea of campaigns in general not being very effective at changing minds)
https://mobile.twitter.com/DegenRolf/status/1024888237175791616
martedì 28 agosto 2018
Non c’è piacere al di fuori della cattiveria SAGGIO
Non c’è piacere al di fuori della cattiveria
- Premessa: si tratta di letteratura intimamente religiosa, racconti in cui la Resurrezionedella Carne torna sorprendentemente a essere una possibilità, se non reale almeno contemplabile.
- Il buonismomesso nel mirino: l’intenzione della O’Connor è quella di dimostrare la superiorità di ogni convinzione religiosa su quella qualità “diabolica” che è spesso, secondo lei, il buon senso laico.
- Lo scopo della scrittura: “Credo che uno scrittore serio descriva l’azione solo per svelare un mistero. Naturalmente, può essere che lo riveli a se stesso, oltre che al suo pubblico. E può anche essere che non riesca a rivelarlo nemmeno a se stesso, ma credo che non possa fare a meno di sentirne la presenza”.
- La tecnica della violenza: la tecnica che adopera nei suoi racconti, per rendere visibile, oltre il livello superficiale (dell’azione), quello più profondo (del mistero), è la tecnica dello shock, della brutalità, della violenza. Morte, sofferenza, disordine, sono mezzi attraverso i quali un personaggio passa da una comprensione meschina, superficiale, dell’esistenza al mistero nel quale l’uomo vive e muore.
- Personaggio 1: un tipo dalla faccia larga e innocente come un cavolo.
- Personaggio 2: tipica Dama del sud, di quelle che passando in carrozza e scorgendo un bimbetto negro senza mutande spuntare da una capanna dicono: “Oh, guardate che bel cioccolatino!”
- Personaggio 3: una nonnina che quando raccontava una storia scuoteva la testa, roteava gli occhi ed era molto drammatica.
- Poi c’è Lui. Le gite lo rendevano nervoso.
- Nella birreria tedesca: la pancia traboccava dalla cintola, come un sacco di grano, e dondolava dentro la camicia.
- Il bottegaio si lamenta. Emise una via di mezzo tra un sospiro e uno yodel. “Tempi duri,” disse. “Tempi duri!”.
- Prima fase dell’auto-inganno: proseguì, dicendo una bugia, ma desiderando che fosse la verità.
- Sensi di colpa 10 secondi dopo l’incidente. La nonna, raggomitolata sotto il cruscotto, sperava di essere ferita, di modo che la collera di Bailey non l’investisse tutta in una volta.
- I bambini dopo l’incidente: “Abbiamo avuto un incidente,” gridavano in una frenesia d’esultanza.
- Detto della “mala”: “Non c’è mai stato un morto che abbia dato la mancia al becchino”.
- Il ringhio dostoevskijano del balordo. “Gesù è stato l’unico a risuscitare i morti. E non avrebbe dovuto farlo. Ha mandato tutto a gambe all’aria. Se ha fatto quel che ha detto, allora non ci resta che gettar tutto e seguirlo; se non l’ha fatto, allora non ci resta che goderci meglio che possiamo i pochi minuti che ci avanzano: uccidendo qualcuno, bruciandogli la casa o facendogli qualche altra cattiveria. Non c’è piacere al di fuori della cattiveria”.
- La misera fine della vecchia: piombò nel fosso con le gambe ripiegate malamente sotto di sé.
- Uno che avanza verso di noi: “A vederlo, era un giovanotto, ma aveva un’aria di contegnoso malcontento, come se conoscesse a fondo la vita”.
- La vecchia negra: era divorata dalla fame di un genero.
- Analisi generale: il guaio del mondo era che tutti se ne infischiavano di tutto e non si fermavano a prendersi cura di nulla. Capito?
- Prima esperienza sui social network: le cattive parole si annidarono nella sua mente come uno sciame di calabroni sulla cima d’un albero. Non rispose subito, ma la cosa non servì a nulla.
- Uno che la sa lunga: nel buio il suo sorriso si stirò come un serpente stanco che si sveglia accanto a un falò.
- Ancora lui: di tanto in tanto, la sua espressione placida era trasformata da un piccolo pensiero furbo.
- Cosa chiedere alla vita? Sufficiente terriccio sopra il corpo una volta morti in modo da evitare che i cani, raspando, ti scoprano.
- Casa di campagna a due piani: avevano dormito in cucina fino alla notte in cui una lince era saltata dentro dalla finestra, convincendoci a portare il letto di sopra, dove c’erano due stanze vuote.
- Infarto dell’adulto a colazione: Il ragazzo, seduto a tavola di fronte a lui, vide dei cordoni rossi apparirgli in faccia, e un tremito percorrerlo tutto, la bocca gli si piegò bruscamente all’ingiù, su un lato.
- Tesi: il mondo è fatto per i morti. Dimostrazione: ci sono un milione di volte più morti che non vivi, e i morti sono morti da un tempo un milione di volte più lungo di quanto i vivi non siano vivi!
- Il viaggio di Tarwater nella grande città: prima di intraprendere quel viaggio, aveva letto l’almanacco, e sapeva che c’erano sessantamila persone in quella città, persone che l’avrebbero visto per la prima volta. Avrebbe voluto fermarsi a stringer la mano a tutti, e dire che si chiamava Francis Marion Tarwater, e che era lì solo per un giorno, per accompagnare lo zio dall’avvocato. La sua testa si girava di scatto a guardare ogni persona che passava, fino a quando non avevano cominciato a esser troppe, e si era reso conto che i loro occhi non si piantavano nei suoi come quelli della gente di campagna. Alcuni passanti lo urtavano, e quel contatto, che avrebbe dovuto stabilire un rapporto lungo una vita, non serviva a niente, perché le sagome proseguivano dritte per la loro strada a testa china, mormorando delle scuse che Tarwater avrebbe accettato, se solo si fossero date la pena di fermarsi e aspettare. Bisogna fare qualcosa di particolare, per costringerli a guardarti, aveva pensato.
- Cosa pensa una cavia da laboratorio? Probabilmente roba tipo: ha spiato dentro la mia anima come un guardone, sia maledetto!
- Il vecchio mangia: aveva sbottonato la giacca e aveva permesso al proprio stomaco di sporgere in avanti e rilassarsi, mentre mangiava. Le sue mascelle lavoravano furiosamente. La pelle tra una cicatrice e l’altra si era fatta rosa, poi viola, poi bianca, e le cicatrici sembravano saltare da un posto all’altro.
- Le donne: tutto quello che dava piacere a lei era meschino e deprimente.
- La mamma di Julian: gli occhi azzurro cielo erano innocenti e inviolati dall’esperienza, come doveva averli avuti a dieci anni. Se non fosse stata una vedova che aveva lottato ferocemente per mantenerlo, vestirlo e farlo studiare, e che lo manteneva ancora, “in attesa che imparasse a stare in piedi”, avrebbe potuto essere una bambina che Julian doveva portare in città.
- Uno sguardo sulle case popolari sul tragitto: mostruosità bulbose, color fegato, di una bruttezza uniforme, anche se non ce n’erano due uguali.
- Avete presente quei genitori che non hanno studiato per dedicare tutta la loro vita a voi e ai vostri studi? Creano una mescolanza di amore e vergogna che è un sentimento unico nel suo genere. Flannery vi si dedica da par suo nel racconto OMEGA: Julian camminava con le mani in tasca, la testa bassa, protesa in avanti, e gli occhi appannati dalla decisione di rimanere completamente insensibile per tutto il tempo che avrebbe sacrificato al piacere di sua madre… Le camminava al fianco, saturo di depressione, come se nel pieno del martirio avesse perduto la fede.
- Ottimismo che aiuta a vivere: lei definiva la propria insensibilità “capacità di adattamento”.
- Lui quando parla la mamma zoticona: stava ritirato nell’angolo più remoto dei suoi pensieri, dove quando era in sua compagnia trascorreva la maggior parte del tempo.
- La versione di Julian circa sua mamma: viveva secondo la legge del suo mondo fantastico, oltre il quale non aveva mai messo piede. Questa legge consisteva nel sacrificarsi per il figlio, dopo averne creato la necessità mandando in malora tutto… lei era rimasta con i denti cariati, per far raddrizzare i suoi, era questo il testo sotteso ad ogni sua uscita…
- Le distrazioni di un depresso: gli dava una certa soddisfazione vedere l’ingiustizia intenta al suo lavoro quotidiano.
- Bile cosmopolita: la fissa che, salvo rare eccezioni, non ci fosse nessuno che valesse la pena di conoscere nel raggio di cinquecento miglia.
- Alla fine sale un negro sull’autobus: il gomito della madre bussò con insistenza alle costole di Julian.
- Fantasticherie di un figlio oppresso dall’amatissima/odiatissima madre razzista: … poi affrontò l’orrore supremo. Lui portava a casa una donna bellissima, sospettosamente negroide.
- In fondo al pullman la solita negra obesa… con i piedi che traboccavano da un paio di scarpe rosse.
- Il figlio sadicamente soddisfatto per l’umiliazione subita dalla mamma razzista: non vedeva motivo di archiviare la lezione che sua madre aveva ricevuto senza rafforzarla, spiegandogliene il significato.
- E qui c’è una delle scene più toccanti. La mamma razzista, in seguito ad un colpo apoplettico forse dovuto all’umiliazione subita sull’autobus, muore per strada appena scesa, proprio mentre il figlio oppresso/beneficiato aveva raggiunto il picco di un odio sadico che vede ora trasformarsi in un amore straziante e a lui apparentemente estraneo: si mise a correre in cerca d’aiuto, verso un grappolo di luci che scorgeva in lontananza. “Aiuto! Aiuto!” gridava, ma la sua voce era fragile, appena un filo di suono. Più Julian correva, più le luci scivolavano via e i piedi si muovevano torpidi, come se non lo portassero in nessun posto. Sembrava che la marea di oscurità lo spingesse indietro, verso di lei, rimandando, di momento in momento, il suo ingresso nel mondo della colpa e del dolore.
- L’educatore: Fece una pausa, per lasciar penetrare l’idea…
- Sforzo supplementare: … sforzandosi di trafiggere la coscienza del figlio con lo sguardo.
- Tecnica supplementare: parlava un po’ difficile, per dargli qualcosa da conquistare.
- Reazione del discente: un lampo d’attenzione, poi più nulla.
- Potrebbe fare meglio ma non si applica: sul viso era quasi tangibile una specie d’intelligenza fanatica.
- Nei racconti di Flannery Grazia, Profezia e Mostruosità flirtano di continuo: Rufus Johnson si appoggiò allo schienale della sedia e si tirò sul ginocchio il mostruoso piede equino.
- Comincia la profezia: l’eccitazione rendeva sottile la sua voce.
- Itinerari dell’indignazione: l’aria indignata era scomparsa dalle guance vuote ed era approdata nelle caverne degli occhi.
- Nel lebbrosario: la compassione si trasformò in disgusto per tornare compassione un attimo dopo.
- Papa Francesco è meno consolatorio di quel che vorrebbe essere: Norton avrebbe preferito vedere sua madre all’inferno, piuttosto che nel nulla.
- Segnali ambigui: c’era una strana nuova vitalità in lui, ma forse segno di vizi nuovi e più gagliardi.
- Un vero delinquente non fa mai le cose a metà: mi pento, vado a fare il predicatore,” annunciò Johnson. “Non c’è senso, a far le cose a metà.”
- La Bibbia sotto accusa: “Quel libro ti serve da scudo. È fatto per i vili, per la gente che ha paura di camminare con le sue gambe e di giudicare da sé.”
- Il laico buonista: padreterno di cartapesta! Aveva rimpinzato il suo vuoto di opere buone come un ingordo. Aveva trascurato il suo bambino per coltivare la propria immagine ideale.
- Ma cosa passa per la testa di quelle ragazze che stanno con un tipo violento? Se lo chede Flannery, e risponde: pensava a lui e in un modo o nell’altro riusciva a spiegarselo: era se stessa che non riusciva a capire bene, ma questo era meno importante.
- Lo sguardo di lui: la guardava esattamente come guardava il suo vecchio trattore.
- Innamorato: Parker era pieno d’emozione, esaltato come certa gente quando vede passare la bandiera.
- Prima: guardava tutto a bocca aperta: massiccio, leale e ordinario come una pagnotta.
- Il problema con i tatuaggi: Parker era contento di ogni tatuaggio nuovo per circa un mese, poi il disegno cominciava a perdere ogni attrattiva.
- Giusto un po’ di narcisismo: Parker non voleva tatuaggi dove non poteva vederli subito, comodamente.
- I desideri insoddisfatti del tatuato: La sua insoddisfazione, cronica e latente, aveva raggiunto d’improvviso la fase acuta. Era come se la pantera e il leone, i serpenti, le aquile e i falchi gli fossero affondati sotto la pelle e vivessero dentro di lui, facendosi una guerra senza quartiere.
- Ideali: A lui piacevano le donne bene in carne, quelle che sembravano senza muscoli e senza ossa, a toccarle.
- Fobia: I grandi paesaggi deprimevano Parker. Guardi nello spazio e cominci a sentirti come se qualcuno ti corresse dietro.
- E in biblioteca chi ti ritrovi?: aveva un’aria polverosa come i suoi libri.
- Tipico del quarantenne: Il fatto di non sapere di sicuro perché continuasse a vivere con una donna brutta, incinta e pessima cuoca, lo rendeva grandemente nervoso e irritabile, e gli venne un piccolo tic a una guancia.