mercoledì 1 febbraio 2023

Sul fine ultimo.

Se vuoi spiegare X, spiega a cosa serve X e avrai fatto un buon lavoro. Tuttavia, illustrare le funzioni di qualcosa rimanda al fine di quella cosa, e i fini intermedi rimandano al fine ultimo. In natura, a quanto pare, il fine ultimo è l'immortalità. Tutte le cose vogliono eternarsi. Ma l'immortalità è difficile da ottenere, per cui si ripiega su obbiettivi subottimali, come fare figli, ovvero eternarsi in una copia anomala ma ancora abbastanza simile a noi.

Scala dei fini ultimi:

1) Immortalità.
2) Fare figli da soli (ermafroditismo).
3) Fare figli in due.
4) Fare figli in tre.
5) Fare figli in quattro...
...
1000) Fare figli in 999.
...

Fare figli in tanti consente ai genitori di specializzarsi producendo una protezione più adeguata ai propri figli, in modo che facciano tanti nipoti (una categoria di persone che ha ancora molto a che fare con noi). D'altro canto, fare figli in tanti significa che tali figli saranno meno simili a te. In genere il numero di equilibrio che fissa la natura per fare figli è 2.

Se proprio vuoi dare una patina scientifica alla cosa, tieni presente che questo discorso funziona ancora anche se riduci la persona ai suoi geni. Non c'è molta differenza, almeno qui, tra il gene egoista e l'individuo egoista.

Tuttavia, se guardi il mondo in cui vivi non sembra proprio che la gente abbia l'ossessione di questo fine ultimo, ovvero fare figli. Evidentemente compie degli errori. Perché? Una risposta prevede che ci siamo alienati: lo status sociale è un mezzo per giungere al fine ultimo ma noi ci siamo talmente preoccupati di combattere per ottenere questo mezzo prezioso che ora lo scambiamo per il nostro fine. L'ossessione per lo status, in effetti, questa sì che la vedi ovunque (e i finti umili non fanno eccezione). Ma un'altra risposta potrebbe essere che l'istinto veramente primario, ovvero l'immortalità, interferisce indebitamente e spiega molti dei nostri comportamenti anomali. 

Elogio dell'eclettismo.

Un giorno Milton Friedman fece notare che, immaginando i giocatori di biliardo come geometri, era in grado di prevedere in modo quasi infallibile le loro giocate. Subito ci fu chi gli rispose (Herbert Simon) che l'irrealismo delle ipotesi non fa parte della scienza. Ma perché? - rispose Friedman in un dialogo immaginario che mi sto inventando adesso - in fondo funziona e tutto quello che funziona puo' chiamarsi in qualche modo scienza. Herbert Simon fece notare che la cosa funziona nel prevedere le giocate sul tavolo verde ma non altrove. Friedman: fa niente, altrove, se non funziona, cambierò la mia ipotesi.

Diventando vecchio, l'eclettismo di Friedman mi è sempre più simpatico. Prima tifavo Herbert, oggi Milton: c'è sempre un altrove dove le cose non funzionano.

 Come cambia idea la Chiesa?


Cambiando il senso delle parole.

Il problema esiste: la Chiesa, perlopiù, non puo' contraddirsi o fare "marcia indietro" sui molti pareri espressi, come puo' quindi cambiare idea? Cambiare idea su una questione, in fondo, implica contraddirsi.

Immagina che la Chiesa bolli come usura il prestito a interesse, salvo poi constatare nel tempo che si tratta di una pratica fondamentale per lo sviluppo economico di un sistema. Potrebbe introdurre una distinzione tra il termine interesse e usura aggiungendo che solo il secondo schiaccia il debitore riducendolo a un livello di dipendenza. Questa distinzione, prima non applicata, è stata resa disponibile da un contesto mutato nel quale è sorto un sistema bancario concorrenziale.

Immagina che la Chiesa, coltivando una certa idea di famiglia, ritenga che la donna debba stare sottomessa al marito. Quando in contesti differenti gli schemi familiari mutano mutando la sensibilità sociale potrebbe dire, come fa Costanza Miriano, che "stare sottomessi", in realtà, significa essere chiamati a fornire un fondamento unitario alla famiglia. Sottomissione come ipostatizzazione.

Il contesto, in effetti, cambia il significato delle parole e giocando con questi cambiamenti anche un soggetto "rigido" come la Chiesa puo' aggiornare le sue posizioni senza di fatto contraddirsi in modo plateale.

martedì 31 gennaio 2023

 https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02o9WCTYa7UZorfJKbnSR28pZMe2PbGq2kEJshuLxxcyNRB2xspddhfgrmwov8C2V1l&id=1447752724

 Senza una morale come puoi condannare l'omicidio?


E' pur sempre uno scambio non consensuale: avresti potuto offrirmi dei soldi per sacrificare la mia vita. Avresti potuto "comprare" la mia vita. Se non l'hai fatto preferendo uccidermi è perché, evidentemente, pensi che avrei rinunciato valutandola più di te. L'omicidio, quindi, è inefficiente, un vero spreco di risorse, per questo è condannabile.

 https://naturalselections.substack.com/p/drawblue

Tecnocrazia populista...
Poiché sugli obiettivi siamo ormai tutti d'accordo - bassa disoccupazione, bassa inflazione, scuole funzionanti, sanità efficiente, controllo del crimine, controllo della tossicodipendenza... - tutta la politica si è spostata sui mezzi. Ma questo è il paradiso del tecnocrate!
Sì, però c'è una definizione di tecnocrazia che non si oppone affatto al populismo: tecnocrate è colui che dice di sapere. Il tecnocrate è colui che la butta sull'epistemologia anziché sui valori. In questo senso, molti cittadini sono tecnocrati.
Dato lo stato delle "scienze" sociali, mi sembra una buona definizione.

 L'INCIDENTE


Come ogni altra cosa che ci riguarda, i nostri istinti morali sono incidenti evolutivi; sicuramente una società di gatti iperintelligenti avrebbe aspettative morali molto diverse rispetto alla nostra società di scimmie iperintelligenti. Nessuna delle due possiede la morale corretta. Detto questo, qualsiasi ricerca dell'Unica Vera Filosofia Morale deve essere tanto futile quanto la ricerca dell'Unico Vero Apparato Digestivo.

Praticamente tutto ciò che ci interessa è un incidente biologico. Il colore verde, ad esempio, è un incidente biologico. Un daltonico vede colori differenti da quelli che vedo io e, come per i gatti, non c'è monopolio della verità. Del resto, anche il tempo - o almeno la rigorosa distinzione tra tempo e spazio - è un incidente biologico. Arrivo a dire che anche l'essere è tale.

Tuttavia, sono incidenti che contano. I colori sono fenomeni biologici, ma questo non ci rende indifferenti tra tinture per capelli castane e viola. E' un dato di fatto che ci conviene annotare. Il tempo è un fenomeno biologico, ma ciò non significa che puoi arrivare in ritardo a cena. La moralità è un fenomeno biologico, ma questo non rende giusto usare i tuoi vicini per il tiro al bersaglio.

 Etica degli affari. Una proposta per l'Opus Dei.


Per qualcuno l'unico vincolo etico del manager è fare profitti per la proprietà nel rispetto delle regole vigenti (responsabilità economica). Per altri occorre tener conto di tutti gli interessi toccati dalle proprie decisioni (responsabilità sociale).

Propongo una terza via: responsabilità economica + compensazione dei fallimenti di mercato.

Un esempio: se posso colludere con i concorrenti, evito di farlo, se posso sfruttare un monopolio, evito di farlo...

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lunedì 30 gennaio 2023

 DI COSA PARLO QUANDO PARLO DI NEGAZIONISMO CLIMATICO.


Il cambiamento climatico produce sia esternalità positive che negative. La domanda è quale sarà l'effetto netto.


Vedo che lo scenario positivo riceve poca attenzione. Il caldo è generalmente una cosa buona quando si ha freddo, una cosa cattiva quando si ha caldo. A causa della fisica dell'effetto serra, il calore aumenta nei tempi e nei luoghi dova fa più freddo, aumenta d'inverno più che d'estate, ai poli più che all'equatore. 


È difficile vedere un motivo a priori per aspettarsi che il cambiamento climatico ci faccia stare meglio o peggio. La terra e il suo clima, in fondo, non sono stati progettati per la nostra comodità, quindi non c'è motivo di credere che il loro stato attuale sia ottimale per noi. Noi stessi non siamo progettati per il clima attuale: nel corso della storia della nostra specie, il clima è variato molto di più rispetto ai cambiamenti previsti dal riscaldamento globale.


Ci sono almeno quattro effetti prevedibili del cambiamento climatico che appaiono inequivocabilmente negativi: innalzamento del livello del mare, caldo estremo più frequente, cicloni più forti e riduzione del pH degli oceani. 


Ci sono almeno quattro effetti inequivocabilmente positivi: espansione delle aree abitabili verso i poli, freddo estremo meno frequente, meno cicloni, fertilizzazione con CO2.


Non riesco a capire cosa prevarrà, e proprio per questo, mentre possso concepire un saldo "negativo", non sono sensibile all'idea di una catastrofe che giustifichi riforme radicali con alti costi per tutti. 


Ma se ho ragione, perché quasi tutti gli altri credono che il cambiamento climatico sia un problema terribile? A questo punto potrei intrattenermi sul "potere del male" e del negativo per fare colpoe catturare l'attenzione altrui, preferisco però un' altra risposta: nego che sia così. Se guardi le opinioni degli esperti come nei rapporti dell'IPCC o il lavoro di William Nordhaus, un economista che ha ricevuto un premio Nobel per il suo lavoro di stima del costo del cambiamento climatico, scopri che valutano il cambiamento climatico come indesiderabile ma non come la catastrofe che implica gran parte della discussione pubblica. Nordhaus, ad esempio, scrive che "la migliore ipotesi che formulo è che i danni economici causati dal cambiamento climatico senza interventi saranno dell'ordine del 2,5% della produzione mondiale all'anno entro la fine del ventunesimo secolo". Un danno decisamente contenuto! Qyasi irrilevante. Ultimamente è uscito un lavoro con stime più "costose" ma sono formulate a 300 anni da oggi, e postulano un blocco ad oggi della tecnologia. Direi che possono essere accantonate.

 "Le credenze di lusso sono idee e opinioni che conferiscono status ai ricchi a un costo molto basso, mentre pagano un tributo alla classe inferiore.  In passato, le persone mostravano la loro appartenenza alla classe superiore con il loro equipaggiamento materiale. Ma oggi i beni di lusso sono più convenienti di prima... Gli esseri umani diventano più preoccupati per lo status sociale una volta che i nostri bisogni fisici sono soddisfatti...

 Perché non sono un materialista.


Perché la realtà fisica non è meno illusoria di quella spirituale. Cio' non significa che sia irrilevante. Bisogna tenerne conto, ma anche molte realtà spirituali vanno tenute nel debito conto.

 PZ è pessimista sul fatto che le rotte del commercio mondiale rimarranno pacifiche e che i paesi saranno in grado di adattarsi al rapido calo dei tassi di natalità.


Economicamente, questo produrrà un circolo vizioso.  … interazione ridotta significa accesso ridotto che significa reddito ridotto che significa meno economie di scala che significa meno specializzazione del lavoro che significa interazione ridotta… Tutti diventano meno efficienti. Meno produttivi. E questo significa meno di tutto: non solo l'elettronica ma anche l'elettricità, non solo le automobili ma la benzina, non solo i fertilizzanti ma anche il cibo...La scarsità di elettricità fa impazzire la produzione. La scarsità di cibo sventra la popolazione. Meno persone significa meno possibilità di mantenere in funzione tutto ciò che richiede manodopera specializzata. Meno strade, meno energia, meno cibo...


Zeihan vede la caduta del comunismo come una riduzione della motivazione dell'America a essere il poliziotto del mondo. Senza poliziotti, prevede che il commercio sarà più spesso interrotto dalla guerra e dalla pirateria. La violenza imporrà una grossa tassa sui trasporti. Tutto ciò che aumenta il costo marginale del trasporto aumenta l'attrito in tutto il sistema. Un semplice aumento dell'1% del costo di una parte sussidiaria annulla in gran parte l'economia di una catena di fornitura esistente. La maggior parte delle località si considererà fortunata se i costi di trasporto aumentano solo del cento percento...

 Sebbene Zeihan sia un sostenitore dei pericoli del cambiamento climatico, la sua analisi mostra che "l'energia verde" fallisce, anche alle sue condizioni. Per generare, trasmettere e immagazzinare energia solare ed eolica, dobbiamo costruire pannelli solari, parchi eolici, batterie e nuovi sistemi di trasmissione. Il costo per farlo, compreso l'anidride carbonica che verrà rilasciata in quell'atmosfera durante il processo, è scoraggiante.  Zeihan inizia con la disponibilità limitata di energia solare ed eolica affidabile. Il fatto sfortunato è che la tecnologia verde nella sua forma attuale semplicemente non è utile per la maggior parte delle persone nella maggior parte dei luoghi, né per ridurre le emissioni di carbonio o per fornire un sostituto degli input energetici.I combustibili fossili sono così concentrati da essere letteralmente "energia" in forma fisica. Al contrario, tutti i greentech richiedono spazio. Il solare è il peggiore del gruppo: è circa mille volte meno denso dei sistemi alimentati con mezzi convenzionali...  … Tutte [le città] sono per definizione densamente popolate, mentre il greentech per definizione non è denso. La quadratura di quel cerchio anche in luoghi soleggiati e ventosi richiederà enormi infrastrutture per colmare il divario tra modelli di popolazione densa e sistemi di generazione di elettricità greentech molto più dispersi.Tale infrastruttura sarebbe su una scala e una portata che l'umanità non ha ancora tentato. L'alternativa è svuotare le città e ripercorrere seimila anni di storia...

 https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0JKAqc5aJwod2Ew72iEdpxSYKu8RRVbvDSL9ELwsPW2rCaGkgc2C1FQS8cr9RT7Gtl&id=1447752724

https://www.facebook.com/1447752724/posts/pfbid02Q5a4HRg4BXNLvhpakmP9uDsnZ3ezAMrb3sqpuCG4i9PuhLMe7KwLeQ9gE5yGmwLpl/