lunedì 28 luglio 2025

altruismo o egoismo?

 IL NOSTRO ADDETTO STAMPA

La morale non è guidata dalla volontà di aiutare, ma dall'esigenza di apparire buoni. Non siamo buoni, vogliamo solo sembrare tali. Non ci interessa tanto aiutare, quanto far credere di averlo fatto. La colpa non nasce dall’azione sbagliata, ma dal rischio di essere scoperti. Ciò che conta davvero è la reputazione, vero centro del gioco. L’indignazione morale è un’arma evolutiva per pubblicizzare la nostra immagine, non un'espressione di coerenza etica. La morale è, dunque, una recita ottimizzata per l'audience pubblica. Né coerenza, né altruismo, ma evitare di essere esclusi dal giro dei “buoni”. Leggi Robert Trivers, un pilastro concettuale per queste tesi ciniche.

Qui c’è un problema notevole che, per essere risolto, richiede innanzitutto di essere compreso: di fronte a un comportamento altruistico, è preferibile considerarlo tale o come una forma di egoismo mascherato? Propendo per la seconda ipotesi, e propongo due motivi a sostegno:
1) Poiché l’altruismo è facilmente riconducibile all’egoismo (mentre il contrario risulta assai più arduo), l’interpretazione cinica appare più semplice e lineare.
2) Il modello cinico fornisce inoltre soluzioni convincenti ad altri dilemmi. Per esempio: perché una madre riserva le proprie cure al figlio, anziché a un bambino sconosciuto che, magari, soffre molto di più dall’altra parte del mondo? E questo anche qualora sia consapevole dell’esistenza di quest’ultimo? La risposta risiede nel nostro egoismo, che rende questa condotta del tutto naturale, al punto che nessuno ne è scandalizzato. Il modello cinico spiega agevolmente questa indifferenza verso il bambino anonimo che muore lontano, mentre ci si prodiga per il proprio figlio che, in fondo, sta già bene. E gli esempi, naturalmente, potrebbero moltiplicarsi.
Questi due argomenti si inseriscono nel quadro della filosofia comunemente adottata dalla scienza, secondo la quale è legittimo assumere un punto di vista oggettivo ed esterno da cui osservare i nostri comportamenti. Una filosofia di stampo soggettivista, al contrario, privilegiando l’introspezione, tende a ridimensionare tali argomentazioni, giacché dentro di me sento che alcuni miei gesti, o quelli di altri (come Madre Teresa di Calcutta), sono autenticamente altruistici.
È un’osservazione di un certo rilievo, specie in rapporto alle obiezioni più frequenti rivolte al cinismo. Potrei farne un post, anche solo tramite un copia-incolla.