venerdì 3 aprile 2009

Capogiri a Santiago

Ma perchè la "sinistra mondiale" riunita a Santiago sembra in crisi di idee proprio quando nel mondo imperversa una recessione che dovrebbe portare invece acqua al suo mulino?



Il "Sistema" sembra battere in testa e gli "alternativi" dovrebbero essere galvanizzati perchè la gente si guarda intorno in cerca di soluzioni.



Mentre i "radicali" ripropongono ricette già giustiziate dalla storia, i moderati litigano tra loro su dove debba passare la solita fantomatica Terza Via.



E intanto Tremonti pontifica.



Michele Salvati ha tentato una risposta. La Sinistra è stata presa in contropiede dalla Storia, si era appena convertita a nuovi valori quando è già ora di fare marcia indietro. E' normale che venga un po' di mal di testa.



Ma Salvati è ottimista, il suo resoconto assomiglia più a "Oggi Le Comiche" che a un vero travaglio ideologico, con la soluzione che non viene mai centrata ma che è lì ad un palmo dal naso. Secondo me le dinamiche che descrive sottovalutano la crisi in corso. E non parlo della sua gravità, parlo della sua complessità.



E' veramente il "nemico" della sinistra ad essere andato in crisi per cui basta intervenire con la tecnica della spallata?



Le migliori menti del movimento progressista, forse anche in seguito alle numerosi "conversioni" di fine millennio, hanno capito che le rivolte piazzaiole non possono essere cavalcate: si limitano a segnalare una cieca disperazione che procede a tentoni quando non sono l' alternativa trendy della gita a Gardaland.



La crisi si è manifestata nella finanza ma la soluzione non puo' essere: meno finanza. Per il semplice fatto che la finanza, la storia insegna, è il principale motore dell' emancipazione delle classi meno agiate (solo una finanza sviluppata fa arrivare soldi a chi non ce li ha).



Aaahh... se fossero fallite tante Enron sì che sarebbe una pacchia.



Purtroppo, bisogna dirlo a bassa voce, ad essere fallito è essenzialmente "il capitalismo del buon samaritano" che consiste nel dare prestiti a chi non è affidabile (i meno abbienti).



Anche l' enfasi sulle "regole" non puo' essere urlata nelle piazze in modo stentoreo perchè le regole più sensate assottiglierebbero per prudenza il flusso di denaro che scorre verso le classi più deboli (altro che Paradisi Fiscali). in altri termini, molti di noi non avrebbero più il problema di pagare il mutuo per il semplice fatto che un mutuo non ci verrebbe più concesso.



Ma che la crisi non possa essere interpretata semplicemente come una crisi del Capitalismo lo dimostra il "villain" che è stato prescelto per sfogare gli istinti e fornire un palinsesto adeguato a Santoro. Parlo della rivolta anti-CEO.



Ma come? Da che mondo e mondo il bersaglio degli antagonisti è sempre stato il "Padrone". Oggi invece lo si accusa di non aver vigilato con cura sui suoi interessi elargendo compensi troppo elevati al tirapiedi che l' ha fatto chiudere!



Sì perchè, il CEO non è certo preso di mira per essere stato uno spietato esecutore di ordini, quanto piuttosto per aver fregato il suo mandante! Il Padrone avrebbe dovuto fare il Padrone e rimpiangiamo il misto di arguzia e avidità dei bei Tycoon di vecchio stampo.



Siamo al paradosso: il Padrone dovrebbe curare di più i suoi interessi e quindi pagare meno i manager inefficienti. Ma se fosse tutto lì, non esiste sistema migliore che quello capitalista per stimolare la bramosia personale. Qualcosa non quadra.



Questo accenno ai capri espiatori l' ho fatto spigolando nella cronaca, infatti le retribuzioni dei CEO, per quanto scandalose, contano ben poco nel casino montato. Ma la rivolta contro di loro in nome di "un altro mondo possibile" fa capire come le bussole siano impazzite. E forse sono impazzite per far quadrare i conti dell' ideologia.



Una volta tanto non riesco a compatire i rappresentanti dell' Ulivo mondiale che annaspano riuniti a Santiago. Il mare in cui nuotano è solcato da procelle tanto irregolari da richiedere uno stile natatorio per cui riderei volentieri se non fossi così impegnato a tenermi a galla.



P.S. la mia posizione sul cataclisma finanziario.