lunedì 12 ottobre 2009

Salvati dalla "fine del mondo"

Scrivo le righe seguenti pensando ancora a quanto dicevo pochi giorni fa.

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Solidi valori religiosi in senso tradizionale, rendono più stabile il comportamento economico di un operatore.

Credere alla fine del mondo, per esempio, ci fa mantenere i nervi saldi di fronte alla catastrofe e all' eccitazione generale.

Sarà per questo che le comunità statunitensi dove più si concentra la presenza evangelica hanno attraversato indenni la crisi finanziaria: per loro nessun boom immobiliare.

Se cio' fosse vero, una credenza del genere diverrebbe "bene comune" e andrebbe sussidiata e diffusa. Argomenti contrari?

Ricordo per inciso che il 70% degli evangelici crede alla "fine del mondo" (per i protestanti si scende al 28% e per i Cattolici al 18%).

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