mercoledì 14 marzo 2018

6 Il lavoro rende felici

L’dea base del thread che segue: sarai più felice se lavori, anche quando il lavoro non ti rende felice.
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Commenti
Riccardo Mariani 1. Conosco tanta gente a cui dire “prenditela comoda” sarebbe un’istigazione al suicidio.
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Riccardo Mariani 2. Il lavoro allunga la vita e la rende più felice.
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Riccardo Mariani 3. Già nella Bibbia il lavoro è dipinto come una condanna diabolica, e ancora oggi molti guru della felicità lo associano all’egoismo più gretto e pensano che staremmo tutti meglio con case più piccole, televisori più piccoli e stipendi ridotti.
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Riccardo Mariani 4. Tommaso, l’Ecclesiaste e Confucio propongono una versione alternativa: le mani libere sono strumenti del demonio, l’indolenza ci rende tristi.
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Riccardo Mariani 5. Neuroscienze: l’ambizione e l’intraprendenza fanno scorrere a fiumi serotonina e dopamina procurando un benessere diffuso. Con l’inattività tutto regredisce in una strage di neuroni e cellule grigie. L’attività lavorativa è una convalida: stai spendendo bene il tuo tempo.
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Riccardo Mariani 6. Vuoi rincoglionirti prima? Smetti di lavorare in anticipo. la cosa si tocca con mano nei confronti internazionali tra paesi con sistemi pensionistici differenti. Il lavoro testa e riorienta i nostri circuiti mentali, la pensione vicina annienta la voglia di imparare.
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Riccardo Mariani 7. Guarda ai ricchi che potrebbero risparmiarsi il lavoro: lavorano ugualmente, e spesso in modo molto stressante.
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Riccardo Mariani 8. Anche i lavori più umili possono essere dignitosi e amati da chi li svolge. Sei tu che dài dignità al tuo lavoro, ricordo un bidello della mia vecchia scuola che faceva proprio questo. Ci sono custodi che odiano il proprio lavoro e altri che lo amano sinceramente.
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Riccardo Mariani 9. I lavoratori più contenti in Inghilterra: barbieri, idraulici, maestre d’asilo…
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Riccardo Mariani 10. Donald Hebb minacciava la classe così: chi fa casino mentre si lavora lo sbatto fuori a giocare.
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Riccardo Mariani 11. Tom Sawyer alle prese con la cancellata da ridipingere, chi non ricorda questa leggendaria prima scena del libro? La sua morale: per creare un desiderio sincero rendi le cose più difficili da ottenere, trasformale in “lavoro”.
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Riccardo Mariani 12. Se la depressione economica si chiama così una ragione c’è: chi non lavora si deprime, anche se riceve un sussidio, anche se fa finta di lavorare (lavori forzati, lavori socialmente utili).

Con chi dialogare e con chi no

Le regole sociali oggi vigenti per interagire con chi è in errore (per come lo ho capite io) sono queste due: parla con chi sbaglia di poco, dando così valore al dialogo. Trascura chi fa gravi errori, perché renderesti plausibili le sue affermazioni.
Anche una posizione “inaccettabile” possiede spesso ragioni forti destinate ad emergere una volta che si entra in dialogo. In breve, noi escludiamo dal dialogo una serie di posizioni pericolose perché fare altrimenti evidenzierebbe il fatto che anche una persona ragionevole potrebbe sostenerle.
E’ un po’ come quando non andate all’allenamento altrimenti si penserebbe che non siete davvero infortunati.
Inoltre le regole sociali sono auto-validanti: se voi entrate in dialogo solo con chi fa piccoli errori, qualora decidiate di parlare anche con chi fa grandi errori costui diventerà automaticamente agli occhi di tutti qualcuno che fa solo piccoli errori. La cosa induce equivoci anche sulla vostra posizione che verrà supposta vicina a quella di chi fa grandi errori.
Facciamo ora qualche esempio: il dialogo con chi sostiene la censura è da evitare, innanzitutto perché gli argomenti per la “libera espressione” non sono affatto solidi come si pensa comunemente.
Oppure, andiamo sul pesante, pensate al dialogo con un nazista, ben presto dovrete cedere sul fatto che le razze esistono, e poi chissà dove si va a finire…
Pensate al dialogo con i fascisti: ci porterebbe presto a scoprire con imbarazzo le molte linee di continuità tra fascismo e democrazia.
Pensate al dialogo con chi coltiva progetti eugenetici: potrebbero in effetti migliorare di molto l’umanità futura, e siamo già su un terreno pericolosissimo.
Pensate al dialogo con i populisti: gran parte delle loro affermazioni sono sacrosante verità.
Pensate al dialogo con un comunista: se costui è abbastanza accorto da mettere al centro il ruolo della fortuna nei nostri destini sarete in imbarazzo e costretti a ricorrere alle sottigliezze.
Il dialogo con un sessista vi farà presto capire che siete un po’ sessisti anche voi.
Dialogare con un PD vi farebbe venire il dubbio che sono gli unici ancora con la testa sulle spalle.
Parlare con una persona di solida fede religiosa potrebbe farvi scoprire l’aspetto razionale di questa posizione.
Parlare con un illuminista vi farebbe scoprire che esiste anche l’illuminismo inglese, scozzese, americano, il che come minimo vi manderebbe in confusione.
Eccetera.

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Note:2@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 227
2.1 Introduction
Note:tttttttt

Yellow highlight | Location: 228
benefits of size: economies of scale, larger markets, mutual insurance, protection against foreign aggression, and power and influence in international organizations.
Note:RIASSUNTO BENEFICI DIMENSIONE

Yellow highlight | Location: 229
increasing costs of heterogeneity of preferences,
Note:SVANTAGGI

Yellow highlight | Location: 230
For some public goods
Note:OGNI BENE PUBBLICO È UN CASO A PARTE

Yellow highlight | Location: 231
distance may be insignificant.
Note:X ALCUNI BENI PUBBLICI

Yellow highlight | Location: 232
a complex web of overlapping jurisdictions
Note:L OTTIMO TEODICO

Yellow highlight | Location: 233
Without transaction costs, economies of scope, and organizational costs,
Note:BOUQUET DI GOVERNI

Yellow highlight | Location: 236
Decentralization within a country can in fact be seen as an intermediate step
Note:UNA VIA VERSO L OTTIMO

Yellow highlight | Location: 238
supernational organizations
Note:CONTROPARTE

Yellow highlight | Location: 239
we do not observe, say, California joining the United Nations but not the World Trade Organization (WTO),
Note:SECONDO TRADIZIONE...REGOLA DELLA PIRAMIDE

Yellow highlight | Location: 240
Thus we have a "pyramid"
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2.2 The Trade-off between Size and Heterogeneity
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 244
monetary and financial system, tax collection and fiscal institutions, a legal and judicial system, infrastructures, communication systems, law and order, public libraries, national parks, and embassies.
Note:BENI PUBBLICI

Yellow highlight | Location: 245
fixed costs,
Note:LA CONVENIENZA

Yellow highlight | Location: 247
Different individuals have different views about how the polity should spend their tax money.'
Note:TUTTAVIA

Yellow highlight | Location: 247
some citizens prefer a strong defense
Note:ES

Yellow highlight | Location: 250
Public goods have not only an ideological dimension but also a geographical
Note:PREFERENZE IDEOLOGICHE E VANTAGGI GEOGR

Yellow highlight | Location: 251
the capital,
Note:PRIVILEGI

Yellow highlight | Location: 252
it is advantageous to live around Paris,
Yellow highlight | Location: 253
"hub" of the main national airline, either in Milan or Rome
Note:SU QUALE AEROPORTO PUNTARE?

Yellow highlight | Location: 257
an Irish person who happened to agree with a Japanese person on school policies would set up a joint public school system.
Note:SE LA GEOGRAFIA NN CONTASSE

Yellow highlight | Location: 261
individuals who are close together in space are also more alike in preferences,
Note:ALTRA SPIEGA SULLA COMPATTEZZA GEOGRAF

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hundreds of years of proximity generate more uniformity
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A common language
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Geography and preferences are likely to be correlated
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sorting by income, race, and ethnicity.3
Note:USA APARTHEID

Yellow highlight | Location: 274
a "liberal Democrat who lives in a largely Republican neighborhood
Note:ES DI NON CORRELAZIONE

Yellow highlight | Location: 284
for instance, one would want large jurisdictions that share a currency, and much smaller ones that share a school system.
Note:ESEMPIO DI OTTIMO

Yellow highlight | Location: 289
In reality, we observe that small jurisdictions (school districts, municipalities) are not crossed by the borders of large ones
Note:CAMBIARE I SOLDI X LA FOCACIA A SCUOLA

Yellow highlight | Location: 290
large jurisdiction generally encloses smaller jurisdictions.
Yellow highlight | Location: 290
Citizens of two different countries do not share public goods
Note:NELLA REALTÀ

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overlapping jurisdictions, would imply excessive organizational costs.
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Multiproduct companies, such as Proctor and Gamble,
Note:ECONOMIE DI SCOPO

Yellow highlight | Location: 297
military forces can be used for external defense and to keep law and order
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 299
satisfy heterogeneous preferences.
Note:ANCHE QUI CONTRAPPESO

Yellow highlight | Location: 300
Musgrave (1971) describes a world free of transaction costs and economies of scope and organized in overlapping jurisdictions
Note:TEORIA

Yellow highlight | Location: 304
Frey and Eichenberger (1999)
Note:FOCIJ

Yellow highlight | Location: 308
the monopoly of legitimate use of coercion plays a special role; to some extent it defines the very nature of a state,
Note:NATURA DELLO STATO

Yellow highlight | Location: 310
*2.3 A Model of Specialized Jurisdictions
Note:Tttttttttt


La grande depressione... di chi non lavora

C'è un motivo per cui la crisi economica viene chiamata depressione? Sì, perché chi non lavora si deprime, anche quando viene pagato ugualmente (sussidio), anche quando lo fa per finta (lavoro forzato).
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