La Sinistra italiana ha sempre avuto un problema a relazionarsi e a riconoscere l’ “Altro”. In politica la diversità nasconde qualcosa di orribile che induce irrefrenabile ribrezzo.
L’ antagonista non è un tale che la pensa diversamente ma solo un “servo”. Ora del capitale, ora delle televisioni; ora buffo, ora spregevole ma sempre servo ottenebrato.
Cio’ è molto rassicurante poiché consente di pensarsi come “la parte migliore del paese”.
Questo sentimento, a metà tra spocchia e misantropia, spesso è incosciente, altre volte addirittura formulato e rivendicato a chiare lettere, come nel caso del suo teorizzatore più recente, Umberto Eco:
… secondo cui gli elettori di centro-destra rientrerebbero in due categorie: l’Elettorato Motivato, che vota in base a interessi egoistici e ai propri pregiudizi contro stranieri e meridionali, e l’Elettorato Affascinato «che ha fondato il proprio sistema di valori sull’educazione strisciante
impartita da decenni dalle televisioni, e non solo da quelle di Berlusconi». Due elettorati ai quali non avrebbe neppure senso parlare, visto che non si informano leggendo i giornali seri e «salendo in treno comperano indifferentemente una rivista di destra o di sinistra purché ci sia un sedere in copertina»…