martedì 31 ottobre 2017

1 Saggezza della superstizione (1): l’ordalia.

Saggezza della superstizione (1): l’ordalia.

Da Voltaire in poi è invalsa la cattiva abitudine di credere nella “stupidità umana”. Si tratta di una pratica malsana che induce allucinazioni.
La giustizia medievale, per esempio, che ci sembra oggi decisamente “stupida” quando è in realtà una perla rara di saggezza.
Penso all’ordalia.
Re Salomone, ovvero il saggio per antonomasia, è l’ispiratore nonché nume tutelare di tutta la giustizia medievale.
Tutti conoscono l’episodio biblico in cui è chiamato a giudicare su un caso delicato che non presenta alcun indizio si cava d’impaccio in modo egregio facendo emergere la verità attraverso una “menzogna”. Spero che il link non serva.
Nelle stesse condizioni sono i giudici medievali, che hanno finito per adottare su larga scala il brillante quanto razionale metodo-Salomone.
Quando l’evidenza manca si può fabbricare sul momento. Ma soprattutto dove non arriva il giudizio umano arriverà ilgiudizio divino.
Nell’ordalia l’imputato doveva immergere una parte del suo corpo nell’acqua bollente: qualora si fosse scottato cio’ costituiva segno di colpevolezza. In altri casi era tenuto a trasportare metalli incandescenti: qualora avesse riportato ustioni sarebbe stato condannato.
Non era facile però accedere all’ordalia. Innanzitutto era riservato ai crimini seri e comunque prima di ricorrervi occorreva istruire una causa elaborata e lunga. Condizione imprescindibile era l’assenza di ogni indizio.
L’alternativa all’ ordalìa era la tortura ma si trattava di uno strumento ambiguo: per evitare indicibili sofferenze anche l’innocente avrebbe potuto confessare. Qualcosa di intollerabile per un epoca in cui il sentimento garantista era più forte che oggi.
Consultando i registri dell’epoca ci accorgiamo di come leassoluzioni in seguito a ordalia fossero nettamente preponderanti.
Facciamoci caso: Il credente colpevole confessa sempre prima dell’ordalia, in questo modo evita la sofferenza che implicita in questa procedura.
Il credente innocente anela all’ordalia e si batte nel corso della lunga causa per approdare a questo esito.
Poiché gli imputati erano quasi tutti credenti era facile distinguere i colpevoli dagli innocenti.
Il rinvio a Salomone adesso è più chiaro: anche nel suo caso c’è una donna che mostrando una certa reazione a dichiarazioni che crede vere fornisce la prova di essere la vera mamma.
L’ordalia compie il suo “miracolo razionale” quando lasuperstizione è diffusa.
Ma a questo punto dobbiamo parlare del ruolo dei sacerdoti, ovvero di quelle persone a cui è demandata l’attuazione della procedura. Sono loro che devono aggiustarla in modo da far trionfare la giustizia.
Scorrendo il protocollo delle ordalie medievali scopriamo che le occasioni non mancano: ai cerimonieri viene lasciato un notevole arbitrio. Il sacerdote resta a lungo da solo con l’imputato nella chiesa e anche in un secondo tempo gli osservatori vengono tenuti comunque a distanza. Il rito dell’acqua benedetta è un’altra occasione in cui il sacerdote può rinfrescare le membra di chi si appresta all’immersione. La stessa preparazione della pentola è presieduta dai sacerdoti, ai quali viene demandato anche il giudizio finale circa le condizioni dell’imputato.
Sto forse insinuando che i sacerdoti “barassero”? No, non necessariamente.
Il sacerdote si sente comunque uno “strumento divino”, una persona deputata ad interpretare il volere divino, la voce di Dio sulla terra; ed è con questa concezione che la maggior parte dei sacerdoti affrontava la missione di giustizia.
Problema: ma un’ ordalìa che assolve tutti non desta sospetti?
Il problema veniva affrontato condannando gli scettici(ebrei, mussulmani, eretici…): 1) lo scettico razionale si sottopone ad ordalia e 2) lo scettico rappresenta comunque un pericolo sociale a prescindere dalla sua colpevolezza specifica.
Si noti che, vista l’istruzione complessa e approfondita della causa, per i sacerdoti era abbastanza agevole valutare il grado di scetticismo dell’imputato.
Sei la percentuale ideale di condanne non poteva essere raggiunta con gli scettici veniva condannato qualche innocente. Da che mondo e mondo ogni società ben ordinata si regge comunque su capri espiatori.
Dal punto di vista funzionale la cosa non creava particolari problemi. L’innocente avrebbe senz’altro detto di essere stato condannato ingiustamente ma era la stessa cosa che dichiarava qualsiasi colpevole.
C’erano casi ben più spinosi. Per esempio, ammettiamo che l’ordalia condanni Tizio per l’omicidio di una persona scomparsa. Dopodiché, il morto riappare. Che figura di merda! E pubblica, per di più.
Il problema veniva affrontato limitando la procedura dell’ordalia a casi ben precisi nei quali inconvenienti del genere risultassero altamente improbabili.
Ricordiamoci comunque sempre che il fondamento dell’ordalia era la fede superstiziosa e che in questi casi, nella gente, il bias della conferma tende a conservare la credenze anche in presenza di fatti che depongono contro.
La logica dell’ordalia è collegata a doppio filo alla superstizione: senza superstizione tutto cade. Nel momento in cui la chiesa comincia a smarcarsi tutto crolla.
Ciò avviene nel XII secolo quando parecchi teologi denunciano la mancanza di un adeguato sostegno scritturale.
Ma soprattutto constatano che l’ordalia implica un miracolo cotinuo, il che non si coniuga con il principio della parsimonia miracolistica.
E’ la fine.
***
Ma se l’ ordalia e il principio salomonico erano tanto efficienti, perché non vengono utilizzati anche oggi?
Dove ci sono le condizioni l’ordalia viene ancora utilizzata, per esempio in Liberia e in Sierra Leone. Provate a googlare la parola sassiword per approfondire. Si tratta di trafficare con i veleni, anche in quel caso la percentuale di assoluzioni è assurdamente elevata.
Ma il metodo salomonico fa capolino anche nelle nostre società, penso alla “macchina della verità” il cui uso fa leva su un “mito della scienza” oggi molto diffuso.
In parecchi tribunali, poi, si continua a giurare sulla bibbia o su altri testi sacri, il che puo’ essere visto come un residuo di quei meccanismi che l’ordalia sfruttava appieno.
trionfo di salomone(Trionfo di Salomone) 

lunedì 30 ottobre 2017

1 WTF?!: An Economic Tour of the Weird Peter T. Leeson

WTF?!: An Economic Tour of the Weird
Peter T. Leeson
Last annotated on Monday October 30, 2017
87 Highlight(s) | 67 Note(s)
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2 Burn, Baby, Burn
Note:2@@@@@@@@

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judicial procedures that seem downright stupid may in fact be very wise.
Note:PRIMO INSEGNAMENTO

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when “ordinary” evidence is lacking,
Note:SE L EVIDENZA MANCA SI PUÒ CREARE...SECONDO INSEGNAMENTO

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based on a lie
Note:STRUMENTO

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an ordeal cauldron.
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Monty Python and the Holy Grail
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to compare her weight to that of a duck.
Note:METODO X STABILIRE LA STREGONERIA

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ninth through thirteenth centuries,
Note:EPOCA D ORO

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“plunge his hand into the boiling water”
Note:METODO

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safe and unharmed
Note:LA MANO DELL INNOCENTE

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burn injuries on inspection three days later.
Note:LA MANO DEL COLPEVOLE

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homicide, robbery, or arson.
Note:RISERVATA AI CRIMINI SERI

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cases that judges couldn’t confidently decide
Note:RISERVATA AI CASI DIFFICILI

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This merely required criminals to spontaneously admit their guilt
Note:COSA OCCORRE X CONDANNARE... IN ASSENZA DI EVIDENZE

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judges would exonerate the defendant if he and a court-determined number of “oath helpers” swore his innocence—
Note:COSA OCCORRE X SCAGIONATE

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ordeals.
Note:CASI RESIDUI

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justified on the grounds that they were iudicia Dei—
Note:GIUSTIFICAZIONE ORDEALS

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“Let doubtful cases be determined by the judgment of God,” a Carolingian capitulary directed.
Note:PRINCIPIO DEL GARANTISMO

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lurking below that facade was a good deal of wisdom.
Note:LA SAGGEZZA DELL O... SALOMONE

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torture him to encourage him to tell the truth.
Note:L ALTERNATIVA A CHIEDERE A DIO

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produce lots of mistakes.
Note:ENTRAMBI GLI APPROCCI

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ordeals actually exonerated the majority of people who underwent them.
Note:TIPICO DI O

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innumerable examples of persons plunging their naked arms into boiling water, handling red-hot balls of iron, and walking upon burning ploughshares, without receiving the least injury.”
Note:IL FATTO STRANO: GLI ILLESI

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Regestrum Varadinense,
Note:FONTE

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208 hot iron ordeals
Note:CASI RIPORTATI

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Probands passed in 130 cases, 62.5
Note:INNOCENZA

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something funny must’ve been going on.
Note:STRANO... FINO AL DIVERTENTE

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English plea rolls,
Note:ALTRA FONTE

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Sixteen
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fourteen passed.
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All three probands who underwent hot iron ordeals passed too.
Note:100%!!!!!

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89 percent of the time.
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to decline the ordeal, confessing his crime or settling with the farmer instead.
Note:IL COLPEVOLE CREDENTE CONFESSA PRIMA DELL ORDALIA... SI RISPARMIA LA TORTURA DELLA PENTOLA

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In this case, if Frithogar undergoes the ordeal, he expects to pull his arm from the boiling water unburned.
Note:IL CREDENTE INNOCENTE ANELA ALL ORDALIA

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This is similar to the way that King Solomon leveraged the specter of cutting the baby
Note:LO SPETTRO DELL ORDALIA

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ordeals work only if they exonerate those who undergo them.
Note:TUTTO FILA SOLO SE....

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exactly what they did in most cases.
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how can boiling water be made innocuous to human flesh? [The questioner shrugs.] By iudicia cleri.
Note:IL RUOLO DEI SACERDOTI

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fix ordeals to find the “correct” result.
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lower the water’s temperature
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instructions seem fishy.
Note:AMBIGUITÀ DELLE PROCEDURE... LASCIATO MOLTO ARBITRIO AI CERIMONIERI

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only the priest and proband are initially allowed in the church
Note:RITO ESCLUSIVO... ALTRO CHE STREAMING...PRIMA MOSSA MANIPOLATIVA

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opportunity to manipulate
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this puts them a considerable distance from the ordeal
Note:OSSERVATORI A DISTANZA DI SICUREZZA...SECONDA OCCASIONE MANIPOLATIVA

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the instructions direct the priest to sprinkle the proband’s hand with holy water immediately before he carries the iron. It’s easy to imagine how “sprinkling” could become dousing under a manipulative priest’s control. The water helps offset
Note:L ACQUA BENEDETTA COMPENSA... TERZA MOSSA MANIPOLATIVA

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Ordeal formulas also granted clerics discretion in deciding ordeal outcomes.
Note:AI SACERDOTI DEMANDATO IL GIUDIZIO FINALE..QUARTA OCCASIONE MANIPOLATIVA

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Are you suggesting that my holy predecessors knew they were tricking everyone—
Note:SCANDALO DEI SACERDOTI CONTEMPORANEI

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manipulation doesn’t necessarily mean that priests didn’t believe ordeals
Note:CALMA

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special interpretive powers
Note:INTERPRETAZ

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instruments of God’s will.
Note:STRUMENTO

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priests act in the person of Christ
Note:LA SUA VOCE SULLA TERRA

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“Ordeals only work—and what you say only makes sense—if defendants totally buy the idea that God will
Note:CONSIZIONE DELLA FEDE

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if ordeals exonerate everyone, people must have caught on.
Note:ORDALIA MASCHERATA

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Skeptics pose a potential problem.
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condemn some probands.
Note:LA SOLYZIONE DEI PRETI X LIMITARE IL SISPETTO

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The more skeptical people were that ordeals were iudicia Dei, the more probands priests had to condemn
Note:CONDANNARE GLI SCETTICI

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what could an innocent person condemned by an ordeal do?
Note:CONDANNARE QUALCHE INOCENTE NN È UN PROBLEMA: CHE PUÒ FARE?

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One medieval defendant who was accused of murder, for instance, underwent an ordeal, failed, and was hanged. A few weeks later the man he murdered came home.
Note:CASO SPINOSO

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The prospect that evidence would come back later to contradict ordeal results was therefore slim.
Note:ANTIDORO 1 I CASI SCELTI

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rendering ordeals explicitly religious,
Note:ANTIDORO 2 CONFIRMATION BIAS... LA GENTE ERA MOLTO RELIGIOSA

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Priests administered ordeals in churches as part of ordeal masses.
Note:RITUALITÀ

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biblical foundations of ordeals too, emphasizing their divine precedent
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God’s omniscience, omnipotence, and infallible power
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High-ranking ecclesiastics began to seriously question the relationship of ordeals to their religion in the twelfth century:
Note:XII SECOLO... DUBBI SUL COLLEGAMENTO

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they lacked scriptural support.
Note:L ARGOMENTO AVANZATI

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Trials of fire and water required priests to command God to perform miracles
Note:IL VERO PROBLWMA TEOLOGICO CHE ALLONTANÒ LA CHIESA DALL ORDALIA

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Fourth Lateran Council
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1215
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ban priests from participating
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Denmark prohibited them in 1216, England in 1219, and Scotland in 1230.
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“Robbed . . . of all religious sanction,” trials by fire and water became useless
Note:LA SYPERSTIZIONE ERA ESSENZIALE

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technological advance has made fact finding infinitely cheaper
Note:PERCHÈ NN LA USIAMO? FACT CHECKING...

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we—with the possible exception of Scientologists—don’t believe
Note:MANCANZA DI FEDE

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Google “sassywood”
Note:ANCORA USATA DOVE CI SONO LE CONDIZIONI... LIBERIA

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Liberia,
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Sierra Leone,
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America’s legal system leverages superstition to improve its judicial outcomes
Note:IL RUOLO DELLA SUPERSTIZIONE OGGI

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polygraph tests.
Note:MACCHINA DELKA VERITÀ

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a dozen states permit polygraph
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Lie detector tests are bullshit.
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Although lie detector tests can’t really discover whether people are lying or telling the truth, if people believe they can, lie detectors can facilitate sorting in the same way as ordeals.
Note | Page: 30
LA REALE FUNZIONE DELKA MDV

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But lots of people—modern people, in the United States, who pride themselves on their scientific approach to life—hold this superstition.
Note:FARE LEVA SULKA SUPERSTIZIONE SCUENRIFICA

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swearing an oath to tell the truth in God’s name, even on the Bible,
GIURAMENTO SULLA BIBBIA

“Uno studio dice che…”

“Uno studio dice che…”

“Uno studio dice che…”.
Quando un interlocutore esordisce con questa formula, sulla discussione prima così animata e dallo sbocco incerto, cala il gelo: la “scienza” fa il suo ingresso in scena e non ammette repliche.
Ma cosa c’è dietro questa espressione che incute tanto timore?
Semplice: qualcuno da qualche parte ha raccolto dei dati e verificato con  strumenti statistici  che il fenomeno A è collegato al il fenomeno B.
Per esempio: il cancro al polmone è collegato al fumo.
Oppure: la diffusione delle armi da fuoco è collegata a una diminuzione dei crimini.
Oppure: la fede religiosa è collegata al benessere psico-fisico della persona.
Oppure: che un’esecuzione capitale risparmia la vita a 15 innocenti.
Eccetera.
Naturalmente, se “lo dice uno studio scientifico” significa che il collegamento  appare tutt’altro che casuale,  tant’è vero che supera i rigorosi esami statistici del caso.
In genere si usa dire che il legame è “statisticamente significativo“.
Poi, il ricercatore, fiero di quanto ha scovato, consegna la notizia ai giornalisti che confezionano un articolo a regola d’arte con titolo a carattericubitali “A è collegato a B”.
Eppure c’è qualcosa che non va in tutto questo, un’analogia ci può aiutare a capire. Vediamola..
***
Ammettiamo che presi da scrupolo vi sottoponiate ad un esame clinico per verificare se siete affetti datumore al colon.
Fortunatamente, esiste un esame affidabile che può dare una risposta alle vostre ansie, il margine di errore è limitato al 5% dei casi.
Si noti che ho scelto questo margine perché  è anche il limite massimo che tollerano i test statistici di cui parlavo prima.
Ebbene, l’esame dice che voi siete malato. Mi dispiace ma è così.
Si noti che dire “sei malato” nella nostra analogia è  un po’ come dire che “A è collegato a B”.
La depressione che vi coglie è il correlato dellostupore tipico dei lettori che leggono il giornale su cui si dà l’annuncio della scoperta scientifica.
Ma cosa rappresenta veramente questa piccola probabilità del 5%?
Nel test clinico  rappresenta la probabilità di errore, ovvero la probabilità che una persona sana venga dichiarata malata.
Ma a voi questa probabilità cosa interessa? A voi interessa la probabilità di essere malati!
Così come a chi legge l’articolo sul giornale interessa più che altro la probabilità che tra A e B esista veramente il legame di cui si parla.
probabilmente le due probabilità sono collegate ma puo’ anche esservi una differenza apprezzabile. Come fate allora a calcolare la probabilità che più vi preme?
Bisogna conoscere altri dati. Per esempio, ammettiamo che su una popolazione di 10.000 anime esistano mediamente 5 casi di cancro al colon. Il “test affidabile” sarà stato in grado di isolarli, ma insieme a quei 5  avrà selezionato altri500 “falsi positivi“. Parlavamo Infatti è di un errore del 5%.
Ebbene, se siete tra coloro che il test ha dichiarato “malati” potete stare abbastanza tranquilli, la probabilità di essere sani resta comunque pari al 99% circa, non male!
C’è una bella differenza tra 5% e 99%!
Così come voi potete stare tranquilli anche i lettori del giornale farebbero bene a non sopravvalutarela notizia del collegamento tra A e B.
Sì badi bene che in questa storia nessuno ha mentito: c’era un test affidabile, c’erano esiti chiari e c’erano ricercatori seri. Nemmeno nell’articolo di giornale  ha mentito, anche se avrebbe fatto meglio a non pubblicare un articolo per così poco.  L’ “effetto bufala” è dovuto esclusivamente al fatto che conosciamo poco  la statistica.
L’ “effetto bufala” fa più danni di qualsiasi fake news.
L’effetto bufala deriva da una confusione.
A noi interessa conoscere la probabilità di essere malati  e tendiamo a credere che questa informazione sia sostituibile con l’esito di un test clinico affidabile. Confondere le due cose ci frega, lo abbiamo visto chiaramente ricorrendo all’analogia medica.
La confusione ci getta nel panico non appena prendiamo atto che l’esito di un test medico rigoroso  risulta  positivo. Ma presto scopriamo che questo panico non ha ragione d’essere poiché anche con un test positivo la vostra probabilità di essere sani resta del 99%!
Allo stesso modo, chi legge nella pagina scientifica l’ articolo di giornale rimane impressionato da come il collegamento tra A e B sia confermato da uno studio rigoroso. Ma non c’è ragione di restare particolarmente impressionanti e cambiare le proprie idee poiché ben poco sappiamo sulla reale probabilità che A e B siano realmente collegati. Parlando di questa “sporca” faccenda uno studioso di vaglia ha pubblicato un articolo ormai famoso con il titolo sintomatico: “Why Most Published Research Findings Are False“.
Noi tendiamo a pensare che la conoscenza fornitaci da un buon test statistico sia sostitutiva anzichéaggiuntiva della conoscenza precedente. Non è così, la conoscenza a priori continua a valere e a pesare, riceve solo un aggiornamento. Non rendersene conto crea distorsioni cognitive.
Ma cos’è concretamente la cosiddetta conoscenza a priori?
Dipende da caso a caso ma in generale possiamo dire che la conoscenza a priori per antonomasia è la conoscenza intuitiva ovvero il buon senso.
Se il buon senso e alla base della nostra conoscenza non rischiamo una deriva soggettivista? Non  dobbiamo meravigliarci se una componente soggettivista preme alle porte: la statistica si fonda sulla probabilità e la probabilità ha un fondamento  soggettivo.
STUDIO
Che fare?
La cosa migliore sarebbe quella di ripetere il test, e poi di ripeterlo ancora.
Inutile dire che nel caso degli “studi scientifici” mancano i fondi per condurre più volte lo stesso esperimento su vasta scala. Eppure, replicare i vecchi studi sarebbe scientificamente più proficuo che produrre l’ennesimo studio dall’esito “statisticamente significativo” ma concretamente incerto.
P.S. In realtà esiste un programma scientifico direplicazione degli studi pubblicati sulle riviste più prestigiose e come prevedibile raramente è riuscito a ripetere i risultati degli studi originali presi in considerazione. Curiosità: a quanto pare la psicologia fa molto peggio dell’economia.

venerdì 27 ottobre 2017

Riduttori vs peltzmaniani

Riduttori vs peltzmaniani

CASO 1
L’aborto uccide e rappresenta un male.
Ma c’è un mezzo che riduce questo rischio: il preservativo.
Domanda: è auspicabile che il preservativo si diffonda?
Per alcuni sì, costoro sono i “riduttori”:  quando un rischio si riduce, si riduce anche il male.
Per altri no, costoro sono i “peltzmaniani”: quando un rischio si riduce aumentano i comportamenti a rischio e il male  aumenta.
CASO 2
Il fumo uccide e rappresenta un male.
Ma c’è anche un mezzo che riduce questo rischio: la sigaretta elettronica.
Domanda: è auspicabile che la sigaretta elettronica si diffonda?
Per i “riduttori” sì: quando un rischio si riduce è sempre un bene.
Per i “peltzmaniani” no: quando un rischio si riduce aumentano i comportamenti a rischio e il male aumenta.
***
Un “peltzmaniano” autorevole del CASO1 è Papa Benedetto. Ricordate?
E voi? Siete “riduttori” o “peltzmaniani”?
Naturalmente dipende dal CASO e dai numeri che ci ritroviamo sul tavolo tavolo.
Tutto qui? Forse no.
Il CASO1 e il CASO2 presentano all’incirca gli stessi numeri, eppure ho come l’impressione che chi è “riduttore” nel primo sia “peltzmaniano” nel secondo e viceversa. Mi sbaglio? E perché?
fumo