mercoledì 27 gennaio 2016

Chi sono i veri nemici della scienza di Giogio Israel

  • Abstract
  • Nn incolpiamo la cultura umanistica (la cultura è unitaria), i nemici sono 1 scientismo e 2 relativismo. Due prodotti del marxismo egemone in italia
  • Fare scienza richiede motivazioni, per averle bisogna coniugare lo studio della scienza con dei valori (cultura unitaria). Oggi si tenta in altro modo: sedurre con le applicazioni
  • Premessa
  • La tecnoscienza: come è cambiata la scienza? Ieri sapere quasi filosofico, oggi mai disconnesso dalle applicazioni
  • Oggi la scienza è ovunque eppure c è in giro chi sbotta: troppo poca matematica.
  • Accusa: la religiine e la cultura umanistica frenano la scienza italica. E gli usa?. Forse che le fiabe frenano la scienza. Ennio de giorgi matematico cattolico. Carroll autore fantastico e matematico. L italia ha avuto fior di scienziati prodotti dalla scuola gentiliana
  • La scienza viene offerta con un immagine accattivante incentrata sulke applicazioni. Ne risente la scienza di base
  • Sui giornali spesso la scienza è usata per propugnare un modello positivista
  • Cap 1 il disastro educativo
  • Un esempio illuminante: come tener in mano la penna. La calligrafia. Oggi correggere qs tecnoche viene considerato repressivo. L ideologia anti autoritaria della spontaneità
  • Storia geografia. Assurdo privilegiare il metodo sui contenuti. Il bimbo ha bisogno di storie, aneddoti, episodi concreti. Nn di formule filosofiche che designano un metodo, magari abbellite con una filastrocca di rodari: il tempo passa e nn torna mai indietro. Indicatori temporali. Spazialità. Dentro e fuori. La storia come narraziine è completamente distrutta.
  • Metodologia (e pedagogia): la scienza dei nullatenenti
  • La matematica. Se storia e geografia sono ormai astratte la matematica diventa empirica. Rovesciamento assurdo dei ruoli
  • Pochj concetti e molto problem solving. Spiegare nn serve più. Dalle discipline alle competenza. Nn più libri di testo ma dispense con soluzioni pre confezionate
  • Enriques: sceglie la matematica per infezione filosofica liceale
  • Come valutare l insegnante? Nn esistono metodi quantitativi infallibili e spesso il solo risultato è quello di umiliare l insegnante
  • Come valutare la ricerca? Ieri: valufaziine soggettiva di ricerche anonime. Oggi impact factor e altri metodi quantitativi.
  • Tesi: la scienza della valutazione è una pseudo scienza in quanto l elemento soggettivo è ineliminabile ed è molto megloo che questo emerga alla luce del sole
  • Lotta alla gaussiana degli oggettivisti:l inseganante tende ad uniformare i voti di anno in anno cosicchè vanno perdute le peculiarità di un anno. Osservazione utilizzata per appiattire eliminando gli estremi: niente più geni nè somari (la media minima di de mauro)
  • I guai del pedagogismo democratico e della sua lotta di classe nella scuola: lo studente deve imparare da sè l insegnante è un facilitatore
  • La scuola come impresa: al centro mettiamo la soddisfazione del cliente. Pragmatismo. In sè la cosa nn è male Ma la cultura nn è un prodotto qualsiasi e la scuola nn è un impresa, nn ha obiettivi quantificabili e gli incentivi che deve fornire e che deve subire sono soprattutto interiori. La famiglia al centro ha incentivato un atteggiamento aggressivo e irresponsabile, una perdita di status.
  • La scuola nn deve rinunciare ad educare e per educare occorrono maestri. Oggi sembra si limiti ad istruire. L insegnante deve far conoscere il mondo ai suoi allievi.
  • Finta autononomia: salari incomprimibili. Finanziamenti dati. Programmi pre stabiliti. Valore del titolo di studio parificato. Alla fine conta solo la presentazione accattivante del prodotto (studiare meno). Niente di peggio che la concorrenza senza concorrenza.
  • Cap 2 la scienza in italia
  • Lo scontro enriques neoidealisti. Spesso travisato. Enriques nn rivendicava alcun primato della sci3nza, chiedeva soltanto un dialogo al fine di costruire con i filosofi una conoscenza più completa. Gentile rispose picche: la scienza nn conosce, e molti considerano la sconfitta di enriques come l inizio del declino. Seno chè la loro posizione è identica a quella di gentile, anche se rovesciata: la filosofia nn conosce; e i guai che provocano alla ns cultura sono anche più notevoli.
  • Distinguiamopoi tra croce e gentile: il primo irremovibile, il secondo sempre più in dialogo con enriques
  • Fascismo e scienza. Le leggi razziali furono un duro colpo x la ns scienza. Volterra levi civati... tutti via. La germania perse i suoi primati scientifici che passarono agli usa.
  • Il corporativismo favoriva la scienza pura.
  • Il nazionalismo impedì le collaborazioni internazionali
  • Bottai. Gli studiosi ebrei rimpiazzati da lecchini e furbacchioni
  • Cap 3 quel che nn riuscì a croce riuscì ai suoi nemici
  • Croce: scienza come ammasso di pseudoconcetti. Elenco di meri fatti. Anticipatore del relativismo.
  • Croce: la scienza è un mero sapere pratico. Massima in linea con la tecnoscienza moderna.
  • Sarà x qs che bellone, nel suo libro, accenna a croce solo di passaggio ma indica in altri i colpevoli della ns mentalità anti scientifica: l irrazionalismo straniero importato da severino galimberto giussani ecc. Perchè qs accusa? Per sviare. Fu la cultura marxista ad ereditare il peso della cultura scientifica italica, e nn l ha fatto kolto bene.
  • Marxisti e scienza. Voglia d importare newton nelle scienze sociali. Il capitale. Storicismo, necessità della storia. Una scienza sui generis i cui continui fallimenti hanno reso la scienzampoco affidabilee per gli italiani. Gramsci è poi un crociano travestito, già in lui i semi del relativismo. Nell urss, patria della scienza, si censurae si chiede rispetto per l ortodossia
  • Uniche eccezioni: paolo rossi e lodovico geymonat (peccato che quest ultimo aderì dogmaticamente al marxismo)
  • Negli anni sessanta fu avanzata la tesi che la scienza dipendesse dal potere (relativismo della scienza). Ci si schierò da una parte e dall altra. Dibattito interessante distrutto dai radicalismi dell irrazionalismo e dell oggettivismo ingenuo. Un segno di provincialismo che orientò molti filosofi su posizioni insostenibili (es geymonat). Strano che bellone nn accenni all apporto deleterio di certo neomoggettivismo fasullo e se la prenda coi vari lakatos e fereyeband (che nn hanno certo impedito agli usa di affermarsi come potenza scientifica).
  • George steiner: la liquidazione della religione lascia campo libero al marxismo... e allo scientismo.
  • Spesso i festival nn sono che messe mascherate dove fa capolino una cultura progressista, chiaro segnale di chi tenta una distrrazione dai propri fallimenti.
  • Cap 5 cultura del divertimento
  • I festival. Dietro il divertimento l ideologia e la messa progressista.
  • Ideologia anche nella scuola: il democraticismo nn tollera i maestri. Meglio il sistema con tanto di macchine che quantificano le valutazioni, meglio se le appiattiscono. Tutti contro la didattica trasmissiva
  • Mai nella storia l esperienza ha preceduto la teoria. La riflessione sulla natura ci ha dato newton. Koyrè: la buona fisica si fa a priori. Questa sentenza la si trae studiando la storia. Il ministero dell istruzione nn si capisce bene cosa abbia studiato.
  • Conclusione la distorsione dei metodi
  • Cos è la scienza? I più rispondono con sicumera elucubrando sui metodi. Ma la scienza è piuttosto un cumulo di conoscenze. La scienza è un contenuto.
  • Thom: il metodo scientifico nn esiste e il metodo sperimentale è fatto solo da tradizioni locali di laboratorio
  • La scienza per i giornali: una tradizione post medievale. Cioè tipo che euclide è nato dopo il medioevo anzichè prima
  • Neuroscienza: nessuno dubita che se penso qualcosa accade nel mio cervello ma da qui a stabilire nessi. La questione è meramente ontologica. Eppure a leggere certi articoli tutto sembra risolto.
continua