martedì 25 febbraio 2020

CARNE

PIANI E SCALE
Ecco un colloquio tra l'animalista Vegan e il carnivoro Tiger.
Vegan: gli animali provano dolore? Io penso di sì, e penso anche che non abbiamo il diritto di infliggere loro delle sofferenze.
Tiger: sono d'accordo, e infatti condanno il dolore gratuito inflitto agli animali.
V: eppure secondo me la distinzione che fai tra uomo e animale è troppo estrema. Come la giustifichi?
T: l'uomo è più intelligente dell'animale, è in grado di comprendere appieno la realtà del dolore.
V: eppure i bambini non mi sembrano molto più intelligenti degli animali.
T: hai ragione; mi correggo, la caratteristica rilevante non è la propria intelligenza, ma l'intelligenza della propria specie.
V: così eviti il paradosso del bambino ma ti cacci in guai ancora peggiori: noi abbiamo imparato a non giudicare i gruppi ma i singoli, e tu, dando rilevanza all' "intelligenza della specie", torni pericolosamente indietro. Oltretutto non si capisce bene perché l'intelligenza di un gruppo debba essere rilevante quando giudichiamo un singolo.
T: forse perché solo l'uomo possiede la facoltà della ragione, di comprendere le realtà astratte, di pensare ad un Dio.
V: Mi stai dicendo che è possibile torturare un ateo?
T: hai ragione, mi hai risvegliato dal mio dogmatismo, devo pensare meglio questo problema.
V: bene, intanto ti propongo di unirti alla schiera vegana.
T: fammi provare ancora. Forse l'intelligenza non è la soluzione e la mia confusione derivava dal fatto che resta comunque un indizio di coscienza.
V: intelligenza o coscienza non vedo cosa cambi. Almeno l'intelligenze si puo' misurare, la coscienza è un concetto più evanescente, lo lascerei fuori.
T: la coscenza introduce dei danni che vanno oltre il dolore. Prendi il caso della donna drogata e poi stuprata. Questa donna non ha provato dolore fisico, non ha danni fisici, eppure l'atto che ha subito è condannabile. Perché? Penso che la cosa sia legata ad una caratteristica della coscienza.
V: potrei anche seguirti ma non vedo la relazione con il caso degli animali.
T: ti faccio allora un caso differente: prendi un pc intelligente, noi lo possiamo spegnere.
V: e con questo?
T: ho detto "spegnere" ma avrei potuto dire "uccidere".
V: uccidere un PC? Assurdo.
T: infatti, un pc, per quanto intelligente, non ha coscienza, quindi la sua morte non ha rilevanza morale. Questo ci fa riflettere sulla relazione tra intelligenza e coscienza. E' importante visto che ora nella nostra discussione diamo rilevanza solo alla seconda.
V: e che differenze vedi?
T: l'intelligenza si puo' misurare su una scala continua mentre la coscienza o c'è o non c'è. Nel caso del pc non c'è, nel caso dell'uomo sì.
V: e nel caso dell'animale?
T: non voglio negarla ma si tratta di una coscienza inferiore. Insomma, la variabile coscienza è discreta (superiore/inferiore) mentre l'intelligenza è continua (QI). La discrezionalità della coscienza ci suggerisce di discutere in base a "piani", non in base a "scale".
V: ma in questo modo ricadi di nuovo nello specismo, e devo ripeterti le obiezioni precedenti.
T: ma ora considero il gruppo solo per dire che tutti i suoi componenti hanno pari diritti. Sei sicuro che le tue critiche precedenti reggano ancora? Tutti stanno sullo stesso piano anche se su gradini differenti.
V: ma sei davvero sicuro che il bambino sia dotato di una coscienza "superiore"?
T: qui hai ragione, mi sembra evidente però che la sua potenzialità di uomo sia rilevante. 
V: "potenzialità"? Vedo che recuperiamo la metafisica di Aristotele.
T: Ma si tratta di un concetto che usiamo tutti i giorni. Perché è illecito torturare una persona anestetizzata? Perché quella persona tornerà ad essere cosciente. Lo stato di coscienza è una sua potenzialità.
V: mi puzza.
T: ad ogni modo non è necessario introdurre concetti metafisici, basterebbero quelli utilitaristici: fare del male a un bambino puo' minare una quantità notevole di felicità futura. E' chiaro che per un animale non si puo' dire altrettanto poiché non avrà mai accesso a una coscienza superiore. Considera che già oggi noi infliggiamo una gran quantità di dolore ai bambini per il loro bene futuro. La pluriennale schiavitù della scuola è giustificata proprio in questo modo.
V: e il caso del disabile mentale?
T: lui non ha nemmeno potenzialità, hai ragione. L'unico modo per difenderlo consiste nell'affermare il legame intravisto tra coscienza e specie, qualcosa che, lo ammetto, si puo' solo intuire. In fondo è il motivo per cui il vilipendio di cadavere ripugnante tutti,  religiosi e no.
V: quanto dici non è insensato ma - al di là della coscienza inferiore - la sofferenza inferta agli animali è troppa.
T: ti propongo questo compromesso: l'animale deve comunque essere riconosciuto come soggetto morale ma a lui si applica una morale meno esigente, ovvero quella utilitarista.
V: e questo dovrebbe giustificare una dieta carnivora?
T: bè, sì. E' grazie agli allevamenti che così tanti animali possono nascere e vivere. Se quella vita vale la pena di essere vissuta, dal punto di vista utilitaristico gli interessi di uomini carnivori e animali si combinano bene.

Perché la nostra sofferenza dovrebbe essere diversa da quella degli animali?
La risposta più popolare è: "intelligenza". Il tuo dolore conta solo se sei intelligente. Gli animali sono stupidi, quindi il loro dolore e la loro sofferenza non sono un male.
Ma allora il dolore di una persona con un basso QI vale meno? E quello di un bambino? E quello di un disabile mentale?

CATO-UNBOUND.ORG
Michael Huemer says that how we treat animals may be a crucial test of conscience.


È plausibile che un decennio di allevamenti intensivi abbiano causato più dolore e sofferenza di tutto il dolore e la sofferenza prodotto nella storia dell'uomo.


CATO-UNBOUND.ORG
Michael Huemer says that how we treat animals may be a crucial test of conscience.


Affermare che mangiare carne sia lecito non significa dire che il maltrattamento degli animali sia un nonsense, i peggiori esempi di allevamento animale non vanno confusi con la legittimità di essere carnivori. C'è uno spazio morale tra il veganesimo e il prendere a calci i cuccioli per divertimento. Inoltre, anche le pratiche di allevamento industriale che potrebbero sembrare più discutibili dal punto di vista morale sono ciò che rende possibile a molti uomini più poveri di accedere alla carne. Anche se una morte meno dolorosa dell'animale sarebbe auspicabile, non è ovvio che negare la carne agli ultimi sia la scelta più morale. Forse livelli ultra-minimi di sofferenza animale sono un lusso che possiamo concederci in quanto paesi ricchi, ma il fatto stesso di mangiare carne non può essere illegittimo.


CATO-UNBOUND.ORG
Do animals have rights? And even if not, do we still owe them anything?

L'ORATRICE

Come oratrice Greta è fantastica. Ieri la consideravo una montatura ma oggi ho cambiato idea e le rendo onore.
L'insolita prosodia degli autistici è talvolta considerata uno svantaggio, ma lei ha saputo trasformare la sua estrema immediatezza in uno stile disarmante. Mai discorsi che vanno oltre i 5 minuti.
Comunica bene tutta l'urgenza e la serietà della sua crociata, proprio in una fase di stallo globale sulla questione ambientale. Nel suo sguardo di ragazza innocente si mescolano rabbia e condanna. Riesce sempre a spiccare, non c'è nessun altro nella stanza che parli o si comporti come lei.
Purtroppo per lei, c'è solo una persona che riesce a far meglio: il suo arcinemico Trump.
YOUTUBE.COM
'You have stolen my dreams and my childhood with your empty words,' climate activist Greta Thunberg has told world leaders at the 2019 UN climate action summ...

PREGHIERA E CORONAVIRUS

Avete notato la sequela di cazzate che i social ospitano in occasione del coronavirus? Ognuno dice la sua.
Pensate che un tempo tutta questa gente non stava zitta. No. Pregava!
Ecco, vi siete appena fatti un'idea della preziosa funzione sociale della religione.
Commenti
  • Riccardo Mariani E' una buona idea? In assoluto non saprei cosa dire. Ma se la considero come alternativa alle farneticazioni sul cambiamento climatico sono ammirato e applaudo vigorosamente. https://www.lasicilia.it/.../anche-le-preghiere-per...
    Anche le preghiere per invocare la pioggia nell’entroterra siciliano
    LASICILIA.IT
    Anche le preghiere per invocare la pioggia nell’entroterra siciliano

I LIBRI

I libri fanno bene a tutti o sono solo la voce della plutocrazia?
Mah, quelli inferiori alle 150 pagine, in genere al servizio della vanità di chi li scrive.
Platone si è espresso in merito nel Fedro: il libri generano dimenticanza nelle anime degli studenti, che non useranno più i loro ricordi e si affideranno ai caratteri scritti scordandosi la propria storia. Il libro è un aiuto artificioso alla memoria da cui non scaturisce la verità ma solo una sua parvenza; si leggerà ma non si imparerà nulla accontentandosi di quella noiosa compagnia e dello spettacolo fornito da una saggezza non sorretta dalla realtà.
Interessante anche il confronto tra il reddito medio degli scrittori e quello dei cittadini.
SLATESTARCODEX.COM
I. Traditional book reviews tend to focus on a single book, such as Just Giving by Rob Reich. We ought, however, to be reviewing a broader…

lunedì 24 febbraio 2020

PEZZO DI CARTA

Ma perché la gente anela tanto al "pezzo di carta"? Bé, è abbastanza semplice, perché a nessuno interessa quello che hai studiato o sai. Vogliono solo un segnale (ovvero il pezzo di carta).
MEDIUM.COM
*Credentials in this case are not limited to just educational credentials but also work credentials i.e the ‘signal’ you get when you work…

PLASTICA

Riccardo Mariani e Jason Brennan hanno condiviso un link.
  • Ma perché i nostri politici vogliono portarci via i sacchetti di plastica e le cannucce? Questa domanda è ancora più sconcertante di quella legata al riciclo dei rifiuti.
    I divieti odierni sono persino meno razionali di quelli passati, e soprattutto avvantaggiano le élite. I prodotti di plastica a buon mercato hanno avvantaggiato soprattutto i poveri e la classe media, il che sembrerebbe renderla particolarmente antipatica a molti.
L'attacco a sacchetti e cannucce è il classico attacco dell'élite alla classe media.
E dove la classe media si unisce alla campagna, è perché vuole sembrare élite.

I DANNI DI GRETA

La Terra si sta scaldando e le emissioni umane di anidride carbonica sono uno dei principali colpevoli. Lo sappiamo da molto tempo. Tuttavia, anche chi si descrive come persona avversa al rischio, orientata al futuro e facile preda delle preoccupazioni, anche chi non deve essere convinto che non stiamo facendo abbastanza, resta frustrato dalla discussione sui cambiamenti climatici. Sembra che l'obbiettivo sia quello di convincere le persone che la cosa sia reale mentre il vero problema è che non sappiamo cosa fare. E' su questo punto che ci siamo incagliati, cosicché le iniziative sono solo di facciata e, poiché tutti lo sanno, quando diventano troppo costose vengono abbandonate e tanti saluti.
L'esempio dell'equivoco è incarnato all'equivoca Greta Thunberg, sentitela: "... sappiamo già tutto, conosciamo i fatti, conosciamo le soluzioni, basta darsi una svegliata e cambiare...".
Cambiare. Questo è il problema per i gretini. Se costruissimo una bella centrale nucleare dietro casa di Greta, magari perderebbe la sua sicumera.
Se Greta fosse una star emersa del tutto spontaneamente non ci sarebbe da biasimarla per la sua ingenuità, in fondo è solo una bambina. Chi alla sua età non pensava in quella maniera ai problemi del mondo? I buoni contro i cattivi e roba di questo genere. E chi siamo noi per giudicarla? Tuttavia, se dietro ci sono degli adulti è bene etichettarli come "coglioni"! Ci stanno facendo perdere tempo con una strategia centrata sul colpevolizzare il prossimo. Il fatto che la terra si scaldi non ci dice cosa fare: l' "essere" non si tramuta per magia in "dover essere". Ma non gliel'hanno spiegato nella prima ora di filosofia? http://backreaction.blogspot.com/…/climate-change-there-are…