Noi ragionieri abbiamo un debole per le tassonomie e in materia di tributi ci sbizzarriamo, forse per gettare fumo negli occhi del profano.
Mia mamma parla genericamente di tasse senza tanto sottilizzare, e forse ha ragione lei. Mi spiego.
In relazione ai tributi l’ unica classificazione di sostanza distingue le tasse sul lavoro dalle tasse sul capitale. Sfido a dire diversamente.
Ma posso andare oltre: le tasse sul capitale o sono una doppia tassazione (patrimoniale) o sono una sovra tassa (capital gain, dividendi, interessi, reddito d’ impresa). Sfido a dire diversamente.
In ultima analisi qualsiasi tassa colpisce il reddito di lavoro.
C’ è solo un tributo e colpisce i redditi da lavoro: fine di ogni tassonomia, aveva ragione la mamma. Sfido a dire diversamente.
Postilla: ogni tassazione sul lavoro in realtà è una tassazione sul consumo, questo perché colpire una ricchezza quando entra (nella mia disponibilità) o quando esce è esattamente la stessa cosa. Sfido a dire diversamente.
Queste osservazioni semplificano (fine delle tassonomie) ma, nello stesso tempo, complicano (sovra tasse?), tanto è vero che mi aspetto molte “sfide”.
… l’ avida mano del fisco nell’ immaginario di Clark Gooldby…