La partoriente vuota
Fuori per l’inverno – Febbraro Paolo
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«La pazzia: che immensa calma. Vedi mostri che parlano del tempo, virus che salgono a te dalla maniglia che afferri ogni giorno,
Note:PAZZIA
Poche metafore, rime da incudine.
Note:POETICA
Finì coi piedi ad una scrivania, vent’anni dopo, a negoziare la rima difficile orario e salario, non so se appeso a una grossa lana di cravatta o dirimpetto piuttosto a uno sguardo di noncuranza e calcolo: il gancio del capitale.
Note:L’ANTAGONISMO IN CARRIERA
Traccia la croce e un brivido spinale diffida ancora che non sia cattolica o uncinata: ma è sulla scheda elettorale… L’eretico sorride, va a votare: piega la scheda con cura, non si veda quanto ormai è diventato normale. Nell’aria del mattino scende in strada, lo mimetizza il ruolo di statale….
Note:CROCI
Fischietto qualche idea da manuale e se qualcuno chiede con lo sguardo rispondo “è una canzone, tipo balneare”. Il bello è che la so davvero, la canto bene anche a sentirla male.
Note:TORMENTONE
Quando un milite ti accorcia la fine rompendo l’ostia dei tuoi ginocchi schierati si voltano per non vedere:
Note:PIETÀ
strappai dal volume la riga più mia.
Note:SOTTOLINEARE
“il qui presente, nella fattispecie, fra intentio, voluntas, coercizione, et ergo, per le suesposte condizioni proprie loquendo il convenuto…”
Note:PIETRE LEVIGATE DEL FORO
«Non tentare con me» dice l’oceano alla vena d’acqua che per la spiaggia si dissimula e gli s’infligge. «Rossa di torba e minerale, non concepisci l’immensità del sale.
Note:FOCE
dentro un’estate da sedici gradi… Il sole si annida dopo un minuto d’oro, l’onda registra un friabile primato.
Note:BRITTAS BAY
Le rondini e i pettirossi che inseguono l’oro dei becchi nel peso leggero dell’aria
Note:PRIMAVERA
le piume arruffate, bianco su bianco, teste mature, caparbie e svettanti o curve, invece, e in cerca sott’acqua.
Note:UN GRUPPO DI CIGNI
ed ecco l’osso alla spiaggia: conchiglie, chele, teschi e carapaci, questa è l’impresa del mare.
Note:L’ OSSO DELLA SPIAGGIA
la bassa marea li denuncia all’occhio inesauribile dei gabbiani.
Note:GRANCHI
Le alghe attorno mimano la sete con fare di serpente semivivo.
Note:FONDALI
Picchiate, volute e freni d’ala sono ispezione, radiogoniometro, bianca manovra di puntamento.
Note:CABRATA DEL CHIURLO
Quella corrente spossa gli argini, sorda e sfiancante li slaccia.
Note:TRACIMA
Ti prego, luccio, non abboccare. Scansa la mia esca con degnazione… manda un segnale di evoluzione….
Note:SEGNALI DI EVOLUZIONE
L’amo conferma amore interessato, la lenza è occulta pubblicità:
Note:LA FRODE DELLA PESCA
La trama dei nèi
Note:COSTELLAZIONI
E si ritroveranno nell’Ade a sbiadire con l’ombra di Achille coloro che in terra impararono il greco vivendo l’affronto impareggiabile di Omero alle fedi moderne.
Note:GRECISTI
ipnotizzati dai sei battiti del verso di Virgilio.
Note:LATINISTI
Vogliono i poeti, di sé stesse inconsce, le donne pallide e infinite».
Note:LA DONNA DEL POETA
L’insonne accende la lampada sul comodino, fa l’imputato in questura,
Note:INSONNIA
La completa armatura dell’aragosta… lo spasmo delle branchie con cui l’orata contava gli attimi dalla cattura…
Note:MERCATO DEL PESCE
Meglio la malacarne rossa ipocrita a morte rasoiata fuori scena, ordine e forma, e il grasso via.
Note:MEGLIO LA CARNE
sgarrano le gole come comici da strada nell’atto unico d’un dramma di sole consonanti,
Note:INCONTRO TRA CANI NEL GIRO D’ISOLATO
trovano il tempo di precederci in corse al parco, poi giri di palazzo, infine piaghe e sordità. Tremano le zampe sul tavolo operatorio, sul naso lievemente proteso converge l’ultima intelligenza, è strano stavolta il vaccino, mette in vena una pace.
Note:ANIMALI
E quale la promessa del vangelo, il rassegnarsi dell’omelia, la scialba nenia del responsorio? Il Padre si spegneva al chiuso del tabernacolo, si smaltavano i santi in preghiera di gesso e il figlio via sanguinava dall’altare.
Note:ULTIMA MESSA
gomma per rimangiarsi gli scarabocchi, buona da tenere alle narici. Le scie luminose dei pennarelli, il lussuoso sentore d’alcool e il tappuccio zigrinato da metter loro in testa contro l’ansia dell’evaporazione.
Note:PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Poi la testa reclina nella penombra del doposcuola, gli avambracci conserti sul banco di fòrmica verdina.
Note:DOPOSCUOLA
Il segreto è incidere col piede obliquo il primo strato di sabbia infuocata.
Note:MEZZA PENSIONE
La sabbia ottagonale dell’ombrellone scende di cinque gradi, salva dall’assedio dell’oro.
Note:IN SALVO
la colazione compie tre ore, puoi farti inghiottire dal mare.
Note:VIA LIBERA
il fregio bianco del cavallone,
Note:ESTATE
Ogni tua mossa tagliente e leggera è il bradisismo della decisione.
Note:LA SCELTA
Io vado per le strade e le mando in rovina: screpolo asfalti, dissodo massicciate, ai fiori degli ipocriti balconi porto la lebbra, notte ai lampioni e ruggine alle lance delle inferriate.
Note:CONSUNZIONE
E arde fingendo un luglio il sagrato di questa fine settembre, splende non lontana, lamellare, la lunga memoria del mare.
Note:FINE MESSA
scoppia lo sparo del mio risveglio.
Note:UN NUOVO GIORNO
fischiettando scende la salita.
Note:IL CACCIATORE
nubi a plotoni senza temporali.
Note:POMERIGGIO AGOSTANO
Statua dei miei quintali
Note:IL TORO PENSA
dall’Argentina ar Casaletto so’ sedici fermate e ddue curvoni.
Note:VITA IN TRAM
Ma la panza je se gonfiava e sgonfiava regolare
LEPRE MORIBONDA SULL’ASFALTO