martedì 17 ottobre 2017

Padri sciagurati

Padri sciagurati

Il “padre sciagurato” ci parla di paternità e di  “povertà non meritevole”. Vale la pena di mettere una lente su di lui per vedere come pensa e come agisce.
La lente a cui accenno sono le 110 interviste a padri sciagurati fatte da Kathryn Edin/Timothy J. Nelson e raccolte nel volume “Doing the Best I Can: Fatherhood in the Inner City”. Una miniera.
***
Il padre sciagurato è giovane, povero, vive nella periferia degradata  e non sposa la donna che gli dà un figlio.
Su di lui corrono molte leggende da cui è bene guardarsi.
In genere è visto come un egoista, un tale che mette incinta la sua ragazza e poi scappa.
L’uomo assente per antonomasia.
Un tale che in modo incurante schiva le sue responsabilità.
L’eterno ragazzo che non cresce mai. Una piaga della società.
Secondo il ritrattino di prammatica questi ragazzi sono interessati solo al sesso. Rifuggono invece paternità e responsabilità.
È gente che semplicemente se ne frega.
Di lui si dice in modo icastico che “colpisce e scappa“. La sua condotta è bollata comerapace.
Lo si pensa come uno che ha 6 figli da 6 donne diverse e che non usa preservativo perché “alle donne non piace“.
Lo stereotipo gli fa dire “quando una donna ha un figlio e lei che se ne deve occupare”.
Si crede che una volta sparito non si faccia più vivo e non contribuisca in nessun modo alla crescita del piccolo: “tanto c’è il welfare”.
Eppure lo stereotipo sembra più una caricatura che la realtà.
Non c’è nessun “cattivo egoista” che pensa solo a se stesso quanto piuttosto uno stupido che non sa vedere lontano.
O ancora meglio una persona senza forza di volontà che quando arrivano le vere sfide soccombe.
Parliamo di una persona con una scarsa istruzione, spesso non è nemmeno diplomato.
Il suo stile di vita è immorale più che obbligato. È un “povero non meritevole” a tutti gli effetti.
Fa danni: il figlio abbandonato andrà male a scuola fino ad abbandonarla presto per lavoretti “di merda”. E’ probabilissimo che delinqua.
Nella sua vita tutto è precario: le  relazioni sentimentali, il  lavoro, e anche il legame con i figli.
La legge che governa la sua vita:  “da cosa nasce cosa“. In fondo a questa catena c’è il suo bambino, nato in quanto “ultima cosa”.
Ogni suo passo è compiuto sulla base delprecedente senza che un chiaro percorso sia stato delineato con un minimo di anticipo.
Per lui il bambino non è l’espressione di un impegno preso con la sua ragazza ma è la fonte di un impegno. Non fa parte di una storia condivisa, non è il frutto di un unione, non è un obiettivo comune ma è il punto di partenza per galvanizzare l’unione.
Nella fase iniziale  lavora duro per tenere insieme la “famiglia”, qualcosa di cui è tremendamenteorgoglioso.
Si propone di non fare più “cazzate”. E allora giù promesse solenni e commosse. Ma sincere, eh.
Purtroppo il legame “familiare”, tutto incentrato sul bambino, è troppo debole per realizzare la trasformazione richiesta.
Lei comprende tutto molto presto e non ci pensa due volte a lasciarlo indietro. Ci mette una pietra sopra: sa che sarà un ostacolo più che un aiuto.
Ma lui rifiuta il ruolo di bancomat (che del resto nemmeno è in grado di assolvere): vuole “essere padre”! Vuole “esserci”, va fiero del sui nuovo status. Buone intenzioni, ma velleitarie.
Per lui, alla fine, “essere padre” significa di fatto diventare “il migliore amico” del figlio. Il resto è troppo faticoso.
Ma questa definizione del proprio ruolo lascia tutto il lavoro duro  sulle spalle della donna.
Mantenere la famiglia, impartire una disciplina, fornire una guida morale… tutto sulle spalle di lei. Lui è l’amicone che passa ogni tanto di lì a dare buoni consigli quando non puo’ più dare cattivi esempi.
Magari su diversi figli disseminati per la città riesce anche ad essere un buon padre per uno di loro. Questo basta e avanza per sentirsi riabilitato. Scatta l’autassoluzione da tutto.
È orgoglioso di non aver mai declinato esplicitamente le sue responsabilità.
L’impegno che ha in mente è grandioso ma l’ impegno di fatto consiste nel dare una grattatina al pancione della sua donna in attesa.
Quando – durante la gravidanza – pensa al suo futuro è cautamente ottimista. È sempre così infondatamente ottimista!
A qualche mese dal parto la comunicazione con la compagna dà i primi segni di stanca. Lui comincia a vedere “altre persone“.
Non lascia recapiti, si assenta per giorni.
Vede il figlio di rado, solo quando il piccolo visita la nonna paterna. Sì, è’ tornato a vivere con la mamma.
A proposito della famiglia di origine: non era poi malaccio, anche se di bassa estrazione: su di lui c’erano grosse aspettative.
Quando tocca il fondo si pente e vuole ricominciare.
Realizza che sta sprecando la sua vita ed esprime solenni promesse di redenzione. Comincia a battere le strade per cercarsi un nuovo lavoro. Si iscrive alle serali. Addirittura si compra una casa. Non è granché ma è sempre la sua casa. La sua vita èun’altalenasempre un su e giù.
La ragazza che mette  incinta è una sua collegavolubile giù al “lavoro di merda”, una che ha mostrato interesse per lui.
Tra i due tutto avviene in modo veloce e senza programmi. “Abbiamo cominciato a parlare e poi ci siamo messi insieme. Dopo un po’ è arrivato anche il bambino”. È naturale che sia così, è come se agisca il destino, non ci sono “decisioni” da prendere in una storia del genere.
Non è un donnaiolo senza scrupoli, questa relazione è la più significativa della sua vita, dopo quella con la mamma.
Nel raccontarla usa un linguaggio burocratico, è succinto, termina in pochi secondi, è piuttosto freddo, non vengono utilizzate parole di amore, non ci si sofferma molto su di lei per descrivere cosa lo aveva colpito in particolare, per menzionare qualche sua qualità. Si sono semplicemente “messi insieme”.
E che sia chiaro che nel periodo del concepimento lui stava “insieme” alla sua donna, non si trattava di un semplice abbordaggio.
D’altronde, chi non usa il preservativo ha tutto il diritto di chiamare “compagna” la donna con cui va. Sono le puttane che che chiedono il preservativo.
Il bambino è concepito all’interno di un legame. Il bambino ha una madre è un padre. Un legame bolso ma un legame. Una roba che non è né casuale né seria.
Non si puo’ escludere che il padre sciagurato abbia un padre sciagurato.
Non si puo’ escludere che disprezzi i suoi genitori, anche se resta attaccato alla mamma.
Il padre sciagurato ha mollato gli studi passandodal tedio della peggiore scuola della città a lavoretti “di merda” con salario minimo.
Arrotonda spacciando erba.
Se gli capita di accumulare un gruzzoletto se lobeve e se lo fuma. Poi passa qualcosa anche a lei… perché è pur sempre un padre con delle responsabilità.
I suoi guai non derivano dal fatto che sia un “gran figlio di puttana”. E’ che i guai più grossi sembra si divertano a finire sulle spalle di chi è meno equipaggiato!
Di solito ruba la ragazza al suo migliore amico. In realtà, esiste un gruppo di ragazzi e ragazze che stanno insieme provvisoriamente turno. Un gioco combinatorio a livello di isolato.
La ragazza da cui ha un bambino non sembra molto diversa da quelle precedenti. Non sembra affatto una “prescelta“. È capitato con lei.
Fa le cose e le nega, fa cazzate e si autoassolve grazie a un cavillo. Si badi bene a non articolare troppo le accuse nei suoi confronti perché se anche solo una minima parte non regge appieno lui la prende a pretesto per autoassolversi da tutto.
Alla fine si sente come  “incastrato” dalla sua donna. Praticamente una vittima. Per fortuna che lui “sente” di essere responsabile e non intende abbandonarla quando potrebbe tranquillamente farlo.
La sua donna non è la donna ideale, avrebbe tanto voluto “innamorarsi” ma qualcosa non è scattato
Quando riferisce a sua mamma del bambino lei lo apostrofa definendolo “testa di cazzo e cretino”.
Riconosce il figlio orgogliosamente. Altro orgoglio: non aver spinto la sua donna ad abortire. Avrebbe potuto farlo!
“Stare insieme” significa passare del tempo insieme che non sia sbaciucchiarsi o scopare. È una condizione più seria dell’abbordaggio: per “finire” occorre che qualcuno molli l’altro. Ci si aspetta fedeltà, almeno in teoria (ma molto in teoria). Ecco, dentro un legame del genere nasce il figlio dei padri sciagurati.
La neo-mamma vive nel suo condominio, èun’amica di sua sorella oppure la ex di un suo amico. Il legame è breve e tenue… finché accade l’inevitabile.
Il padre sciagurato afferma con orgoglio: “qui i bimbi vengono trattati bene, non ci sono abusi”. Odia con tutto il cuore chi tratta male i bimbi. Un pedofilo se lo mangerebbe vivo.
Rimpiange quel suo insegnante che teneva la classe con pugno di ferro: “lì ti spaccava nel culo”, dice con tono di approvazione. Sembra quasi implorare una severità dall’alto che lo tenga in riga. Sente che la sua salvezza può arrivare da una disciplina imposta.
Ricorda che le cose sono cominciate ad andar malequando è arrivato in città. Le mille tentazioni della città.
Si fidanza ma non smette di guardare le altre. Guarda le altre senza essere un Casanova, intendiamoci.
Si sono trovati senza grandi sforzi, senza unacaccia: non c’è selezione dietro il loro incontro.
Non c’ è voglia di evitare una gravidanza, non c’è pianificazione nella loro vita.
Si ricorda esattamente il giorno del concepimento, per lui è un momento significativo. Ha sempre voluto essere padre. Nel momento in cui viene a sapere che lei aspetta lui si trasforma.
La paternità lo rende felice, è come una vacanza da una vita di fallimenti. È un punto di ripartenza.
Non che sia soddisfatto perché desideroso di affermare la sua virilità, piuttosto perché il bambino gli sembra qualcosa di puro e innocente: qualcosa di bello che può essere ricondotto a lui e solo a lui.
Il piccolo e è una replica ripulita di se stessi. Qualcosa di bello da cui ripartire. Anche se molti, lo abbiamo visto più sopra, lo descrivono come un cattivo, lui si pensa come un eroe.
Travolto da troppe aspettative, innanzitutto quelle che nutre lui, dopo le prime difficoltà si cade. Ci si èsopravvalutati, come sempre.
Tutta la relazione è incentrata sul bambino, ma quando non funziona tra i due, presto non funzionerà nemmeno tra il padre e il piccolo. E comincerà l’allontanamento. Di fatto si rovescia il matrimonio tradizionale, quello in cui la relazione tra i coniugi precede quella filiale.
Sul matrimonio è cinico. Ma capisci subito che è la sua aspirazione.
Dice di cercare una compagna per la vita, un’ anima gemella, e si lamenta del materialismo gretto della mamma di suo figlio. E’ diventata così dura… prima non era così.
I suoi sogni banalizzano il reale e glielo fanno odiare. A volte sogna amori folli ed esprime un romanticismo patetico. La donna è vista come una puttana per la sua durezza e il suo eccessivo materialismo.
Mai direbbe che la madre deve caricarsi tutto quello che riguarda i figli! Tuttavia, se deveprecisare i suoi doveri è molto vago e di fatto si limita a contribuire sporadicamente, un po’ qui un po’ lì, ora sì ora no.
La sua ambizione principale è quella di essere un modello per i figli. Piuttosto che niente si propone come modello negativo mostrandosi e dicendo in modo patetico: “non fate mai come me”. E’ la strategia dell’esempio negativo, che è pur sempre un esempio. D’altro canto indica la mamma come esempio positivo: “fate come lei”.
Fallisce perché cade in tentazione (alcol, sostanze, donne, crimine…). Viene rimproverato e dopo una serie di umiliazioni c’è un momento in cui rinuncia, in cui si scrolla di dosso ogni responsabilità e sparisce..
Ma spesso è la mamma che lo scaccia e che gli proibisce di incontrare i bambini, le ragioni di solito sono valide… ma non sempre. Nella rinuncia conta anche la disposizione dei bambini, la fiducia che dimostrano verso di lui.
Il suo principale cruccio, dopo, è che può vedere i bambini solo quando ha qualcosa da offrire, un gelato, un regalino. Ma in genere ha ben poco da offrire.
Se un altro uomo ha preso il suo posto accanto la mamma soffre come una bestia.
Spesso resta però innamorato dei suoi figli, li aspetto fuori dalla scuola nascosto dietro l’angolo cercando di intercettarne un’occhiata.
A volte precipita in un barbonaggio nel corso del quale continua a pensare ai suoi figli come àncora di salvezza.
Solo il 7% dei padri sciagurati mostra una mancanza di interesse verso i figli.
Quando fallisce come padre preferisce riprovarci altrove anziché perseverare. Preferiscericominciare piuttosto che insistere.
Sorpresa: i padre sciagurati non sono sciagurati con tutti i loro figli, prima o poi succede che con uno di essi riescano ad essere dei padri meritevoli. In poche parole, sono dei “padri seriali” che si fermano finché non riescono.
Un tempo il buon padre nemmeno parlava a suo figlio. Il padre sciagurato è tutto il contrario, cerca una “relazione” umana costi quel che costi. In questo senso il padre sciagurato è estremamente moderno. Vede nel figlio la principale fonte di significato e di identità personale, da lì può sorgere quell’autostima che non ha mai avuto.
Il padre sciagurato ha avuto pochi amici, i suoi figli saranno i suoi amici. Il tempo passato con i propri figli, magari anche solo per insegnare a pisciare in un cespuglio, è visto come una ricchezza irrinunciabile. Sono i figli il vero valore al centro delle loro vite, non gli amici.
Per lui la paternità ha un grande fascino, è un modo per proclamare la propria esistenza. Qualcosa per cui non potrà mai essere negato: la presenza di un figlio impedirà di negare la sua.
Lo schiaffo più umiliante lo riceve quando il figlio gli dice a muso duro che il compagno attuale della mamma per lui è come un padre. A questo punto risponde alzando la voce che “di padre ce n’è uno solo e lui è suo padre, anche se non ha una lira in tasca”.
Avere un figlio significa avere una possibilità, e il classico padre sciagurato è un uomo perennemente a corto di possibilità.
Chiedetevi perché tanti figli partoriti da mamme sole vengono in realtà riconosciuti. Il riconoscimento porta solo grane, non è certo la strategia ottimale per chi vuole alleggerire i suoi pesi. Inoltre, non ti dà nemmeno molti diritti, la mamma e comunque riconosciuta come custode primaria del piccolo e mantiene praticamente tutti i diritti su di lui.
La battaglia dei sessi un po’ di questo tipo: da un lato c’è la mamma che si occupa praticamente di tutto, dall’altro c’è un padre spiantato che proclama di non essere solo un bancomat e di voler “fare il padre”.
I padri sciagurati sono tali anche perché l’asticella per loro si è alzata: dei doveri si sono aggiunti rispetto a prima, le compagne pretendono di più e loro hanno meno da offrire.
La dinamica è percepibile anche nelle classi alte, ci si sposa dopo che si è lanciata la propria carriera, il matrimonio diventa una ciliegina sulla torta ma se la torta non c’è tutto perde di senso.
Paradossalmente il padre sciagurati sono padri moderni, i lavoretti banali da fare in casa sono l’unica cosa che è rimasta loro. Visto che non possono preparare una torta offriranno la ciliegina. Un modo alternativo per sentirsi impegnati con la propria progenie. Ma ovviamente alle mamme non basta.
Assumersi il 100% della responsabilità finanziaria nella propria famiglia è stato rimpiazzato da un generico “faccio il meglio che posso” che di fatto si traduce in un “quando c’ho due euro mi faccio un bicchierino, una sigaretta e poi passo il quel che resta alla mamma”.
Il padre sciagurato è un padre alla Disney, un compagnone che schiva i compiti pesanti senza ammetterlo. Ha il ruolo dello  zio preferito. Ma non è quello che chiedono le madri, cosicché la relazione va a ramengo…
***
Da quanto detto possiamo tracciare in tre fasi una teoria della paternità moderna e della sua crisi.
Fase 1
Nel mondo agricolo la famiglia era unita e si lavorava senza spostarsi da casa. Il padre, capofamiglia, supervisionava tutto ed era sempre presente. Per i figli costituiva un modello da osservare in azione e da imitare. Ricopriva anche un ruolo vocazionale.
Fase 2
Nel mondo industriale il padre si assentava tutto il giorno limitandosi alla funzione di bancomat. I redditi erano modesti ma stabili. L’importanza delle entrate gli conferiva comunque un prestigio che lo manteneva in sella quale capofamiglia. Anzi, a volte l’assenza prolungata ricopriva d’aurea la sua persona.
Fase 3
Nell’era dei servizi la donna entra prepotentemente nel mondo del lavoro. I padri devono collaborare anche in casa. Fuori i lavori si fanno più flessibili e incerti.
***
Cominciamo con il dire che la crisi dei “padri” riguarda le classi medio basse, tanto è vero che in alto la famiglia tradizionale resta solida e spesso numerosa.
Ma perché la figura del padre entra in crisi nella fase 3? Due tendenze si incrociano:
1. La donna, imbevuta nella nuova cultura, si aspetta ora un doppio ruolo dal maschio:bancomat + “mammo”. Il mancato aiuto in casa crea dissidi, ma il bancomat crea l’allontanamento. Non c’è simmetria.
2. Molti uomini, obsoleti sul mercato del lavoro, difettano nel ruolo di bancomat e cercano di compensare con quello di “mammo”. Si illudono che i nuovi compiti del maschio possano essere“sostitutivi” anziché “aggiuntivi”. Si tratta dei “padri sciagurati” che le mamme respingono.
3. L’uomo privato della sua paternità è meno motivato a stabilizzare la sua posizione lavorativa, il che peggiora la sua posizione facendolo entrare in un circolo vizioso.
Riassumendo: il ruolo di bancomat si fa più duro e la necessità assoluta di un bancomat meno impellente, il doppio trend indebolisce il ruolo del padre.
In altri termini: rispetto a prima il lavoro flessibileconferisce alla donna più autonomia e all’uomo più precarietà. La mamma precaria sul lavoro è accettabile ma il “mammo” precario sul lavoro no: i padri vengono allontanati da madri sempre più esigenti.
Sembra che il messaggio culturale sul contributo domestico sia passato ma non passi quello per cui il padre debba essere accettato anche come bancomat incerto e spesso fuori uso.
Che fare?
Boh.
Si dovrebbe in qualche modo sfruttare la voglia di “essere padri” dei cosiddetti “padri sciagurati”, ma come?
papaa

lunedì 16 ottobre 2017

Doing the Best I Can: Fatherhood in the Inner City Kathryn Edin and Timothy J. Nelson

Doing the Best I Can: Fatherhood in the Inner City
Kathryn Edin and Timothy J. Nelson
Last annotated on Monday October 16, 2017
135 Highlight(s) | 112 Note(s)
Yellow highlight | Page: 1
Introduction
Note:INTRO@@@@@@@@

Yellow highlight | Page: 1
impregnate women and selfishly flee,”
Note:L INVETTIVA DEI CONSERVATORI

Yellow highlight | Page: 1
absent men, above all, who deserve our censure
Yellow highlight | Page: 1
blithely eschewing the responsibilities of fatherhood.
Note:LA COLPA

Yellow highlight | Page: 1
“There are a lot of men out there who need to stop acting like boys,
Note:BAMBINONI... IL SOTTOINTESO

Note | Page: 5
I PROBLEMI DEL BIMBO

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is it true that these fathers simply don’t care about the children they conceive?—
Note:LA DOMANDA CRUCIALE

Yellow highlight | Page: 16
what does fatherhood mean in the lives of low-income, inner-city men?
Note:TRADUZIONE

Yellow highlight | Page: 19
ONE One Thing Leads to Another
Note:1@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Page: 19
Amin Jenkins
Yellow highlight | Page: 19
Amin is proud that he “never said I wasn’t responsible,
Note:ORGOGLIOSO DI ESSERE RESPONSABILE

Yellow highlight | Page: 19
spending time with her and rubbing her stomach.”
Note:IL TIPO DI IMPEGNO

Yellow highlight | Page: 19
cautiously optimistic about their future
Yellow highlight | Page: 19
Eighteen months later, however, “the communication just stopped.”
Note:STOP

Yellow highlight | Page: 33
pregnancy, and not a shared history, similar tastes, or common goals, is what typically galvanizes partnerships
Note:COSA DÀ LA SCOSSA... X UN ATTIMO

Yellow highlight | Page: 34
“There wasn’t no child abuse back then!”
Note:AFFERMAZIONE ORGOGLIOSA

Yellow highlight | Page: 34
His teachers ruled their classrooms with an iron hand, and he thrived within this structure.
Note:CON LA MANO DURA RIGA DRITTO ANCHE LUI

Yellow highlight | Page: 34
They beat your butt. They didn’t spare the rod,” Byron says in an approving tone.
Note:RICORDA CON NOSTALGIA LA SCUOLA DURA E VIRILE

Yellow highlight | Page: 35
the added temptations of city life.
Note:LA CITTÀ PEGGIORA LE COSE... PIÙ TENTAZIONI

Yellow highlight | Page: 35
he dropped out of Bartram in twelfth grade and joined the marines.
Note:SENTE CHE DISCIPLINA LO SALVA

Yellow highlight | Page: 36
Despite Byron’s initial attraction, he was “messing with” a number of other women
Note:NN SMETTE DI GUARDARE LE ALTRE

Yellow highlight | Page: 36
putting in only enough hours to pay the bills and support the alcohol habit
Note:L USO DEL GRUZZOLO

Yellow highlight | Page: 36
the clear memory hints that he imbues the event with some significance.
Note:SI RICORDA IL CONCEPIMENTO...NON SONO SCIAGURATI PERCHÈ SE NE FREGANO

Yellow highlight | Page: 36
I always wanted to be a father,”
Yellow highlight | Page: 36
Upon hearing the news that the woman they are “with” is expecting, men such as Byron are suddenly transformed.
Note:TRASFORMAZIONE

Yellow highlight | Page: 202
EIGHT The New Package Deal
Note:8@@@@@@@@@

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can’t simply be cast in the role of the stereotypical Casanova who “hits”—
Note:NO CASANOVA

Yellow highlight | Page: 202
There is little partner search involved—
Note | Page: 202
NO CACCIA NO SELEZIONE

Yellow highlight | Page: 203
lack of sufficient desire to avoid pregnancy typically result in an unplanned conception.
Note:SUCCEDA QUEL CHE DEVE SUCCEDERE

Yellow highlight | Page: 204
fatherhood is not merely a desired status but an eagerly embraced role.
Note:FELICE DELLA PATEENITÀ... NN È UNA QUESTIONE DI VIRILITÀ... CAMBIA STATUS NUOVE POSSIBILITÀ...SI ABBANDONA UNA VITA DI FALLIMENTI

Yellow highlight | Page: 204
connect with a child—an unsullied version of oneself—
Note:BISOGNO DI PULIZIA

Yellow highlight | Page: 204
use to neutralize the “negativity” that surrounds them
Yellow highlight | Page: 204
Andre seems to think he’s a hero, not a villain.
Note:COME SI SENTONO

Yellow highlight | Page: 204
they want to make a go
Yellow highlight | Page: 204
a palpable mistrust of women,
Note:LA DONNA LO CAPISCE

Yellow highlight | Page: 205
suddenly he is supposed to be the straight arrow nine-to-fiver that he never was, and he has to be accountable to her 24–7.
Note:TRAVOLTI DA TROPPE ASPETTATIVE NE RISENTONO DOPO LE PRIME DIFFICOLTÀ

Yellow highlight | Page: 205
it becomes hard to make the necessary sacrifices
Yellow highlight | Page: 205
it is the baby, and not her, whom he is really attached to.
Note:SE TA LORO NN FUNZIONA.... PRIMA O POI

Yellow highlight | Page: 205
fathers we spoke with are deeply cynical about marriage, yet it is striking how many still aspire to it nonetheless.
Note:CINICI MA DESIDEROSI

Yellow highlight | Page: 205
a “soul mate” as a marital partner.
Note:MOLTO ROMANTICI.... TROPPO

Yellow highlight | Page: 205
Problem is, their baby’s mothers—
Note:TROPPO MATERIALISTA LEI X LUI

Yellow highlight | Page: 205
high standards for marriage cast the real relationship in a profoundly unflattering light—
Note:I SOGNI BANALIZZANO IL REALE E CE LO FANNO ODIARE

Yellow highlight | Page: 205
only a “crazy love” can produce this rock-solid, extravagant devotion.
Note:IL SOGNO DI UN AMORE FOLLE

Yellow highlight | Page: 205
deep conviction that most women, at their core, are heartless mercenaries
Note:LA DONNA VISTA COME PUTTANA... PER LA LORO DUREZZA

Yellow highlight | Page: 205
The old-fashioned “package deal”—where the adult relationship takes priority and men’s relationships with the children come second— has been flipped.
Note:IL MATRIMONIO SANO ROVESCIATO

Yellow highlight | Page: 206
good fathers should “leave everything to the mother.”
Note:NESSUNO CREDE CHE

Yellow highlight | Page: 206
But the definition of good provider is unexpectedly broad.
Note:VAGHEZZA

Yellow highlight | Page: 206
a little something for her kids now and then.
Note:IL CONTRIBUTO

Yellow highlight | Page: 206
doing the best I can . . . with what is left over”—
Yellow highlight | Page: 207
serve as a role model
Note:IL COMPITO PRDINCIPALE DEL PADRE

Yellow highlight | Page: 207
whose past is littered with rich illustrations of what he desperately hopes his kids won’t be like,
Note:MAI COME ME... IL PROPOSITO CHE PIÙ LI ANIMA

Yellow highlight | Page: 207
Will offers up the past as a cautionary tale and prays that his kids will take heed of his negative example.
Note:STRATEGIA DELL ESEMPIO NEGATIVO

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an excess of blackberry brandy
Note:LA CAUSA DEL FALLIMENTO

Yellow highlight | Page: 208
Ray has now clearly shrugged off any sense of responsibility for his older child.
Note:DOPO MILLE UMILIAZIONI C È UN MOMENTO IN CUI

Yellow highlight | Page: 208
Substance abuse, criminal behavior, and a lack of financial wherewithal to even purchase a treat—ice cream,
Note:CAUSE DEL FALLIMENTO

Yellow highlight | Page: 208
But the mother is also often implicated; she may choose to play the role of gatekeeper and prohibit the father from seeing his child, sometimes, but not always, for good reason.
Note:MA SPESSO È LA MAMMA CHE LI SCACCIA

Yellow highlight | Page: 208
the child’s disposition is also important; how much trust is a child willing to extend to a father
Note:LA FIDUCIA DEL BIM BO

Yellow highlight | Page: 209
Holloway Middleton, from Mantua, is crazy about six-year-old Christine
Note:CHI CE LA FA

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buy her ice cream or take her to the corner store for a treat.
Note:IL PROBLEMA.... POSSONO VEDERLI SOLO SE

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Christine’s mother, Katrina, has found a new man
Note:ALTRA DIFFICOLTÀ

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slinking around the corner in hopes of catching a glimpse of Christine, he observed the new guy treating his daughter to ice cream.
Note:L INNAMORATO

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his son, whom he credits as his “savior.”
Note:IL BARBONE CHE DORMIVA NELLO SCIVOLO

Yellow highlight | Page: 209
7 percent of the fathers seem to have failed in the role due to sheer lack of interest.
Note:7%

Yellow highlight | Page: 209
many find that it’s easier to start fresh than to persevere.
Note:RIPROVARCI ANZICHÈ IMSISTERE

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the glittering prospect of a clean slate with a new partner and child.
Yellow highlight | Page: 210
manage to be intensively involved with at least one of their children
Note:CLAMOROSO: I PADRI SCIAGURATI NN SONO SCIAGURATI CON TUTTI

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what we call “serial fatherhood,”
Yellow highlight | Page: 210
the title of “good father” one child at a time,
Yellow highlight | Page: 210
THE MEANING OF FATHERHOOD
Note:ttttttttt

Yellow highlight | Page: 210
fathers only rarely even speak to their children,
Note:UN TWMPO

Yellow highlight | Page: 210
“a high degree of conjugal role segregation,”
Note:L ISOLAMENTO DEL PADRE DI UNA VOLTA

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“It is almost as if there is no direct tie between the father and the child,
Note:IL BUON PADRE DI UNA VOLTA

Yellow highlight | Page: 211
Fathers in Liebow’s book almost never initiate contact with children
Yellow highlight | Page: 211
in these environs see children as their chief source of meaning and identity, and other sources of esteem are in short supply.
Note:PER IL PADRE SCIAGURATO È DIVERSI

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“Friend” is a status almost no one can claim—there is simply too little trust to make such relationships work.
Note:VOGLIA DI AMICIZIA

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ties to organized religion are rare among our men.
Note:L RELIGIONE CHE LATITA

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One allure of fatherhood for men is that it is a biological fact that cannot be denied.
Note:ESISTO!!!!!!!

Yellow highlight | Page: 212
offering the proverbial slap in the face when she reminds him that her mother’s boyfriend “does” for her more than Jeff has done.
Note:LO SCHIAFFO PIÙ UMILIANTE

Yellow highlight | Page: 212
If I give you a million dollars or I give you a penny, I’m still your father.”
Note:RISPOSTA

Yellow highlight | Page: 212
Andre often ache to play a positive social role. They long for a chance
Note:FINALMENTE UNA POSSIBILITÀ

Yellow highlight | Page: 212
“I want to be a real father to my kids,”
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might someday achieve what Amin felt he could not. Having a child is a chance at redemption,
Note:MINI IO

Yellow highlight | Page: 213
THE DEINSTITUTIONALIZATION OF FATHERHOOD
Note:tftttttttrrrrr

Yellow highlight | Page: 213
Andrew Cherlin
Yellow highlight | Page: 213
Those who remarried had to make up the rules as they went along,
Note:TEORIA CHERLIN: I RISPOSATI NN PIÙ CREDIBILI

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even first marriage was becoming deinstitutionalized
Yellow highlight | Page: 213
Unwed fatherhood is the least institutionalized family role
Note:L APICE...DELLA NN CREDIBILITÀ

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Unwed fathers] never signed on to anything. . . . They never agreed to abide by any fatherhood code.
Note:MAI PRESO IMPEGNI...SCARSA CREDIBILITÀ

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put the marital relationship first, and then the kids.
Note:L ORDINE CORRETTO

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Divorces are costly to obtain
Note:AI BEI TEMPI

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social shame.
Note:COSTO

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What does he get in return for his voluntary admission that he is the father? Usually nothing but the booby prize: his name
Note:RICONOSCERE GENERA SOLO GRANE... EPPURE

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most assume that the unmarried mother is the primary custodian.
Note:NEMMENO LA CUSTODIA OTTIENE

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“I’m not just a paycheck! I’m a father!” he attempts to assert. “What have you done for us lately?”
Note:LA BATTAGLIA DEI SESSI... RUOLO VS MATERIALISMO

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A REDEFINITION OF FATHERHOOD
Note:tttttttttt

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Since the family itself was the basis of production, men’s work, like women’s, was “inside the home.”
Note:PRIMA FASE NELL EPOCA AGRICOLA.. SEMPRE TUTTI IN CASA...IL PAPI AVEVA UN RUOLO VOCAZIONALE

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In either case fathers in the industrial age were increasingly relegated to a single task—breadwinning.
Note:SECONDA FASE L UNICA FUNZIONE DEI PADRI...OGGO

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About the time that breadwinning became more difficult for men at the bottom, marriages began failing
Note:TERZA FASE... DIFFICILE ANCHE L ULTIMA FUNZIONE

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divorce rates were roughly twice as high for those without a college degree
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rate of nonmarital childbearing exploded.
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Consider the strong correlation between earnings and marriage rates.
Note:I SOLDI SONO TUTTO

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a decline in the adherence to core American values
Note:CONTA ANCHE LA CULTURA

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poor women have, in fact, embraced a set of astonishingly mainstream norms about marriage and the conditions under which it should occur—they revere it but hold it to an exceedingly high standard.
Note:CULTURA FEMMINILE DEL MATRIMONIO...ALTI STANDARD

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raised the bar on the level of assets and earning
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relationship quality
Note:QUALITÀ SEMPRE PIÙ ALTA. MURRAY: CALI DEI VALORI... EDIN: STANDARD FEMMINILI INNALZATO

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aren’t willing to marry until they’ve launched their careers,
Note:ESEMPIO NEI MEDIO ALTI

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“those at the bottom of the class ladder today believe that a wedding ought to be the icing on the cake of a working-class respectability already achieved.”
Note:IL MATRIMONIO A COSE SISTEMATE... ANCHE X CHI STA SOTTO

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The dramatic rise in their wives’ employment,
Note:CAUSA DEL CAMBIO DELLA PATERNITÀ NEI MEDIO RICCHI

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thrust into the nursery to master the diaper
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fatherhood’s “softer side” has not replaced the more traditional aspects
Note:NN UNA SOSTITUZIONE

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married women still do the large majority of the housework
Note:CAMBIATO POCO

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men at the bottom seem to have developed an unbelievably voracious desire to take on the ideals propagated
Note:POVERI: VOGLIA DI FARE I PADRI MODERNI... L UNICA FUNZIONE CHE RESTA LORO

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an alternative way to engage with their progeny.
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But for men at the bottom the tasks associated with the new father have replaced
Note:RIMPIAZZO NN AGGIUNTA

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Mothers are also usually the ones who set the good example.
Note:LA FONTE DELLA VIRTÙ

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is viewed as priceless and a treasure any man would naturally want to claim.
Note:IL TEMPO SPESO CON I PROPRI FIGLI...ANCHE X INSEGNARE A PISCIARE IN UN CESPUGLIO

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not hanging on the corner with peers—is the vital ingredient that adds zest to life.
Note:NN I PARI MA I FIGLI... VALRI DELLI SCIAGURATO

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visiting family is what fathers often want
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A good week is when I spend a lot of time with my family.”
Note:IL BENE

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assuming 100 percent of the financial responsibility—has been replaced by a “doing the best I can” ethos of financial provision.
Note:IL GRANDE CAMBIO DI PARADIGMA

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the loud proclamation: “I’m not just a paycheck!”—
Note:LA REAZIONE ALL IMPORSI DEL PADRE MODERNO

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These fathers now want roles more like conventional mothers’ roles. Meanwhile, mothers have been forced by sheer necessity to take on more of the traditional father’s tasks.
Note:IL PARADOSSO

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Disneyland Dad,
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reduces a father to a buddy while skipping the harder tasks
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a steady job, entry into the military, marriage, and parenthood.
Note:COSA EVITA IL CRIMINE X I CRIMINOLOGI

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romantic relationships seem to have little of this transforming power—
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actually eager to claim fatherhood
Note:I POVERI

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high rates of voluntary paternity admission
Note:LA PROVA

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more like those of a favorite uncle—
Note:IL RUOLO EFFETTIVO CHE FINISCONO X AVERE

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these men’s bold attempt to refashion fatherhood often fails because it is too bold and too out of synch with what mothers and the wider culture demand.
Note:IL FALLIMENTO

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the new-father ideology taken to its extreme.
Note:PARADOSSO

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Most children born to unwed parents still receive only a fraction of what is owed to them,
Note:IRRESPONSAB. FINANZIARIA

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uncertainty weakens men’s motivation to stave off having children until they are economically ready to provide for a child:
Note:L INCERTEZZA ECONOMICA FRENA IL MATRIMONIO MA NN LA VOGLIA DI FIGLI

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we must find a way to honor fathers’ attempts to build relationships with their children
Note:POLICY... DOVE FARE LEVA

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Ongoing involvement, in turn, might stave off additional childbearing
Note:BENEFICIO SUPPLEMENTARE

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How one might implement this approach is still unknown,
BOH

Steroidi in libertà SAGGIO


Steroidi in libertà


Da genitore apprensivo quale sono preferirei che mio figlio assumesse anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita piuttosto che giocasse a rugby; gli steroidi e gli anabolizzanti sono più sicuri del rugby. O almeno, non conosco nessun caso di quadriplegia causata dagli steroidi.
Julian Savulescu
Tutti sembrano concordare che sia sbagliato per un atleta assumere steroidi, anche se non è ben chiaro il perché.
Gli steroidi migliorano la prestazione, non c’è dubbio, ma si noti che gli atleti utilizzano da sempre espedienti vari per migliorare la loro perfomance: diete, esercizi, allenamenti, sostanze lecite e altro ancora. Come mai questa inveterata tolleranza subisce poi un repentino stop quando si passa a steroidi, anabolizzanti e ormoni della crescita?
Una prima risposta è quella di chi sostiene che gli steroidi, essendo proibiti, assicurano all’atleta che ne fa uso un vantaggio ingiusto, che viola le norme di correttezza sportiva. Ma ciò non spiega perché altri modi di procurarsi un vantaggio non siano proibiti.
Un’altra risposta è quella di chi sostiene che noi temiamo per la salute dei giovani atleti, i quali, non pensano in modo adeguato al loro futuro, lo pregiudicano nel tentativo di vincere ora le gare che contano. Ma così come gli steroidi riducono la speranza di vita, anche guidare una macchina da corsa in pista a 200 km all’ora produce lo stesso identico effetto. Perché mai il nostro paternalismo dovrebbe essere così selettivo?
Per fortuna c’è una risposta ben più cogente delle precedenti: probabilmente ciò che a noi interessa quando assistiamo ad uno spettacolo sportivo è la prestazione “relativa” degli atleti, non quella “assoluta”. Questo fatto ha importanti conseguenze.
Noi desideriamo che la nostra squadra di calcio giochi un po’ meglio di quella avversaria e vinca così la partita. Ci interessa poco il livello assoluto del gioco prodotto poiché se siamo interessati alla vittoria,  siamo cioè interessati solo ed unicamente al livello relativo della nostra peformance.
In un caso del genere, se ci pensate bene, consentire l’uso di steroidi sarebbe un errore: se tutte le squadre avessero accesso agli steroidi, tutti giocherebbero un po’ meglio e il risultato finale non cambierebbe. In altri termini, la condizione dei tifosi non migliorerebbe affatto anche se gli atleti morirebbero tutti un po’ più giovani.
Pensiamo alle prestazioni scolastiche, il Ritalin è una medicina che migliora la nostra concentrazione e quindi la nostra performance scolastica. Ma se tutti lo assumessero il mio miglioramento relativo sarebbe pari a zero mentre le conseguenze negative della sua assunzione rimarrebbero inalterate.
Sì noti che quel che accade nello sport non vale nella vita. Se un avvocato si droga per produrre uno sforzo maggiore nel seguire una causa particolarmente impegnativa, c’è sempre qualcuno che godrà di questo suo sacrificio: i suoi clienti. Senza droga lo sforzo prodotto sarebbe stato inferiore. I clienti dell’avvocato cocainomane non sono come i tifosi, a loro non interessa la performance relativa del loro avvocato bensì quella assoluta.
Per liberalizzare gli steroidi occorrerebbe che gli atleti assomigliassero un po’ di più agli avvocati e i tifosi ai clienti.
Concludiamo allora dicendo che una liberalizzazione degli steroidi e degli anabolizzanti richiede un cambio di cultura sportiva. Quando il pubblico sarà più interessato al gesto sportivo fine a se stesso, al bel gioco, all’eleganza atletica, all’inventiva, alla creatività, al fascino della potenza, al lato estetico della gara, allora avrà senso liberalizzare le droghe. Finché invece il pubblico rimarrà “tifoso”, finché l’unica cosa a contare sarà la vittoria, allora il proibizionismo rimarrà una politica sensata.
steroidi