venerdì 3 novembre 2017

6 Saggezza della superstizione (2): oracolo e possessione demoniaca

Saggezza della superstizione (2): oracolo e possessione demoniaca

Da Voltaire in poi è invalsa la cattiva abitudine di credere nella “stupidità umana”. Si tratta di una pratica malsana che induce allucinazioni. Quella che segue è la seconda puntata del nostro viaggio nel pregiudizio volterriano.
***
Quante ne ho combinate con mio cugino: petardi, fialette puzzolenti, puntine da disegno, fionde, cerbottane… tutto era occasione di marachella.
Un’amicizia indissolubile, ma non furono sempre rose e fiori.
La crisi arrivava puntuale allorché i miei e mia zia volevano conoscere il “colpevole” della malefatta. Chi era la mente?
Il fatto è che il più delle volte nemmeno noi sapevamo con esattezza chi fosse il colpevole, chi aveva avuto per primo l’idea di dar fuoco al formicaio sotto la betulla rinsecchita? Ci accusavamo a vicenda instaurando tra noi una tensione che poteva durare settimane.
Poi, finalmente, arrivò lei…
Magic-8-Ball-Novelty-Fortune-Telling-Toy
La sfera magica della Mattel era in grado di rispondere a domande delicate sulla colpevolezza degli individui.
La si interpellava così: “E’ forse stato quello stronzo di mio cugino ad avere l’idea di mettere il sale nel caffé degli zii?”.
Bastava agitare con forza la sfera magica e il dadino sospeso nella gelatina avrebbe assunto una posizione che per noi due era sacra: “sì”, “no”, “richiedi più tardi”, e altre ancora che non ricordo. Sta di fatto che alla fine una risposta chiara a situazioni anche molto ambigue veniva fuori sempre.
L’esito era poi comunicato ai genitori sopportandone stoicamente le conseguenze.
Basta ostilità, basta contrasti, basta musi lunghi, basta far finta di non vedersi, basta screzi, basta tensione. Amici per la pelle forever.
Detto in altri termini: potevamo tornare a far cazzate fin dal giorno dopo.
Questo fatto positivissimo bastava a cassare eventuali dubbi sull’attendibilità dei singoli verdetti. Quando una cosa conviene diventa presto “vera”. Senza contare che sei dubbi erano ora in un senso, ora nell’altro.
L’oracolo della sfera magica ha reso la nostra amicizia ancora più coesa e duratura: nei casi di incertezza ci dettava una linea sull’attribuzione di piccole colpe incerte. Fu l’apice di un epopea.
Poi, un giorno, ruzzando come è tipico tra noi preadolescenti, la sfera magica fu scaraventata in un angolo e il dadino si conficco lateralmente immobilizzandosi per sempre.
I genitori ce ne resero conto. Chi era il responsabile dell’ennesimo danno? Il giocattolino non costava proprio poco, eh.
Il guaio è che non avevamo più l’oracolo da interpellare, cosicché cominciammo di nuovo a scambiarci accuse reciproche in un vortice senza fine. Per un nonnulla troncammo l’inossidabile connubio e ognuno andò per la sua strada. Si vede che ormai era tempo di pensare alle cose serie.
***
Oggi so che io e mio cugino non siamo stati l’unica “società perfetta” tenuta insieme da un oracolo. Espedienti del genere non sono solo roba da bambini, anche gli adulti vi ricorrono.
Nell’antichità interpellare l’ oracolo era la norma, ma anche oggi resta un’istituzione importante.
Presso gli Azande, per esempio. La lettura di E. E. Evans-Pritchard è a questo punto obbligatoria.
Ma anche presso gli Ndogo del Sudan.
O presso i Balovale nello Zimbabwe.
Nzakara e Apagipeti ne fanno largo uso giù nella Repubblica Centro Africana.
E ci metto anche  Ngbandi Yoruba.
Gli Azande credono nell’esistenza di un diavoletto – mangu – che si insinua fisicamente nell’intestino dell’indemoniato. E’ qualcosa che si eredita di padre in figlio, molti posseduti non sanno neanche di esserlo.
L’azione iettatoria si concretizza nella rovina dei raccolti di chi è preso di mira. Ma anche nel portargli sfiga durante la caccia, nel rendere difficoltosi i suoi spostamenti e nell’infliggere malattie a lui e ai suoi cari.
Il tutto senza volerlo, basta il sentimento ostile.
Anche per questo lo iettatore è visto dagli Azande come un “innocente” vittima dei troll che si porta in pancia. Su di loro non si maligna: chi di noi non nutre delle semplici antipatie, del resto?
Lo iettatore è giusto condannato a chiedere scusa e la cosa finisce lì.
L’oracolo serve a capire chi trasporta un mangu nella pancia, e ad esso ricorre chi pensa di essere sotto iettatura.
In Africa la sfera magica della Mattel non è distribuita (anche perché fuori produzione), cosicché si somministra a un pollodel veleno estratto da piante selvatiche. Poi lo si scuote per aria con due mani (proprio come la palla-Mattel) ponendogli una domanda a risposta chiusa (sì-no) facendo in modo di esplicitare il nome del sospettato: se il pollo muore è “no”, se sopravvive è “sì”.
La procedura è complessa e vi partecipano le autoritàstregonesche della tribù. L’esito di colpevolezza viene comunicato al sospettato (impalando il pollo ex sopravvissuto davanti a casa sua) che si profonde in scuse e proclamando la sua totale ignoranza. Ma anche in ringraziamenti: è sempre bene sapere che un mongu alberga nel nostro intestino tenue, si comincia così per tempo la terapia di erbe selvatiche.
Grazie all’oracolo, la questione si chiude immediatamente e la relazione tra gli interessati riprende in un clima rasserenato. L’alternativa sarebbe stata la stressante e prolungata ostilità tipica dei rapporti di cattivo vicinato.
L’oracolo viene utilizzato esclusivamente per appianare i piccoli conflitti “condominiali” ben noti a tutti.
Ma perché funziona?
Per capirlo basta chiedersi perché funziona il semaforo?
Il semaforo è un po’ come l’oracolo: quando piombiamo al crocevia possiamo imbatterci nel verde o nel rosso, l’esito è casuale.
Se non ci fosse il semaforo qualcuno si prenderebbe arbitrariamente la precedenza e ad altri toccherebbe stare in attesa. Un senso d’ingiustizia e frustrazione si propagherebbe. Non è l’ideale quando si vive gomito a gomito.
E questo quando va bene: gli incidenti diventano ben presto la norma.
Ma anche i tentennamenti prolungati (vado io? vai tu?) possono essere uno stressante inconveniente, che magari si conclude con un bell’incidente.
Il semaforo, allora, coordina le nostra attese così come l’oracolo coordina i micro-conflitti incerti.
Vi siete accorti che molti scazzi esplodono perché non ci si parla: l’oracolo è un modo per parlarsi. Non solo, il contatto viene sia favorito che indirizzato senza colpevolizzare nessuno. Un affarone per tutti.
Le cose funzionano ancora meglio se l’oracolo possiede una sua autorità.
Ma infatti due pre-adolescenti sono disposti ha conferire una certa sacralità al giochino della Mattel: tutti i nostri giochi non erano “robetta” ai nostri occhi fanciulleschi. C’erano dei soldatini che assurgevano a status semi-sacrale!
Allo stesso modo l’avvelenamento del pollo è sempre supervisionato e benedetto dallo stregone in carica, l’unico a conoscere a menadito le complesse formule da pronunciare. Mica un giochino da cortile.
D’altronde, gli unici conflitti trattati sono quelli tra Azande, lo straniero è escluso: bisogna “credere” fermamente nell’ oracolo per beneficiarne.
Un piccolo calcolo sui polli trattati degli Azande rivela esiti50/50, le manipolazioni sembrerebbero assenti.
Tuttavia, il metodo sembrerebbe favorire interventi esterni: basta dare un un po’ più o un po’ meno di veleno per alterare la risposta.
Questo, forse, per evitare risposte socialmente indesiderate. Nulla di nuovo sotto il sole: anche quando la corte costituzionale deve decidere su un caso che potrebbe pregiudicare il bilancio nazionale sappiamo in anticipo come andrà a finire.
Ma perché gli Azande non usano il loro sistema legale per affrontare questi casi?
Fare causa ad un amico (o ad un vicino) per questioni minime rovina l’amicizia comunque vada. Molto meglio l’oracolo.
A volte, poi, parliamo di frizioni che il nostro sistema legale nemmeno riconosce come reati, anche se per noi sono della massima importanza.
Gli Azande sono un popolo particolarmente litigioso e permaloso, quasi più degli italiani. Senza oracolo – ovvero senza giustizia privata – i loro tribunali collasserebbero ben presto (come i nostri).
***
Leggere degli Azande mi fa capire meglio i legalisti nostrani (sarà che nel giornale davanti a me c’è un’intervista di Travaglio a Di Battista).
La ragione ci dice che è giusto disubbidire ad una legge sbagliata. Direi che la cosa è vera per definizione.
Faccio un esempio: è di per sé lodevole corrompere al fine di evitare l’applicazione di una legge ingiusta, mi sembra ovvio. Eppure molti cervelli in circolazione sui social nemmeno riescono a pensare al concetto di “legge sbagliata”.  Vanno letteralmente “in palla” se introduci questo dato nella discussione.
Oggi so che le colpe attribuite a mio cugino (o a me) dalla sfera magica Mattel erano del tutto arbitrarie. Però so anche che quell’arbitrio ha favorito la nostra amicizia. Tuttavia, una superstizione del genere non è più recuperabile, inutile insistere.
Allo stesso modo so anche che le leggi che ci governano sono quasi tutte sbagliate. Osservarle puntigliosamente potrebbe anche avere effetti positivi (forse). Ma come recuperare le superstizioni sull’autorità politica tipiche della fanciullezza? Per un “formalista” non c’è problema, evidentemente, ma per una persona adulta e ragionevole?
Il formalista ci appare ridicolo, quando va bene – e sottolineo “quando va bene” – assomiglia ad un predicatore impegnato a decantare le virtù del “verde” e la santità del “rosso”. E’ la sua figura che ci aliena da un salutare ritorno alle superstizioni infantili. Se perlomeno facesse trapelare la coscienza che è tutta una farsa, forse, che ne so, si potrebbe stabilire un canale comunicativo.
Ah, chiudo con una curiosità: l’ultima volta che ho incontrato mio cugino era attivista nel partito di Di Pietro 😦 Un modo solo un po’ diverso per continuare a trafficare con la Sfera Magica.
***
Ma c’è un altro aggancio tra gli Azande e noi.
Avete notato il forte parallelismo tra la società oracolistica e quella medicalizzata?
In quest’ultima non esistono colpevoli: colpevole è solo la malattia.
Neanche nelle società oracolistiche esistono colpevoli: colpevole è solo il diavoletto.
Lo stratagemma adottato in entrambe le società è  fondamentalmente lo stesso e ha il pregio di ridurre lo stress dei convenuti.
I genitori, tanto per dire, non hanno più figli “asini”: basta procacciarsi una “diagnosi” per trasformarli da “asini” in “discalculici”, o “disgrafici”, eccetera. I trattamenti differenziati rituali prendono allora il posto delle tirate di orecchie mentre i genitori, loro tirano un sospiro di sollievo.
Anche il “posseduto” viene sottoposto a trattamenti rituali differenziati e sostitutivi della punizione di prammatica.
Su questa similitudine ci sarebbe da imbastire una “demonologia” (cosa che ho già cominciato a fare). Psicologia ed esorcismo sono parenti più stretti di quel che si pensi. La fede nel Demonio è un modo per de-colpevolizzare e allentare la tensione sociale.
In un certo senso la società degli oracoli e degli esorcismi anticipa quella “medicalizzata”. Detto altrimenti, la “medicalizzazione” che stiamo vivendo oggi in tutti gli ambiti recupera le strategie tipiche della possessione demoniaca.
Un tempo, il posseduto – di solito un soggetto vulnerabile destinato ai margini – non solo veniva alleggerito attraverso una deresponsabilizzazione, ma viveva anche un “suo momento” di protagonismo sociale in grado di vivificarlo, quasi gli venisse offerta una nicchia in cui ritagliarsi un ruolo riconosciuto dall’intera comunità. E qui un ricordo va all’opera di Ernesto De Martino sui “tarantolati”.
Manca un accenno all’inconveniente principale dello stratagemma: l’azzardo morale.
Senza responsabilità e protetti dall’incertezza i comportamenti opportunistici si potrebbero moltiplicare. Per i dettagli vedi al link sulla società medicalizzata.
Gli Azande sembrano consapevoli del pericolo e limitano l’impiego dell’oracolo ai conflitti a bassa intensità, laddove produce più danni la colpevolizzazione che l’illecito.
oracolo

6 Chicken, Please; Hold the Poison

6 Chicken, Please; Hold the Poison
Note:6@@@@@@@@@@@ ORACOLI

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my mom, quite reasonably, began insisting that we wear deodorant.
Note:STORIA DI UN PREADOLESCENTE

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Magic 8 Ball.
Note:GIOCATTOLO DELLA MATTEL PER ELARGIRE CONSIGLI

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Inside it is a die suspended in blue fluid,
Note:BREVE DESCR

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ask it a yes-or-no question, shake it, then turn it upside down to see what the ball has answered.
Note:COME FUNZIONA

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“The 8 ball doesn’t lie!” he shouted
Note:PROBLEMA RISOLTO

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Magic 8 Ball probably arbitrated more brotherly disputes than my parents,
Note:PIÙ DI UN GENITORE

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Unfortunately, the 8 ball was no longer available to resolve our disagreement, so we threw candles at one another for 45 minutes instead.
Note:CHI HA SFASCIATO LA SFERA?... LA GRANDE LITE

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medium for divining answers to difficult questions—
Note:DIVIDERE IN DUE

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an entire society of adults to answer,
Note:I FRUITORI... NN UN PAIO DI PREADOLESC

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Azande, a people who inhabit north-central Africa. Today there are at least a million Azande;
Note:AZANDE

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E. E. Evans-Pritchard
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Ndogo tribes of Sudan,
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Balovale tribes of Zimbabwe,
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Nzakara and Apagibeti tribes
Yellow highlight | Page: 105
Ngbandi tribe
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Yoruba
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core of the Zande belief system is mangu,
Note:SPIRITELLO MALIGNO

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In the intestine of some people resides a substance
Note:LA POSSESSIONE COME CONDIZIONE FISICA

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Witchhood is heritable: fathers pass it
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Most people are witches and don’t even know
Note:SOTTOLINEATA LA COND. D INNOCENZA

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ruin Zande crops, disrupt Zande hunts, cause Zande dwellings to collapse, inflict injury and illness,
Note:L AZIONE DIABOLICA

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people accused of witchcraft are neither maligned
Note:INNOCENZA DI FONDO

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command him to cease his injuries, which the unwitting witch will ordinarily do.
Note:LA PENA

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To identify the witch
Note:A CHE SERVE L ORACOLO

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Poison harvested from a special vine is fed to a fowl.
Note:COME FUNZIONA

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The consulter then asks the oracle a yes-or-no question
Note:LA DOMANDA

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The fowl’s reaction to consuming the poison—living or dying—is the oracle’s means
Note:LA RISPOSTA

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“If [a neighbor’s name] is guilty of bewitching my [hunt, person, etc.], poison oracle kill the fowl.
Note:INVOCAZIO NE MENTRE CI SI CONSULTA

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resumes friendly relations with his neighbor,
Note:SE L ORACOLO ASSOLVE

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he may have remained cold, distant, even passively hostile
Note:SENZA ORACOLO

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he says that he is very sorry and is totally ignorant
Note:RISPOSYA RITUALE AL VERDETTO DI COLPEVOLEZZA

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“and the matter is closed.”
Note:.......

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Azande used benge to resolve interpersonal conflict,
Note:FUNZIONE

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Why would shaking a poisoned chicken be a sensible means of doing that?
Note:IL PUZZLE

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think in terms of traffic lights.
Note:CONVENZIONE

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coordinate traffic,
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Imagine an intersection without a traffic light.
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drivers are in a hurry
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one of the drivers to go through the intersection and the other driver to yield.
Note:PRIMO ESITO SENZA SEMAFORO

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the latter driver goes through
Note:SECONDO ESITO

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The problem, of course, is that both drivers want to be the one who gets
Note:IL PROBLEMA

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going through the intersection without yielding, causing them to crash.
Note:TERZO ESITO

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Oracles such as the Azande’s benge work like traffic lights,
Note:ANALOGIA

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coordinate bickering
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Consider two neighbors, Myrtle and Mabel.
Note:ALTRA ANALOGIA

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Mabel and Myrtle interact closely and frequently,
Note:SEMPRE IN CAGNESCO E SEMPRE VICINE... UNA VITA IMPOSSIBILE

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Each woman can “back down” by apologizing
Note:PRIMA STRATEGIA X FRONTEGGIARE LA SITUAZIONE

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with chickens, it seems like the oracle consulter could manipulate
Note:INCONVENIENTE

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they need to be “fair”—
Note:PRIMO REQUISITO DELL'ORACOLO

Yellow highlight | Page: 114
an oracle’s ability to divine “correct” answers
Note:SECONDO

Yellow highlight | Page: 114
Oracles need to remove the parties’ least-preferred outcome—
Note:TERZO

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When a Zande consults benge regarding a particular person, he does so not once but twice.
Note:COME SODDISFARE IL PRIMO CRITERIO

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Similarly, recall that the benge “operator performs in public.
Note:SEMPRE PER EVITARE IL PRIMO INCONVENIENTE

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Benge results support the argument that it tends to produce opposing results with 50 percent probability.
Note:VERIFICA EMPIRICA SULLA GIUSTEZZA DEGLI ORACOLI

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why the Azande didn’t just use the legal system to resolve their conflicts.
Note:PERCHE' NON RICORRERE AL SISTEMA LEGALE?

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Raise your hand if you’ve ever been in a fight with a friend
Note:FARE CAUSA AD UN AMICO :-(

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Our legal system doesn’t recognize petty, passive, interpersonal frictions as legal offenses.
Note:INCOMPETENZA

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To cope with this “underground stream of” perceived “malice and backbiting, envy and hatred, greed and jealousy,
UN POPOLO MOLTO LITIGIOSO

giovedì 2 novembre 2017

Diavolo&AcquaSanta SRL

Diavolo&AcquaSanta SRL

Male e Bene sono indissolubilmente intrecciati, lo si sente dire spesso. Ma qui non intendo nel senso un po’ banale per cuiconvivono in ciascuno di noi.
Mi spiego allora meglio con qualche esempio.
Chi si batte più ardentemente per la giustizia fiscale? Certo, il moralista che ha nel mirino una società più giusta, ma anche l’ avido commercialista il quale sa bene che un fisco “più giusto” è anche un un fisco più complicato in grado di garantirgli profitti crescenti.
Chi si batte di più per un rigoroso riciclo dei rifiuti? Certo, chi vuole salvare il pianeta dal riscaldamento globale, ma anche la criminalità che specula grazie alle discariche abusive, che aumenterebbero così di valore.
Chi si batte di più per tassare i ricchi? Certo, chi anela ad una società più equa, ma anche chi offre servizi finanziari all’estero in grado di spostare capitali nei paradisi fiscali.
Chi favorisce i viaggi della speranza che portano verso l’Europa una massa di diseredati? Sì, certo, le infervorate prediche di Papa Francesco sul dovere dell’accoglienza, ma anche e soprattutto l’opera indefessa di scafisti trafficanti di uomini che, speculando su questo bisogno, ne garantiscono di fatto la realizzazione.
Chi si batte di più per imporre dazi alle merci straniere? Certo, chi ha a cuore la sorte dei lavoratori nazionali, ma anche i contrabbandieri che pensano al loro business..
Ammesso e non concesso che queste siano tutte lotte meritevoli capiamo bene come il contributo del “male” sia imprescindibile affinché il bene trionfi: nessuno come l’avido commercialista serve al meglio la causa per un fisco più giusto. Nessuno come il mafioso che gestisce una discarica abusiva favorisce la causa del riciclaggio. Nessuno come la finanziaria che esporta capitali all’estero spinge per un sistema fiscale più equo. Nessuno come i contrabbandieri è disposto a mettersi al servizio dei lavoratori nazionali.  E’ l’alleanza sottaciuta tra Papa Francesco e gli scafisti che io vedo come indissolubile intreccio tra bene e male.
I due poli sono contigui al punto di chiederci dov’è il vero bene è dov’è il vero male.
Se guardassimo solo alle “intenzioni” il problema non si porrebbe. Ma se invece guardiamo anche alle conseguenze, le cose si fanno assai più complicate.
In questo caso l’avido  commercialista, il mafioso, la finanziaria, il contrabbandiere e lo scafista non meriterebbero meno di quei santi che anelano ad una società più giusta, oppure a salvare il pianeta, o ancora a tutelare i nostri lavoratori.
E ricordiamoci sempre che il mondo in cui viviamo è costituito dalle conseguenze dei nostri comportamenti, mica dalle nostre intenzioni. Non si vede quindi perché il nostro apprezzamento debba limitarsi a queste ultime!
***
Ma c’è di più: nei nostri giudizi morali noi non solo discriminiamo in modo dubbio le conseguenze rispetto alle intenzioni ma, in modo ancora più dubbio, le conseguenze positive da quelle negative. In altri termini: siamo più pronti a percepire la malvagità di chi produce conseguenze negative che la santità di chi produce conseguenze positive.
Mi spiego meglio con un esempio.
Scena 1. Siamo nell’ufficio del boss, il suo consulente di fiducia prende la parola e dice: “capo, ho considerato nei dettagli il business che lei mi ha sottoposto, devo dire che promette di essere molto molto lucroso anche se l’impatto ambientale sarà inevitabilmente devastante”. Il capo reagisce alla sua maniera: “guardi, dell’ambiente non me ne frega un c***, procediamo immediatamente”.
Ebbene, che pensereste di un tipino del genere? Non dubito che la vostra condanna sarebbe inappellabile.
Scena 2. Siamo nell’ufficio del boss, il suo consulente di fiducia prende la parola per dire: ” capo, ho considerato nei dettagli il business che lei mi ha sottoposto, devo dire che promette di essere parecchio lucroso, oltretutto avrà un impatto ambientale benefico.” Il capo risponde pronto: ” guardi, dell’ambiente me ne fotto, procediamo all’istante”.
Ebbene, che pensereste di un tipo del genere? Non penso proprio che siate disposti a farne un benefattore dell’umanità.
Eppure dovresti farlo se solo vi attenete ai criteri guida del primo giudizio.
La seconda scena, in effetti, è perfettamente simmetrica alla prima e richiede quindi un giudizio simmetrico.
Se nella prima scena chi commette un male “collaterale” viene condannato senza appello, chi nella seconda scena commette un bene “collaterale” dovrebbe essere esaltato.
Perché invece una simile asimmetria di giudizio?
Evidentemente, non tutte le conseguenze sono uguali. Siamo molto più pronti a giudicare male osservando conseguenze negative che a giudicare bene osservando conseguenze positive. E questo senza giustificazione.
In sintesi, noi tendiamo istintivamente a privilegiare le intenzioni rispetto alle conseguenze. D’altro canto, quando riusciamo a considerare le conseguenze non intenzionali, solo quelle negative ci sollecitano un giudizio etico.
Tutto ciò crea un problema poiché il nostro sistema di convivenza, ovvero  la società capitalistica, si fonda essenzialmente sulla produzione di bene “collaterale” – chi offre si mette al servizio di chi chiede con l’unico scopo di ricavarne un profitto- cosicché la sua portata etica non viene colta dal nostro istinto che persiste nelle sue condanne scordandosi ogni apprezzamento anche di fronte ad esiti indubbiamente positivi.
A questo punto, come mettere a frutto queste considerazioni? Beh, il miglior modo per fare il primo passo consiste per l’appunto nel riconoscere – ma nel riconoscere sul serio – che male e bene sono inestricabilmente intrecciati.
bene e male

martedì 31 ottobre 2017

Chi ha salvato Harvey Weinstein?



Chi ha salvato Harvey Weinstein?


A quanto pare il produttore Harvey Weinstein era un molestatore seriale.
Una brutta notizia, vero.
Ma poteva andare peggio: potevamo ritrovarci con uno stupratore seriale.
Non guardiamo solo al bicchiere mezzo vuoto, c’è anche quello mezzo pieno.
Capisco però chi contesta, non possiamo consolarci in questo modo, dobbiamo comunque rimboccarci le maniche e fare qualcosa.
Guardiamo allora cosa ha salvato Weinstein dall’inferno dello stupro: la presenza di ragazze disponibili.
La prostituzione sembrerebbe salvare dallo stupro.
E’ vero?
Il caso Weinstein sembrerebbe dirci di sì.
Bisschop, Kastoryano, e van der Klaauw hanno messo sotto la loro lente l’apertura e la chiusura di bordelli in 25 città olandesi e sembrano confermare: + prostitute – stupri.
Cunningham e Shah hanno studiato la decriminalizzazione della prostituzione casalinga in Rhode Island e confermano: + prostitute – stupri.
Riccardo Ciacci e María Micaela Sviatschi si sono occupati di prostituzione a NY e confermano: + prostitute – stupri.
prost

PROLOGO - HL Inheritors of the Earth: How Nature Is Thriving in an Age of Extinction Chris D. Thomas

Inheritors of the Earth: How Nature Is Thriving in an Age of Extinction
Chris D. Thomas
Last annotated on Tuesday October 31, 2017
82 Highlight(s) | 57 Note(s)
Yellow highlight | Location: 48
Prologue Gains and losses
Note:PROL@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 49
The Vale of York
Yellow highlight | Location: 51
brown bears
Note:DOVE PRIMA C ERA L ORSO

Yellow highlight | Location: 52
wild cattle
Yellow highlight | Location: 52
the most intensively farmed parts of England,
Yellow highlight | Location: 54
specks of poppy flowers
Note:LA VITA VARIA IN UN PAESAGGIO APPARENTEMENTE UNIFORME... PAPAVERI

Yellow highlight | Location: 54
Coppery pheasants are strutting in search of fallen seeds,
Note:FAGIANI

Yellow highlight | Location: 54
dowdy field voles
Note:TOPO CAMPAGNOLO

Yellow highlight | Location: 55
greenfly
Note:AFIDE

Yellow highlight | Location: 56
Rufous foxes
Note:PREDATORI... VOLPE

Yellow highlight | Location: 56
kestrels
Note:GHEPPIO

Yellow highlight | Location: 57
harlequin ladybird beetles
Note:SCARABEI

Yellow highlight | Location: 59
The apparently denuded vale is full of species,
Note:PARADOSSO

Yellow highlight | Location: 59
harlequin ladybirds originated in Asia;
Note:QUASI TUTTI ANIMALI IMPORTATI...COCCINELLA

Yellow highlight | Location: 60
small-leaved pigmyweed in Tasmania;
Note:FELCE

Yellow highlight | Location: 60
poppies came as contaminants of grain from continental Europe;
Note:PAPAVERI

Yellow highlight | Location: 63
the basics of biology remain.
Note:ESITO

Yellow highlight | Location: 66
The rules of life continue, save Homo sapiens is now a key player.
Note:LA DIFFERENZA RISPETTO A IERI

Yellow highlight | Location: 67
human-modified Earth
Yellow highlight | Location: 68
Indian myna birds that are now at home in Florida,
Note:ESEMPI DI TRASFERIMENTI

Yellow highlight | Location: 68
agile mice that started life in Asia and then spread throughout the cities,
Yellow highlight | Location: 69
Australian wattle trees and previously endangered Californian pines that are growing wild in Africa.
Yellow highlight | Location: 71
The trickle of successful species1 taking advantage of human-created opportunities is becoming a torrent.
Note:LE SPECIE SALVATE INVOLONTARIAMENTE

Yellow highlight | Location: 74
Anthropocene epoch.
Yellow highlight | Location: 74
converted a third of the world’s vegetation to produce our food,
Note:LA GRANDE TRASFO

Yellow highlight | Location: 75
diminishing space for wild plants and animals.
Note:SPAZI

Yellow highlight | Location: 76
acidified the oceans
Note:ALTRI CAMBIAMENTI

Yellow highlight | Location: 76
changed the climate
Yellow highlight | Location: 77
hunted most of the largest land animals
Yellow highlight | Location: 77
transporting voracious predators and virulent diseases
Yellow highlight | Location: 81
the scourge of the Earth,
Note:COSÌ CI SIAMO DIPINTI

Yellow highlight | Location: 85
nature is coping surprisingly well in the human era.
Note:SORPRESA... LA NATURA SI ADATTA A NOI

Yellow highlight | Location: 107
new species have colonized landscapes that contain a mixture of arable fields, pastures, hedgerows, plantations, orchards, logged forests, ditches and towns faster than the rate at which species that used to live in the original habitats have disappeared
Note:LA SCOPERTA

Yellow highlight | Location: 110
diversity has grown in nearly all regions of the world
Yellow highlight | Location: 113
Climate change is playing its part too. More species like it hot
Note:IL CLIMA CONTRIBUISCE

Yellow highlight | Location: 115
we have carried different species with us,
Note:5 CONTINENTI

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We are acting as a global glue,
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a New Pangea.
Note:IL MONDO È TORNATO A ESSERE UN SUPERCONTINENTE

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many more immigrant species have established new populations
Note:MIGRAZIONI FORZATE

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immigration usually increases the diversity
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The Earth formed 4.5 billion years ago, single cells came into existence over 3.5 billion years ago, creatures consisting of complex bodies took off in the last 600 million years, and the diversification of life on land has occupied the last 450 million years. On average, biological gains have tended to have the upper hand, and this increasing variety of life seems likely to continue
Note:PICCOLA STORIA DELLA TERRA.... UNA DIVERSITÀ CHE AUMENTA SENZA SOSTA

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formation of new hybrid plant species in Europe and North America would appear to be faster
Note:IBRIDI CHE BATTONO L ESTINZIONE

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less and less like their ancestors. Eventually, they will become separate species.
Note:L IBRIDO MUTA TOTALMENTE

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massive acceleration in the formation of new species
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several million
Note:LE NUOVE SPECIE

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The default stance of conservation is to keep things as unchanged as possible
Note:LA STRATEGIA DEL PRESERVARE

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undesirable the continuing biological gains of the human epoch.
Note:EFFETTO COLLATERALE DEI CONSERVAZII

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to kill ‘impure’
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idealized state
Note:ECOSISTEMA... L UTOPIA CONSERVAZ

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We need a new rationale
Note:MANIFESTO

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humans are regarded as part of nature,
Note:UN NUOVO PUNTO DI VISTA

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a more optimistic approach.
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appreciative of the biological beneficiaries of the human-altered environment,
Note:COME DOBBIAMO CAMBIARE

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Rather than swim against the tide of ecological and evolutionary change,
Note:BASTA NUOTARE CONTRO CORRENTE

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the old was once new.
Note:MEMENTO

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consider the success stories