sabato 29 aprile 2017

Razionalisti o pluralisti?

Destra o Sinistra? Liberali o Socialisti?
Collocarsi in questa griglia è abbastanza facile, e anche per questo motivo partizioni di tal fatta non sono interessanti.
Jacob Lévy ne propone una alternativa che taglia in due l’area liberale e non solo: Razionalisti o Pluralisti?
I pluralisti adorano i “corpi intermedi”, il loro nume tutelare è Montesquieu, seguito da Tocqueville e Burke. Insomma, quella nobiltà illuminata che ebbe un’interpretazione originale della modernità e non un semplice rigetto aprioristico.
I Razionalisti sono degli illuminati che hanno accolto il messaggio rivoluzionario (libertà, eguaglianza e fraternità) e vogliono una cabina di regia (lo stato) per strutturare la società conformemente a quei principi.
Tra le due tradizioni di pensiero la tensione è innegabile. Quello che molti vorrebbero negare è l’ origine autenticamente liberale dell’uno o dell’altro schieramento.
Eppure si tratta di un fatto accertabile: il Razionalista teme le tirannie locali (e ne ha ben d’onde) mentre il Pluralista teme la centralizzazione del potere (ed è più che giustificato).
Il Pluralista punta tutto sul diritto di associarsi: le libere associazioni ci garantiscono dal tiranno: chiese, gruppi culturali, università, province, sindacati, enti locali. Difficile comandare a bacchetta una società complessa dove questi coriacei intrecci crescono rigogliosi.
Il Razionalista è ossessionato dai diritti individuali: lo stato deve proteggerli (anche contro le associazioni illiberali). Semplificare, informare, rendere tutto trasparente… Solo in questo modo la comunità umana diventa progettabile al meglio.
Il Razionalista guarda alla chiesa e teme si trasformi in una setta. Il prete potrebbe trasformarsi in un manipolatore di coscienze. I diritti delle donne potrebbero essere conculcati… Il guardiano di questi pericoli è lo stato. Il fatto che si presenti come una libera associazione è per lui secondario.
Per il razionalista i diritti individuali precedono la tradizione.
Pensate ad un caso limite: gli Amish, una comunità che vive fuori dal tempo e dalla modernità…
… they’re not libertarian. They’re not democrats. They’re not socialists. They have a bunch of different things…
Razionalista: fermate le oppressioni insite in quella società patriarcale. Pluralista: lasciate fiorire questo strano fiore di civiltà.
I figli degli Amish sono indottrinati? Probabilmente pluralista e razionalista risponderanno in modo diverso.
Forse quello che chiamiamo indottrinamento è…
… That’s what it means to be Amish, to live a life according to a very elaborate set of rules… You have to freely choose your way into baptism after you’re 18…
Le regole amish sono molto stringenti: se fossero le regole di uno stato parleremmo di stato tiranno. Ma se è per questo anche quelle di una famiglia!
Il pensiero del razionalista
… “This is really a very illiberal, conservative, restrictive society. These aren’t fully free people,”…
Il pensiero del pluralista
… “These are people choosing a thing to do with their lives and the thing they’re choosing to do with their lives involves following norms, living according to values, and that’s one of the things that free people can do.”…
Chi nasce lì non conosce e non conoscerà molte alternative. Si puo’ considerare una persona libera?
Da adulti si potrà scegliere ma forse è troppo tardi.
Com’è possibile che il razionalista e il pluralista adottino posizioni tanto diverse avendo entrambi a cuore la libertà dell’uomo?
Nessuno difende la libertà assoluta: tutti noi riteniamo legittimo un limite…
… It’s not the case that only if you recreate your life every day are you a free person. Free persons can make commitments
Il caso in cui firmiamo un contratto è un caso esemplare. Forse ce ne sono altri.
Non avere ali non pregiudica la nostra libertà ma la condiziona in modo naturale.
Nascere in una certa cultura puo’ essere visto come qualcosa di assimilabile? Le posizioni divergono.
Ma come distinguiamo uno stato da un’associazione o da una famiglia?…
… why do liberals say the state is not allowed to be oppressive potentially in these certain ways but the Amish are?…
Risposta
… A lot of traditional answers here have to do with the coerciveness of states’ abilities to punish. An intermediate group normally within a liberal society, when faced with a member who refuses to obey the rules, has no punishment more extreme than say expulsion and shunning
La punizione di stato va oltre l’espulsione, la stigmatizzazione o la scomunica.
C’è la prigione, la pena di morte. Dare troppi poteri a chi possiede simili mezzi potrebbe essere pericoloso.
Ma chi è più pericoloso?: l’associazione con la sua vicinanza e i suoi poteri relativi o lo stato con la sua distanza e i suoi poteri assoluti?
La diversa sensibilità a questi pericoli distingue pluralisti e razionalisti…
… we should think of the traditions in terms of where they view dangers…
Questo è il modo corretto di pensare ai due filoni. E’ invece un errore pensare ai razionalisti come individualisti e ai pluralisti come collettivisti: entrambi partono dalla persona.
Anche associarsi è una libera scelta. Considerarla come tale ci immunizza da certe astrazioni…
… a radical version of individual autonomy… is ultimately incoherent because we are– none of us creating ourselves…
L’uomo è libero ma è anche socializzato: i limiti alla libertà che implica la socializzazione possono essere visti come naturali, non come oppressivi…
… We’re all socialized… idea of autonomy is wielded in very opportunistic and hypocritical ways…
L’accusa tipica del razionalista…
… you seem not to be autonomous because you’re doing what your parents…
Il fatto è che praticamente tutti noi (razionalista compreso) assomigliamo ai nostri genitori: la loro educazione pesa. I valori sono la cosa più facile da trasmettere.
La domanda cruciale è diversa…
… Under what kinds of social conditions you would expect to find really significant abuses?…
Le dimensioni non sono un elemento decisivo per distinguere stato e associazione…
… It’s not the case that states are always smaller or it’s not the case that states are always larger… lot of intermediate groups are transnational. The Roman Catholic Church is very much larger… exit is hard from the Catholic Church too. If you’re still a believer…
Anche la sanzione inflitta da un’associazione puo’ essere pesante ma riguarda l’animo più che il fisico.
La libera associazione fa fiorire la nostra personalità, non è un semplice contratto. In un semplice contratto facciamo la nostra proposta, se l’altro non ci sta molliamo. In un’associazione insistiamo, ci facciamo sentire, cerchiamo di far passare la nostra linea, abbiamo a cuore tutto questo….
… I don’t like Burger King. I leave Burger King. I go to McDonald’s… I don’t try to change Burger King… my relationship to my church isn’t really like that… We do try to exert some voice. We do try to change our intermediate organizations…
In questo senso le associazioni sono in continuità con lo stato e i contratti.
Il razionalista rischia di vedere solo stato e contratti. Questo gli nasconde la natura dello stato… 
… It’s important not to treat it as a lot of philosophers often have, as being a kind of disembodied machine for the dispensing of justice…
Ma lo stato ha le sue disfunzioni, è fatto da persone in carne ed ossa con interessi che divergono dal bene comune.
Tipiche disfunzioni dello stato…
… significant bureaucratization and a significant push toward universalism…
Difficile che si presentino in un’associazione. Prendiamo la chiesa cattolica, possiamo lamentarci dell’eccessivo conservatorismo ma non dell’invasività dei controlli e della burocratizzazione.
La filosofia ama teorizzare e ama dunque il modello razionalista. S’impegna a scovare la soluzione ideale: poi qualcuno l’applicherà…
… They take the state for granted as being a transparent way to get the right…
Il pluralista invece è più consapevole del fatto che non esiste soluzione ideale che possa concedersi il lusso di trascurare il fatto di dover essere poi applicata. In questo senso meglio una soluzione “un po’ meno ideale” ma anche meno rischiosa…
… pluralist tradition has always emphasized is when states go wrong…
L’esistenza di robusti corpi intermedi limita i danni in caso di fallimento dello stato: la diversità minimizza i rischi
…  existence of a plurality of groups and sites and locations and organizations within society can provide a variety of kinds of counterbalancing, a variety of kinds of experimentation to find out what better rules are…
Lo stato ha parecchie patologie e deve rientrare quindi nell’analisi della soluzione ottimale.
C’è poi anche un problema di conoscenza: nel mondo pluralista si sperimenta di più.
I corpi intermedi limitano il potere centrale e nello stesso tempo adottano governance differenti mettendo a disposizione di tutti l’esito della loro esperienza.
comportamenti opportunistici della politica sfumano le differenze rtra razionalisti e pluralisti…
… If you think that your side controls the central government and is going to go on controlling the central government, then you tend not to be supportive of federalism. You tend to think the central government will give us the answers…
Quando la sinistra vince le politiche diventa razionalista, quando vince le amministrative diventa pluralista. Lo stesso dicasi per la destra…
… Within a generation, we’ve gone from the federal Defense of Marriage Act and social conservatives who actively supported a constitutional amendment to ban same sex marriage even in states where DOMA hasn’t been passed at the state level to the reverse where now the conservative argument is well, let the last few states that haven’t legalized same sex marriage go on their way…
Se un sindaco di sinistra apre un registro per i matrimoni gay si difendono le sue prerogative. Poi, quando il governo centrale legifera in favore dei matrimoni gay, le prerogative dei sindaci e degli altri enti locali decadono improvvisamente. Lo stesso dicasi nella situazione opposta.
La destra conservatrice sembra simpatetica con alcune istanze pluraliste…
… conservatives will in particular be sympathetic to the claims of churches and religious groups…
Ma ci sono corpi intermedi poco considerati: le università per esempio. Esempio di interferenza…
… laws that are passed in a few states to mandate that universities allow people with concealed harry handgun permits to carry their guns…
Per il pluralista coerente
… Like the Amish agree to not exercise a variety of their liberties, we could say in the classroom, we’re not going to exercise our liberty to carry handguns…
La tradizione pluralista trae linfa dal nostro medioevo, un’epoca che generò una miriade di istituzioni intermedie…
… before the state, there was quite a lot and quite a lot that we now think of as the pluralistic intermediate sphere…
La pretesa degli stati al loro sorgere…
… What they want to do is to subjugate all of the other orders of society…
Lo stato desiderava una società ordinata, semplice (e quindi tassabile).
Chiesa, università e liberi comuni persero l’autogoverno. Cominciarono le lotte: gli Stuart contro il movimento Whig, per esempio.
Le costituzioni concesse nei paesi anglosassoni riflettono neint’altro cjhe le consuetudini in vigore nella società pre-statuale. Nel mondo latino riflettono i diritti tradizionali.
La lotta contro l’assolutismo vide insieme alleati insospettabili: chiesa e libere città, per esempio. Avevano una causa comune.
La tradizione razionalista (contrattualismo) trascurava completamente questa complessa realtà storica: per lei esistevano solo tiranno e cittadini che scendevano a patti. Una serie di soggetti restava escluso…
… A church or a city or a university isn’t derived from that universal national agreement. It’s built on what its members have done. Their critics, the Whigs, the common lawyers, the ancient constitutionalists…
Per il razionalista tutto è giustificato dal contratto (razionale e teorico) da lui pensato. Il pluralista – più empirico - guarda alla storia e vede come ogni singola realtà abbia una sua giustificazione: la tradizione non è mai banale…
… it is the duty of kings to respect the traditional laws…
Montesquieu è il patrono dei pluralisti. Hobbes dei razionalisti.
Hobbes enunciava a tavolino le regole del contratto sociale e chiamava tutto cio’ “scienza politica”.
Per Montesquieu valeva solo la ricerca sul campo…
… A lot of The Spirit of the Laws and history in sociology– and if you don’t know the proper nouns that he’s throwing around, if you don’t know the eras that he’s talking about, then some of it won’t make any sense and a part that do make sense, you won’t always understand why he’s talking about it at such length…
Era interessato agli ostacoli incontrati dagli stati nel governare. Notava che lo sforzo dei tiranni era solo uno: semplificare.
Si accorse che la violenza è la grande semplificatrice. I commerci fitti tessono matasse complicatissime, in questo senso generano la pace.
Lo “Spirito delle Leggi” fu il suo capolavoro. Tesi
… there’s an area of human activity that isn’t just the creation of deliberate decisions by state lawmakers… the book is about how the religious habits of the people, how the cultural habits of the people, how the traditions of the people, how the geography and climate of the society, how all of these things put constraints on what it is the lawmaker can hope to create…
Se il decreto reale costituisce il 10% della Legge, è buona cosa che il re tenga conto del resto quando legifera.
Le tesi di Montesquieu furono riprese dall’illuminismo scozzese: Adam Ferguson e Adam Smith.
In politica c’era bel altro oltre allo stato: chiese, città, gilde, università, province, nobiltà… E meno male che esistono…
… If you don’t have those in a monarchy, the monarchy will become a despotism
Nel proteggere i loro privilegi (a volte odiosi) dal Re, sancivano un limite al suo potere, e in questo servivano la comunità.
Montesquieu, Voltaire e Luigi XIV
M… account of how Louis the XIV had brought France to the brink of despotism… and Voltaire hated him for it and spent decades afterwards writing defenses of Louis the XIV…
L’accusa del giurista: Luigi semplificava. La difesa del filosofo: far tabula rasa del passato è buona cosa.
Montesquieu: un errore clamoroso centralizzare la nobiltà a Versailles: abbandonando le proprietà si abbandonò anche l’autogoverno e le responsabilità.
La semplificazione dell’assolutismo fu dura e incompiuta: non c’era tecnologia e le resistenze sociali erano molte. Furono i giacobini a realizzare il sogno, spesso sventolando la bandiera liberale.
In questa lotta mi sembra evidente come ci fossero autentici liberali su ambo i fronti
… I don’t want it to be understood just as a story about, well, reactionaries and Jacobins… Jacobins were not liberals. They were extreme rationalists…
Il successo dei giacobini accelerò l’avvento dello stato nella sua forma più compiuta. Lo strumento principe fu la coscrizione di massa.
I monarchi non furono mai in grado di legittimarsi in modo del tutto convincente: una lacuna che faceva vedere abusi ovunque. La Rivoluzione fornì una legittimazione più robusta ai governanti: era il popolo che governava se stesso. Con il misticismo della volontà generale non c’erano più limiti…
… That gives the centralizing state tremendously more normative legitimacy and more popular appeal…
Alexis de Tocqueville (con Benjamin Constant) fu tra i primi a suonare l’allarme. Ma la sua visita in America lo tranquillizzò: l’associazionismo poteva arginare la marea statalista.
La sua domanda (valida ancora oggi)…
… “Under democracy, how would I ever be able to resist the power of the centralizing state?”…
L’ America di Tocqueville
… One of the things he’s looking for when he comes to America and talks about the rise of voluntary associations is how a free and equal democratic people can still be pluralists, how they can be pluralism without privilege…
Oggi possiamo dire che il federalismo USA non ha tenuto alla stregua di altri…
… United States hasn’t maintained its federal form as well as some other federations partly because most other federations have at least one province or state that has a really robust sense of pre-political identity…
Ci vuole almeno una regione forte con la quale lo stato centrale non puo’ scherzare: il Quebec in Canada, per esempio. O la Catalonia in Spagna, o la Baviera in Germania, o la Scozia in UK, in India c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se l’Italia fosse una federazione diremmo il Lombardo-Veneto. Il Texas non è stato sufficiente.
Il punto dolente del federalismo USA…
… the deliberation that was made in the 19th century in the United States that says no state will be admitted to the union until there’s a white English-speaking majority….
Questo significa che l’ Oklahoma non poteva essere stato finché era uno stato indiano, o che le Hawaii non potevano essere stato finché i bianchi non furono maggioranza, o che i Mormoni dovevano essere repressi (per esempio facendo loro abbandonare la poligamia) affinché l’ Utah potesse diventare uno stato.
Nel suo entusiasmo a volte il pluralista dimentica un problemino: i conflitti tra gruppi.
Eppure qui si cela un ruolo per lo stato compatibile con l’ideologia pluralista: arbitro tra le comunità. Un po’ come il re di un tempo.
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Queste allora sono le due fazioni in campo. Penso che quello proposto sia un bel great divide poiché irriconciliabile e senza un vincitore designato: guardando la storia, ora ha ragione l’uno, ora l’altro.
John Stuart Mill è stato un grande razionalista, ma quanti granchi ha preso in nome di questa sua fede? La sua ossessione sulla natura oppressiva della famiglia lo ha portato decisamente fuori strada sulle soglie dell’eugenetica e del bazionalismo.
Lord Acton fu un suo fiero avversario. Ma il suo pluralismo lo portò a parteggiare per il generale Lee e gli schiavisti… 
… He rightly saw what Mill did not see, that the emerging European nation state, to drive to nationalism… He was very, very good on understanding religious freedom and the freedom of churches… … but in… correspondence that Acton entered into after the US Civil War with Robert E. Lee…. he says… “I mourn more the stake which was lost at Richmond than I celebrate that which was protected at Waterloo”… It’s not that Acton didn’t know that slavery was wrong… he thought that the protection of federalism was so important for protecting human liberty going forward in the era of mass democracy…
Ecco, se due giganti come Mill e Acton incappano in questi errori… 
… If Mill and Acton who I regard as both having been great, tremendous, important, brilliant thinkers, if they could both go so far wrong, then I’m inclined to say there’s a reason to doubt that we’re going to get it right. If they couldn’t see both truths at the same time, then even though I tend to– to where the pluralists side, I’m not willing to hubristically think I’m going to be the one to get it right and to square the circle and to solve all the problems at once…

Definire l'invidia

Quattro situazioni di possesso:
1) LUI HA, TU HAI.
2) LUI HA, TU NON HAI.
3) LUI NON HA, TU HAI.
4) LUI NON HA, TU NON HAI.
SIETE INVIDIOSI SE: preferite 4 a 2 preferendo 3 a 4 (se non avete, meglio non abbia neanche l’altro).
SIETE GELOSI SE: preferite 1 a 2 ma indifferenti fra 3 e 4 (volete qualcosa solo perché ce l’ha anche l’altro).
SIETE DI MALANIMO SE: preferite 3 a 1 preferendo 3 a 4 (volete essere i soli ad avere).
SIETE RANCOROSI SE: preferite 4 a 1 E preferite 3 a 4 (siete disposti a rinunciare purché non lo abbia l’altro).
SIETE COMPETITIVI SE: preferite 3 a 4 essendo indifferenti tra 1 e 4 (volete sempre qualcosa in più).
NOTA: il competitivo ha anche malanimo, e lo stesso il rancoroso. Ci sono invidiosi che non sono gelosi. Quasi tutti i gelosi sono anche invidiosi. E’ quasi certo che un rancoroso sia anche geloso.
Anarchy, State, and Utopia by Robert Nozick

Comprarsi il Socialismo

Se vuoi qualcosa, compralo - L'ingranaggio della libertà by David Friedman
Perché i lavoratori non si comprano la Rivoluzione anziché “combatterla” versando fiumi di sangue ed esponendosi alla contro-rivoluzione?…
… Se l’idea di una società in cui i lavoratori possiedono le imprese è molto più attraente rispetto a una in cui a possederle sono gli azionisti, permettiamo ai lavoratori di comprare le aziende. Se non è possibile convincere i lavoratori a spendere i propri soldi, è difficile che siano disposti a versare il proprio sangue, organizzando una rivoluzione…
Ma quanto costa comprarsi il socialismo?…
… Quanto costerebbe ai lavoratori comprare la loro azienda? Il valore totale delle azioni di tutte le imprese quotate alla Borsa di New York nel 1965 era di 537 miliardi di dollari. L’ammontare totale degli stipendi e dei salari di tutti i lavoratori privati, quello stesso anno, ammontava a 288,5 miliardi. Il totale delle imposte statali e federali è stato di 75,2 miliardi. Se i lavoratori avessero scelto di vivere consumando in media come gli hippies, risparmiando la metà del loro reddito al netto delle imposte, nel giro di due anni e mezzo avrebbero potuto ottenere la maggioranza delle azioni in ciascuna impresa, e in cinque anni avrebbero potuto comprare l’intero patrimonio in mano ai capitalisti. Questo è un costo enorme, ma è sicuramente più economico rispetto a quello di organizzare una rivoluzione. È, inoltre, meno rischioso e, al contrario di una rivolta armata, può avvenire gradualmente. I dipendenti di una impresa possono comprare l’azienda durante il decennio in corso, poi possono usare i loro profitti per aiutare altri lavoratori a comprare la propria società…
Direi che si puo’ fare, basta volerlo.
Ma probabilmente l’ideale socialista non è sincero: se i lavoratori avessero voluto diventare capitalisti, lo avrebbero già fatto. L’ideale socialista è solo un modo per cercare qualche vittima sacrificale.
Il fatto è che diventare capitalisti non è molto conveniente, i “volontari” sono decisamente sparuti, meglio le sicurezze del lavoro dipendente…
… Non ci sono neanche valide ragioni per cui i lavoratori dovrebbero voler diventare capitalisti. Il capitalismo è un sistema molto produttivo, ma la maggior parte del risultato non va al capitalista. Durante il 1965 gli stipendi di tutti i lavoratori (del pubblico e del privato) è stato di 391,9 miliardi di dollari, cifra quasi dieci volte maggiore rispetto ai 44,5 miliardi del profitto totale al netto da imposte di tutte le società…

Antidoto contro le risate

So You’re a Subversive Artist, Are You? di Nick Gillespie
Il potere dell'ironia è davvero tanto sovversivo?
A me non sembra...
... Comedy is “inherently subversive” and you might get “killed” for mocking the room? Not literally... Truth be told, there’s nothing inherently subversive about comedy...
Anche i più trasgressivi non spostano consenso, se la raccontano solo tra loro...
... Bill Hicks, often lauded as “truth teller” about corporate power, was no more a threat to the Republic than is Carrot Top....
La comicità non è mai sganciata dalla parrocchietta. Anche i nazisti avevano i loro comici...
... Does anyone doubt that Nazi Germany had its own version of the Capitol Steps, the dreary comedy troupe that does hacky song parodies poking fun at John Kerry’s snowboarding fiascoes, John Boehner’s skin tone, and Hillary Clinton’s pantsuits? You can almost hear their hoo-larious version of “We Didn’t Start the (Reichstag) Fire” or “Ballroom Blitzkrieg,” can’t you?...
La comicità? Una sequela di stronzate per divertirsi tra affini...
... 90 percent of comedy, including “serious” comedy, is, to paraphrase an iron law formulated by the science fiction writer Theodore Sturgeon, crap. Put another way: How many standup comedians (besides Gandhi of course) have changed the world?...
Nessuno cambierà mai il mondo con una battuta.
Da questo punto di vista allora meglio le rock star...
... Even rock and roll bands have a better record at spurring social change than do comedians, with the Velvet Underground’s sadomasochistic aesthetic that was condemned in the free and communist worlds alike inspiring Czechoslovakia’s bloodless overthrow of communist tyranny...
Vuoi capire il mondo? Vuoi cambiarlo? Metticela tutta, studia, informati. Divertirsi e divertire serve a ben poco...
... Whatever good points I made were not by being funny (the producers of each show wisely insist that non-comedians don’t do jokes) but by being well-informed and persistent...
La risata non serve a capire...
... the main function of comedy, especially political comedy, isn’t to stretch people’s minds or get them to confront the limits of their systems of knowledge...
I comici – tra tutti gli oppositori al potere – sono i più codardi, gente che sta sempre con la mano sul maniglione dell'uscita di sicurezza: "stavo solo scherzando"… 
... At least since the Romantic period, virtually all artists have claimed to be subversives, to being “oppositional” to the status quo... they can retreat when the heat comes down and aver, “Hey, I’m just a comedian!” Jon Stewart, that would be you...
***
Ma a che serve allora la comicità? Semplice: a segnalarsi come brillanti appartenenti al gruppo giusto...
... The main purpose of much and maybe even most creative expression— whether we’re talking fiction, video, art, music, journalism, comedy, you name it— is to virtue-signal, to show to your audience that you already agree with each other and that you are politically correct (however your group defines it).. .
Perché a noi libertari piace South Park? Perché è affine alla nostra religione (o ideologia). Dice quel che vogliamo sentirci dire. E’ politicamente scorretto e la cosa ci manda in sollucchero. Né più né meno...
... Such in-group virtue signaling is as true for libertarians as it is for liberals and conservatives, alas. Don’t we all love South Park not because it challenges our deepest-held beliefs– but because we agree with most of the show’s anti-authority, anti-Al Gore, anti-nanny-state messaging? It’s nice to see our broad world view being validated from the big stage...
La comicità è un'arma politica, non uno strumento per cercare la verità...
... What libertarians writ large need to do is recognize that if we want to subvert the current order— and we do, in all sorts of ways— we need to be simultaneously expressive and persuasive, to explain what we believe, why we believe it, and why it will lead to a world that is more prosperous, more peaceful, more interesting, and more sustainable that what we have now. Sometimes our cultural work will involve humor, sometimes it will involve earnest policy work, sometimes it will involve three-handkerchief journalism...
***
La posizione di molti: la risata è anarchica, è inerentemente anti-autoritaria...
... Comedy [is] inherently subversive to any incarnation of human conceit. As an art form, comedy is inherently anti-authoritarian. Comedy itself is anarchist insofar as it celebrates and bears witness to a world that the state must deny...No. Il comico è un moralista. Oltretutto un moralista superficiale e abborracciato, cne conosce solo la pars destruens. Ma fa niente, in fondo il mestiere del comico è un altro, quando pretende di essere qualcosa di più di un buffone.
Ma se il comico si considera più di quel che è, la sua comicità si trasforma in tragedia...
... If comedy is tragedy plus time, tragedy may be when comedy starts taking itself so seriously that it stops even pretending to be entertaining...
Vuoi cambiare qualcosa? È la cultura che conta, non la comicità. Il comico può contribuire, ma sappia che è solo una rotellina. Non solo: è una rotellina faziosa che dà il suo minuscolo contributo. Non è affatto la sovversione incarnata, questo deve toglierselo dalla testa...
... The challenge before those of us interested in creating a world that is more free, more fun, and more libertarian is to create culture— everything from standup comedy to journalism that stands up— that is engaging, provocative, and irresistible...

24 Se vuoi qualcosa, compralo - L'ingranaggio della libertà (Italian Edition) by David Friedman

24 Se vuoi qualcosa, compraloRead more at location 2307
Note: 24@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Edit
Se l’idea di una società in cui i lavoratori possiedono le imprese è molto più attraente rispetto a una in cui a possederle sono gli azionisti, permettiamo ai lavoratori di comprare le aziende. Se non è possibile convincere i lavoratori a spendere i propri soldi, è difficile che siano disposti a versare il proprio sangue, organizzando una rivoluzione.Read more at location 2327
Note: CHE I LAVORATORI SI COMPRINO LA RIVOLUZIONE Edit
Quanto costerebbe ai lavoratori comprare la loro azienda? Il valore totale delle azioni di tutte le imprese quotate alla Borsa di New York nel 1965 era di 537 miliardi di dollari. L’ammontare totale degli stipendi e dei salari di tutti i lavoratori privati, quello stesso anno, ammontava a 288,5 miliardi. Il totale delle imposte statali e federali è stato di 75,2 miliardi. Se i lavoratori avessero scelto di vivere consumando in media come gli hippies, risparmiando la metà del loro reddito al netto delle imposte, nel giro di due anni e mezzo avrebbero potuto ottenere la maggioranza delle azioni in ciascuna impresa, e in cinque anni avrebbero potuto comprare l’intero patrimonio in mano ai capitalisti. Questo è un costo enorme, ma è sicuramente più economico rispetto a quello di organizzare una rivoluzione. È, inoltre, meno rischioso e, al contrario di una rivolta armata, può avvenire gradualmente. I dipendenti di una impresa possono comprare l’azienda durante il decennio in corso, poi possono usare i loro profitti per aiutare altri lavoratori a comprare la propria società.Read more at location 2330
Note: QUANTO COSTA COMPRARE IL SOCIALISMO? Edit
Se i lavoratori avessero voluto diventare capitalisti, lo avrebbero già fatto.Read more at location 2344
Note: IL SOCIALISMO E' SINCERO? Edit
Non ci sono neanche valide ragioni per cui i lavoratori dovrebbero voler diventare capitalisti. Il capitalismo è un sistema molto produttivo, ma la maggior parte del risultato non va al capitalista. Durante il 1965 gli stipendi di tutti i lavoratori (del pubblico e del privato) è stato di 391,9 miliardi di dollari, cifra quasi dieci volte maggiore rispetto ai 44,5 miliardi del profitto totale al netto da imposte di tutte le società.Read more at location 2346
Note: IL FATTO è CHE DIVENTARE CAPITALISTI NON CONVIENE MOLTO Edit