martedì 7 luglio 2015

Economia dell'odio

Il rimedio: l'incentivo all'interazione. L'ideale sono i commerci. http://scholar.harvard.edu/files/glaeser/files/the_political_economy_of_hatred.pdf

Fair Play by Steven E. Landsburg


Il genitore economista
  • Se sei un genitore, sei un economista. L'economia riguarda le scelte difficili. Praticandola scopri quante variabili entrano in gioco e diventi + tollerante... 
  • L'economia allena la compassione. Perchè i carrelli della spesa sono oggi + grandi che ieri? Devi metterti nei panni di una famiglia tipo per scoprirlo... 
  • A volte questioni complesse diventano magicamente semplici quando spiegate al proprio figlio. Talmente semplici che le impara meglio anche il genitore. Un'occasione da nn perdere.
La lezione del cortile smaschera le ipocrisie della politica

  • La retorica redistribuzionista: i ricchi hanno troppo, i poveri troppo poco. Occorre + equità. Domanda: ma i politici che indulgono a una simile visione ci credono veramente... 
  • Basta un'occhiata alla vita di cortile x smascherare la grande ipocrisia: noi spingiamo i ns figli a condividere ma mai ventiliamo il diritto al furto... 
  • Nella vita dei piccoli la parabola della cicala si ripete ossessivamente: chi sperpera ora poi si ripresenta all'incasso in lacrime. Al che il genitore è costretto al sermoncino. Purtroppo qs sermoncino ce lo scordiamo nel mondo degli adulti... 
  • C'è chi difende il canone dicendo: è poca cosa di fronte alle spese militari. Chissà come reagiscono qs apologeti del canone quando i loro figli parlano così: "ok, ho rubato un biscotto ma conosco un bambino che ha rubato una bicicletta"... 
  • Conclusione: da genitori riconosciamo subito gli argomenti difettosi anche se con qs continuiamo ad usarli tra adulti...

lunedì 6 luglio 2015

Ministero del Matrimonio. Esperimenro mentale

Se un algoritmo potesse individuare i matrimoni più a rischio sareste d'accordo nel proibirli? The Department of Marriage: A Thought Experiment http://bleedingheartlibertarians.com/2015/07/the-department-of-marriage-a-thought-experiment/

The Che Guevara Myth and the Future of Liberty by Alvaro Vargas Llosa


  • Oggi il Che è un brand della società capitalista ma pochi conoscono la sua storia se nn attraverso il classico panegirico hollywoodiano. Nulla di più sviante. 
  • Chi era in realtà? Un tipo violento, di una violenza romantica quanto ideologica, innamorato della morte (altrui) che x tutto aveva un'unica soluzione: la rivoluzione. Sempre quella. Nelle sue lettere si dichiara continuamente "assetato di sangue". Ha quasi una concezione estetica della morte come certi fascisti europei. Chiede a tutti i suoi collaboratori + crudeltà e attribuisce i fallimenti rivoluzionari alla sviante pietà degli insorti. Protagonista in prima fila in tutte le esecuzioni. Motto: "se sei in dubbio uccidi". La rapina delle banche e l'esproprio appartenevano al suo modus operandi abituale... 
  • Il suo meglio il Che lo dette come direttore della Cabana dopo la Rivolucion. 200/1000 morti, esecuzioni tutte le notti. Ci teneva a presenziare. Capito il tipo? Come ci sono i mafiosi che si commuovono all'opera, ci sono anche le macchine di morte in grado di sciogliere ispirati inni alla rivoluzione contro tutte le ingiustizie.
  • Noto è il puritanesimo che imponeva alle città via via conquistate alla Rivoluzione, una specie di Sharia che regolava sesso, alcol e giochi. Una vera mania totalitaria, una passione x il controllo ipertrofico, a Cuba si occupò xsonamente della polizia segreta e dei campi di concentramento.... 
  • Il Che può essere inquadrato come un ortodosso. La sua ossessione era la controrivoluzione, che intendeva sttoncare sul nascere.. Le sue vittime preferite: dissidenti, cattolici, omosessuali, testimoni gi Geova... 
  • Se Castro è un pragmatico opportunista, il Che è l'ideologo puritano e intransigente, il fanatico della "sovietizzazione" a tutti i costi. Il suo modello: la Nord Corea. Spinse x la nuclearizzazione di Cuba da perte dell'URSS. Si allonta dai sovietici quando li reputò troppo arrendevoli nei trattati: Mao divenne il suo nuovo idolo. Inoltre l' URSS osava chiedere qualcosa in cambio dei volossali aiuti dimostrando una mentalità capitalista... 
  • Cuba si collocava stabilmente tra i primi 4 paesi del Sudamerica quanto a ricchezza. Bastarono pochi mesi del Che alla Banca Nazionale e al Ministero dell' Industria per far collassare un'intera economia e a stenderla per decenni. Ma in qs ambito + che radicale si dimostrò ignorante e i danni inferti da politiche sciagurate permanenti. Alla fine Cuba si rassegnò a vivere di sussidi sovietici... 
  • Fu per lo meno un abile guerrigliero? La cosa è ormai seriamente in dubbio. L' unico suo successo - Cuba - sembra viziato dalle mazzette a destra e a manca (d'altronde l'esercito di Battista era notoriamente corrotto e demotivato, non proprio un grande avversario). Altrove il Che fallì sempre conducendo a morte certa centinaia di xsone. Il risultato ottenuto era sempre lo stesso: rinforzare il militarismo e le ingiustizia... 
  • L'alter ego del Che? Alberdi. Molti tratti in comune: viaggi, cosmopolitismi, sensibilità sociale. Senonché nn uccise mai una mosca puntando su governi limitati, immigrazione, commerci, p.p. In qs modo rese grande l'Argentina. tanto per dire: le alternative c'erano. Peccato non esistano T-shirt con la loro effige..

venerdì 3 luglio 2015

La vera vittima del nostro tempo.

Paradosso: ci immaginiamo immersi in un mondo materialistico/consumistico quando in realtà viviamo in un mondo dove il gratuito e l'immateriale trionfa.

L'unica vera innovazione tecnologica che ci coinvolge tutti è internet: passiamo gran parte del nostro tempo sulla rete, costa poco (o nulla) e possiamo accedere a sempre nuove esperienze.

La vera rivoluzione consiste allora nel passaggio da consumi materiali a consumi immateriali se non spirituali. Oltretutto questi ultimi spiazzano i primi oltre che l'attività produttiva classica.

Il materialismo è la vera vittima del nostro tempo.

The Great Stagnation by Tyler Cowen


Capitolo 1 tesi
  • Alcune spie inquietanti: 1) jobless recovery 2) median wage 3) aumento tenore di vita (cfr tra generazioni) 4) debiti crescenti sia nel pubblico che nel privato. Cosa ci segnala tutto ciò?... 
  • Tesi del libro: abbiamo raccolto tutti i "frutti bassi" dell'innovazione ma programmiamo le ns vite come se ce ne fossero altri disponibili... 
  • Low Hanging Fruit: terra libera, libera immigrazione, nuove tecnologie.... 
  • La Rivoluzione Industriale ha rotto gli argini dello sviluppo e la sua forza propulsiva si è fatta sentire fino al cuore del 900 ma ora sembra esaurirsi. Il PIL di tutte le nazioni + ricche rallenta in modo evidente, i guadagni di produttività seguono la stessa sorte... 
  • Tecnologia: togliete la magica intrnet: la ns. vita è praticamente la stessa che negli anni 50. Certo, i servizi sono migliorati x qualità e affidabilità ma sono fondamentalmente ancora quelli: auto, elettrodomestici, elettricità. Il mondo dei Jetson nn si è mai realizzato. L' uomo è andato sulla luna e pensavamo alla rivoluzione tecnologica ma nulla è successo... 
  • Istruzione: è cresciuta molto la partecipazione, difficile oggi che un talento resti infruttuoso. Anche qs via di sviluppo sembra ormai satura (il tasso di partecipazione scolastica addirittura cala). Lo "studente marginale" oggi è una testa di rapa, difficile che sarà mai lui a garantirci la prosperità futura... 
  • Discriminazione. E quando donne e altre minoranze entreranno a pieno titolo nel sistema produttivo? Anche questo "frutto basso" è stato colto nei decenni passati... 
  • Una speranza x l'immediato: i paesi poveri. Qs. economie hanno ancora molti frutti bassi da cogliere e il beneficio potrebbe estendersi anche a noi che siamo fermi nella palta
capitolo 2 contabilità nazionale

  • Obiezione alla tesi del libro: ma i numeri della produttività sembrano buoni! Sì ma potrebbero essere ingannevoli: in gran parte sono ottenuti licenziando (e mantenendo inalterata la produzione). Spesso segnalano solo bolle (vedi produttività finanziaria). D'altronde salari e azioni sono stagnanti, evidentemente parliamo di una produttività sterile... 
  • Il punto debole della contabilità nazionale: il valore di beni e servizi statali è valutato al prezzo (poichè sono venduti) quello di beni e servizi statali al costo (visto che nn esiste x loro un mercato). Ora, un aumento di produzione si traduce in un aumento meno che prop. nel valore ma qs. dinamica è catturata dai prezzi nn dai costi cosicchè il contributo statale risulta sopravvalutato. Un conto è arricchirsi con l"export un altro espandendo la spesa pubblica. Domanda: quanto PIL dobbiamo a sopravalutazioni di qs. tipo? Tesi: quanto + il governo partecipa all'economia tanto + è difficile capire se stiamo migliorando. Ai tempi d'oro dell'innovazione il G. pesava per il 5% sul PIL... 
  • Quanto vale veramente la nostra sanità? Domanda legittima visto che i dottori nn si sottopongono al test del mercato. Con loro oltretutto, persino il criterio di mercato funziona poco (figuramoci il criterio della spesa): 1) i benefici sono troppo protratti in là nel tempo cosicchè finiscono x contare altri fattori 2) di solito nn spendiamo i ns. soldi ma i soldi di altri (governo o assicurazioni). Qui la produttività nn è misurabile in modo attendibile: confronta Cipro e USA. Questi ultimi spendono di più senza ottenere di più. Ciò significa che la produttività sanitaria di Cipro è superiore? Si può escluderlo, molto semplicemente la produttività sanitaria è molto ambigua... 
  • Tesi: alcune cure funzionano altre no e noi spendiamo molto di più per le seconde. Tutta la ns. spesa marginale è sulle seconde. Conclusione: nella sanità è evidente + che altrove che i LHF sono stati colti. Qui + che mai un aumento della spesa pubblica nn segnala necessariamente un aumento di pari importo della ricchezza e purtroppo è proprio l'ampliamento di qs settori a trainare il PIL e a farci dire che stiamo meglio... 
  • L'istruzione è un altro settore dove la spesa è aumentata molto. Quanto ha reso qs. investimento? Gli studenti sono + preparati oggi? Nella scuola dell'obbligo gli ultimi 40 anni nn sembrano registrare miglioramenti (italiano e matematica). Qs. mediocri risultati sono ottenuti avendo a disposizione ragazzi più intelligenti e con più mezzi e il pc a casa. La matem. poi nn cambia cosicchè le tecniche d'insegnamento possono affinarsi. Nel frattempo la spesa x alunno è raddoppiata. Forse le scuole sono più accoglienti e offrono + attività rispetto a ieri. Come se nn bsstasse nemmeno qui c'è un market test gran parte della spesa è pubblica. Ebbene, anche qs ambiguo settore risulta trainante quando misuriamo la crescita di qs. anni.
capitolo 3 internet

  • In realtà l'innovazione esiste: internet. Solo che è ben diversa da quella passata. Crea un valore differente xchè di natura mentale visto che i suoi servizi sono per lo più gratuiti ed è difficile quantificarli. Inoltre nn sono disponibili x tutti, occorrono abilità cognitive particolari x sfruttarli e goderne... 
  • Immagina che si scopra la droga xfetta: tutti noi staremmo meglio ma gli indicatori economici segnerebbero un tracollo. Ebbene, internet produce uno scollegamento del genere lasciandoci nel mistero. Comprare 2 euro di banane alza il pil di 2 euro ma godere con internet x 20 euro nn incide sulle cifre ufficiali anzi le abbassa xchè ci distoglie da altri lavori... 
  • Internet genera pochi posti di lavoro. Tutti abbiamo sentito di Twitter ma solo qualche centinaio di xsone lavora lì. Il lavoro grosso lo fanno gli utenti x divertimento. Il resto lo fanno le macchine o da lavoratori con competenze particolari. Ecco spiegate le jobless recovery o il fatto che alta disoccupazione conviva cpn imprese alla vana caccia di xsonale... 
  • Paradosso: ci immaginiamo immersi in un mondo materialistico/consumistico quando in realtà viviamo in un mondo dove il gratuito si è moltiplicato. La vera rivoluzione consiste allora nel passaggio da consumi materiali a consumi immateriali se non spirituali. È difficile dare un valore a qs. attività spirituale mentre è chiaro come incida negativamente sulle attività tradizionali che creano un valore più facilmente quantificabile.

giovedì 2 luglio 2015

L'economia del Neolitico


  • Neolitico: passaggio all'agricoltura, fine del nomadismo, aumento delle diseguaglianze, avvento proprietà privata, inizia il lavoro duro, diminuisce il benessere ma si pongono le basi x la fuoriuscita dalla trappola malthusiana. Aggiungo che il fenomeno si è ripetuto + volte indipendentemente...
  • Mistero: perchè cambiare stile di vita visto che si finisce per stare peggio?...
  • Ipotesi dei primi studi: la crescente aridità crea dello oasi che attirano insediamenti facili...
  • Matranga: l'emergere di un clima stagionale spiega tutto. Le stagioni sono uno shoc x i nomadi che nn accumulano e che quindi nn possono più diversificare la loro dieta...
  • La diseguaglianza emerge con la prop.privata. La difesa del prodotto richiede una concentrazione di più individui rispetto alle bande nomadi. Ci si conosce meno e si interagisce meno con l'altro. Spesso le relazioni sono anonime. A ciò si aggiunga che l'opera dell'agricoltore è meno monitorabile. L'informazione privata abbonda e la p.p. diventa il mezzo ideale per conservare la fiducia reciproca e minimizzare gli opportunismi...
  • Perchè i grandi sprechi che alla fine rendevano + poveri gli stanziali? Era un modo x segnalare la propria potenza ai possibili ladri. E anche un modo x realizzare coesione sociale nella difesa del bene comune accumulato. Il sacrificio garantiva adesione ai valori sociali. La cosa era quanto + necessaria tanto + cresceva la numerosità del gruppo e le sue diseguaglianze interne. Altra teoria del "sacrificio": liberarsi del superfluo x rendersi prede meno ambite...

All'origine della pretesa cristiana di Luigi Giussani


Introduzione e capitolo primo.
  •  L' ipotesi cristiana vive di ragioni a priori e di ragioni a posteriori. Giussani si concentra sulle seconde, in particolare sul valore della testimonianza. L' analogia del delitto calza a pennello per capire meglio: analizzando la scena del delitto posso farmi un' idea del colpevole ma conoscendo i sospettati posso aumentare o diminuire le probabilità della mia ipotesi iniziale. Ecco, Giussani punta tutto sulla conoscenza che segue l' idea iniziale (o a priori). Punta tutto sulla "fase seconda", ovvero sull' esperienza religiosa. Da qui una possibile critica: non sono in molti i privilegiati a cui è dato di fare una profonda esperienza religiosa...
  • Non si può chiedere di Dio a chi nn crede poiché Dio è al suo fondo un'esperienza da vivere, un'esperienza di cui l'ateo è privo...
  • L'uomo immagina la soluzione al dilemma delle cose ultime partendo dai dati di realtà che esperisce tutti i giorni. In qs senso la sua immaginazione è induttiva (scientifica) ovvero ragionevole. La religione è una costruzione con fondamenta razionali...
  •  I frutti dell' immaginazione: 1) l'uomo si rivolge all'ignoto immergendosi in un flusso armonico che gli consente di abbracciare il suo destino 2) l'uomo si rivolge con fiducia all"ignoto come ad una persona benevola... 
  • METODO 1 razionale: conoscere tutte le religione x scegliere la migliore. Ma come è possibile immagazzinare tanta sapienza? Questo metodo è astratto, utopico, contrario alla nostra natura... 
  • METODO 2: considerare solo le religioni principale e decidere. È cmq un metodo lacunoso, pensate a cosa sarebbe successo applicando qs. metodo 2000 anni fa a Roma... 
  • METODO 3: prendere il meglio da ogni religione (sincretismo). Ma nn x tutti "il meglio" coincide... 
  • METODO 4 o empirico: adeguati alla tua tradizione mantenendoti pronto a convertirti allorchè incontri ciò a cui la tua ragione aderisce meglio
  • IMHO: nella tradizione sei già immerso di fatto, non devi "immergerti". Nella condizione in cui sei fai le tue ipotesi e verifica le proposte più vicine, i nuovi incontri ti faranno aggiornare sempre la tua credenza. Il metodo religioso non è mai differente dal metodo scientifico...
continua

Race Against The Machine by Erik Brynjolfsson, Andrew McAfee


capitolo 1
  • Il tema del libro IT e lavoro. Si parte da un'osservazione preoccupante: xchè i livelli occupazionali nn vengono ripristinati anche se la recessione è rientrata? Eppure gli altri indicatori esprimono un'economia in salute. Le ditte comprano macchinari ma nn assumono... 
  • Prima spiegazione: ciclicità. La crescita è illusoria e le ditte nn assumono, nn si fidano. Tutto nella norma: l'economia è malata e la disoccupazione impazza (Krugman). La domanda esangue contribuisce alla stanca agonia. Un normale ciclo evonomico affrontato con i mezzi sbagliati... 
  • Seconda spiega: stagnazione. Un lento declino si trascina. Non sappiamo più innovare, abbiamo puntato tutto sul welfare. I "frutti bassi" della rivoluzione sono stati già colti. I delta pil riscontrati sono illusori, afferiscono per lo più a settori pubblici artificiosamente espansi. La Recessione nn è un fattore decisivo (Tyler Cowen)... 
  • Terza spiega: l'emergere di Cina e India ha equalizzato i redditi della classe media. La grande convergenza crea stagnazione nei paesi più ricchi. L'innovzione pervasiva nn premia chi mantiene i livelli precedenti di innovazione (Michel Spence)... 
  • Quarta ipotesi: "fine del lavoro". Non c'è poca innovazione, ce n'è troppa: le macchine sostituiscono l'uomo minacciando il lavoratore della classe media... 
  • Tesi del libro: si sposa l'ultima ipotesi: nè Grande Recesdione né Grande Stagnazione ma Grande Ristrutturazione: il sistema produttivo vuole + macchine e - lavoratori... il che può essere fonte di mille problemi...
continua

mercoledì 1 luglio 2015

Poligamia. Perché no?


  • Tesi: tutte le obiezioni alla Poligamia si applicano anche al Matrimonio Tradizionale, quindi nn ha senso nn riconoscere P...
  • Prima obiezione: P. rafforza la discriminazione della donna. Ma questo può valere anche per MT. Il fatto che un matrimonio sia contratto tra tradizionalisti nn significa che nn debba essere riconosciuto...
  • Seconda obiezione: in P il rapporto padre/figlio è superficiale. Prendi allora un MT con molti figli, anche lì i rapporti col padre sono più superficiali ma nessuno si sogna di penalizzarli...
  • Terza obiezione: legalizzare P richiede una riforma radicale dei codici fiscali, civili ecc. Francamente nn sembra un problema insormontabile...
  • Quarta obiezione. Si crea penuria di donne e abbondanza di uomini senza partner, il che porta squilibri, aggressività, sovrainvestimento sui figli anzichè sulle figlie. La scarsità di donne le rende oggetti pari a merci, il loro ruolo è poi quasi sempre di tipo tradizionale. I ricchi sono privilegiati e ad essi è riservata la riproduzione. Risposta: anche il matrimonio tra lesbiche crea penuria di donne eppure molti lo accettano. Anche le donne che non intendono sposarsi danneggiano ola società creando penuria? Si tratta poi di congetture fondate su alcune esperienze passate dove vigeva una P. particolare, oltretutto alcune nn sono nemmeno così nefaste: se si riproduce il meglio della società avremo una società eugeneticamente migliorata. Altre sembrano secondarie: se in P. il ruolo della donna è più di stampo tradizionale la cosa rappresenta un problema solo per chi avversa questa ripartizione dei ruoli. Inoltre una donna scolarizzata alla quale è impedito il matrimonio infantile sa e può scegliere. Piuttosto, come si rapportano la felicità della donna in P e in M...
  • Parlando di P ci si preoccupa del potenziale soggetto debole, la donna. Purtroppo lo fa chi nn sembra troppo preoccupato della sorte dei figli nel matrimonio omosessuale...
  • Se nn legalizziamo P. creeremo un mercato nero con donne senza diritti, adulteri, mancanza di trasparenza ecc. Forse P. non è l'optimum ma renderla illegale è ancora peggio...

Una critica al concetto di disobbedienza civile di Martin Luther King


  • Disobbedienza Civile. La posizione di MLK: puoi infrangere una legge ingiusta se ti sottoponi alla pena corrispondente. In caso contraroo sarebbe l'anarchia...
  • Obiezioni: 1) tollerare la punizione significa consentire la realizzazione di un'ingiustizia 2) MLK è pessimista circa gli effetti dell'anarchia sul vivere sociale...
  • Esoterismo: x quanto la teoria di MLK sembri scorretta, resta la migliore da divulgare alla massa...
  • MLK: accettare la punizione ti porterà a riflettere meglio su quali siano le leggi veramente ingiuste...
  • Anche in qs versione la posizione di MLK presenta 2 problemi: 1) nn considera l'alternativa di raccomandare prudenza e riflessione 2) esistono molti  "virtuosi paurosi": nn potremmo mai contare su di loro per combattere le ingiustizie...
  • Michael Huemer: infrangere una legge ingiusta è doveroso così come è doveroso cercare d'impedirne l'applicazione...
  • Esempio: cammini con il tuo amico gay quando incroci un paio di bulli che ti bloccano e ti chiedono se il tuo amico è frocio. Che fai? Menti ma poi, una volta portato in salvo il tuo amico, ti senti in dovere di tornare dai bulli x dire loro che hai mentito sopportandone le conseguenze? 
  • E se la gang ti chiede di giurare su quanto affermi? Ci sono gli estremi per giurare il falso?
  • Le 3 leggi della promessa: 1) è lecito romperla se estorta con la forza 2) è lecito romperla per realizzare un bene + grande (es.: ho promesso di prenderti all'aeroporto ma sulla via incontro un ferito che mi chiede aiuto) 3) è lecito romperla se realizzo le conseguenze atroci del suo mantenimento (es. ho promesso di prestarti la mia pistola ma vengo a sapere che vuoi fare una strage...
  • E lo spettro dell'anarchia? Il fatto che molti disobbediscano a leggi giuste nn rappresenta un buon argomento per impedirvi di disobbedire a leggi ingiuste. Il rimedio al primo inconveniente è semplice: investire di più sul ragionamento etico...

martedì 30 giugno 2015

Asteroidi

Marginal REVOLUTION — Small Steps Towards A Much Better World: "Today is Asteroid Day, the anniversary of the largest asteroid impact in recent history, the June 30, 1908 Siberian Tunguska asteroid strike. The Tunguska asteroid was only about 40 meters in size but the impact was 1000 times more powerful than the Hiroshima nuclear bomb.

Large asteroid strikes are low-probability, high-death events–so high-death that by some estimates the probability of dying from an asteroid strike is on the same order as dying in an airplane crash. To mark asteroid day, events around the world, including here at the observatory at George Mason University, will discuss asteroids and how we can protect our civilization.

Tyler and I are signatories to the 100X Declaration which reads in part:

There are a million asteroids in our solar system that have the potential to strike Earth and destroy a city, yet we have discovered less than 10,000….

Therefore, we, the undersigned, call for…A rapid hundred-fold acceleration of the discovery and tracking of Near-Earth Asteroids to 100,000 per year within the next ten years.

I am also a contributor to an Indiegogo campaign to develop a planetary defense system–yes, seriously! I don’t expect the campaign to succeed because, as our principles of economics textbook explains, too many people will try to free ride. But perhaps the campaign will generate some needed attention. In the meantime, check out this video on public goods and asteroid defense from our MRU course (as always the videos are free for anyone to use in the classroom.)"



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Sustainable Capitalism

Sustainable Capitalism | askblog: "The title of this post contains a redundancy. Capitalism is inherently sustainable, relentlessly producing more human satisfaction using fewer resources. What environmentalists call “sustainability” ought to be called primitivism, producing less human satisfaction using more resources. Read Ausubel’s entire piece."



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Is There Anything Good About Men?: How Cultures Flourish by Exploiting Men by Roy F. Baumeister


capitolo 1
  • Le maggiori differenze tra uomo e donna si configurano come trade off: se U è migliore nel fare X allora D fa meglio Y... 
  • Non esiste società al mondo in cui gli uomini non dominino. Perchè? Tre spieghe: 1) l'uomo è superiore 2) la donna è oppressa 3) uomo e donna hanno motivazioni differenti...
  •  La terza spiegazione sembra vincente: le inclinazioni dell'uomo sembrano più idonee a costruire sistemi sociali estesi, anonimi, astratti. La donna è più attratta dalla sfera personale... 
  • Tesi del libro: la cultura è una costruzione maschile ma ciò nn significa che tuteli il maschio, al contrario, gli uomini ricoprono spesso i panni della vittima... 
  • Il femminismo ha prodotto uno spiacevole effetto collaterale: la teoria del complotto patriarcale. Non sembra davvero una tesi sostenibile. Avete mai sentito dei maschi complottare? In genere maschi e femmine collaborano. Il conflitto dovrebbe essere qualcosa che accade all'insaputa dei protagonisti. Solo alcune femministe radicali sembrano coscienti... 
  • Il femminismo da movimento per i pari diritti si è trasformato in movimento antagonista. Molti cervelli hanno giudicato raggiunti gli obbiettivi mollando il colpo e lasciando il movimento nelle mani della frangia più radicale... 
  • Non lo si può negare: chi nell'accademia revoca in dubbio gli assunti femministi rischia. Non esiste un pari trattamento tra ipotesi esplicativi. Es. il wage gap: esistono molte ipotesi alternative all'oppressione dei pregiudizi (full time, rschio, sacrifici, preferenze, negoziazione...) eppure... Altro esempio eloquente sono le ricerche sulle preferenze sul sesso del nascituro, spesso sono dovute all'assetto istituzionale più che hai pregiudizi ma ipotizzarlo pubblicamente è molto rischioso... 
  • U. e D. sono differenti, le culture che capitalizzano qs. differenza sono vincenti. Il matriarcato ha perso in questa lotta. Perchè. Tesi: nn che le donne siano inette a governare ma hanno meno motivazioni: sono più avverse al rischio e ai sacrifici (hanno più alternative alla carriera)... 
  • Ma come è possibile che il sistema sfrutti i maschi quando i maschi sono ai vertici di qualsiasi organizzazione? L'errore qui è di concentrarsi sui vertici. Guarda anche ai margini, scoprirai che anche lì la prevalenza maschile è indiscutibile. Margini: prigione, barboni, incidenti sul lavoro, vitime di guerra. Per la nostra cultura la vita di un uomo vale meno. Spiegazioni? Forse è tutto legato alla generazione della prole: bastano pochi uomini per garantire una numerosa figliolanza, mentre le donne devono essere necessariamente molte... 
  • Norah Vincent: una femminista che si è fatta passare da uomo x scrivere il suo libro. Conclusione inattesa: che vita di m.!... Trade off. Esiste un genfer gap opposto nei salari e negli incidenti sul lavoro. Forse sono legati: parte del salario copre i rischi di incidenti. La logica del trade off compensa i gender gap e spiega molto in qs. tematiche.
continua

lunedì 29 giugno 2015

Perchè il moralismo tira

I sermoni fanno vendere a prescindere dal prodotto  http://www.massmoralizing.org/#about

Un'interpretazione del Don Chisciotte

Ascoltata ieri: l' hidalgo si attarda a credere nelle "regole" del passato, non si aggiorna, ha un rifiuto verso il rinnovamento, non tiene il passo dei tempi e preferisce credere che l'auro bel tempo che fu - quello della cavalleria - continui ad esistere.

video personali

https://www.youtube.com/watch?v=71Belp3v8fw

https://www.youtube.com/watch?v=Xbv0pW1VTBM

https://www.youtube.com/watch?v=WuSKNrLJSmI

https://www.youtube.com/watch?v=OAhOJBoDGyo

https://www.youtube.com/watch?v=YGyIqUZn6GQ

https://www.youtube.com/watch?v=kyTcUPzlUZ0

Scandinavian Unexceptionalism di Nima Sanandaji


capitolo 8
  • Il tasso di povertà tra i gli "americani scandinavi" è pari a quello degli scandinavi, senonchè i primi sono mediamente più ricchi...
  • Gli scandinavi hanno una cultura particolare: robusta etica del lavoro, notevole fiducia reciproca. probabilmente le loro buone prestazioni economiche dipendono più dalla cultura che dall'assetto istituzionale. 
  • Il welfare nn sembra essere il motore della prosperità, la cultura (o la genetica) ha un ruolo predominante. Il welfare esteso, colpendo gli incentivi, minaccia la ricchezza.
continua

sabato 27 giugno 2015

Anche negli USA passa il matrimonio omosessuale

Il matrimonio omosessuale è legalizzato a ritmo crescente un po' in tutto il mondo, i cattolici stanno perdendo la loro "battaglia persa", spero che non si demoralizzino e si concentrino invece sul bicchiere mezzo pieno: di fronte a loro ci sono almeno due sfide stimolanti:
  • Ora finalmente potranno dimostrare nei fatti e non a parole che la Famiglia Tradizionale funziona davvero meglio, che in essa il bambino cresce mediamente più equilibrato e felice. Nella società ci sarà una concorrenza effettiva che faciliterà i confronti su questo punto. S’impegnino anche per favorire una conoscenza reale su questo punto battendosi contro i veli del politically correct che affliggono molta ricerca accademica.
Ma a me interessa soprattutto la seconda:
  • Chi ora beneficia di pari diritti presto si lamenterà che l'uguaglianza effettiva fatica ad affermarsi, che sono necessari dei privilegi (quote, bonus, diritti...) a compensazione di una pervasiva cultura omofoba che ancora opprime la minoranza indipendentemente dai diritti concessi. Un copione già visto. Ebbene, i cattolici hanno l'occasione di condurre una battaglia libertaria tesa ad ostacolare questo genere di ingegneria sociale.
supreme-court-gay-marriage-for-favorible-ruling

Scandinavian Unexceptionalism

Scandinavian Unexceptionalism: "The descendants of Scandinavian migrants in the US combine the high living standards of the US with the high levels of equality of Scandinavian countries. Median incomes of Scandinavian descendants are 20 per cent higher than average US incomes. It is true that poverty rates in Scandinavian countries are lower than in the US. However, the poverty rate among descendants of Nordic immigrants in the US today is half the average poverty rate of Americans – this has been a consistent finding for decades. In fact, Scandinavian Americans have lower poverty rates than Scandinavian citizens who have not emigrated. This suggests that pre-existing cultural norms are responsible for the low levels of poverty among Scandinavians rather than Nordic welfare states."



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venerdì 26 giugno 2015

Robert Jürjendal - Tantsiks ka

La libertà per Croce

E' un concetto per noi difficile da afferrare poichè è inerente alla dialettica anzichè alla logica classica.

Implica il riconoscimento di forze superiori legate allo Spirito e alla Storia. Esse agiscono creando parti e conflitti che si sintetizzano benignamente in una forza finale. Il liberale riconosce, accetta e si adegua a questo movimento dialettico.

Ci si chiede come possa esistere una posizione anti-liberale? Dal punto di vista della logica classica non esiste, ma dal punto di vista dialettico è colui che si oppone alle Sintesi della Storia volendo far prevalere la sua parte in modo che controlli, plasmi e rinchiuda tutto il mondo. L'anti-liberale è colui che vorrebbe fare della sua parte un Tutto (totalitarismo).

Infinite Jest di David Foster Wallace. Pt.1

  • Tiri liberi: ...riesco quasi a vederli deLint e White, seduti con i gomiti sulle ginocchia nella posizione defecatoria tipica degli atleti a riposo...
  • Una spruzzatina proustiana ci sta sempre bene: ... Orin si ricorda che nel bel mezzo del trasloco io uscii di casa di corsa piangendo come una fontana e mi presentai in cortile con una tutina rossa e pelosa tipo orso, e urlavo e tenevo nel palmo della mano qualcosa di davvero sgradevole a vedersi. Dice che avevo piú o meno cinque anni e piangevo ed ero tutto rosso nell’aria fredda della primavera. Continuavo a ripetere qualcosa che non capiva, finché mia madre non mi ha visto, ha spento il Rototiller e si è avvicinata per vedere cosa avevo in mano. Era un grosso pezzo di muffa – Orin pensa venisse fuori da qualche angolo buio della cantina della casa di Weston, che era sempre calda per via della caldaia e ogni primavera si allagava. Per come lo descrive lui, quel pezzo di muffa era orripilante: verde scuro, viscido, a tratti irsuto, punteggiato qua e là di chiazze fungiformi gialle, arancioni e rosse. Ma quel che è peggio, videro che quell’affare appariva stranamente incompleto, come fosse stato morsicato; e c’era un po’ di quella roba nauseante intorno alla mia bocca aperta. Stavo dicendo: «Ho mangiato quest’affare»...
  • Mamme dopo l'incidente:... dice che a questo punto i suoi ricordi si confondono, forse a causa dell’ansia. Ci sono due versioni. Nella prima la Mami comincia a girare per il cortile in ampi cerchi di pura isteria: «Dio!» esclama.
  • Giornate nere:... le mattine peggiori, coi pavimenti freddi e le finestre calde e la luce senza pietà – la certezza dell’anima che il giorno non dovrà essere traversato ma scalato verticalmente, e andare a dormire alla fine della giornata sarà come cadere da un punto molto in alto, a strapiombo...
  • E adesso un po' di teologia:... "mi sembra che Dio abbia un modo piuttosto disinvolto di gestire le cose, e questo non mi piace per nulla. Io sono decisamente antimorte. Dio sembra essere sotto ogni profilo promorte. Non vedo come potremmo andare d’accordo sulla questione, lui e io, Boo".
  • James Struck: ... e quel James Struck che sembra sempre lasciarsi dietro la scia come le lumache...
  • Il capo-allenatore: Schtitt, a quasi settant’anni si è ammorbidito fino a diventare una sorta di anziano uomo di Stato che comunica astrazioni piú che disciplina, un filosofo anziché un re. La sua funzione piú importante è quella verbale; in tutti e nove gli anni di Schtitt all’Eta la bacchetta da meteorologo non ha avuto contatti correttivi con un solo sedere d’atleta...
  • Privilegi dell'handicap: Mario piú che altro ascolta. Si può dire che Mario è un ascoltatore nato. Una delle cose positive dell’essere visibilmente menomato è che la gente a volte può dimenticarsi che ci sei, perfino quando interagisce con te. È un po’ come origliare. È un po’ come se dicessero: Se in realtà non c’è nessuno là dentro allora non c’è ragione di essere timidi. Ecco perché le cazzate cadono a pioggia quando c’è nei paraggi un ascoltatore menomato, le convinzioni profonde vengono rivelate e ci si abbandona ad alta voce a ricordi privati tipo diario;
  • Problemi con le vie aeree:... quando Schtitt espira fa dei piccoli suoni che variano in esplosività fra la P e la B.
  • Narciso social: Schtitt poi sprofonda nel tipo di silenzio di chi si diverte a riavvolgere e riascoltare mentalmente ciò che ha appena detto.
  • Ecco, il solito canadese:... come la maggior parte dei canadesi, John Wayne solleva leggermente una gamba per scoreggiare, come se la scoreggia fosse una cosa che richiede impegno.
  • Il vero giocatore di tennis: Ortho Stice e John («N.R.») Wayne appaiono piú distaccati che affaticati; hanno quella capacità da vero giocatore di spegnere per brevi periodi la loro intera rete neurale; fissano lo spazio che occupano, avvolti nel silenzio, distanti per un momento dalla correlazione degli eventi.
  • Tassonomia da spogliatoio: John Wayne è della scuola calzino-scarpa, calzino-scarpa...
  • I colori del tennista:... gambe e braccia color terra di Siena carico tipo guantone da baseball e piedi e caviglie di un bianco pancia-di-rana, il bianco della tomba, mentre i busti, le spalle e le parti superiori delle braccia tendono piú al bianco sporco – ai tornei i giocatori possono sedere in tribuna senza maglietta, cosí prendono almeno un po’ di colorito al torace. Le facce sono la cosa peggiore, forse, la maggior parte rosse e lucenti con in piú qualche residua spellatura profonda data dalle tre settimane di fila di tornei all’aperto in agosto-settembre.
  • Lezione di teoria agli under 14:... "Mettiamo che devi scoreggiare... sai che è una di quelle puzzolentissime, pressurizzate»... mormorii enfatici adesso, scambio di occhiate. Josh Gopnik annuisce con calore... "per cautela non la fai", dice Josh..."ma cosí hai trattenuto una scoreggia urgente, e corri per il campo cercando di vincere con una terribile impellente puzzolentissima scoreggia che a sua volta corre per il campo dentro di te".
  • Le fatiche dei match in trasferta:... neppure i tappi per orecchie in polistirolo espanso Flents modello industriale possono risolvere il problema di un compagno di stanza che russa se il compagno in questione è cosí gigantesco e adenoideo che le sue russate creano vibrazioni subsoniche che arpeggiano lungo tutto il vostro corpo e la vostra branda tremola.
  • Cose scoperte in comunità:
... che certe prostitute tossicodipendenti hanno piú difficoltà a smettere con la prostituzione che con la droga, fornendo poi una spiegazione che riguarda l’opposta direzione del flusso di denaro nelle due attività...
... che la solitudine non è una funzione dell’isolamento.
... che le attività noiose diventano perversamente molto meno noiose se ci si concentra molto su di esse.
... che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.
... che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza.
... che è possibile addormentarsi di botto durante un attacco d’ansia.
... che quando vi si vuole convincere che si tratta di un disagio, l'addetto [una specie di Cacciari] vi fa sedere a guardarlo mentre scrive DISAGIO su un pezzo di carta poi divide la parola con un trattino cosí da farla diventare DIS-AGIO, poi vi fissa come se si aspettassero di vedervi colpiti da un’accecante consapevolezza epifanica.
... che il novantanove per cento dei pensieri di chi soffre di pensiero compulsivo è rivolto a se stessi.
... che il novantanove per cento dei pensieri di chi soffre di pensiero compulsivo è rivolto a se stessi.
... che il novantanove per cento dell’attività del pensiero consiste nel cercare di terrorizzarsi a morte.
... che provare a ballare da sobri è tutto un altro paio di maniche.
... che Dio potrebbe inserire la questione se crediate nell’esistenza di un dio o meno piuttosto in basso nella lista delle cose sul vostro conto che a lui/lei/esso interessano.
... che farsi togliere un tatuaggio vuol dire solo passare da una forma di deturpazione a un’altra.
... che un’esibizione semovente di tatuaggi ad alto pentimento induce alla malinconia.
  • Vita sociale tra gli esclusi: Don Gately ha sviluppato l’abitudine di fissare freddamente Ewell fino a quando il minuscolo avvocato si cheta; in parte fa cosí perché spesso Gately non riesce a seguire ciò che dice Ewell, e non sa se questo accade perché lui non è abbastanza sveglio o colto per capirlo o se invece è perché Ewell è completamente fuori di testa...
  • Cose che peggiorano col tempo: Michael Pemulis ha l’abitudine di guardare da un lato e dall’altro prima di dire qualcosa... questa cosa peggiora quando ha preso un paio di indrine.
  • Esaminando "la roba":... il profilo contorto dal monocolo che tiene nell’orbita...
  • Camerata... coi letti a pelle di tamburo...
  • I pusher: due ex ribelli canadesi che portavano avanti progetti insurrezionali pateticamente obsoleti...
  • Premulis frega il negro che spaccia nella sesta strada... sentendosi come doveva essersi sentito William Penn nel suo cappello da quacchero quando intorno al XVI secolo aveva barattato della chincaglieria in cambio del New Jersey trattando con i tonti nativi del luogo...
  • Il siriano appena giunto al campus: ... per questa giovane promessa due settimane pagate di allenamenti per rettificare una dinamica del servizio che gli sta erodendo il capitello radiale.
  • Post-allenamento, pre-doccia:... col sudore nei capelli sul punto di solidificarsi e congelare.
  • Spettatori dietro le reti metalliche:... le dita orribilmente aracnodattiliche...
  • Uno dei momenti più tristi in assoluto:... quell’invisibile svolta alla fine di una festa – anche di una brutta festa – quel momento di tacito accordo quando tutti cominciano a raccogliere l’accendino e la partner...
  • Il pre-suicidio: uno dei miti piú pericolosi è quello secondo il quale chi sta per suicidarsi diventa sempre positivo e generoso e altruista. La verità è che le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo.
  • Arriva la figa... accompagnata dallo staccato dei fragili tacchi a spillo.
  • Spacciatori downtown:... ragazzetti tanto neri da essere blu, orrendamente giovani e scheletrici, poco piú che ombre viventi coi berretti di maglia e le felpe lunghe fino al ginocchio e le scarpe da basket bianchissime; spostano il peso da un piede all’altro e si soffiano nelle mani a coppa alludendo alla disponibilità di un certo Materiale, vi alludono appena, con la postura e lo sguardo annoiato, vuoto e arrogante.
  • Funzioni continue:... c'era poi A.Y. («Campo Vettoriale») Rickey della Brandeis University, che entusiasmava Hal e Mario a Weston sfilandosi il gilet senza prima togliersi la giacca del vestito, cosa che anni piú tardi M. Pemulis ha denunciato come mero trucchetto da prestigiatore da quattro soldi, una misera applicazione di certe caratteristiche basilari delle funzioni continue, rivelazione che è dispiaciuta a Hal nel modo tipo Babbo-Natale-non-esiste mentre Mario ha semplicemente ignorato il tutto e ha preferito considerare pura magia la faccenda del gilet.













Enciclica laudato si'

Ho cercato di leggere il documento papale con il sussidio di alcuni commentatori di diversa estrazione. Ecco l’idea che me ne sono fatto.
Francesco ci ricorda che il mondo è la nostra casa comune e ad essa dobbiamo portare rispetto in nome di quella fratellanza che ci lega con tutti i suoi abitanti.
 E' tutt'altro che un'osservazione innocente poiché pone l'uomo al centro del creato distanziandosi da gran parte dell'ambientalismo militante: non esistono valori ambientali che non possano essere ricondotti alla dignità dell'uomo. Non esiste un dovere di rispettare l'ambiente ma solo un dovere di rispettare nostro fratello.
La concezione dell'ambiente che propone Francesco è molto ampia: anche una parola gentile crea la giusta atmosfera migliorando l'ambiente in cui tutti siamo immersi. Così come la gentilezza perderebbe di senso senza un destinatario, così pure le cure ambientali sarebbero vuote senza un "prossimo" su cui tenere fisso il nostro pensiero.
Ma come preservare e valorizzare questa ricchezza? Francesco intende farlo mettendo al centro "gli ultimi", e anche per questo spende parole dure per le soluzioni adottate dalla società capitalista.
Francesco non sembra riconoscere i successi ottenuti sul fronte della povertà, implicitamente respinge anche possibili soluzioni di mercato al problema ambientale visto che si mostra ripetutamente simpatetico con alcune "idee pericolose":
  1. il mercato crea instabilità;
  2. il mercato distorce i valori;
  3. il mercato spreca e produce alienazione;
  4. la politica è la soluzione a tutti questi "fallimenti del mercato".
Si tratta di affermazioni problematiche poiché innescano subito una raffica di domande: quanta "instabilità" è da imputare ad un sano adeguamento alla realtà? quanto "spreco" è dovuto solo ad una crescita della ricchezza disponibile? quali alternative si propongono al classico "valore di mercato"? perché mai i "fallimenti della politica" sarebbero da preferirsi ai "fallimenti del mercato"?
Ma la "pericolosità" del modello "marxista-keynesiano" prescelto non sta tanto nella sua validità, quanto nel fatto che il Papa si schiera in modo esplicito su questioni istituzionali in cui la Chiesa si dichiara incompetente.
Ma il Papa è davvero consapevole della sua "militanza"?
Secondo me no, non fino in fondo. A me sembra prevalere l'ingenuità (e anche un pizzico di ignoranza sui temi specifici), come se il Papa si rivolgesse ad un pubblico privo di qualsiasi strumento.
Propongo un'analogia per spiegarmi meglio: è un po' come se il Papa, considerando il nostro universo un "disegno intelligente", proponesse questa idea autenticamente cristiana adottando il linguaggio e gli schemi concettuali di quei "creazionisti" che negano alla radice l'evoluzione.
Cosa penserà un pubblico che oggi, almeno alle nostre latitudini, è per lo più “acculturato”? Ad un'ingenuità o ad un "creazionismo" militante?
Personalmente propendo per la prima ipotesi. Il vocabolario del "creazionismo militante" ha comunque un potere seduttivo maggiore sul credente “delle periferie” più incline alla reazione emotiva e avulso dalle polemiche creazionismo/evoluzionismo.
Lo stesso dicasi per le questioni istituzionali: l' idea ingenua di un Politico-Compassionevole che sistemi le cose dall'alto facendo combaciare tutti i pezzi seduce il credente ingenuo che, estraneo al conflitto socialismo/capitalismo, d'istinto è portato a pensare alla figura del Creatore Misericordioso.
Per ora, comunque, di questa Enciclica prendiamoci il buono, perché di buono ce n'è comunque molto.
enciclica_laudato_si_1416538

Sei punti sulla laudato si'


  1. Il buono dell'Enciclica: rispettare l'ambiente x rispettare ns. fratello (e non per adorare... "Gaia"). 
  2. Una concezione vasta dell'ambiente: anche l'empatia, la cordialità e la buona educazione rendono l'ambiente più vivibile.
  3. Il cattivo dell'enciclica. Francesco nn celebra mai i successi raggiunti, sembra dimenticarsene, si preoccupa solo di mordere la mano che sfama molti poveri.
  4. Le tre idee pericolose: 1) il mercato spreca 2) il mercato distorce i valori 3) il mercato crea squilibri. A cio' si aggiunge una quarta idea non meno problematica: la politica è la soluzione.
  5. Il papa benedice quindi un modello marxista/keynesiano. Ma fino a che punto è consapevole della sua mossa?
  6. penso sinceramente che Francesco nn sia nemmeno cosciente di schierarsi in modo militante in un dibattito serrato in corso da decenni nel mondo della cultura.
  7. C'è poi un aspetto confusionario. Al motto "tutto si tiene" Francesco, sotto il cappello dell'ambientalismo, affronta mille temi (aborto tecnologia famiglia...) a scapito di chiarezza e distinzione. I nessi diventano vaghi e lasciano troppo spesso il lettore in mezzo al guado.

giovedì 25 giugno 2015

Capitalismo pacifista

http://www.vox.com/2015/6/4/8725775/pinker-capitalism

Finanza e crescita

Finance and Growth http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/06/finance-and-growth.html

Experimental Philosophy by Joshua Knobe, Shaun Nichols - L'intenzione


  1.  Tesi: la morale ci chiede di rilevare la presenza di un' intenzione prima di condannare. Ma a volte il nesso agisce a ritroso: presupponiamo intenzione laddove condanniamo... 
  2. Knobe effect: ti propongono un'azione da cui scaturisce un bene xsonale e un male collettivo. Rispondi di procedere del male collettivo non ti interessa. Poi ti propongono un'azione che implica sia un bene xsonale che collettivo. Rispondi che del bene collettivo te ne sbatti, si proceda. Ebbene, la cavia media ririene che tu nei cfr della collettività abbia agito "intenzionalmente" solo nel primo caso... 
  3. Cosa occorre x dire che Tizio ha voluto X. Il caso dell'effetto collaterale non voluto ma prevedibile. È intenzionale? Il Knobe effect è rilevante: la risposta dipende dal giudizio morale che si dà dell'effetto collaterale... 
  4. Anche l'abilità interagisce in modo singolare con moralità e intenzionalità. Jack vuole fare centro con lapistola ma è un inetto, spara e fa centro per puro caso. Il suo centro è intenzionale? Il giudizio cambia se l'azione portata a termine da Jack fosse malvagia o benigna. Mele: la gente pensa che un colpevole agisca sempre intenzionalmente. Sbagliato: vedi caso dell' ubriaco. Adams: la gente è pragmatica e bada alle conseguenze di quanto dice piuttosto che alla precisione. Nadelhoffer: semplici bias dovuti all' indignazione Io: distinguere colpa da dolo, l' intenzione gioca ruoli diversi. Nel 1 caso riteniamo int. irrilevante in assenza di conseguenze etiche o cattive. Azzardo un' ipotesi per uscire dal ginepraio: sbagliamo nel contrapporre merito e colpa, la vera simmetria è tra merito e dolo. La colpa implica un' intenzionalità indiretta. Problema: qual è il concetto positivo simmetrico a quello di colpa? Boh, forse non l' abbiamo e questo scatena i paradossi e i bias

Experimental Philosophy by Joshua Knobe, Shaun Nichols - Il compatibilismo


Perché non sono compatibilista. Qui di seguito i migliori argomenti per il compatibilismo
  1. Incompatibilismo: libero arbitrio e determinismo sono incompatibili... 
  2. La posizione i. viene con l'argomento che è più intuitiva. Ma è proprio così?... 
  3. Primo problema: di quale libertà parliamo? Secondo gli autori di quella che consente di attribuire meriti e colpe. La libertà che ci interessa è legata alla dignità della persona. IMHO: qui c'è una forzatura, il legame tra libertà, meriti, giustizia e dignità è complicato. Perchè mai introdurlo quando disponiamo di nozioni più elementari del concetto di libertà: libero è colui che può scegliere tra due alternative senza essere determinato verso una delle due opzioni... 
  4. Perchè è così importante sapere se i. corrisponde all'intuizione comune? p.1819... 
  5. Come testare l'intuizione. Esperimenti p.1908... 
  6. L'i. tipo fa osservare che non appena ci viene fatto sapere che un certo comportamento è dettato da cause esterne noi allentiamo la responsabilità. È quindi tenendo conto di qs che si organizzano gli esperimenti..
  7. Immaginiamo qs. scenario: abbiamo scoperto tutte le leggi di natura e possiamo prevedere tutto con certezza. Prevediamo anche che Hal rapinerà la Banca e come tutte le ns. previsioni la cosa si avvera. Hal è responsabile? Molti rispondono sì. Secondo esempio: immagina che l'univrrso venga creato più volte sempre destinato a subire la medesima evoluzione. In tutti qs. universi Hal compie il suo furto. Hal è colpevole? Molti rispondono sì. 
  8. Critica: 1) prevedere e determinare sono cose ben diverse, tutti i giorni compiamo azioni libere (nel senso i. del termine) ma xfettamente prevedibile. 2) la scienza può ipotizzare e corroborare l'ipotesi determinista ma nn può "scoprirlo" una volta x tutte visto che segue una logica induttiva; la situazione che ci viene chiesta di immaginare è quindi inimmaginabile 3) per 1 e 2 ciò che intuiamo veramente è che il determinismo è sempre confutabile qui ed ora: se il superpc mi dice che ora alzerò il braccio a me basterà abbassarli x confutarlo 4) esistono esperimenti alternativi. Certo, ma nn ha molto senso realizzarli: metti la cavia di fronte ad un bivio con una strada sbarrata, quando imboccherà l'altra chiediti se lo ha fatto liberamente?... 
  9. Gli autori riconoscono che + il detrminismo è sullo sfondo più i risultati sono confermati ma aggiungono che il determinismo è per sua natura sullo sfondo e nn va confuso con altre cause che comprimono la libertà. IMHO: qs argomento non si capisce: xchè mai non dovrebbe essere un mondo determinato quello dove dio vede e dispone tutto? Dire che in quel caso non introduciamo il determinismo ma un'altra causa che comprime la libertà non è comprensibile poiché allo stesso modo potremmo dire che nel caso presentato non si testa il determinismo come limite alla libertà ma le leggi naturali. 
  10. Alcuni sostengono che la nozione intuitiva di libertà che abbiamo è libertaria (possibilità di fare altrimenti) e che l'i. è derivato, un mero calcolo che a volte puo' essere complicato. Negli esperimenti fatti i soggetti falliscono nella derivazione nn nell'intuizione. Risposta degli autori: si tratta di considerazioni derivate dall'introspezione e nn da esperimenti condotti da nn filosofi.
  11. Inwagen: le intuizioni che contano sono più basilari. Del tipo che se C dipende solo da A e B e noi non possiamo incidere su A e B allora nn possiamo incidere nemmeno su C (prop. transitoria). Negli scenari presentati le cavie nn riconoscono un caso in cui le intuizioni di base sono applicabili (noi filosofi invece sì) ciò nn toglie che tali intuizioni esistano, anzi questa ipotesi è rafforzata dal fatto che quanto più lo scenario scopre un meccanismo transitorio tanto più i giudizi delle cavie si allineano con la soluzione i. Gli autori sostengono che il loro esperimento è comunque un indizio di non esistenza della prop. transitiva ma trascurano l'esistenza di un ragionamento complesso e quindi la necessità di esperimenti graduali che introducano in modo sempre più scoperto il determinismo... 
  12. Altri ammettono l'esistenza di intuizioni confliggenti tra cui scegliere: quella dello scenario e quella della prop. transitiva. Qs. anarchia delle intuizioni ci porta a negare che il concetto di free will abbia senso. Ma i. sceglie un'altra via: l'intuizione della prop.trans. è più basica mentre quella sperimentata è in realtà la soluzione ad un calcolo complesso. IMHO: mi sembra di poter concludere affermando che negli scenari proposti la cavia nn ricostruisce correttamente il dilemma filosofico poichè diverse intuizioni e istinti si mescolano visto la complessità. Tutravia le intuizioni oggetto delli studio sembrano ugualmente esistere poichè la ricostruzione della cavia è sempre più coerente con esse quanto più le leggi detrministiche sono evidenti.
  13. Gli autori sembrano problematizzare una gerarchia tra intuizioni: dalle più semplici alle più complesse. Un criterio potrebbe essere l'universalità: se una intuizione è universale allora è semplice. DaL che deriva che le intuizioni astratte sono più semplici di quelle complesse e quindi che l'intuizione della prop. transitiva è più semplice dell'intuizione richieste dagli sperimentatori.
continua

mercoledì 24 giugno 2015

The Dadly Virtues: Adventures from the Worst Job You'll Ever Love by Jonathan V. Last

Capitolo 8 a cura di Johna Goldberg: prenditi un cane.

  1. Ho una figlia. Ed è migliore dei vostri figli. Perchè? Perchè è mia. Per capire, tu che nn hai figli, fatti un cane e capirai subito cosa intendo dire.... 
  2. Quanto appena affermato è irrazionale ma sensato. È un dogma. Ecco, abbiamo appena sperimentato quanto dogmatismo e senso possano essere legati... 
  3. chi condivide capisce come la "proprietà comune" dei bimbi sia un concetto deleterio... 
  4. Il cane rappresenta il pre-politico, la pura affezione, il puro legame xsonale. Ti dimostra che una simile dimensione esiste e che il totalitarismo è assurdo. Cosmo si è fatto cocvolare da Ted Kennedy!
continua

The Moral Case for Fossil Fuels by Alex Epstein


Capitolo primo
  1. Il gw non è un problema così terrorizzante vista la ns capacità di progresso e adattamento.
  2. I benefici dell' uso di ff compensano i rischi (IMHO: bisogna ragionare al margine, però). Ad ogni modo è ai ff che dobbiamo il nostro standard di vita.
  3. Le fonti alternative di energia nn sono affidabili ma tichiedono sempre un'integrazione cospicua.
  4. Le scorte sono abbondanti, il problema non sta lì.
  5. Gli esperti hanno fallito le loro previsioni di 30 anni fa: ci attendeva la catastrofe e siamo invece migliorati in tutti gli aspetti della ns vita. Possiamo ancora fidarci di loro? Di certo dobiamo aggiornare il giudizio che ne abbiamo. 
  6. Inquinamento e salute: viviamo meglio oggi che consumiamo + ff
  7. Perché il catastrofista che perde le sue scommesse mantiene intatta la sua fama. Consigli disattesi: il consumo è raddoppiato... epico disastro? no epico miglioramento! 
  8. Evidentemente nn sapiamo bene come agisce co2 nell'atmosfera... 
  9. Nè intrrnet nè rivoluzione digitale seguendo le misure dei catastrofisti... 
  10. Perchè l esperto fallisce? xchè si concentra sui rischi + che sui benefici d' altronde lui, quasi sempre, è un esperto di clima, ovvero dei potenziali pericoli. Purtroppo non sappiamo di cosa bisogna essere esperti x valutare i benefici visto che non sappiamo su quale settore della nostra vita impatteranno... 
  11. Un indice eliquente: il "climate related death". Andiamo verso la catastrofe e lui diminuisce!... l' esperto va ascoltato ma va soppesato con quel che può sapere, difficilmente si soffermerà sui limiti della sua conoscenza. Inoltre, nessuno può essere esperto di tutto e in qs problematiche occorre connettere molti campi del sapere per guardare alla "big picture"... 
  12. Il criterio principe: mettere sempre l'uomo al centro.
  13. la reazione dell'ambientalista razionale: [A] proper reaction to a major danger from fossil fuels would be sorrow. Think about it: If the energy that runs our civilization has a tragic flaw, that is a terribly sad thing. It would be even worse, say, than if wireless technology caused brain cancer. The appropriate attitude would be gratitude toward the fossil fuel companies for what they had done for us, combined with recognition that we would have to suffer a lot in the years ahead, combined with the commitment to the best technologies that I mentioned earlier [hydro and nuclear]. Il classico ambientalista è privo di sentimenti del genere, cio' testimonia la sua irrazionalità.

continua

martedì 23 giugno 2015

I guai con la burocrazia

Due vittime: innovazione e trasparenza.

What Bureaucracies Do http://www.arnoldkling.com/blog/what-bureaucracies-do/

Catholicism's Developing Social Teaching by Robert Sirico (anche in "Personalismo economico")

Robert Sirico sulla dottrina sociale della Chiesa:
  1. Furono gli effetti della rivoluzione industriale a sollecitare le encicliche dove più è sviluppata la dottrina sociale della Chiesa, a partire dalla Rerum Novarum di Leone.
  2. L'insegnamento delle Encicliche sociali è dinamico ed anche generico: la Chiesa pur riconoscendosi una scarsa expertise sociologica ritiene che l'insegnamento etico abbia ripercussioni sull'organizzazione sociale per cui non si esime dal dire la sua. 
  3. Tesi del libro: la Centesimus Annus di GPII incarna un coraggioso sviluppo rispetto alla Dottrina Sociale della Tradizione. Senza rotture fa avanzare l'insegnamento della chiesa aggiornandolo col sapere più verificato delle dinamiche sociali... 
  4. Qual è l'autorità del magistero ecclesiale? E che ruolo rivestono le Encicliche? Inutile negare che la CC si attribuisce un ruolo privilegiato nell'intuizione morale e religiosa che esercita attraverso il Papa e i Vescovi riuniti in assemblea. Lo spirito santo è all'origine di questo privilegio. Tuttavia ammette l'esistenza di taluni limiti a tale intuizione: fede e morale. Poi è ben vero che "morale" è termine vago destinato ad esaltare il ruolo dell'interprete... 
  5. Infallibile vs Autorevole. Il secondo insegnamento costituisce il 90% del magistero. Il primo è sempre esercitato in modo solenne: ex cathedra o tramite Concilio Ecumenico... Encicliche sociali: 1) nn sono infallibili 2) nn attengono le competene ecclesiali. 3) discernere l'insegnamento morale da quello pratico... 
  6. I rapporti tra Chiesa e Liberalismo sarebbero stati molto diversi se l'incontro fosse stato con il liberalismo anglosassone... 
  7. Se la Rerum orchestra una difesa della proprietà privata lo dobbiamo all'incombente minaccia della Rivoluzione sui possedimenti ecvlesiastici
  8. Tesi (sulla Rerum): condanna del socialismo per ambiguità antropologica e moderata apertura al liberalismo... 
  9. Il creato è per l'umanità che lo valorizza con la sua opera. In qs processo gioca un ruolo di rilievo lo strumento della proprietà privata. Notevole la considerazione antropologica: tramite la p.p. l'uomo esprime la sua personalità. P.p. nn è un diritto astratto ma si lega all'anima dell'individuo... 
  10. Gli uomini sono diversi e la loro diseguaglianza segue questo dato di partenza... 
  11. Sui salari Leo invoca il principio della "giusta paga". Purtroppo nulla viene detto sul ruolo del mercato nella realizzazione del principio, cosicchè interpretazioni forzate si sono sentite sdoganate... 
  12. Nella Rerum il concetto di giustizia è il classico: a ciascuno il suo (secondo i meriti). Oggi la giustizia implica equità e quindi parità di trattamento. Ebbene, anche il liberalismo classico si rifà al concetto tradizionale di giustizia. La libertà resta allora centrale nel legittimare le pretese: amore e giustizia convivono. Amare il prossimo nn riguarda la giustizia ma la carità... 
  13. Nella Rerum Leo si preoccupa di fissare obiettivi accennando di passaggio ai possibili strumenti. E anche quando invita all'intervento governativo è pronto a mettere dei limiti: sussidiarietà. La Chiesa teme di essere soppiantata dallo Stato Rerum: la librra contrattazione nn assicura il giusto salario. Qui Leo denuncia limiti nella comprensine del mercato e di come salari artificiali arrechino i loro danni: anche prezzi + alti colpiscono i lavoratori. Senza dire dei disoccupati.... 
  14. L'obiettivo di Leo è di trasformare il lavoratore in mini-capitalista. L'intervento invocato servirebbe ad accumulare un capitale di partenza. Conclusione a tesi: la Chiesa nn propone una Terza Via tra socialismo e Liberalismo, si sforza invece di comprendere e dialogare con un liberalismo compatibile con i precetti morali che propone. GPII confermerebbe questa visione. Senza dire che l'ipotesi della Terza Via ridurrebbe ciò che è teologia in politica.
  15.  La sinistra interpreta la Rerum rivendicando un ruolo + ampio per lo stato. Per i movimenti progressisti migliorare la condizione dei lavoratori implica un intervento statale. Non ci sono alternative... 
  16. La funzione sociale della proprietà privata: la p.p. è un diritto naturale che lo stato deve regolare. Il ruolo sociale della p.p. prevale (contrariamente al dettato della Rerum che radicava la p.p. nell'individuo). Ecco il concetto chiave con cui il socialismo cacciato dalla porta rientrava dalla finestra. Ecco spiegato anche lo stretto legame tra Chiesa e Sindacati... 
  17. La Chiesa si interessa solo dei lavoratori nn alza mai lo sguardo s 365 gradi, l'avidità capitalista è equiparata al socialismo ... 
  18. L'attrazione verso il socialismo era irresistibile. Leo lo aveva condannato perchè materialista ma la sua posizione era percepita come "esagerata"... 
  19. Nella Centesimus la musica cambia. Si celebra anche la creatività dell'imprenditore e le virtù dell'uomo produttivo: diligenza, prudenza, affidabilità, autocontrollo. Si legittima il profitto personale sia moralmente che praticamente. Si accusa lo stato assistenziale di deresponsabilizzare l'individuo, s'invoca il principio di sussidiarietà. Ma soprattutto si fa esplicita una scelta di campo liberale invocando un capitalismo che metta al centro l'uomo (par. 42). La parificazione etica tra socialismo e capitalismo - che alcuni individuavano nella Sollecitudo - viene fugata. Bisogna risalire ai tardo-scolastici per incontrare un atteggiamento tanto aperto al mercato. La scuola austriaca e quella virginiana sembrano tra le fonti ispiratrici e ad ammetterlo sono i fautori marxisti della teologia della liberazione... 
  20. Dove la Centesimus ammette l'intervento statale? Salari, previdenza sociale, sussidi di disoccupazione..
  21. La Centesimus distingue tra aspetto etico e aspetto economico: si critica il consumismo pur nell'opzione per l'economia libera
continua

lunedì 22 giugno 2015

Tamar Kushnir su quello che ci insegnano i bambini: la curiosità

Non c'è accordo su cosa sia la curiosità, sappiamo solo che si manifesta soprattutto nei bambini, instancabili ricercatori "tormentati" dai perchè".

Punta sulle informazioni trascurando le bizzarrie. Il bimbo nn è attratto dalle stranezze scollegate dalla sua esperienza bensì dalle variazioni sul pregresso.

Ogni approfondimento comporta un rischio a cui siamo sempre più sensibili invecchiando. La paura ci paralizza, l'esempio dei bimbi è costruttivo: tra loro, quando la curiosità s'impone, n è + possibile distinguere i timidi dagli intraprendenti.

Non avere fretta. Spesso la soluzione sta intorno a noi piuttosto che davanti a noi.

I bambini sono un vortice di "perchè", chiedono finchè nn ricevono risposte soddisfacenti ma soprattutto chiedono a chi sa, all'adulto. Anche noi dovremmo chiedere a chi si occupa da una vita del problema che ci interessa.

Il valore della conoscenza supera quello dei beni materiali. Il bimbo che sceglie il cassetto con una caramella nn è dispiaciuto quando scopre che nell'altro ce n'erano 3. L'importante x lui è sapere.

La curiosità è correlata con l'apertura mentale e favorisce la conoscena x serendipity, forse la + attendibile. Consiglio: lasciate a casa il GPS (ogni tanto) girate facendovi guidare dalla curiosità e dall'intuito.

La curiosità crea tensione con le credenze pregresse

 il curioso 1 riconosce il nuovo 2 sa ridurlo

strategia x riconoscere il nuovo: 1 mind the gap. 2 le cose nn si ripetono mai

strategia x domare il nuovo: siate accoglienti verso chi è confuso

da cosa nasce cosa: mai vero come oggi... ambiente ideale x il curioso

il curioso sa conversare e adattarsi è socialmente una risorsa... elenco dei benefici

elenco rischiè felice il curioso?curiosità e inteligenza sono correlate