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martedì 15 luglio 2025
privatizzare uguale esplorare
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un superviciale in missione
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UTILITA' O VERITA' definitivo pragmatismo
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sabato 12 luglio 2025
ereditarietà
martedì 8 luglio 2025
coscienza
UNA POSSIBILE TEORIA DELLA COSCIENZA
La coscienza è quel dispositivo mentale che ci consente di comprendere nel modo più penetrante gli enunciati autoreferenziali. So che tale osservazione trovi riscontro anche nelle neuroscienze, sebbene non sia in grado di precisare oltre. Ciò ci permetterebbe di discorrere di dispositivo fisico (o comunque di configurazione fisica). Gli enunciati autoreferenziali, a loro volta, sono alla radice di numerosi paradossi che compromettono i modelli di conoscenza o, perlomeno, le fondamenta stesse del nostro sapere. Una conoscenza così compromessa esige di essere rinnovata, e il processo può proseguire potenzialmente all’infinito. Il ruolo della coscienza è appunto quello di avviare tale processo infinito di rigenerazione del sapere. Quando si interrompe un simile processo? Quando si diventa consapevoli della coscienza stessa e ci si rassegna nella ricerca dei fondamenti. Quando si attiva nel modo più efficace? Quando si nutre la convinzione di poter approdare a un esito positivo, invece, e si profonde il massimo impegno. Paradossalmente, sono proprio i riduzionisti a svolgere nel modo più efficace la funzione della coscienza.
TEORIA DELLA COSCIENZA
Se dovessi formalizzare la coscienza, la concepirei come un dispositivo capace di interpretare immagini riflesse in uno specchio, per usare una metafora, ovvero di generare proposizioni autoreferenziali. Del resto, l’intelligenza animale, ad esempio, è spesso valutata attraverso il test dello specchio, che verifica la capacità di un animale di riconoscersi nel proprio riflesso. Il nesso tra intelligenza e coscienza risulta evidente. D’altro canto, la coscienza è strettamente connessa anche al concetto di libertà. La libertà assoluta coincide con l’imprevedibilità assoluta. Di conseguenza, la coscienza può essere intesa come il dispositivo che consente di generare una risposta randomizzata, mediante la funzione casuale più sofisticata esistente in natura. Forse queste due concezioni non sono poi così distanti. L’autoreferenzialità, infatti, si manifesta solitamente in un regresso infinito che, nel momento in cui è necessario fornire una risposta, richiede un arresto: il cosiddetto problema della fermata. Tale arresto può essere randomizzato, ossia imprevedibile.
sabato 5 luglio 2025
LA MIA ETICA
mercoledì 2 luglio 2025
intellettuali di riferimento
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lunedì 30 giugno 2025
la vaghezza come stronzata
Il ruolo della vaghezza.
Cos'è l'intelligenza?
La scienza dominante sull'intelligenza su wiki, in particolare la definizione di plomin
martedì 17 giugno 2025
NEOLIBERALISMO
PERCHE' ESISTE LA RELIGIONE?
PERCHE' ESISTE LA RELIGIONE?
martedì 6 maggio 2025
LOTTA PER L'ULTIMO POSTO: COMUNISMO contro NAZISMO.
LOTTA PER L'ULTIMO POSTO: COMUNISMO contro NAZISMO.
lunedì 5 maggio 2025
il grande gioco
CONOSCERE TUTTO
Da collezionista di dischi (anni 80-90) non possedevo l'istinto dei miei colleghi "completisti", quelli che si fissavano su alcuni artisti decidendo di immagazzinare tutto di loro. Al contrario, amavo la superficialità, ambivo toccare tutte le musiche nel tentativo di carpire il meglio da ognuna. Certo, avevo le mie passioni, e forse di qualche artista posseggo TUTTO, ma una sorta di ADHD mi spingeva sempre altrove. E' forse l'unico ambito dove possedevo un'animo avventuroso. Beh, anche da lettore mi piacerebbe conoscere TUTTO. Per quanto inane sia questa operazione, alcune strategie si sono imposte come migliori di altre. Non puoi leggere 150 libri all'anno senza una strategia, tutto ti scivolerebbe addosso in modo frustrante. D'altro canto, per conoscere TUTTO non si puo' nemmeno contare sulla memoria, devi avere degli schemi ma soprattutto devi associare dei sentimenti ai concetti che acquisisci. Solo evitando l'erudizione - ovvero la conoscenza in sequela informe di particolari aridi - hai qualche speranza che qualcosa resti impigliato nel tuo cervello. Il mio paradigma è all'incirca questo: assumo l'evoluzionismo darwiniano come forma generale della realtà, è uno schema eccellente che consente di tenere insieme le scienze della materia (biologia) e le scienze umane (psicologia evoluzionistica e darwinismo sociale). Penso che sia il migliore occhiale per vedere le cose da lontano, nel loro complesso, e pur tuttavia gli occhiali che assolvono al meglio a questa funzione non sono quasi mai adatti per vedere le cose più da vicino. Man mano che plano sulla realtà umana, per esempio, mi sposto sugli schemi dell'economia e poi, scendendo ancora più nel cuore delle persone, non disdegno nemmeno quelli religiosi. Ad avvolgere il tutto c'è una filosofia eclettica che mi esenta dal dover poi trafficare con concetti come realtà e verità, in modo tale da far convivere tutti questi occhiali senza dover costruire una gerarchia tra di loro. Questo eclettismo/anarchismo metodologico potrebbe confondere chi mi segue, per cui di tanto in tanto è meglio che lo metta a fuoco, anche a mio beneficio.
dilemmi filosofici
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mercoledì 30 aprile 2025
PERCHE' ABBIAMO GRANDI CERVELLI?
PERCHE' ABBIAMO GRANDI CERVELLI?
Homo Hypocritus su overcoming bias
lunedì 28 aprile 2025
elenco delle stronzate
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apocalisse
giovedì 24 aprile 2025
trinità e coscienza
TRINITA' E COSCIENZA
Nessuno capisce la dottrina cristiana della Trinità se non rielaborandola in modo macchinoso. Io stesso ho cercato di capirla abbinandola alla dissociazione di personalità, senonché un concetto del genere evoca patologie che disturbano la sacralità del concetto di partenza. Tuttavia, forse è possibile evitare questo inconveniente restando nell'ambito di una antropomorfizzazione leggibile. Addirittura potremmo partire dall'ortodossia della scienza in materia di pensiero umano: la teoria modulare della mente. L'inividuo "sano" puo' essere pensato in modo più rigoroso come una molteplicità di menti (moduli mentali) in perenne lotta tra loro. Il caso più semplice: quando devo decidere se ingollare o meno un Pinguì fuori orario, scateno una lotta tra una delle mie menti attratta dagli zuccheri e un'altra delle mie menti, più lungimirante, attratta dal benessere che dona una bassa glicemia. Alla fine una delle due vincerà, di solito quella stregata dallo zucchero. E la coscienza grazie alla quale mi percepisco come un'unica persona? Non ha nessun ruolo in questa lotta, non è un giudice che assegna la palma. Si limita a prendere atto e a narrare una storia plausibile della vicenda per "giustificare" quanto faccio. Deve farlo nei confronti degli altri, perché io devo coltivare il mio capitale sociale; ma anche nei confronti delle altre menti, perché io devo sentirmi giustificato e, se non voglio disgregarmi e subire un TSO, devo in qualche modo far sì che tutte le mie personalità continuino a collaborare per tirare avanti insieme. Domanda: mentre è facile capire il coordinamento tra Padre, Figlio e Spirito Santo, come interpretare la lotta tra i vari moduli?
martedì 22 aprile 2025
automazione e lavoro
Tesi: più il sistema è intelligente, più cresce il lavoro.
Congettura di Bay (è il contrario dell'idea di simgolarità).
In soldoni:
1)l'intelligenza è "sotto la soglia"? Bisognerà tappare i buchi e il lavoro sarà anche maggiore di quello precedente: lo sa bene chi fa le dichiarazioni dei redditi: controllare è più oneroso di fare (e si paga anche di più).
2) L'intelligenza supera la soglia? ci dirà lei cosa fare: d'altronde il lavoro dell'intelligenza + quello umano è maggiore rispetto a quello della sola intelligenza. Puoi metterla giù anche in modo brutale affermando che l'intelligenza superiore ci schiavizzerà, il che è preoccupante per molti motivi ma dovrebbe tranquillizzare chi si preoccupa per il lavoro che mancherà.
c'è un'idea molto interessante che chiamerò congettura di Bay, dal nome di John Bay che la propone, riguardante l'effetto dell'automazione intelligente sul lavoro. Cosa succede se, in quanto lavoratore, il mondo che ti circonda è sempre più composto da oggetti intelligenti? In un certo senso, la congettura di Bay è l'opposto dell'idea di singolarità: ciò non significa che sia meno spaventosa, anzi, forse lo è di più, perché la congettura ci dice che le macchine autonome sono più esigenti rispetto all'operatore di quanto lo siano quelle non autonome. Il lavoro totale degli uomini aumenta man mano che la tecnologia diventa più intelligente: la capacità totale cresce, ma il lavoro cresce più velocemente, e finiamo per costruire solo tecnologie che creano più lavoro. D'altronde, le macchine, diventano più intelligenti di noi, vorranno riavvitarci, ovvero farci lavorare di più, fino a quando la complessità crescente non arriverà a un punto di collasso che potrebbe riportarci all'età della pietra.
particolari nel libro di venkatesh rao sulla tecnologia
i consigli sono stronzate
I CONSIGLI SONO STRONZATE
giovedì 17 aprile 2025
perché tante diagnosi?
PERCHÉ LE DIAGNOSI SUI BAMBINI SONO ESPLOSE?
martedì 15 aprile 2025
metodo scientifico
IL METODO SCIENTIFICO
lista norme di genere
https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid02QnDKF4B6FQjpwWPqTPg1unfDnhG2HXHPgQ2Gx2jEZCpNiKP9C6FURod9TV5xMApvl
venerdì 4 aprile 2025
SCUOLA COME SIGNALLING 13 COSE CHE NON TORNANO PER CAMBIARE TEORIA SULLA SCUOLA
Ecco alcune cose che non quadrano nella teoria dell'istruzione come formazione di capitale umano. Prendo uno stralcio di un vecchio scritto che elencava 13 indizi: