sabato 4 maggio 2013

Nove e Mia


Aldo Nove pubblica per Skira "Mi chiamo..." e racconta, in prima persona, la storia di Mia Martini.

Aldo Nove mi ha sempre affascinato, è una persona sensibile, con idee stimolanti in grado di attrarre le attenzioni più morbose (la mia un po’ lo è). Ai tempi di Woobinda era uno dei pochi con cui condividere quelle perversioni necrofile che ci fanno rovistare nella decrepita oggettistica delle nostre infanzie (poi è arrivata you tube a rendere tutto maledettamente disponibile e, come se non bastasse, è arrivato anche l' ineffabile duo Fazio&Veltroni a trasformare l’ inquietante passione per la muffa in un passatempo per quarantenni annoiati). D’ altronde le nostre infanzie sono state vissute nella stessa campagna, a pochi chilometri di distanza (lui a Viggiù, io a Brenno Useria)

Detto questo non mi ha mai convinto quando si presenta come scrittore. Uno scrittore dovrebbe avere idee solo mentre scrive, lui dà sempre la sensazione di averle prima.

Esempio, ottima l’ idea di scrivere una biografia romanzata di Mia Martini. Talmente ottima da sembrare partorita in anticipo e trasformare la scrittura in un dovere postumo. Ecco, c’ è sempre qualcosa di “postumo” nella scrittura di Nove. http://www.youtube.com/watch?v=BtG2rAj-5Xw