giovedì 21 febbraio 2008

Un ponte culturale per il dilemma dell' aborto

Nel post precedente linkavo un accenno a 4 vie pratiche che potrebbero essere una sintesi tra le posizioni contrapposte (mi sono già giunti veementi dissensi). Ma siccome la battaglia che si annuncia è di stampo culturale, vorrei proporre una nuova lente attraverso cui vedere il fenomeno dell' aborto. Premetto da subito che si tratta di un tentativo di sintesi e, quindi, le posizioni non possono e non devono collimare con alcuna delle posizioni in campo (nemmeno con la mia).

1) Eminenti studiosi hanno interpretato la società umana come fondata su Capri Espiatori. Ecco, potremmo vedere nei nascituri soppressi i capri espiatori che fondano la nostra società. Conseguenze: primo, bisogna in qualche modo accettare questo fatto visto che le società hanno sempre bisogno di un Capro per fondarsi; secondo, in linea con la nostra radice cristiana bisogna riconoscere a chiare lettere e rendere omaggio al capro che fonda la nostra convivenza.

2) Considerando l' aborto (nei limiti della 194) un omicidio non punibile, qualcuno potrebbe lamentarsi del marchio moralistico a cui verrebbe sottoposta la donna. Ma se riconosciamo che esiste una incommensurabilità morale tra il "colpevole sottoposto a tentazione" e "l' innocente mai tentato", allora questo marchio non avrebbe senso di esistere e il riconoscimento di omicidio non avrebbe conseguenze. Anche la teoria dell' incommensurabilità morale sarebbe di derivazione cristiana, a cosa servirebbe altrimenti il Giudizio Finale.