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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Davide Curioni E' uno scherzo, vero? Tonica, sottodominante, dominante, dall'inizio alla fine. Tre accordi. Più una coda di rumore. Spazzatura.
3 maggio alle ore 8.47 · Mi piace
Riccardo Mariani Ancora uno sforzo! Ascolta meglio e sentirai il lavoro sui microtoni e la mano di Steve Reich, quello dei Tehillim.
3 maggio alle ore 9.38 · Mi piace
Davide Curioni Il "lavoro" sui microtoni si sente, è ripetuto pari pari dall'inizio alla fine. Le melodie restano al 100% sulla scala cromatica. Roba da superdilettanti.
3 maggio alle ore 11.28 · Mi piace
Invece c' è un' evoluzione costante dall' inizio alla fine, mai una ripresa pedissequa, secondo la poetica di Reich. Insomma, ci sono 132 parametri in base ai quali giudicare. Tu prendi i soliti 2 e sentenzi. Mica si possono sfornare fughe a quattro voci nei secoli dei secoli, c' è anche altro. Ma soprattutto c’ è il "genere"…. ogni genere ha le sue leggi: il giallista non puo' trasgredire più di tanto, così come non puo' farlo l’ autore di pop song. Una pop song complicata è una pop song sbagliata. Come si fa a non essere banali restando scheletrici? E' questo il problema. Ci si lega le mani dopodiché si esercita la propria creatività. Altrimenti ce n' è per tutti: dovremmo pensare a Bach, per esempio, e molti lo hanno fatto, come a un coatto della legge tonale, o ad una ricerca timbrica sconsolatamente povera. Ma non è così: semplicemente opera in un tempo e all' interno di una griglia di regole con cui ha scelto di legarsi le mani. Va giudicato per come si districa dai vincoli auto imposti.
3 maggio alle ore 17.53 · Mi piace
Chi avesse pensato questo di Bach, ma anche solo lontanamente adombrato l'ombra, significherebbe che di tonalità - anzi, di musica e della sua storia - non capisce una mazza. Il minimalismo di Reich musicalmente lo trovo sterile, noioso, inutile, fastidioso, incomunicante, infantile, antimusicale, innaturale, antifisiologico tanto per dire le prime cose che mi vengono in mente. Esistono alternative alle fughe a 4 voci (o a tante altre voci), e ci sono modi di scrivere le fughe a 4 voci estremamente lontani da Bach. Ma musicali, e scritti da musicisti.
3 maggio alle ore 19.10 tramite cellulare · Mi piace
Davide Curioni Anche l'idea di autoimporsi limiti e dirstricarvicisi, va bene per gli allenamenti dei Marines. O per gli studi di tecnica. Ma il vero musicista (e ce ne sono stati tanti!) riesce a scrivere musica anche quando scrive studi.
3 maggio alle ore 19.12 tramite cellulare · Mi piace
Ok ma di questo passo mi verrai a dire che le casette di Cezanne o i pupazzi di Klee li sai disegnare anche tu.
Io comunque mi sono fatto un’ idea in merito, prendiamo i contenuti messi a tema nella canzone (si tratta in fondo di argomenti che sviluppano da sempre le avanguardie):
1. il tema dell’ IMMATURITA’ (nume storico Witold Gombrowitz), denunciato dal titolo, dalla strumentazione vintage (un synth primissima generazione usato senza filtri), dalla natura puerile delle strutture che si assommano via via come dai timbri particolarmente acerbi e spogli.
2. il tema della produzione MECCANICA dell’ opera (nume storico Andy Wharol), denunciato dalla procedimento modulare e dalle dinamiche surgelate e impersonali.
Ecco, io giudico se il messaggio passa; tu, forse inconsapevolmente, giudichi se il messaggio sia legittimo. In questo senso, secondo me, l’ ingenuità è nell’ orecchio più che nella musica.
3 maggio alle ore 22.26 · Mi piace
Sì, ok, mettici pure tutti i temi che vuoi. Raccontasse anche l'intera storia della Creazione (ma credo che dovremmo basarci sul titolo, si parla di automobili), il punto è: chissenefrega? Mi interessa sapere che il brano racconta di meccanica (e migliaia di pezzi del '900 lo fanno)? Oppure mi interessa il contenuto musicale? Ora, il contenuto è BRUTTO sotto mille aspetti. Tecnicamente, timbricamente, armonicamente, ritmicamente. È melodicamente poverissimo. I giochini che ci sono dentro non riescono ad appassionare perché non c'è sviluppo, non più almeno di quanto potrebbe contenere una canzonetta di Giorgio Moroder. Ma poi, perché ti ostini a definirlo pop? O canzone? Cos'ha di pop? Cos'ha della canzone?
3 maggio alle ore 22.48 tramite cellulare · Mi piace
Se ti disinteressi al contenuto, come puoi mai giudicare se è espresso correttamente? Per giudicare la correttezza di un messaggio bisogna sapere anche a cosa si riferisce. "Farfalla" è una parola bellissima ma non va bene se voglio indicare un elefante. A me sembra che tu dia per scontato a priori quale debba essere il contenuto legittimo di un’ opera e, di conseguenza, ti aspetti certe soluzioni formali. Quando non le trovi sei deluso. Ma non tutto ci comunica quel che vorresti sentire. Per comunicare l’ “immaturità ottusa” di "Gombro" e i paradisi sintetici in cui ci precipita, sono d’ obbligo certe soluzioni “sbagliate” altrove. Insomma, non si puo’ rifiutare la modernità e pretendere di giudicare il moderno. Lo si rifiuta in quanto pericoloso e basta. Mi viene in mente la Norma Rangeri del Manifesto: una critica televisiva che odia la TV.
4 maggio alle ore 9.38 · Mi piace
Il fatto è che se voglio sentir parlare di farfalle, mi rivolgerò ad un entomologo. Se mi rivolgo ad un artista, voglio arte. Allora, le farfalle possono essere un pretesto, non l'unico contenuto del messaggio artistico. Perché il contenuto della musica è qualcosa di definito solo in senso strettamente musicale. Questo lo capisce Schumann (ascolta come parla di "farfalle" l'op. 2), ma sfugge ad alcuni artisti contemporanei. Abbiamo già fatto questa discussione in passato, senza cavarne un ragno dal buco.
Questo non fa della musica qualcosa di autoreferenziale, un "cruciverbone" come pensi tu. C'è musica adatta per molti contesti, dall'intrattenimento domestico alla sala da concerto, dalla colonna sonora di film alla musica liturgica.
Pensa al War Requiem di Britten. Pensa alla pavana per la bambina morta di Ravel. Parlano delle cose più brutte del mondo. Eppure sono musica, grande musica, musica sublime, e non cadono nell'errore di scrivere brutta musica solo perché parlano di cose brutte.
La modernità per certi artisti è brutta? Trovino un modo bello per dirlo. E c'è chi riesce a farlo. Non so se hai seguito gli ultimi video che ho messo su fb di musica corale.
4 maggio alle ore 9.56 · Mi piace
Davide Curioni Riporto un esempio di musica contemporanea scritta da qualcuno che capisce qualcosa di musica.
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D04_k9VN7fpc&h=8AQH-TZqq
Missa brevis - Jonathan Harvey; Choir of Westminster Abbey
Jonathan Harvey (b. 1939) : Missa brevis 1 Kyrie 2 Gloria 3 Sanctus / Benedictus...Visualizza altro
4 maggio alle ore 9.58 · Mi piace ·
Vedi che alla fine della fiera sei costretto a rintanarti su posizioni meramente formaliste che invece, dal punto di vista teorico, non puoi accogliere?
Soccorre il monito di Federico Zeri in epigrafe alla quinta conversazione riportata nel libro “Conversazioni sull’ arte”:
“… non è possibile applicare a opere che appartengono a civiltà diverse, nate in diverse prospettive ideologiche, con diversi sfondi culturali e sociali e eseguite con tecniche diverse, un unico criterio di lettura, se non a rischio di gravi travisamenti che vanificano la lettura stessa cacciandoci in un vicolo cieco…”
Secondo me tu non rifiuti la musica, che nemmeno conosci, rifiuti la “prospettiva ideologica”… , lo “sfondo culturale” della modernità. Un’ ideologia che ci chiede di esprimere, tra le altre cose, il lato demenziale del soggetto immaturo e la fissità instupidita del meccanismo industriale. E’ da qui che nasce il “grave travisamento” di cui sopra.
20 ore fa · Mi piace
Formalismo? Ma dobbiamo ripetere all'infinito le stesse discussioni? L'arte non è solo forma, ma senza forma non c'è arte. Per giudicare la musica servono le orecchie e serve il cervello. Dello "sfondo culturale" della modernità e della "prospettiva ideologica" m'importa assai. Lascio questa roba a chi ha più tempo da perdere. Quello che m'importa è il risultato finale, che se è brutto semplicemente non è arte, è gioco per masochisti. Anche rendere immaturità ed instupidità in modo immaturo e stupido mi sembra assai inutile. Di perditempo è pieno il mondo, e costoro continuino pure ad ammirare compiaciuti le mostruosità ed il dilettantismo naif da strapazzo.
PS: c'è moltissima musica che non conosco, è verissimo. Scopro autori sconosciuti ogni settimana (l'ultima scoperta è Jeanne Demessieux, grandissima; settimana scorsa ho messo le mani su Kenneth Leighton; il prossimo in attesa di esplorazione è Dynam-Vicotr Fumet), e constato sempre di più che al setaccio della storia anche il '900 lascera grandi cose, che purtroppo oggi non sono ancora emerse dal liquame generale. Mentre autori osannati dalla critica sono inesorabilmente destinati a lasciare traccia solo sui libri di storia dell'arte. Se pensi che il mio rifiuto sia a priori, ti sbagli di grosso.
3 ore fa · Mi piace
Riccardo Mariani “… Formalismo? Ma dobbiamo ripetere all'infinito le stesse discussioni? L'arte non è solo forma, ma senza forma non c'è arte…”
Se sbatti sempre contro lo stesso muro ti ritroverai di fronte sempre lo stesso muro.
Esistono linguaggi musicali molto differenti, ognuno si adatta allo sfondo culturale in cui vive e a cio' che vuole comunicare. Non dico con questo che tutta la musica moderna ti sia preclusa, è che, secondo me, tu vorresti veder comunicate solo i grandi messaggi del passato (per questo Arvo Part. per esempio, va ancora bene). E se te lo faccio notare, rispondi dicendo che la musica in sé non deve comunicare proprio nulla (formalismo). E’ ovvio: se esistesse un contenuto, anche il giudizio sulla forma non potrebbe prescinderne! Non puoi giudicare la forma indipendentemente dal contenuto visto che la prima sarebbe solo un mero strumento per esprimere il secondo.
Prova del nove: indicami cinque nomi di musicisti contemporanei che apprezzi ritenendoli di grande valore e che esprimono in modo vivido l’ immaturità ottundente e patetica del mondo giovanilistico. Musicisti che siano, che ne so, l’ equivalente dei fumettoni giganteschi di Roy Lichtenstein nel mondo dell’ arte..
Mmmmm… sarebbe come chiedere a Norma Rangeri di nominare 5 programmi di TV mediaset che apprezza: per lei la TV (specie mediaset) aliena le menti, non esistono dunque per definizione programmi apprezzabili. E infatti NR è un' ideologa, mica una critica di TV.
Tu, molto semplicemente, non ritieni legittimo che ci si possa dedicare a certi temi, ti disinteressi a priori alle modalità messe in campo per esprimerli artisticamente.
3 minuti fa · Mi piace
L’ opulenta orchestrazione “cubista” sfocia in una fantasmagoria caleidoscopica dai colori fin troppo carichi. Anche le spruzzatine di elettronica dosate ingenuamente finiscono per imbrattare anziché decorare.
Eppure… avercene di gente che osa.
Adorabile voglia di strafare.
Belle le voci: quei cori senza coristi, imperniati su voci soliste eteroclite, a cominciare da quella dell’ efebo Stevens in persona; ne esce una ricca sonorità, un po’ soul nero, un po’ narcosi bianca; ognuno andrà anche per conto suo ma una volta ritoccati con sapienza i livelli in studio ne escono pennellate spesse e spensierate quanto involontarie polifonie microtonali. L’ ideale per passeggiare nei campi di fragole. Belle anche le tarantelle partenopee incrociate con la ballata scozzese; una menzione al breve solo pastorale del sinth, riesce a essere caldo quanto suo nonno: l’ oboe. Qua e là si celebrano matrimoni davvero buffi.
Il pop sinfonico dimostra a ancora una volta la sua schiacciante superiorità intellettuale sul rock sinfonico. Se mai ce ne fosse bisogno.
Genealogia: XTC, Berlioz, Incredible String Band.
Sevens Sufjan – The Age of Adz
non dire di un uomo che è felice finché non è morto.
penso che l’origine del linguaggio vada cercata nel canto, e l’origine del canto nel bisogno di riempire con un suono un’anima umana sovradimensionata e alquanto vuota.
un basso ostinato di soddisfazione, come il ronzio del traffico che culla il cittadino quando s’addormenta,
Non c’è niente di male nei rituali, sono stati inventati per facilitare i passaggi imbarazzanti.
Poi mette su un altro disco: le sonate di Scarlatti, musica sorniona
Agli esseri piú belli si chiede una progenie sí che mai non perisca la rosa di bellezza
Lei potrebbe ancora salvarsi con una bugia, sgusciargli via. Ma è troppo confusa, e l’attimo passa.
Melanie! – dice, cercando di pronunciare il nome in tono lieve. Ma ormai ha dimenticato come si corteggia.
come un coniglio quando le mascelle della volpe si chiudono sul suo collo.
Ha il viso tirato; David si prepara a un fiume di parole rabbiose, a una scenata.
A dispetto delle circostanze, David sente il solletichio del desiderio.
E adesso ecco che lei è in casa sua, con l’inevitabile scia di complicazioni.
David ha smesso da lungo tempo di stupirsi della vastità dell’ignoranza dei suoi studenti. Post-cristiani, post-storici, post-alfabetizzati, potrebbero essere usciti da un uovo non piú tardi di ieri.
L’uomo che ha parlato è piccolo, magro, con le spalle curve. Indossa un abito blu troppo grande e puzza di sigaretta.
lanciando un’occhiataccia alla figlia, sfidandola a obiettare.
il dito paterno macchiato di nicotina.
Quei bisbigli pieni di maligna soddisfazione.
Sgombriamo subito il campo, – dice l’avvocato, – sono vere le accuse? – Quanto basta. Avevo una relazione con la ragazza. – Seria? – La serietà migliora o peggiora le cose? Dopo una certa età tutte le relazioni sono serie. Come gli infarti.
ti consiglio di cercarti un avvocato donna
Qualcuno su cui contare quando arriva il peggio: la caduta in bagno, il sangue nelle feci.
un ostinato improntato perennemente all’ infervorata recriminazione.
sopportare le estasi degli esseri disgustosi.
partì la parte consolatoria dei discorsi… Nella vita ci sono cose piú importanti della prudenza…. Ci piacerebbe trovare un modo perché tu potessi continuare la tua carriera universitaria. In questo coro di benevolenza, – dice David, – non odo voci femminili.
Violenza: stava aspettando questa parola. Pronunciata con la voce vibrante della virtú offesa.
Il sorriso della ragazza non ha cedimenti.
Mentre mangia si sente addosso gli occhi di Lucy. Deve stare attento: niente disgusta un figlio piú del corpo dei genitori mentre esplica le sue funzioni.
gli toccherà essere ordinato.
Ritrattazione, autocritica, pubbliche scuse. Sono una persona all’antica, preferisco essere messo al muro e fucilato. Farla finita.
Le donne che non fanno alcuno sforzo per essere attraenti non gli piacciono.
Cosí, quando Bev Shaw apre la porta, LUI fa buon viso a cattivo gioco, anche se il puzzo di urina di gatto, di rogna canina e di lisoformio gli dà il voltastomaco. La casa è esattamente come la immaginava: arredamento di infimo ordine, un’accozzaglia di soprammobili (pastorelle di porcellana, campanacci da mucca, uno scacciamosche di piume di struzzo), il lamento della radio, il cinguettio degli uccelli in gabbia, gatti dappertutto e sempre fra i piedi.
gli animalisti mi sembrano come certi cristiani. Cosí gioiosi e pieni di buone intenzioni che alla fine ti viene una gran voglia di stuprare e saccheggiare il mondo intero. O di prendere a calci il gatto.
un momento consacrato ai maschi e ai loro piaceri.
Puzza lontano un miglio di servizio socialmente utile.
Si concentri su qualcosa di consolante e di energico. I cani sentono l’odore dei pensieri.
Le venuzze delle orecchie traspaiono in una filigrana rossa e viola.
spara una breve raffica di palline sul pavimento… la padrona finge di rimproverarlo.
Il caprone trema, lancia un belato: un suono orrendo, basso e roco. Quando la crosta si stacca, David vede che la ferita, ancora aperta, è piena di larve che dimenano nell’aria la testolina cieca. Rabbrividisce. – Mosca carnaria, – dice Bev Shaw.
Riscoprendo nell’adulterio tutto il tedio del matrimonio.
Io mi appello ai diritti del desiderio, – dice. – Al dio che fa fremere anche gli uccellini. Nessun animale può considerare giusta una punizione perché ha seguito i suoi istinti.
Camminano in fretta, con lunghi passi da contadino.
Ha la faccia piatta e inespressiva, gli occhi porcini;
Si schiaffeggia il volto come un pazzo, mentre i capelli crepitano e prendono fuoco; si getta di qui e di là, lanciando mugghii informi che non nascono dalle parole ma dalla paura.
grida, e ripete questo urlo finché nella sua voce s’insinua una punta di follia.
nell’abbraccio Lucy resta rigida come un bastone, senza cedere di un millimetro.
L’orologio a muro segna le 17:45. David chiude l’occhio buono e scivola in una specie di deliquio in cui le due sorelle continuano a bisbigliare tra loro… Quando riapre gli occhi l’orologio segna ancora le 17:45. Che sia rotto? No: la lancetta dei minuti ha uno scatto e si ferma sulle 17:46. Passano due ore prima che l’infermiera lo chiami,
Possibile che Bill Shaw, che è nato a Hankey, a meno di duecento chilometri da lí, e lavora in un negozio di ferramenta, conosca cosí poco il mondo da non sapere che esistono persone poco propense a fare amicizia, persone il cui atteggiamento nei confronti dell’amicizia fra uomini è corroso dallo scetticismo?
È costretto a chiamare Bill Shaw e a subire l’ignominia di farsi aiutare a uscire dalla vasca,
Forse si sbaglia a credere che Lucy sia omosessuale. Forse preferisce semplicemente la compagnia femminile. O forse è proprio questa la definizione delle lesbiche: donne che non hanno alcun bisogno degli uomini.
Lucy regge il suo sguardo, con il collo rigido e gli occhi scintillanti.
Per la prima volta ha un assaggio della vecchiaia, quando diventerà un uomo spossato, senza speranze, senza desideri, indifferente al futuro…. non resterà che l’involucro di una mosca in una ragnatela, fragile al tocco, piú leggero della pula,
Nessuno dei due ha fame, ma mangiano lo stesso. La cena è un rito, e i riti facilitano la vita.
Quanto piú divora, tanto piú diventa famelica.
Intere parti del codice linguistico inglese si sono ispessite, hanno perso le articolazioni, la capacità di esprimere, la facondia… la storia di Petrus ne uscirebbe artritica, stantia.
Un cospiratore, un intrigante e senza dubbio anche un bugiardo, come i contadini in ogni parte del mondo. Onesto lavoro e onesta furberia.
Non gli importa di come riuscirà a strappare le parole giuste a Petrus, in questo momento gli preme solo sentirne il suono.
la carne viene mangiata, le ossa vengono frantumate e trasformate in mangime per polli.
Se un’aggressione di quel genere segnasse per sempre? Trasformasse la vittima in una persona diversa e piú cupa?
l’inglese cui attinge con tanta disinvoltura è una lingua stanca, friabile, rosa all’interno dalle termiti. Solo dei monosillabi ci si può ancora fidare, e neanche di tutti.
Sfrega indice e pollice insieme. – Soldi, soldi, sempre soldi.
Volteggia per conto suo, in quel modo solipsistico tanto di moda ai nostri giorni.
sul recto il profilo dell’acida Vittoria, regina et imperatrix, sul verso gnu o ibis rampanti.
frasi ben tornite che s’impennano per poi ridiscendere.
le zampe si contorcono e l’occhio si appanna.
Non capisce che cosa gli stia succedendo. Fino a oggi gli animali gli erano quasi indifferenti….
come una suora che si lascia violentare per ridurre la quota di stupri nel mondo?
La donna telefona all’uomo che la importuna e gli dice: «Ci sto».
Veloce ed efficiente; per nulla africano.
Non è difficile immaginare Lucy fra dieci anni: una donna corpulenta con la tristezza dipinta in viso, infagottata in vestiti fuori moda, che parla con i suoi animali e mangia da sola. Bella vita.
e sorride, mostrando i denti gialli di nicotina.
È conscio dell’irritazione nella sua voce, ma non fa nulla per dominarla.
come se qualcosa l’avesse roso dall’interno lasciando solo il guscio vuoto del suo cuore.
È stato sconvolgente scoprire di essere odiata
«È impossibile che stia succedendo, – si diceva mentre gli uomini la tenevano ferma;
Mi sembri una delle tre scimmie, quella con le zampe sugli occhi.
sente il battito del suo cuore che scandisce il ritmo dell’esametro.
l’impressione di essere sbirciato da un rapace chiuso in un sacco.
E anche lui, David Lurie, bofonchia: – Amen
conversa piacevolmente, colma i silenzi.
La vita di campagna in tutta la sua imbecille semplicità.
in un modo o nell’altro riescono ad arrivare in fondo alla cena.
dopo una certa età si è troppo vecchi per imparare. Si può essere solo puniti, duramente puniti.
si vede con i capelli bianchi, curvo, mentre si trascina fino al negozietto all’angolo per comprare mezzo litro di latte e mezza forma di pane; si vede seduto alla scrivania con lo sguardo perso, in una stanza piena di carte ingiallite, ad aspettare che il pomeriggio volga al termine per potersi preparare la cena e andare a letto… troppo demoralizzato per prendere iniziative. ..
Superman che china la testa mentre viene sgridato da Lois Lane.
«Secca. È ormai secca la fonte di ogni cosa».
Metti le parole sulla carta, si dice. Dopo sarà tutto piú facile. Cercherai con calma fra i maestri – Gluck, per esempio – plagiando melodie e forse – chi può dirlo? – nuove idee.
«timida come una gazzella», diceva di lei
Libertà di parola. Libertà di tacere…. L’hanno condannato per il suo stile di vita. Per atti contro natura: per avere sparso seme vecchio, seme stanco, seme incapace di vivificare, contra naturam.
una nota disdicevole su cui togliere il disturbo.
un gruppo di turisti con la faccia rubizza, contenti della loro adiposità,
Immagini ipnagogiche,
Chi l’avrebbe mai detto! Un giorno come gli altri, cielo limpido, sole tiepido, e d’improvviso tutto è cambiato,
nasconde il volto tra le mani, ansima, ansima e finalmente piange.
Assomiglia sempre di piú a una di quelle donne che trascinano i piedi nelle case di riposo bisbigliando da sole.
una rabbia cosí primitiva… Le frasi che per tutta la vita ha evitato con cura sembrano improvvisamente giuste e appropriate: «Dàgli una bella lezione, rimettilo in riga».
la mano gli formicola ancora per i ceffoni.
Gli torna un’immagine dell’Inferno dantesco: la grande palude stigia, con le anime che bollono nell’acqua come funghi.
Una mattina, alzando lo sguardo, vede le facce di tre ragazzini che lo sbirciano dalla sommità del muro di cemento. Si alza dalla poltrona, i cani si mettono ad abbaiare, i ragazzi si lasciano cadere e se la danno a gambe ululando di eccitazione. Che bella storia da raccontare a casa: un vecchio matto che canta da solo in mezzo ai cani!
è consapevole che il cane lo adora. Senza una ragione, incondizionatamente, David è stato scelto; quel cane morirebbe per lui, ne è sicuro.
la parte meno bella del corpo di una donna, la meno espressiva, dunque forse la piú commovente.
come sia possibile entrare in una stanza all’apparenza normale e non uscirne piú.