mercoledì 28 gennaio 2009
Mamma, guarda cos' hanno fatto alla mia canzone!
Achhh... orrore... guarda cos' hanno fatto al mio quadro preferito!
E di che ti meravigli, la musica subisce torture ben peggiori...
Tra gli aguzzini più crudeli ci sono certe voci troppo intonate o troppo impostate (gloden throat) che regolarmente infieriscono sui pezzi rock. Crooner o lirici, con il loro molesto vibrato, sembrano divertirsi a farne scempio.
Qui Bing Crosby massacra Hey Jude... (il coretto finale ... po-po-po-po... sbaraglia le classifiche del trash novecentesco). A seguire la sfiatata fatalona Phillies Dillers disattiva i Rolling Stones (e ce ne vuole)...
Il baritonale Eddie Albert, con un' intensità da Ridi pagliaccio, in realtà riesce solo a far calare la bonaccia su Blowing in the wind. I figli dei fiori erano già in marcia ma all' udire certe strane "vibration" (non proprio good), si bloccano guardandosi sconcertati tra loro...
... e trascuro gli stupri di Pavarotti con i suoi Friends.
Che fare? Non resta che mettersi la mano sul cuore e intonare il geniale inno di Nina...
Nina Simone: What Have They Done To My Song, Ma.
Gonne in viaggio
... non vedi che il tuio piede non ha più gradini?...
Non senti che la tua chitarra non ha più risonanze?...
Poole/Gulezian
martedì 27 gennaio 2009
Intorno a cose profonde
... se hai voglia guardati le voragini più profonde del mondo...
... o intorno ai cuori...
lunedì 26 gennaio 2009
Un pensiero che vola e va
Quassù - tra milano e i laghi - noi respiriamo un fracco di nebbia pensando a te… è un pensiero leggero che vola e va, fai in modo che non si perda… ma con una traduttrice (=ascoltatrice) del genere, cosa vuoi che si perda… al limite qualche tonnellata di MB...
Adesso beccati sto vintage moog che te lo spiega meglio…
Quand' ero un pirletta (oggi sono evoluto a rinco) seguivo i Marlene in tournée. Anche perchè le loro tournée erano le quattro feste della birra sui quattro bricchi di casa nostra, e dove cavolo vuoi andare il sabato sera?... Ma si parla di un secolo fa... figurati che il Cristiano era ancora in carne, ora, con la fama, va lentamente prosciugandosi per assumere sembianze di figura cristica (la cosa dona molto a certi loro pezzi)...
... mini-valchirie romane fatte a maglia...
domenica 25 gennaio 2009
Sento il bagnato
Io la mia me la faccio raccontare da Dylan Thomas.
Non tutti possono permetterselo.
Per esempio, bisogna aver giocato molto nei boschi. In compagnia, ma anche da soli: silenziosi e invasati.
A nascondino bisogna essersi emozionati stando nel proprio cantuccio tremolando come gelatine. Bisogna cessare di distinguere le nano-avventure reali da quelle immaginate nell' isolotto caldo del proprio letto (occhi aperti o occhi chiusi, non conta). Quando si litiga non ci si puo' esimere dal gettare almeno una manata di ghiaia.
Bisogna abitare case in cui le donne di servizio le riconosci dall' odore, in cui il gatto fuori luogo venga cacciato con una pedata, in cui si scopre il mondo anche tirando sassi alle galline. Sono case in cui si canta: costruite un giorno da un muratore canterino, ora vengono rigovernate tutti i giorni da massaie gorgheggianti.
La casa e il suo giardino sono un minuscolo quadrato di fango ma non c' è nulla di più grandioso, miserabile e sudicio.
"Bestiaccia", dicono. Sì. Se la coniglia divora un paio dei coniglietti appena partoriti, non capisci bene cosa sia successo ma non ti sfugge l' orrore che aleggia. C' è sangue sulla paglia... vedere... Forse li ha mangiati la nonna!
Meditando come un fanciullo centenario rigurgiti le prime riflessioni: perchè bisogna sempre vergognarsi della propria madre? Perchè bisogna sempre amare rinnegando?
Le parole scambiate dai grandi e percepite di rimbalzo assumono significati ambigui. Lentamente sembrano sempre confermare orribili misteri che chissà quale facoltà ti aveva fatto presagire da sempre. Cosa fa di notte la zia con quei pentoloni?... l' avevo detto io... e mi sembrava strano...
Felicità: ore 19, cadere tutti stremati dopo la partita, sentire sulla pelle il sudore, l' erba fresca, il sole basso e il fiatone di tutti che ansima, è il mantice della giovinezza. Le prime mamme si affacciano a dire che è pronto. Tutti arriveranno in tempo per la cena che sbraneranno e per la sgridata che non ascolteranno. Mamma esco ancora... torno subito... metti il golfino che sudi...
Se ritrovi il berretto smarrito in camera da letto, dirai di averlo ritrovato in solaio. Quando declini la tua età aggiungi sempre un anno. La menzogna gratuita regala l' emozione di dover stare sempre all' erta per non contraddirsi. Solo l' ipocrisia genera piaceri simili alle balle: se un vecchio ti spiega con pazienza qualcosa, non star lì a cercare di capire ma ringrazia e chiedi sempre ulteriori chiarimenti.
Dimenticavo una cosa importante, hai bevuto un po' della tua piscia per conoscerne il sapore? Non dirmi di no! No? Allora, prego, da questa parte, segui pure il prof. Ammaniti che ti dice dove devi sederti.
Corri con i ginocchi spellati sulla fascia per inseguire un pallone, senti addosso il tuo corpo giovane che ti stringe come un animale eccitato. Detto così non significa niente, detto così nessuno capisce. Ma se qualcosa hai intuito, allora cerca Dylan, lui sa dirlo molto meglio.
Sono di là da venire i tempi in cui sprofonderai tra le coltri nel terrore che ti arrivi all' orecchio cio' che ora, aqquattato nel lettuccio, speri tanto di goderti: lo spettacolo proibito di una bella lite tra genitori.
Sai tirare i sassi? Sai tirarli o no? I miei si alzano verso il nido come chicchi di grandine in un mondo alla rovescia. Devi poi vedere quelli di T., il mio miglior amico (molto ferrato in bestemmie). Dov' è la classe di Mr. Thomas?
Ogni lavoro fatto con cura deve inaugurarsi con uno sputo sulle mani. In caso contrario sospetta.
Se la cugina grande H che ti cura (e che tu ami in gran segreto) dopo la spesa s' intrattiene in piazza con quel tipo parlando in modo esagitato, e poi tornando a casa piange, tu devi raccontarlo a tutti nel tempo più breve possibile: a casa, al bar, in oratorio, al campetto, al circolo, alle bocce... solo in età più matura potrai al limite gestire un ricatto. Se proprio vuoi infierire puoi sempre correre sudando nel vialetto e gridare a squarciagola: son viziato... son viziato... è H che mi dà i vizi...
Quando ti dicono con quel tono che conosci: alzati, pulisci, metti in ordine, asciugati, è pronto, andiamo... tu trascurali e continua come niente fosse ad occuparti del tuo gioco e dei tuoi affari. Nel 90% dei casi non fanno sul serio, pensano ad altro.
... altre puerili mostruosità...
Capito adesso? Valutate un po' voi se siete nel novero dei privilegiati. Valutate se Dylan è il vostro cronista. Sono infanzie tutto sommato felici. Forse un po' troppo per sfociare in una vita serena. Vengono tutte regolarmente interrotte da una ragazzina con gli occhi marroni...
Piangi?
No che non piango.
Sì che piangi, sento il bagnato.
sabato 24 gennaio 2009
Comfortably Numb
... dunque la slabbratura va portata all' infuori, buono a sapersi... in effetti dona molta luminosità sia alla pelle che allo sguardo...
... e questo pirla che invece ha scelto di suturarsi integralmente con le canzoncine chi diavolo è?...
... eh sì, in effetti qui lo tocchi proprio con mano... inseguire la guarigione ispirandosi alla tranquillità delle pietre è una via con pedaggi estetici a dir poco esosi...
wendy lewis tenta di rifare i pink floyd con l' aiuto dei bad plus
Dolci sogni
Bravo, ma un signor pasticcino insoddisfatto invece che puo' fare? Bè, per lui non ci sono alternative, non puo' certo cannibalizzarsi. Puo' però sfogarsi con le verdure...
venerdì 23 gennaio 2009
Ma taci un attimo!...
La deliziosa (e strabordante) petulanza della più zabetta tra le querule mascelline anni ottanta...
Aksak Maboul con Catherine Jauniaux
giovedì 22 gennaio 2009
Ruote che non girano più
Solo dopo che all' impertinente pavone si spezzò la coda l' orgoglio ci autorizzò a voltarci verso di lui per scrutare con puntiglio la meraviglia di quei colori. Persino il bosco fiorì screziandosi nel ricordo della fantasmagorica ruota ora atrofizzata per sempre...
Alla ricerca di una nuvola gelata
Aprì la tasca sbagliata e lui se ne sgusciò fuori scodando a ritmo di valzer verso i gelati nembi. Stettero subito meglio entrambi.
MFC Bruire
Pulsioni bullistiche
Caro genio della lampada, dunque, dicevamo, allora, primo... tornare a 16 anni, orecchi compresi... per sentire come dio comanda un pezzo così... (sull' auto fregata al papà tanto per provare qualche controsterzo)...
... secondo...
Stooges
mercoledì 21 gennaio 2009
Riconciliazioni ambigue
In via di principio un buon antidoto consisterebbe nel procedere in questo modo: capire le differenze e ipotizzare un passo nella direzione della controparte. Attenzione, parlo di "ipotizzare" (ragione) non di "fare" (azione). Basterebbe poco, un' ipotesi curata del male minore, anche se non si è disposti a concedere nemmeno quello.
Nel tentativo pregevole di riconciliare la visione tra "credenti" e "non credenti", Diana si appella alle parole di Edoardo Lombardi Vallauri (Capire la mente Cattolica) per cui il credente, per la sua confidenza nell' assoluto, sarebbe un tipo "coraggioso", mentre il "non credente", per il suo scetticismo spontaneo, sarebbe un tipo "prudente".
"Coraggioso" e "prudente" non sono epiteti offensivi.
In realtà così facendo la "buttiamo" in psicologia. L' assunto che sta sotto ad una simile impostazione è il seguente: in questo discorso non ha senso rintracciare delle ragioni, le differenze sono solo di ordine psicologico. Ma questa è proprio l' atteggiamento dei non credenti (in particolare degli agnostici).
Io preferisco trovare una mediazioni sulle ragioni. Ne propongo una introducendo un quesito decisivo:
"Perchè esiste Qualcosa invece del Nulla?"
Il "credente" è colui che conferisce importanza a questa domanda che sta in cima alla catena dei "perchè" e risponde presentando la figura del dio creatore. E' il principio di ragion sufficiente che sta alla base del pensiero razionale: le cose hanno un senso. Non a caso tutti i grandi razionalisti moderni (dai greci fino a Cartesio, Leibniz, Spinoza, Malebranche, Godel...) hanno dedicato almeno una dimostrazione all' esistenza di Dio.
Per il "non credente" a quella domanda non si puo' rispondere: il senso della vita per lui è sospeso. Il "non credente" crede solo ai suoi sensi e Dio potrò anche dimostrarlo ma non posso toccarlo. E' questa la tradizione di pensiero empirista.
Anche "razionalista" ed "empirista" non sono collocazioni che offendono, anzi, sono molto rispettabili (in genere offendono solo chi vorrebbe tutti gli aggettivi rispettabili per sè). Hanno il pregio poi di andare al cuore delle cose senza sottendere una presa di posizione proprio nella parte più delicata dell' affare.
Aggiungo solo che ho parlato di "esistenza di Dio", ovvero dei "credenti". Non di una Fede particolare.
Spero sia passato il messaggio: ci si dedichi anche alla riconciliazione, è seccante rinunciare alle delizie anche quando si è consapevoli della cura che richiede il maneggiarle.
Una piccola osservazione per concludere.
Il "coraggioso" che ELV dà ai "credenti" è un po' ambiguo. Si ha il sospetto che voglia dire: "ci vuole un bel coraggio per sostenere certe cretinate". E' la sensazione che si ha ascoltando il dibattito a Radio Radicale linkato a suo tempo da Valeria.
ELV in realtà ce l' aveva con il Papa e il Cattolicesimo: è insensato prescrivere l' inferno per mancanze minimali (es. il preservativo). Chi non usa il preservativo è da trattare alla stregua di un pluriomicida?
D' Agostino, la controparte di ELV, offeso per come veniva messa in ridicolo la fede, ha avuto uno scatto indignato dimenticandosi di rispondere all' argomento.
Vorrei far presente che esistono anche Piccoli Rimedi: la confessione e il pentimento.
Rifiutarsi di ricorrere ad un Piccolo Rimedio è una Grande Mancanza. L' Inferno è riservato dunque solo alle Grandi Mancanze: a chi, anche in ultima istanza, si ribella al volere di Dio rivendicando la sua ribellione.
Del resto tranquillizza che la critica di ELV sia in genere sovrastata da quella contraria: "il cattolicesimo, con la il suo ricorso continuo a Confessioni salvifiche, lava di continuo le coscienze e si risolve in una buffonata".
Due critiche molto dure in effetti. E si tira un bel sospiro constatando come siano diametralmente opposte tra loro elidendosi a vicenda.
martedì 20 gennaio 2009
Ma ci sei o non ci sei?
Musiche che risuonano tutto il giorno ma che si fanno intercettare solo dopo la mezzanotte (quando finisce il maurizio costanzo show e la vicina con l’ amplifon in manutenzione smorza la tv).
Trattasi di Pianoforte a quattro mani (due sui tasti, due nella cordiera), più tanto, tanto software con la sordina...
Duprée/Kirschner
Vecchi ma con stile
vecchi di classe
Con il ritmo giusto, anche sull' orlo del disfacimento, strizza l’ occhio a chi passa prendendosi di diritto tutte le precedenze... il ridicolo si trasfigura in eleganza. Svolta l' angolo annunciato da un inno sciancato che riscatta tutte le marionette; urge l' accrocchio di uno Stravinskij del ventunesimo secolo per idearlo.
Michel Waisvisz
lunedì 19 gennaio 2009
Se i muri potessero parlare...
I più loquaci e ispirati sembrano proprio i quattro di Leo Weaver…
Sono mura e naturalmente sognano l' amante in forma di “casa”. In tutto cio’ c’ è forse una qualche forzatura? Direi invece che non esiste metafora più pertinente e romanticismo più asciutto ed efficace.
Merita la visione allargata..., clicca sull' asterisco.
sabato 17 gennaio 2009
Piccole leggerezze pagate a caro prezzo
giovedì 15 gennaio 2009
La requie perduta
Ma non diamoci per vinti...
Con il vertical bed ora è possibile dormire in piedi e riguadagnare l' agognata quiete anche negli interstizi delle giornate più stressanti...
... accessori...
Allegri