mercoledì 20 febbraio 2008

La Cuba che lascia Castro

Il fallimento di un sogno.

"...una incauta politica monetaria, il razionamento alimentare che a nessuno basta, il salario medio di diciotto dollari hanno costretto la popolazione ad «arrangiarsi» per sopravvivere. Da questo bisogno hanno tratto origine una corruzione endemica e generalizzata, un capitalismo individuale selvaggio (e qui siamo al paradosso più crudele) che non trova limitazioni etiche, il convincimento che soltanto nell'illegalità possa stare la salvezza. In Urss i buontemponi del Pcus dicevano «tu fai finta di lavorare e io faccio finta di pagarti» . A Cuba, anche nella Cuba di domani, ben pochi vorranno far finta di lavorare..."

Bella descrizione, soprattutto quel "capitalismo selvaggio", quasi a voler stigmatizzare l' estetica di un' evasione. Vuoi mettere, molto più elegante e composto l' assoggettamento.