Chi ama la scienza?
Chi ama la scienza non sa e non vuole definirla: se non c’è riuscito Kant, perché mai dovrebbe riuscirci lui?
Chi ama la scienza pensa che possedere più info sia meglio che possederne meno.
Chi ama la scienza è grato ai no-vax: grazie a loro, più info a disposizione.
Chi ama la scienza è grato ai genitori di Charlie Gard: più medicina estrema, più info nel carniere.
Chi ama la scienza è grato a chi sostiene che i dinosauri si siano estinti nel medioevo: la tesi dà la possibilità a molti di rispondere senza ricorrere al principio di autorità. Tra questi, infatti, alcuni condanneranno pensando: “la Scienza dice diversamente”) smascherandosi come nemici della scienza. Chi ama la scienza, infatti, è allergico al principio di autorità, in altri termini, non dirà mai: “lo dice Aristotele”, oppure “lo dice la Bibbia”, oppure “lo dice la radio”, oppure “lo dice il professor tal dei tali”; ma soprattutto non dirà mai e poi mai: “lo dice la Scienza”.
Chi ama la scienza sa che nessuna ipotesi scientifica puo’ essere verificata e sa anche che la cosa più semplice da fare al mondo è costruirsi una teoria in grado di spiegare adeguatamente tutti i fatti. Sa anche che una teoria verificata sul campo puo’ essere costruita su ipotesi tutte fallaci. Infine, sa altrettanto bene come i fatti siano indistinguibili dalle teorie: in altri termini, chi dice “ho visto”, “ho sentito”, “ho ascoltato”, in genere non fa appello a un mero fatto ma a elaborate teorie della luce, delle onde sonore, del sistema nervoso, eccetera.
Chi ama la scienza sa che la scienza procede per rivoluzioniche azzerano o quasi le nostre credenze pregresse, meglio quindi non affezionarsi troppo. Prendi solo il caso della meccanica quantistica: per secoli guardavamo alla realtà come a qualcosa più o meno determinata dalle leggi di natura… e non era così. Per il pragmatico magari cambia poco ma per lo scienziato – che si occupa di conoscere la verità – cambia tutto.
Chi ama la scienza, come abbiamo detto, non definisce la scienza, la pensa come il sapere che emerge quando non esistono barriere all’entrata, quando non esiste una casta sacerdotale che ammette per cooptazione. In questo senso, è vero, “la scienza non è democratica”: è anarchica!
Chi possiede una mentalità scientifica sa che la scienza è un’impresa di gruppo. Lo scienziato singolo conta poco, quel che conta è la pressione esercitata da tutti i suoi pari. Lo scienziato singolo, lasciato a se stesso, non è meno irrazionale di tutti noi (si affida a tutto pur di perseguire il suo obbiettivo, anche ai sogni), è invidioso (vedi come Galileo fu perseguitato innanzitutto dai suoi colleghi) e si affeziona alle proprie idee molto più che ai fatti (Galileo è qui ancora un caso di scuola).
Chi ama la scienza sa che a questo mondo esistono soloprobabilità. Il sapere consiste in un aggiornamento di probabilità.
Chi ama la scienza sa bene come il sapere scientifico sia zeppo di dogmi.
Chi ama la scienza sa che tra “credere” e “conoscere” non c’è una reale differenza.
Chi ama la scienza sa che spesso la scienza si occupa dell’esistenza di enti astratti come i quark, il bosone di Higgs, i buchi neri, l’anti-materia, gli universi paralleli oppure Dio.