sabato 11 luglio 2015

Triumph of the City: How Our Greatest Invention Makes Us Richer, Smarter, Greener, Healthier and Happier by Edward Glaeser


Glaeser sulla città: più ricca, più felice, più innovativa. Inno al grattacielo.
  • Siamo in troppi? Domanda assurda dopo l'invenzione della città: tutta l'umanità potrebbe stare comodamente in Texas, ogni famiglia col suo comodo e spazioso appartamento. Il problema nn è dunque il numero delle xsone... 
  • L'innovatore impara x contatto e prossimità prima che x istruzione. Il talento è contagioso. Il talento x esprimersi deve verificare che può farlo, nemmeno lui crede alle sue potenzialità pratiche, da qui l'importanza di vivere dove il ghiaccio è già stato rotto... 
  • Paradosso: quanto + si è connessi, tanto più conta la prossimità fisica. Perchè? E si torna alla centralità delle idee... 
  • In città c'è poco spazio x cui si producono quei beni che occupano poco spazio: le idee nn ne occupano nessuno. Le idee fanno incontrare sviluppo e cultura in un mix stimolante... 
  • O-ring production: la concentrazione dei talenti consente ai migliori di lavorare insieme e quindi di nn sprecare i prodotti del genio con la rottura di anelli deboli... 
  • Quanto più un paese è "urbanizzato" tanto + è ricco e felice... 
  • L'arte rinsscimentale sarebbe stata concepibile senza una città come Firenze dove i geni erano a stretto contatto e si insegnavano a vicenda?... 
  • Torino, Detroit e il declino delle città. Una città rischia se si affida ad un unico progetto e declina con esso. Allo stesso modo nn può essere resuscitata con le grandi opere. È il pluralismo che vivifica una città xchè solo le diversità esaltano le interconnessioni... 
  • Qual è il marchio della città fallita? avere troppe infrastrutture (rispetto alla domanda) nn troppo poche. I grandi progetti sono rischiosi. Dopo una castrofe meglio dare aiuti alle persone che progettare a tavolino la ricostruzione (vedi Katrina)... 
  • Una città nn è fatta da case o infrastrutture ma da xsone: nn doniamo case o infrastrutture ma soldi ed education alle xsone più bisognose affinchè spendano indirizzando gli investimenti... 
  • E la povertà delle xiferie? La City attrae i poveri, nn li crea. Il povero di città è un ricco rispetto al povero di campagna. Contro i crimini e le malattie contagiose il ruolo dello stato è decisivo, nn illudiamoci col libero mercato... 
  • Le ec. di scala della città favoriscono la cultura: musei, teatri... 
  • Limitare le costruzioni è la classica politica anti-poveri che alza solo i prezzi, altro che "consumo del territorio". Le mille restrizioni sono anche fonte di corruzione. Ieri Parigi ospitava la bohem, che ha dato lustro alla città, oggi è talmente "preservata" che un fenomeno del genere nn potrà più darsi... 
  • Un duello inatteso: grattacielo vs auto. Nel primo caso si va a piedi e la città è densa, popolata, viva - vedi Manhattan. Noi abbiamo scelto l'auto e le case basse. Forse era meglio limitare la circolazione piuttosto che l'edificabilità...
  •  Un' altra tendenza da combattere: la proprietà. È una tendenza che favorisce la villetta rispetto all'appartamento... 
  • Grattacielo verde. Basta con l'idea che l'ambientalista viva tra gli albrri. Gli abitanti delle grandi città sono i veri ambientalisti: vivere ammasssti fa risparmiare risorse. Vivere nella cintura o in campagna incide molto di + sull' ambiente. Preghiamo che India e Cina optino x grattacieli e città ad alta densità abitativa... 
  • Vuoi preservare l'ambiente stoppando nuove costruzioni in città?. Bene, stai solo inquinando di più il pianeta incentivando costruzioni in una periferia a distesa.
continua