venerdì 26 febbraio 2016

Lettere a un figlio sull'educazione di Giovanni Donna d'Oldenico

Nessuna teoria: soltanto realtà.Read more at location 5
nessuna ricetta bell’e pronta: solo gli ingredientiRead more at location 10
L'autore: nove figli:Read more at location 14
Lettera prima Conta l’impegno, non il risultatoRead more at location 35
Note: conta l impegno nn il risultato il risultato ci rende schiavi accogli il risultato sempre come un dono una sorpresa tuo figlio nn è mai il tuo risultato Edit
il contrario di ciò che spesso vediamo insegnato, praticato e preteso: dalla scuola alle università,Read more at location 36
Studiare per il risultato, lavorare per il risultato, cucinare e mangiare per il risultato, giocare per il risultato. Cioè: vivere da schiavi, tanti; o da tiranni, pochi;Read more at location 38
Note: schiavi e tiranni Edit
sono funzionali al potere di turno; e, quando diventano incomodi, si scartano.Read more at location 41
Opponiti alla tentazione della pochezza, cioè mirare al successo, e persegui il cammino della grandezza, cioè della buona volontà,Read more at location 43
non punire l’insuccesso in quanto tale, ma la poca applicazione sì,Read more at location 44
cadresti nella trappola di svilire l’impegno, cosa nobile, trasformandolo in ciò che non ti deve interessare:Read more at location 46
altrimenti avrai dato pretesto e incentivo a scorciatoieRead more at location 48
Così tuo figlio rischierebbe di fallire la vita, cercando di vivere di successi.Read more at location 50
Note: il lato pragmatico Edit
non degnare di un sorriso, se non d’ironia o di commiserazione, l’esito brillante ottenuto con l’indolenza;Read more at location 52
anche un figlio, ogni figlio, non è mai un tuo risultato; quindi non cercarlo né guardarlo come tale.Read more at location 54
Neppure la riuscita della sua educazione devi ascriverti:Read more at location 55
ogni risultato, piccolo o grande, è dono e sorpresa;Read more at location 62
Lettera secondaRead more at location 67
Note: scarta le risposte consumistiche. le domande interessanti nn hanno risposta premessa 1: si educa nella vita nn nel concetto premessa 2: non esistono ricette tutto cambia tutto è inesauribile. nn esistono le domande ma la domanda: xchè? dedica tempo ai figli. tanto. la qualità nn compensa 24 ore: otto x dormire 10 x lavorars 2 x il signore e le altre 4 x la famiglia Edit
Prima delle risposte, coltiva la domandaRead more at location 68
levare a tante persone il desiderio, la gioia e persino la possibilità per crescere figli.Read more at location 70
Note: oggi sembra l obbiettivo Edit
siamo accerchiati da risposte confezionate ad arte per far sorgere domande che, altrimenti, nessuno si porrebbe. Per vendere.Read more at location 71
Un sistema che si direbbe pianificato ad arte, per non far venir voglia di alzare lo sguardo.Read more at location 75
Nulla di quanto leggi vuole essere lezione: tutto è vita;Read more at location 80
Torno alla domanda da coltivare. Hai letto bene: la domanda, singolare; non: le domande.Read more at location 85
la risposta è Uno, Quello che ha, passami il termine, fabbricato me e te, tutti, tutto:Read more at location 89
bada a essere attento a scorgere i cento modi quotidiani in cui essa si manifesta,Read more at location 92
dedicherai a tuo figlio il tempo. Tempo: non rimpinzarlo di beni,Read more at location 94
circondalo di compagnia, vita, persone;Read more at location 95
banalità, tipo che conta la qualità non la quantità. Baggianate!Read more at location 97
ventiquattr’ore? Otto usale per dormire, dieci per lavorare, almeno due per startene a tu per tu con il Signore. E delle quattro rimanenti, che ne fai?Read more at location 98
non lasciare tuo figlio solo a fronteggiare le zizzanie sparse da fabbricatori e trafficanti di risposte false o futili:Read more at location 111
Lettera terza Pensare in grandeRead more at location 115
Note: pensare in grande: l ezempio di abramo il futuro: pensato in grande: speranza il passato pensato in grande: misericordia perdono il presete: incarnazione pensare in funzione della morte. augurarsi la santitá Edit
un uomo che davvero ha pensato in grande: Abramo.Read more at location 118
Quando Abramo compie settantacinque anni, Dio decide di farsi sentire; gli propone di mollare tutto e gli promette: una terra,Read more at location 121
una vita tribolata, persino dopo lo scampato sacrificio del figlio. Eppure ha creduto, è andato avanti e tu e io siamo ancora qui a parlare di lui, millenniRead more at location 127
Pensare in grande il futuro, ha un nome: speranza.Read more at location 130
Pensare in grande il passato, ne ha due: misericordia e gratitudine.Read more at location 131
Guarda che questa consapevolezza ha a che fare: con l’interrogazione di geometria e il risotto che cucino;Read more at location 134
Chi non si rende conto di questo, pensa piccino, non in grande: non gli resta che tirare a campare, sopportando il giorno con un’incoscienza da strapazzo, o borbottando in attesa di tempi migliori, vivendo distratto e in cerca di distrazioni,Read more at location 138
Pensa in grande e insegna a tuo figlio a fare altrettanto. Non senza esserti prima ben capacitato di come non sia un’abilità acquisita,Read more at location 142
Note: un dono Edit
Pensare in grande nell’educazione di tuo figlio vuole dire fare tutto quanto ti spetta, ma con lo sguardo teso verso ciò che è più grande;Read more at location 146
Note: morte compresa Edit
non desiderare niente di meno, per lui, che un’eternità beata;Read more at location 157
Quando abitavi nel ventre di tua madre, aspettavo di vederti nascere con un’attesa dolce, che era lieta da vivere e che non intendeva anticipare nulla. Sono sicuro che con un’attesa molto più grande, beata e perfetta, starò ad aspettarti per tutto il resto del tuo tempo, quando il mio sarà finito; all’inferno, se ti odiassi; in Paradiso, siccome ti amo.Read more at location 159
Lettera quarta Abbasso il divo, evviva il santoRead more at location 164
Note: un santo nn un divo santo: uomo a 365 gradi. divo: talentuoso in un ambito insidie: mettere il figlio su un piedistallo alla recita al calcio nei filmini con i parenti prolungare i ns sogni nel figlio l esempio da imitare: san giuseppe che educó dio all umanitá Edit
un’idea qui, un accenno là, ti sarà più chiaro cosa intendo per santo; che, comunque, è l’unico uomo vero.Read more at location 167
Esito che, ovviamente, non è nelle tue mani: tu e io siamo buon letame, tiepido e odoroso,Read more at location 173
Note: i genitori Edit
non trascurare di opporti a una tendenza di moda: allevare un divo,Read more at location 175
un divo: uno per cui la realtà si riduce alla porzione di essa in cui eccelleRead more at location 178
Il santo conosce ciò che è grande e durevole:Read more at location 181
Note: invece Edit
centravanti più quotato al mondo, che, salvo quand’è sotto l’obiettivo di una telecamera, si gira dall’altra ogni volta che incontra un povero che chiede l’elemosina: che uomo è, costui?Read more at location 184
Note: esempio di narcisismo Edit
capita che ogni rutto, o qualunque sorriso e sbadiglio si trasformino in evento;Read more at location 188
Note: evento Edit
nonne e sciami di comari adoranti rovinino bellezze da circondare di meraviglia e di silenzio, trillando baggianate con vocine in falsetto; e che dire di quegli spettacoli all’asilo e alle elementari, in cui plotoni di padri sgomitano per la prima filaRead more at location 189
Note: spettacoli penosi Edit
e il possessivo persino nel lessico: la bambina non mi mangia, il bimbo non mi ha dormito;Read more at location 194
Note: possessivo Edit
Il melodramma avanza se un genitore, che nella vita ha sempre sognato di fare il tennista,Read more at location 195
Note: il dramma della proiezione Edit
Note: ... Edit
si permette di riprendere a fantasticare il proprio sogno nel figlio e comincia a pomparlo,Read more at location 197
Note: ... Edit
Giuseppe? Un uomo come noi, in tutto e per tutto. Ma con un compito smisurato: educare l’umanità di Dio.Read more at location 205
Note: il riferimento Edit
evita di trattare tuo figlio come fosse il centro del cosmo,Read more at location 211
Lo stesso, per inciso, vale tra marito e moglie: non è dall’uno che dipende la felicità dell’altro, ma quella di tutti e due da Cristo.Read more at location 213
Lettera quinta Amare il riposo, che vuol dire amare la faticaRead more at location 215
Note: difficile amare la fatica in sè. siamo forse masochisti? pensa ad un alpinista: considera costui forse i suoi passi un prezzo da pagare x giungere all agognata meta? no. sarebbe tragico. la soddisfazione sta nel viaggio prima ancora che nella meta. ma spiegare nn rende, bisogna provare. la soddisfazione che dà la fatica è un pò come la soddisfazione che dà l arte: la bellezza è un esperienza interiore nn comunicabile... chi nn ama la fatica nn assapora il riposo: lo divora in modo estenuante. Edit
amare la fatica è un altro paio di maniche: la si può sopportare, se fatta per qualcuno o per qualcosa che si ama;Read more at location 217
Note: amare il riposo è facile Edit
prima di avere figli, avevo un’idea molto pallida di cosa volesse dire faticare;Read more at location 219
Eppure, sai che non ho perso l’allegria, dentro la fatica.Read more at location 223
Dunque per educare un figlio, prima domanda la grazia di amare la fatica,Read more at location 223
questo tema, all’apparenza così poco condivisibile, aiuta a smontare un teorema che è contrario all’evidenza: quello secondo cui basta seguire le istruzioni e si può imparare tutto.Read more at location 224
Note: il teorema Edit
a ogni piè sospinto t’imbatti in un esperto, nel consulente, nel tecnico:Read more at location 226
Note: l esperto Edit
pretesa velleitaria: che basti avere imparato la lezione, per saper fare una cosa;Read more at location 228
In questo genere di cose, per sapere non basta pensare: bisogna vivere,Read more at location 230
la lezione non si fa così: siedi che ti spiego; ma così: vieni e vedi.Read more at location 231
Note: l esempio Edit
la realtà è più importante dell’idea.Read more at location 233
Note: principio Edit
avvertirai uno scostamento tra il tuo sapere e la tua vita; non preoccupartene: la coerenza che ti è richiesta, non è mai una conquista, è un dono; non è moralismo, ma aderire.Read more at location 234
Note: contro il moralismo Edit
hai presente l’arrosto? Sentirne decantare la bontà, vederlo in fotografia e leggerne la ricetta può metterti di buon appetito, ma non ti serve per conoscerne il sapore: devi assaggiarlo;Read more at location 238
Note: viruale Edit
Immagina un’escursioneRead more at location 242
Note: esempio preclaro di fatica amata Edit
Il sudore del mezzogiorno ti coglie mentre arranchiRead more at location 243
che iattura se avessi considerato i passi come il prezzo da pagare,Read more at location 244
Ogni passo è fatica, ma contiene anche una porzione del significato del cammino:Read more at location 245
la troppa comodità snerva. Non levargli la faticaRead more at location 249
Chi non impara ad amare la fatica, come fa ad amare davvero il riposo?Read more at location 255
Chi non ama la fatica non attende il riposo, lo pretende, lo divora senza assaporarlo.Read more at location 258
evasioni pigre o estenuanti, cercate da parte di chi non ha trovato significato nella fatica della settimana.Read more at location 259
Lettera sesta Accogliere responsabilmente i figli, ovvero: previdenza fa rima con ProvvidenzaRead more at location 266
Note: abbandonati alla provvidenza imho: nn abusare della ragione. poco si può calcolare molto si può accettare anche se imprevisto. coltiva qs seconda facoltà responsabilità: nn deriva da un analisi costi benefici ma da una prontezza a rispondere sì. Edit
scrivendo dell’educazione di un figlio, logica avrebbe voluto che si fosse cominciato dall’inizio, dal perché metterlo al mondo.Read more at location 268
Note: perchè Edit
Gesù,Read more at location 271
Note: le necessità materiali Edit
dice di non preoccuparsi per le necessità materiali, quelle di tutti i giorni e di tutta la vita, perché a esse provvede Uno che sa persino quanti capelli abbiamo in capo;Read more at location 273
dice che il modo giusto di occuparsi delle necessità della vita è non preoccuparsene:Read more at location 281
la compagnia di Cristo, rende possibile vivere così;Read more at location 282
A questo riguardo, più ancora che per l’amore alla fatica, vale il principio che solo vivendo si conosce:Read more at location 286
solo abbandonandosi nella Provvidenza, si toccano con mano l’attenzione e le finezze quotidianeRead more at location 286
Chi vive la divina Provvidenza, si accorge di quanto l’umana previdenza sia relativa:Read more at location 288
è cosa buona se frutto della prudenza, cattiva se diventa il sistema da cui far dipendere la propria sicurezza, cioè un idolo.Read more at location 289
tentazioni contrarie: ansia, fatalismo, pigrizia, tristezza, rabbia, timore, disfattismo; dunque è una conquista da domandare e presidiare ogni giorno.Read more at location 298
Dentro questa prospettiva di abbandono nella Provvidenza, una donna e un uomo procreano con responsabilità.Read more at location 305
ogni figlio arriva con il suo fagotto.Read more at location 307
se mamma e io avessimo prima atteso di costruirci il fagotto,Read more at location 308
Responsabilmente: un avverbio oggetto di equivoci,Read more at location 312
è ridotta a questioni di calcolo: se hai i soldi, la salute, la voglia e i numeri.Read more at location 313
chi può garantire che il proprio reddito e la propria casa di oggi, ci siano ancora alla fine di quest’anno? E che la propria salute odierna si mantenga tale, anche al termine di questo mese?Read more at location 315
Note: la garanzia impossibile Edit
sarebbe irresponsabile mettere al mondo anche un solo figlio.Read more at location 317
Responsabilmente, cioè disposto a rispondere sì a Uno cui questo sì è dovuto,Read more at location 322
Non fare un figlio quando Dio lo vuole: questa è la prima irresponsabilità;Read more at location 323
occuparsi della sicurezza di vita è doveroso. Tu fallo; ma nel modo giusto, quello che Cristo insegna e rende possibile, lasciando che sia Dio a curarsi delle cose tue, tu occupandoti delle Sue.Read more at location 337
chiedere a Lui il pane quotidiano;Read more at location 338
Note: padre nostro Edit
Lettera settima Tutto il contrario: se povertà, castità e obbedienza fossero tre ottimi consigli?Read more at location 344
Note: povertà obbedienza castità povertà: quel cge possiedi è come se nn lo possedessi. il possesso nn rende felici castità: l azione nell ora opportuna obbedienza: nn abusare della tua ragione ma affidati. liberati allora da concupiscienze e superbie. educa con l esempio senza assurgere a modello.: un esempio imperfetto che chiede xdono Edit
Se lui, che è Lui, ha voluto per Sé questo, già solo adeguarsi, magari senza ancora avere capito tutto,Read more at location 353
Note: obbedienza Edit
l’esempio può educare, ma solo a una condizione: che in esso sia evidente anche la fallibilità,Read more at location 371
Note: imperfezione del genitore Edit
a tuo figlio devi rendere visibile anche la tua debolezza, incessantementeRead more at location 373
Allora sì che l’esempio di un genitore può valere: quando palesa al figlio il proprio essere salvato da Cristo;Read more at location 378
L’esempio, se non è questo, è la superbia compiaciuta del fariseo,Read more at location 381
Nessuna umana grandezza: soltanto una piccolezza redenta.Read more at location 385
Obbedienza. Cioè l’amorevole seguire Colui del quale ho motivi ragionevoli per fidarmi, persino se, lì per lì, non capisco.Read more at location 399
Come un bimbo di tre anni, quando vuole tagliare il cavo della lampada accesa sul comodino:Read more at location 400
E come capire cosa Dio chiede, lo sai: coscienza, Chiesa e realtà.Read more at location 402
Povertà. Che è possedere come se non possedessi,Read more at location 405
usarne come il Signore chiede.Read more at location 406
è l’atteggiamento che vale dinnanzi a tutto il creato, anche davanti al fiore che ammiri in un prato e non cogli, per non lasciarlo appassire in un vaso sul davanzale; ma ti soffermi, lo guardi e lo lasci vivere fino alla sua ora,Read more at location 413
Note: castità Edit
il gesto che non ruba per séRead more at location 416
lottando contro l’istintoRead more at location 417
Note: autocontrollo Edit
il mondo canta un’altra canzone e, se proprio non irride, almeno ignoraRead more at location 426
Povertà: libero dalla concupiscenza degli occhi. Castità: libero dalla concupiscenza della carne. Obbedienza: libero dalla superbia della vita.Read more at location 435
Lettera ottava «Ora et labora», si traduce «ora et labora»Read more at location 438
Note: ora et labora. contemporaneamente il lavoro è una preghiera non fare un assoluto del lavoro. nn asservirti al profitto. una società allo sbando studiamo x lavorare? repubblica fondata sul lavoro. che esagerazione. il lavoro è al massimo uno strumento. meglio prrsona giustizia bellezza il pane quotidiano e il pane dell eucaristia. il vero motore. il motivatore offeetorio della messa: i frutti del lavoro donati a dio. Edit
un uomo a tutto tondo,Read more at location 440
Note: obbiettivo Edit
uomo a tutto tondo,Read more at location 440
non puoi prescindere da una regola:Read more at location 442
Note: l insegnamento dei monaci Edit
regola:Read more at location 442
Messa alla domenicaRead more at location 446
Note: le preghiere del buon cristiano Edit
preghiera alla seraRead more at location 447
cinque o sei giorni, ogni estate, in abbazia,Read more at location 448
il lavoro. Evita il rischio di farne un assoluto.Read more at location 451
Addirittura la costituzione italiana dice che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro;Read more at location 451
fondata sulla persona, sulla famiglia, sulla giustizia, sulla bellezza, per esempio.Read more at location 452
Note: alternative Edit
Sempre di più, si studia in vista del lavoroRead more at location 453
Note: tristezza Edit
diventa servo del profitto. Altrui. Un sistema che veleggia verso il naufragio di società e intere nazioni,Read more at location 458
Note: il lavoratore oggi Edit
i polmoni della vita e di ogni giornata siano due: ora et labora. Altrimenti si asfissia.Read more at location 459
Prega il Signore che ti dia un lavoro che non pretenda tutto il tuo tempoRead more at location 461
Prega e lavora, non: prega o lavora. Significa forse che mentre si lavora si deve fare orazione o che il lavoro è preghiera,Read more at location 464
Note: flusso Edit
ogni gesto può essere atto di comunione con Dio, di presenza a LuiRead more at location 474
Esiste lavoro più grande di quello che salva il mondo? Eucaristia: la preghiera più grande che c’è e il lavoro più grande che c’è.Read more at location 488
La Messa: nel momento dell’offerta del pane e del vino, frutti della terra e dell’opera dell’uomo, viene collocata sull’altare tutta la nostra vita ed, espressamente, il nostro lavoro.Read more at location 507
prese il pane, lo spezzò, lo diede, questo è il Mio corpo offerto in sacrificio per voi. Ci siamo: che altro è il lavoro se non questo? Il pane, cioè l’opera mia e tua, in casa, a scuola, al lavoro,Read more at location 515
Note: tutto compendiato nell eucarestia Edit
Lettera nona Di, a, da, in, con, su, per, tra, fra: serve una grammatica per la libertà?Read more at location 532
Note: nn c è libertà senza verità. conoscerr x deliberare. la verità precede la libertà imho: ma c è anche una libertá che serve a ricercare la verità. era più libero pilato o gesù? kolbe o il kapò? crescere un figlio libero significa fargli conoscere gesù. cos è la verità? è una xsona: g. dopo l esperienza dell incontro resta la facoltà di rinnegare. che le punizioni vengano da chi ama, qs il grande vantaggio della famiglia: fai sentire dunque il tuo amore ricorda che i meriti sono doni. noi nn meritiamo adrr nostro: la vrra lib nn è lib di ma lib da. libertà dal male Edit
una faccenda assai pratica: educare un figlio libero.Read more at location 534
era più libero il comandante del campo di concentramento o quel santo sacerdote, Kolbe,Read more at location 538
era più libero Pilato che stava interrogandoLo, o Cristo suo prigioniero?Read more at location 540
Pensa alla rivoluzione francese e a quei suoi ideali di libertà,Read more at location 541
Note: la via sbagliata Edit
Dopo avere estromesso il Creatore, hanno generato: ghigliottina, terrore e genocidio;Read more at location 542
ha detto che la verità fa liberi. La verità, prima. La libertà, di conseguenza.Read more at location 548
Note: verità e libertà Edit
Allora, per crescere un figlio libero, devi spenderti perché incontri la verità.Read more at location 549
Ma che cosa è la verità? Chi la stabilisce?Read more at location 551
il romano pone quella famosa domanda: che cos’è la verità? E che risponde Gesù? Assolutamente niente. Non dà risposta. Tace. Perché?Read more at location 556
Note: pilato Edit
Gesù non apre bocca, perché il prefetto ce l’ha lì, davanti al naso, la verità.Read more at location 561
Note: verità = persona Edit
la verità non è un’idea o una prassi, ma una persona, Gesù Cristo,Read more at location 563
è la verità che rende l’uomo libero,Read more at location 565
dunque, a un figlio non si fanno lezioni sulla libertà; lo si porta da CristoRead more at location 568
nella libertà di ogni persona sta la possibilità di rinnegare, più o meno esplicitamente, la verità, buttando tutto alle orticheRead more at location 579
Tuo figlio non è libero quando può fare quello che vuole,Read more at location 590
Note: libertà e felicità Edit
non faresti che aumentarne la schiavitù e l’insoddisfazione.Read more at location 592
non lasciare mai, salvo casi estremi, che il sole tramonti senza aver preso l’iniziativa di un abbraccio.Read more at location 594
un cuore caldo e spalancato. Giudice: mai. Padre: continuamente.Read more at location 598
nessuno merita alcunchéRead more at location 600
ogni nostro eventuale merito, in fin dei conti, è solo Suo dono.Read more at location 601
non ti ho dato nessuna ricetta spicciola su come regolarsi con le libertà quotidiane. L’importante è tener fede alla compagnia di Cristo:Read more at location 614
Per la libertà la preposizione giusta non è: di. Piuttosto: da, liberi dal male;Read more at location 621
Note: padre nostro Edit
Lettera decima Il tempo non passa: viene incontroRead more at location 625
Note: le due dimensioni realmente importanti del rempo: l eternità e l istante l istante: luogo del realismo e del dovere. nn più sogno ma dovere l eternità: parente stretta del realismo pensare alla morte x pensare meglio il tempo. adesso e nell ora della ns morte: le uniche cose cge contano milisz: innamorarsi della propria tomba Edit
tuo figlio ha bisogno del tuo tempo.Read more at location 631
quando lo guardi negli occhi, lo ascolti, parlate, lo abbracci, giochi e studi con lui,Read more at location 632
Educare tuo figlio a vivere il tempo, è impossibile prescindendo da due capisaldi: l’istante e l’eternità.Read more at location 634
Che sono gli unici momenti che uno ha a disposizione. Difatti, il futuro esiste solo come attesa, che sia sorpresa o previsione; come speranza;Read more at location 636
Il passato rimane come esperienza,Read more at location 638
Ma questa sussistenza del passato e del futuro non è un vero esserci,Read more at location 639
Solo l’adesso è: per questo è degno di tutta la mia attenzione, anche per il dovere che porta con sé.Read more at location 643
Lascia che progetti, desideri e sogni per costruire l’avvenire, ma invitalo a farlo partendo dalla realtà,Read more at location 648
l’istante è ciò che più assomiglia all’eternitàRead more at location 669
un presente infinito che, dunque, è assenza di tempo,Read more at location 670
ogni gesto quotidiano, dal presiedere il Consiglio dei Ministri, a lavare il Sedere di un Neonato, se fatto con Cristo, entra nell’eternitàRead more at location 680
altro strumento vitale per rendere il tempo ricco e pieno, è acquisire familiarità con la consapevolezza della morte.Read more at location 698
la certezza che la morte è, per ciascuno, l’esaudimento ultimo di quella invocazione, «Vieni Signore Gesù»,Read more at location 704
nel Rosario, ripetiamo: adesso e nell’ora della nostra morte. Gli unici due momenti veri della vita.Read more at location 706
le quattro stagioni della vita, dicendo che occorrono: un’infanzia e un’educazione; una giovinezza e un insegnamento; una maturità curiosa del giusto peso delle cose; e una lenta vecchiaia innamorata della tomba.Read more at location 713
Lettera undicesima La vocazione è la vitaRead more at location 717
Note: come scegliere in un mondo complesso per farli bene cura la pianta e avrai buoni frutti 1 la tua vocazione deve essere la vita che è semprd tutta bella. è bello e dignitoso spazzare il conservatorio quanto dirigere una grande orchestra. l oppisto è l ambizione 2 elezione. ricordati del tuo destino e accettalo ringraziando. impegnati x dargli dignità. è un dono e sei libero di rifiutare. si viene eletti indipendentemente dai meriti. il contrario è la pretesa: tutto mi è dovuto 3 circostanza. adattati ai tuoi talenti e alla bisogna. impara a desiderare quel che fai, si può. 4 silenzio. genera attenzione ascolto stupore. nn si frrma alla proma impressione. scegli pregando Edit
sono frutti: maturano, invece di cadere a terra ancora acerbi o marcire sui rami, solo se la pianta è sana,Read more at location 720
impara a ritirarti poco alla volta,Read more at location 728
Strutturalmente, dunque, ogni uomo è vocazione, cosa che implica uno che chiama e uno che risponde:Read more at location 734
spazzare il pavimento del conservatorio o essere il più grande direttore d’orchestra vivente: davvero non c’è differenza.Read more at location 740
L’opposto della vocazione è l’ambizione.Read more at location 741
non fa essere contento di nulla,Read more at location 743
l’elezione. È il metodo che Dio,Read more at location 748
Una elezione per nulla democratica, ma frutto di una deliberazione sovrana;Read more at location 750
una predilezione non basata sul merito,Read more at location 751
Predestinati, chiamati e convocati per essere glorificati; eppure liberi, fino al punto di poter rifiutare la proposta.Read more at location 754
Dunque tieni lo sguardo fisso nel Signore, affidaGli la tua opera educativa, fai la tua parte; e poi lascia che della riuscita e anche del rischio, se ne faccia carico Lui.Read more at location 759
L’opposto dell’elezione è la pretesa. Tutto mi è dovuto;Read more at location 764
In questo modo vedrai che non si porrà il problema di che cosa farà da grande:Read more at location 774
La terza colonna è la circostanza.Read more at location 776
Stiamo parlando del discernimento, non dimenticarlo: cioè di quali sono gli strumenti da mettere in campo per capire come scegliere per il bene nelle concretezze della vita.Read more at location 776
circostanze. Quelle interiori: le qualità e le propensioni personali,Read more at location 777
circostanze esterne; anzitutto gli eventi; poi i bisogni che mi si parano davanti:Read more at location 780
L’opposto della circostanza è il palcoscenico.Read more at location 784
La quarta è il silenzio.Read more at location 791
genera attenzione;Read more at location 792
Il silenzio da cui germogliano lo stupore e l’ascoltoRead more at location 793
la vita interiore fiorisce e sconfigge rumoriRead more at location 797
L’opposto del silenzio è la reattività.Read more at location 798
Vivere reagendo all’emozione di un minuto,Read more at location 799
non sprecare la vita cercando di fare ciò che desideri; impegnati, invece, a desiderare ciò che stai facendo; il che è sempre possibile.Read more at location 814
Lettera dodicesima Davanti alla sofferenza e dentro il doloreRead more at location 816
Note: dolore e sofferenza. il rischio dello sproloquio. attieniti ai fatti. siamo tutti allievi vivi bene la salute e vivrai bene la malattia il male ti renderà imprevedibile. il male dell altro nn è tuo. anzi x te può essere una grazia nn discorsi. tirati su le maniche. l azione aiuta a tacere gesù davanti alla croce: nn disperazione nn rassegnazione ma accettazione consapevole. lascia parlare lui Edit
Anche se occorre delicatezza nel parlare, perché è materia in cui il rischio dello sproloquio è grande:Read more at location 821
Note: davanti al dolore Edit
Salvo poi essere indifferenti o troppo imbarazzati per occuparsi del cugino che soffre.Read more at location 824
in questa materia, nessuno è maestro: tutti siamo sempre e solo allievi.Read more at location 828
vivere bene il tempo della salute e i giorni propizi, è un’ottima premessa per vivere bene quelli infaustiRead more at location 832
prima che arrivino, non puoi predire come sarai tuRead more at location 838
c’è un modo egoista di essere prossimo a chi soffre,Read more at location 844
Sai benissimo che cosa vuol dire avere un figlio o un fratello invalido. Bene. Ci sono genitori che considerano un figlio così un problema loroRead more at location 846
Compatire, cioè patire insieme, non vuol dire piangermi addosso, ma tirarmi su le maniche, fino a scoprire che il sofferente affidatomi, è per me una grazia: dono e predilezione.Read more at location 850
loro sono più Cristo di teRead more at location 855
Non far lezioni sulla sofferenza e il dolore a tuo figlio. Insegnagli a vivere bene la vita;Read more at location 864
La Croce: potenza e sapienza. Verrebbe da osservare: vaglielo a raccontare a chi c’è dentro. Obiezione accolta: io non posso dire nulla;Read more at location 883
Note: epitome del dolore Edit
è mio dovere e mio diritto invitare a volgere lo sguardo a LuiRead more at location 885
Nessuna rivolta né disperazione e, men che meno, rassegnazione, come se subisse un’ineluttabilità: Gesù è andato incontro alla Croce con decisione consapevole,Read more at location 899
Note: dolore consapevole Edit
Resa. Non mi arrendo alla sofferenza: mi arrendo a Dio.Read more at location 906
Lettera tredicesima La realtà non è solo quello che si vedeRead more at location 911
Note: la realtà nn è solo quel che si vede insidia del moderno: il fisicalusmo. mettere in guardia dal pericolo sara: come trattare gesù bambino meditazione sul tabernacolo: natura e spiroto infinito il tempio del ns corpo Edit
hai mai visto l’Angelo custode, l’anima della zia o la tua, l’arcangelo Michele, qualche demonio, la comunione dei Santi? No. Eppure ci sono eccome;Read more at location 916
insinua che tutto sia solo materia. Nessun posto per lo spirito:Read more at location 918
Note: il mondo Edit
persino intelligenza, amore e sentimenti vengono ascritti a ormoni e neuroni e non all’anima,Read more at location 919
Dilaga una decisa sperequazione nei sensi: quelli del corpo esaltati, quelli dell’anima misconosciuti e negletti;Read more at location 922
abitualo a rendersi conto di tutti i fattori che la compongono: di essi, la materia, come la conosciamo noi, non è il più rilevante.Read more at location 925
anima e corpo. Tanto per cominciare: ogni mattina, ogni sera e ogni Santa Messa, affidalo e affidati a Gesù, a Maria e Giuseppe, agli Angeli custodi.Read more at location 934
Note: che fare? Edit
Inginocchiato lì davanti, uno, poco alla volta, comprende che il suo stesso cuore è tabernacolo;Read more at location 944
Note: la sintesi del tabernacolo Edit
Io: tempio di Dio. La realtà come tempio;Read more at location 948
Basterebbe sostare davanti al tabernacolo per accorgersi che la realtà non è solo quello che si vede.Read more at location 950
Già e non ancora: ecco cos’è la realtà. Già e non ancora.Read more at location 952
Se il cielo e la terra sono pieni della gloria di Dio, non c’è posto per altro. Pieni. Bel mistero.Read more at location 955
Ti sto parlando dell’Apocalisse di san Giovanni,Read more at location 966
Note: il già e nn ancora nelle scritture Edit
Voglio indicarti un’altra ragione, almeno, per cui la realtà non è solo quello che si vede. È il fatto che essa è segno.Read more at location 970
Note: segno Edit
contiene ciò che significa.Read more at location 972
Percepire la realtà come segno, spiega la vita. La realtà: evidenza di Colui che la crea e la sostiene, la redime e la governa.Read more at location 976
dedicare un quarto d’ora al giorno alla meditazione del Vangelo: segui il consiglio, fanno novanta ore all’anno;Read more at location 979
Fuori di qui, si apre la strada allo sbarazzarsi dell’indifeso e del sofferente; o, semplicemente dello scomodo e del diverso; dell’indesiderato. Sterminio che, oramai, è all’ordine del giorno.Read more at location 999
Note: sapere cos è l uomo Edit
Se tuo figlio non sarà in grado di constatare che la realtà non è solo quello che si vede, non avrà imparato che cos’è un uomo

  • Appunti conferenza
  • Educare: introduzione alla realtà.
  • Che senso ha tutto?
  • Sono i menomati che sostengono il mondo.
  • Ave maria. Prega x noi adesso e nell ora della ns morte. I due momenti decisivi.
  • Il tempo dedicato ai figli: il più possibile. La pennichella è autorizzata.

giovedì 25 febbraio 2016

Inequality against freedom By Chris Dillow

Inequality against freedom By Chris Dillow
  • inequality is the enemy of freedom.
  • He points out that Denmark –the sort of country Sanders wants the US to be more like – has greater economic freedom than the US.
  • My chart plots a measure of income inequality (taken from the World Bank) against the Heritage Foundation ’s index of business freedom...There is a slight negative correlation between them, of 0.16.
  • Inequality doesn’t just reduce freedom for workers . It reduces freedom for business owners too.
  • Spiegazioni
  • 1. countries that want to tax and redistribute must have a healthy economy, which requires business freedom.
  • 2.  many of the rich have no interest in economic freedom.... This, I suspect, explains why inequality and unfreedom go together in Latin America,
  • 3. people have a strong urge for fairness. If they cannot achieve this through market forces, they’ll demand it via the ballot box in the form of state regulation....there is a negative correlation between union density and minimum wages:
  • We should, though, ask: what sort of egalitarian institutions and policies might increase freedom?
  • For me, the answer is clear: those which increase workers’bargaining power.
  • if workers have the power to bargain for better wages and conditions, and the real freedom to reject exploitative demands from bosses, then we’ll not need so much business regulation.
continua

Conservative vs. Liberal Jobs By Robin Hanson

Conservative vs. Liberal Jobs By Robin Hanson
  • some jobs that lean conservative: soldier, police, doctor, religious worker, insurance broker.
  • These seem to be jobs where there are rare big bad things that can go wrong,
  • other conservative jobs: grader & sorter, electrical contractor, car dealer, trucker, coal miner, construction worker, gas service station worker, non-professor scientist.
  • Conservatives are more focused on fear of bad things, and protecting against them.
  • some jobs that lean liberal: professor, journalist, artist, musician, author.
  • Here you might see these jobs as having rare but big upsides.
  • But consider these other liberal jobs: psychiatrist, lawyer, teacher.
  • Here the focus may just be on people who talk well. And that can also make sense of many of the previous list of liberal jobs.
continua

Il punto sulla rete


  1. la rete ci rende accessibile tonnellate di informazioni e in questo modo mina l'autorità di chiunque ... The Revolt of the Public and the Crisis of Authority DI Martin Gurri  Chapter 3 My Thesis

    • I’m not a visionary prophesying doom.......
    • .If I describe the present accurately, I will have achieved my goal.
    • If, after all these admissions, you were to ask me why you should read on, I would respond:   because the world I’ll describe is probably very different from the one you think you’re living in.example
    • because we still think in categories forged during the industrial age –liberal and conservative, for , or professional and amateur –our minds are blind
    • A War of the Worlds, Deduced From the Devil’s Excrement
    • My thesis is a simple one.   We are caught between an old world which is decreasingly able to sustain us intellectually and spiritually, maybe even materially, and a new world that has not yet been born.   Given the character of the forces of change, we may be stuck for decades in this ungainly posture.
    • Many features we prized about the old world are also threatened: for example, liberal democracy and economic stability.
    • public discussion, may also warp or break from the immoveable resistance of the established order.
    • Each side in the struggle has a standard-bearer: authority for the old... the public for the uncertain dispensation striving to become manifest.
    • The perturbing agent between authority and the public is information.
    • The industrial age insisted on portentous-sounding names of great seriousness..“Bank of America,”“National Broadcasting Corporation,”“New York Times. ”
    • The digital age loves self-mocking names... “Yahoo,”“Google,”“Twitter,”“reddit,”“Flickr,”“Photobucket,”“Bitcoin.”
    • I feel reasonably sure that the founders of Google never contemplated naming their company “National Search Engine Corporation”and Mark Zuckerman of Facebook never felt tempted by “Social Connections Center of America.”  It wasn’t the style. The names of two popular political blogs from the early days of blogging, Glenn Reynolds’Instapundit and Andrew Sullivan’s Daily Dish, poked fun at the pretentiousness of the news business.
    • The names asserted non-authoritativeness. They created a conscious divide between the old order and the new.
    • Hierarchy has ruled the world since the human race attained meaningful numbers.... From the era of Rameses to that of Hosni Mubarak,
    • Against this citadel of the status quo, the Fifth Wave has raised the network: that is, the public in revolt,
    • Wael Ghonim’s passionate insistence on being an ordinary Egyptian rather than a political leader was an expression of digital culture.
    • If hierarchy worships the established order, the network nurtures a streak of nihilism.
    • The Center Cannot Hold And the Border Has No Clue What To Do About It
    • Another way to characterize the collision of the two worlds is as an episode in the primordial contest between the Center and the Border.
    • Making a program is a center strategy; attacking center programs on behalf of nature, God, or the world is border strategy.
    • Government lost control of its own classified documents.   Book publishers and the TV and movie industries, still very profitable today, depend on technical and copyright regimes which could be breached at any moment.
    • On 9/ 11, a miniscule network of violent men slaughtered thousands of Americans..... Obama, propelled by online networks which generated funds, volunteers, and an effective anti-Center message,
    • sectarian advances have been reversed.   My suspicion is that they must be reversed, if sects –the public in revolt –truly have no interest in governing and possess no capacity for exercising power.
    • The result is paralysis by distrust. The Border, it is already clear, can neutralize but not replace the Center. Networks can protest and overthrow, but never govern.
    • The closest historical parallel to our time may have been the wars of religion of the seventeenth century. I say this not necessarily because of the chaos and bloodshed of the period, but because every principle was contested.... “Who won – Catholics or Protestants?”... Neither won.
    • My great concern as a citizen is for the future of liberal democracy.... That democracy became hierarchical, organizational, an institution of the Center... Many aspects of representative democracy have become less democratic, and are so perceived by the public.
    • How it changes may depend on the aggregated decisions of individual citizens –in other words:   on us –no less than on procedural reforms.
    • Cyber-Utopians, Cyber-Skeptics, Cyber-Pessimists, And How All Their Sound and Fury Signifies Very Little
    • A century of research on media and information effects has delivered confusing if not contradictory findings.
    • 3 modelli
    • 1 do I, in my condition as a member of the public, accept all the mediators’ information, and act accordingly?... Lippmann argued... Propaganda, on this account, injected new opinions and actions directly into the gullible brains of the public.
    • 2 I accept none of the mediators’information, because my moral and political beliefs were formed by “strong”social bonds, like church and family, rather than “weak”links like reading a newspaper?   That also has been proposed, most recently by Malcolm Gladwell
    • 2 bis do I engage in a “two-step”process, in which I first absorb the opinions of a strong personal connection, like a trusted friend or minister, and only then accept certain mediated information?
    • 3 Or is it the case that mediators have no power to control how I think or act, but can command my attention to those public issues... Roland Schatz,
    • Some writers saw in digital media a boost to human collaboration and democracy.   Critics dubbed this tribe cyber-utopians.   Others found in the internet all manner of ills –the corruption of our culture, for example, or an invitation for governments to spy on their citizens.   These were the cyber-pessimists.   A third, much smaller group wondered whether anything important had really changed:   call them cyber-skeptics.
    • Malcolm Gladwell... compared the strong personal ties of the civil rights activists in the 1960s with the weak ties between participants in online causes like the Save Darfur Coalition.   Only strong ties, argued Gladwell, made possible the informal coordination... real politics happened among comrades..Gladwell is a thinker of the Center, a mind of the industrial age.... He explicitly identified strong ties with hierarchy,
    • Clay Shirky has noted that a committed activist with strong personal ties to others also can expand his reach by becoming a Facebook warrior.
    • Gladwell at least grounded his skepticism on a traditional conception of power:   hard trumped soft, scissors always cut paper.   I find it harder to make sense of the warnings of the cyber-pessimists.   pessimists hover somewhere between pointless and trivially true.
    • The favorite goat of cyber-skeptics and cyber-pessimists has been Clay Shirky, whose 2008 book, Here Comes Everybody, was described by Gladwell as “the bible of the social media movement”...Shirky walks on the sunny side of the street,... His message was that the new digital platforms made it easy for groups to “self-assemble,”and that the rise of such spontaneous groups was bound to lead, sooner or later, to social and political change.
    • Ancora la tesi. power has fundamentally shifted between authority and obedience, ruler and ruled, elite and public, so that each can inflict damage on the other but neither can attain a decisive advantage.   That is the non-utopian thesis of this book.
    • Homo Informaticus, Or How Choice Can Bring Down Governments
    • This anxiety to control information in those who already controlled the guns should alert us that political power may be less “hard,”and more intangible, than supposed.
    • Power....a matter of trust, faith, and fear,
    • the potential influence of information over political power flows more from its fit into stories of legitimacy than from, say, investigative reporting
    • the rise of a restless, disruptive organism, which I have taken the bold step to name Homo informaticus... products of....the spread of education, expanded levels of wealth and security, and improved means of communication.
    • Unmediated Man lacked access to any media.   He was likely to be illiterate, and had neither the means nor the interest to travel very far.   His only channels of information were the people around him...... the typical Egyptian of 1980,
    • Il regime.... To impose its will on Unmediated Man, it had to find a way to convey the particulars to him, in the context of a persuasive justifying story.......for the regime to communicate and interact with Unmediated Man in terms advantageous to its story of legitimacy, it needed only to control the community... regime appointed the local authorities
    • Unmediated Man....may have protested, even violently, against local conditions, but he could never seek to overthrow the political system.
    • Homo informaticus is a differently-endowed member of the public: he’s literate, and has access to newspapers, radio, movies, TV. He has been exposed to a larger world beyond the immediate community..... conceives of an alternative form of government
    • To cover the threat, the regime must deploy a costly and elaborate state media apparatus.... control, the means of mass communication: newspapers, radio, TV, books, cinema, etc.
    • regime’s story of legitimacy are gone forever.   Under these conditions, the best outcome for the regime is acceptance by the public that the world is too complex to be understood
    • we can say with confidence that it won’t be triggered unless the public is shown a differently-ordered world:   a choice.
    • A trivial example would be a TV commercial for a new, improved dishwasher detergent. A political example was the jolt of hope experienced by the Egyptian opposition after the fall of Ben Ali in Tunisia.
    • If H. informaticus were to try to absorb this mass, his head would explode.   This is not what transpires.   He will pick and choose.   So will other members of the public.   By that very selectivity, that freedom to choose its channels of information, the public breaks the power of the mediator class created by mass media, and, under authoritarian rule, controlled by the regime.
    • An accurate representation based on volume would show state media to be microscopic, invisible,
    • The regime accumulates pain points: police brutality, economic mismanagement, foreign policy failures...... In essence, government failure now sets the agenda.
    • At this stage, the public, clustered around networked communities
    • hypotheses sulla relazione info-potere
    • 1 Information influences politics because it is indigestible by a government’s justifying story.
    • 2 The greater the diffusion of information to the public, the more illegitimate any political status quo will appear.
    • 3 Homo informaticus, networked builder and wielder of the information sphere, poses an existential challenge to the legitimacy of every government he encounters.
  1. Jonahatan Haidt: la rete ci isola e ci rende più sensibili, da qui le rivendicazioni di trigger warnings
  2. Narcisismo. “A cosa stai pensando?” mi chiede la scritta sulla finestrella di Facebook.

    Ecco il segreto di questo social network: sdogana il narcisismo. Nessuno oserebbe mai importunare il prossimo comunicandogli “quel che pensa” anche se non richiesto. Ma qui il problema della richiesta è superato di slancio: ci pensa il quel Grande Amico che è il Grande Fratello a servirla su un vassoio d’ argento. Una volta liberati da questo fardello ci si puo’ scatenare senza freni inibitori.
  3. facebook genera conflitti? Qualcuno ha detto che senza un buon "cattivo" non puo' nascere una storia interessante. Prendiamolo per vero. Analogia: senza un disaccordo non puo' nascere una discussione e chi ama le discussioni è attirato dai disaccordi. Ma poi capita che si trovi a cavalcare una tigre. Nelle discussioni tradizionali buona norma vuole che si ripetano con cura gli argomenti dell'interlocutore evidenziando le concordanze con i nostri ed elogiando l'esplicativa esposizione che l'altro ha fatto. Quanto ci ritroviamo nelle sue parole! Poi, finalmente, si isola il punto di disaccordo e su quello si fa partire la vera e propria discussione. Ma su Facebook come su qualsiasi social è difficile riprodurre la noiosa ma salutare manfrina, cosicché si parte in quarta con la sostanza, ovvero con i disaccordi e la discussione. concentrandosi solo sul disaccordo e parlando sempre e solo di quelli, le parti, potenzialmente vicine, cominciano a sentirsi estranee l'una all'altra, il che puo' facilmente degenerare in aperto conflitto, basta una parolina sbagliata e l'equivoco esplode.
  1. Facebook ci rende stupidi? In parte sì poichè induce reazioni immediate e spesso poco meditate. La cosa migliore consisterebbe nel far decantare almeno per un giorno i propri post al fine di poter rettificarli prima dell'invio. Tornare sui propri passi poi è difficile, l'istinto prevalente ci porta a difendere la posizione presa.
    Certo che difendere posi
    zioni stupide resta un buon allenamento per la nostra intelligenza.
  2. Più info più problemi... ... se non hai un modello per filtrarle.

    Perché? Due motivi:

    1) più caos in cui perdersi;
    2) più materiale per puntellare i propri pregiudizi.

    Interessante il secondo motivo e le sue conseguenze: quando l' informazione esplode esplode anche il settarismo. Oltretutto esplode anche la possibilità di fare proseliti.

    Con l' invenzione della stampa le eresie (che ci sono sempre state) si sono rafforzate e diffuse conducendo lentamente alle guerre di religione del 600, uno dei secoli più terribili.

    Quando poi arrivano i modelli i progressi sono spettacolari. Probabilmente la rivoluzione industriale è il frutto proprio della più facile circolazione delle informazioni: gli uomini di sapere potevano connettersi tra loro anziché restare isolati.
  3. FUTURE IMPERFECT di David D. Friedman - open source 9  NINE Reactionary Progress - Amateur Scholars and Open Source

    • Splendidi dilettanti: Malthus and Darwin were clergymen, Mendel a monk, Smith a mining engineer, Hutton a gentleman farmer, Mill a clerk and writer, Ricardo a retired stock market prodigy. Of the names I have listed, only Newton was a university professor
    • In the twentieth century, on the other hand, most of the major figures in all branches of scholarship have been professional academics.
    • Why did things change? One possible answer is the enormous increase in knowledge. When fields were new, most scholars did not need access to vast libraries.
    • The Web, while not a complete substitute for a library, makes enormous amounts of information readily available
    • An alternative explanation... downward spread of education. In the eighteenth century, someone sufficiently well educated to invent a new science was likely to be a member of the upper class, and hence had a good chance of not needing to work for a living.
    • most educated people today are rich - rich enough to make a tolerable living and still have time and effort left to devote to their hobbies.
    • These arguments suggest that, having shifted from a world of amateur scholars to a world of professionals, we may now be shifting back.
    • Two examples: Robin Hanson... His hobby was inventing institutions. His ideas - in particular an ingenious proposal to design markets to generate information - were sufficiently novel and well thought out to make corresponding with him more interesting than corresponding with most of my fellow economists.
    • Esempio 2. One of my hobbies for the past thirty years has been cooking from very early cookbooks... When I started... There were no translations of early cookbooks in print and very few in libraries... The situation has changed enormously over the past thirty years... the biggest change is that there are now at least seven English translations of early cookbooks on the Web, freely available to anyone interested... Most of the translations were done by amateurs for the fun of it.
    • The professionals, on average, know much more than the amateurs do, but there are a lot more amateurs and some of them know quite a lot.
    • amateurs have access not only to information but to each other, as well as to any professional
    • OPEN SOURCE SOFTWARE
    • rising incomes and improved communication technology make it easier to produce things for fun.
    • The best-known example is Linux... graduate student named Linus Torvalds.
    • The mechanics of open source are simple. Someone comes up with a first version of the software. He publishes the source code. Other people interested in the program modify it - which they are able to do because they have the source code - and send their modifications to him. Modifications that he accepts go into the code base,
    • Eric Raymond: open source has its own set of norms and property rights.
    • Linus Torvalds owns Linux. Eric Raymond owns Fetchmail. A committee mittee owns Apache... anyone is free to modify... provided that he makes the source code to his modified version public... each can take advantage of improvements made by the others.
    • such ownership is controlled by rules similar to the common law rules. Torvalds: If he loses interest he can transfer ownership to someone else.
    • There is a second form of ownership in open source - credit for your work. Each project is accompanied by a file identifying the authors.
    • open source movement is simply a new variation on the system under which most of modern science was created. ated. Programmers create software; scholars create ideas.
    • Scientific theories do not have owners in quite the sense that open source projects do, but at any given time in most fields there is considerable able agreement as to what the orthodox body of theory is.
    • JIMMY WALES'S IMPOSSIBLE SUCCESS
    • Few projects seem less suited to the open source approach than writing an encyclopedia. For it to be a success readers must rely on it, so a mistake in one article casts doubt on others.
    • In 2001, Jimmy Wales created Wikipedia
    • Open source radicale. With rare exceptions, any article can be edited anytime by anyone.
    • More often than one might expect, the article evolves to a consensus, a statement of differing views that both sides can agree on.
    • MARKET AND HIERARCHY
    • firms themselves are miniature socialist states... There is one crucial difference between Microsoft and Stalin's Russia. Microsoft's interactions with the rest of us are voluntary.
    • The easier it is for a dispersed group of individuals to coordinate their activities, ities, the larger we would expect the role of decentralized coordination, market rather than hierarchy, in the overall mix... the existence of the Internet had shifted the balance between center and periphery.
    • Eli Lilly had decided to subcontract part of its chemical research to the world at large... according to a story in the Wall Street Journal, they had gotten "about 1,000 scientists from India, China, and elsewhere in the world"
    • Problema: lavoro occulto: Consider a chemist hired to work in an area related to one of the problems on the list. He has an obvious temptation to slant... A chemist paid by firm A while working for firm B
    • INFORMATION WARFARE
    • Internet supports decentralized forms of cooperation. It supports decentralized forms of conflict as well.
    • Una brutta storia con scambi di identità e furti di password
    • Case 1: The Tale of the Four Little Pigs
    • The year is 1995, the place Cornell University. Four freshmen have compiled piled a collection of misogynist jokes entitled "75 Reasons Why Women (Bitches) Should Not Have Freedom of Speech" and sent copies to their friends.
    • The central question is whether creating such a list and using email to transmit it is an offense that ought to be punished or a protected exercise of free speech.
    • La preside ipicrita:     the students have offered to do the following: Each of them will attend the "Sex at 7:00" program... the students have offered to do the following: Each of them will attend the "Sex at 7:00" program... Each of them has committed to perform 50 hours of community service.
    • There are at least two ways to interpret that outcome. One is that Ms. Krause is telling the truth, the whole truth, and nothing but the truth - Cornell imposed no penalty on the students, they imposed an entirely voluntary penalty. Molto syranom
    • The alternative interpretation starts with the observation that university sity administrators have a lot of ways of making life difficult for students.
    • Risultato: They publicly maintained their commitment to free speech while covertly punishing students for what they said.
    • Someone who preferred the second interpretation thought up a novel way of supporting it. An email went out: Now that we have had time to evaluate the media response, I think we can congratulate ourselves on a strategy that was not only successful cessful in defusing the scandal, but has actually ally enhanced the reputation of the university as a sanctuary for those who believe that "free speech"... Yours sincerely Barbara L. Krause...
    • The letter was not, of course, actually written by Barbara Krause... It was written, and sent, by an anonymous group calling themselves OFFAL - Online Freedom Fighters Anarchist Liberation. The letter was a satire,
    • unattractive picture of what its authors suspected Ms. Krause's real views were.
    • Email is not only easily distributed, it is easily answered.
    • OFFAL produced a second email, containing the original forgery, an explanation of what they were doing,
    • Their summary: We believe that ridicule is a more powerful ful weapon than bombs or death threats. And we believe that the Internet is the most powerful ful system ever invented for channeling grassroots roots
    • The correct point was that Cornell's actions could plausibly be interpreted preted as hypocritical - attacking free speech while pretending to support it.
    • What I find interesting about the incident is that it demonstrates a form of information warfare made practical by the nature of the net - very low transaction costs, anonymity, no face-to-face contact.
    • Some years ago on a Usenet group, I read the following message: I believe that it is okay to have sex before marriage unlike some people... Please write me and give me your thoughts on this. You can also tell me about some of your ways to excite a woman because I have not yet found the right man to satisfy me....
    • It occurred to me that what I was observing might be a commercial variant of the OFFAL tactic.
    • that form of information warfare has been used frequently enough online to have acquired its own nickname: "Joe job."
    • A Sad Story
    • Furto d'identità e di password. Tizio finisce dentro xchè qlcn accede alla sua mail.
    • For my present purposes what is interesting is not which side was guilty but the fact that either side could have been, and the problems that fact raises for the world that they were, and we will be, living in.
    • solution is some way of knowing who sent what message.... One possible solution is the use of biometrics, identification linked to physical characteristics such as fingerprints or retinal patterns.
    • digital signatures,
    • OPEN SOURCE CRIME CONTROL
    • Fregato su ebay reagisce: online private investigator who, from the buyer's cell phone number, was able to get his real name and landline phone number. Attempts to interest the Chicago police department, the FBI, and the Secret Service were unsuccessful... "not large enough to interest us"
    • Finta asta. decided on a little private entrapment, set up an auction on eBay of the same computer under his girlfriend's name... Markham police... arrested the criminal with more than $10,000 in bogus checks in his possession.10
    • The reason I know about it is that, when looking for material for this part of the chapter, I put a post on my blog asking for examples of open source crime control. The next day I had responses with links to several stories, including Jason's. I found his story the same way he found his criminal.
  4. Future Imperfect di DAVID D. FRIEDMAN - realtà virtuale - TWENTY All in Your Mind

    • Videonferenza. what I see is not what is in front of me but what they draw... The image from my video camera is processed by my computer before being sent on to everyone in my audience. That gives me an opportunity to improve it a little first, to replace my bathrobe with a suit and tie, give me a badly needed shave, remove a decade or so of aging.
    • Video games are our most familiar form of virtual reality.
    • However good our screens, this sort of virtual reality suffers from a serious limitation: It only fools two senses... Want to hear things? Vibrate air in the ear. Want to see things? Beam photons at the retina. Applying that approach to the remaining senses is harder.
    • TODAY AND TOMORROW: THE WORLD OF PRIMITIVE VR
    • Ostacoli alla VR. We all, automatically and routinely, judge the people around us not only by what they say but by how they say it - tone of voice, facial expression, gestures.
    • con men. They are people who, through talent or training, have mastered the ability to divorce what they are actually... on the Internet nobody knows you are a dog. Or a woman. Or a twelve year old. Or crippled. In virtual reality, once we have the real-time editing software worked out properly, you can be anything you can imagine... Giochi di gruppo: Have participants write and post physical descriptions of other participants they had never met. I gained almost nine inches. In virtual reality I never have to be short again.
    • My Contribution to Corpore Sano
    • One objection to video games is that they remove one of the few incentives modern people have to exercise.
    • If what you want is exercise, the obvious solution is bigger joysticks... you only notice how tired you are after you have won or lost.
    • Dance Dance Revolution, already exist.'
    • Altra funzione videogiochi. to do dangerous things while only getting virtually killed... Mariana trench... the lunar case,
    • DEEP VR - BEYOND THE DREAMING PROBLEM
    • Suppose we succeed in cracking the dreaming problem, figuring out enough about how the brain works so that we too can create full sense illusions.
    • a useful first step is to distinguish between information transactions and material transactions.
    • The book is a physical object. But reading an illusion of a book, with the same words on the virtual pages, would do just as well... For a material transaction, consider growing wheat.
    • A sufficiently advanced form of virtual reality can provide for all information transactions. It might assist with some material transactions; the wheat harvester could be run by an operator located somewhere else, giving real instructions to a real machine.
    • Beam Me Up, Scotty
    • Cosa conta? Why do I want to visit my friends? To see them, to feel them, to hear them, to do things with them. Unless one of the things is building a house or planting a garden that really has to be built or planted, the whole visit is an information transaction... consider a phone call.
    • Future Fiction
    • Fantasia depauperata? My daughter has so far refused to see the movie version of The Fellowship of the Ring because she prefers the product of her imagination to the product of the director's imagination.
    • Consider in contrast a symphony. It corresponds to nothing in nature. The composer has taken one sense, hearing, and used it to create an aesthetic experience
    • Fantasy: Substitute or Complement
    • Su WW nn c'è distinzione tra sessi, la violenza è anche sulle donne. That raises an obvious question: Having routinely punched out virtual females online, will he be more willing to punch out real females in the real world?
    • George Orwell, writing more than sixty years ago, worried about the corrupting effect on readers of the routine brutality of American crime fiction... Later writers worried about the effect of television. The latest concern is the effect of Internet porn.
    • Is virtual sex and violence a complement to or a substitute for real sex and violence?
    • Tod Kendall.' Correlate growth of access to the Internet, by state, with changes in the frequency of rape. It turned out that the correlation was negative;
    • What Matters
    • Mondo materiale. Stuff must be produced for real, but human beings do not need much stuff to stay alive. To check that for food, price the cheapest bulk flour, oil, and lentils you can find. Calculate how much 2,000 calories a day of each of them would cost... Viewed in realspace, it is not much of a world. Everyone is eating the cheapest food that will keep a human body in good condition, living in the human equivalent of coin-operated airport storage, exercising by moving against resistance machines, perhaps as part of virtual reality games...
    • Mondo virtuale. All women are beautiful, and enough are willing. All men are handsome. Everyone lives in a mansion that he can redecorate at will, gold-plated if he so desires.'
    • Which is true - slum or paradise? It depends on what matters. If all that matters is sensation, what you perceive, it is a paradise,
    • As evidence against, consider a very old form of virtual sex: masturbation. tion. In your mind you can be making love to the woman of your dreams, at least if you have a good enough imagination.
    • Having someone read a book I wrote, enjoy and be persuaded by my ideas, pleases me... But what about only thinking someone read my book?
    • Robert Nozick, in Anarchy, State, and Utopia, put the question in terms of an imaginary experience machine, his version of VR.'
    • You will have to decide for yourself.
  5. Avoid News Towards a Healthy News Diet By Rolf Dobelli

    • Il problema: We are so well informed and yet we know so little. Why?
    • In the past few decades, the fortunate among us have recognized the hazards of living with an overabundance of food (obesity, diabetes) and have started to shift our diets. But most of us do not yet understand that news is to the mind what sugar is to the body.
    • Un'esperienza personale. I have now gone without news for a year, so I can see, feel and report the effects of this freedom first hand: less disruption, more time, less anxiety, deeper thinking, more insights.
    • No 1 –News misleads us
    • systematically News reports do not represent the real world. Our brains are wired to pay attention to visible, large, scandalous, sensational, shocking,
    • Esempio. Take the following event. A car drives over a bridge, and the bridge collapses. What does the news media focus on? On the car. On the person in the car. Where he came from. Where he planned to go. How he experienced the crash (if he survived). What kind of person he is (was). But –that is all completely irrelevant. What’s relevant? The structural stability of the bridge.
    • Terrorism is overrated. Chronic stress is underrated. •The collapse of Lehman Brothers is overrated. Fiscal irresponsibility is underrated. •Astronauts are overrated. Nurses are underrated. •Britney Spears is overrated. IPCC reports are underrated. •Airplane crashes are overrated. Resistance to antibiotics is underrated.
    • No 2 –News is irrelevant
    • Out of the approximately 10,000 news stories you have read in the last 12 months, name one that –because you consumed it –allowed you to make a better decision
    • At its best, it is entertaining, but it is still irrelevant.
    • Esempio. In 1914, the news story about the assassination in Sarajevo dwarfed all other reports in terms of its global significance.
    • The first Internet browser debuted in 1995. The public birth of this hugely relevant piece of software barely made it into the press despite its vast future impact.
    • No 3 – News limits understanding
    • News organizations pride themselves on correctly reporting the facts, but the facts that they prize are just epiphenomena of deeper causes.
    • Il difetto di ciò che conta. The important stories are non-stories:
    • No evidence exists to indicate that information junkies are better decision makers.
    • No 4 –News is toxic to your body
    • Stress cronico. News constantly triggers the limbic system. Panicky stories spur the release of cascades of glucocordicoid (cortisol). This deregulates your immune system and inhibits the release of growth hormones. 
    • No 5 –News massively increases cognitive errors
    • News feeds the mother of all cognitive errors: confirmation bias. We automatically, systematically filter out evidence that contradicts our preconceptions
    • exacerbates another cognitive error: the story bias. Our brains crave stories that “make sense”– even if they don’t correspond to reality.
    • This reminds me of high school. My history textbook specified seven reasons (not six, not eight) why the French Revolution erupted. The fact is, we don’t know why the French Revolution broke out.
    • No 6 –News inhibits thinking
    • Thinking requires concentration. Concentration requires uninterrupted time. News items are like free-floating radicals that interfere with clear thinking.
    • In a 2001 study1 two scholars in Canada showed that comprehension declines as the number of hyperlinks in a document increase.
    • No 7 –News changes the structure of your brain
    • News works like a drug. As stories develop, we naturally want to know how they continue.
    • The human brain is highly plastic. Nerve cells routinely break old connections and form new ones. When we adapt to a new cultural phenomenon, including the consumption of news, we end up with a different brain. Adaptation to news occurs at a biological level. News reprograms us. Most news consumers –even if they used to be avid book readers –have lost the ability to read and absorb lengthy articles or books.
    • Michael Merzenich (University of California, San Francisco), a pioneer in the field of neuroplasticity: “We are training our brains to pay attention to the crap.”Deep reading is indistinguishable from deep thinking.
    • No 8 – News is costly
    • News taxes productivity three ways:
    • First, count the consumption-time that news demands.
    • Second, tally up the refocusing time – or switching cost.
    • Third, news distracts us even hours after we’ve digested today’s hot items. News stories and images may pop into your mind hours, sometimes days later,
    • No 9 – News sunders the relationship between reputation and achievement
    • Fame is misleading because generally people become famous for reasons that have little relevance to our lives.
    • No 10 – News is produced by journalists
    • My estimate: fewer than 10% of the news stories are original. Less than 1% are truly investigative.
    • No 11 – Reported facts are sometimes wrong,
    • Today, the fact checker is an endangered species at most news companies
    • No 12 – News is manipulative
    • Our evolutionary past has equipped us with a good bullshit detector for face-to-face interactions.
    • Stories are selected or slanted to please advertisers (advertising bias) or the owners of the media (corporate bias), and each media outlet has a tendency to report what everyone else is reporting, and to avoid stories that will offend anyone (mainstream bias).
    • No 13 –News makes us passive
    • News stories are overwhelmingly about things you cannot influence. This sets readers up to have a fatalistic outlook on the world.
    • Una teoria della depressione. Viewed on a timeline, the spread of depression coincides almost perfectly with the growth and maturity of the mass media.
    • 14 –News gives us the illusion of caring
    • “We may want to believe that we are still concerned. We sing “We Are the World”
    • No 15 – News kills creativity
    • Things we already know limit our creativity. This is one reason that mathematicians, novelists, composers and entrepreneurs often produce their most creative works at a young age.
    • Fatti. I don’t know a single truly creative mind who is a news junkie. On the other hand, I know a whole bunch of viciously uncreative minds who consume news like drugs.
    • Policy. What to do instead Go without news. Cut it out completely. Go cold turkey. glance through the summary page of the Economist once a week. Go for magazines that connect the dots
    • Morale. Society needs journalism – but in a different way. Investigative journalism is relevant in any society.
  6. Automation Makes Us Dumb By Nicholas Carr

    • già la prima ondata: de-skilling... i premitori do bottoni
    • piloti dottori architetti
    • se la prima ondata ha eroso le skill degli operai la seconda erode quelle dei professionisti
    • le virtù di un software grezzo
    • solo l allenamento regolare forma e mantiene le abilità
    • soluzione: free style automatoon: il pc che corregge suggerisce interpreta
    • Mmmmmmm
    • Artificial intelligence has arrived.
    • Worrisome evidence suggests that our own intelligence is withering as we become more dependent
    • La prima automazione. James Bright went into the field to study automation’s actual effects. An automated milling machine, for example, didn’t transform the metalworker into a more creative artisan; it turned him into a pusher of buttons. “de-skill” workers rather than to “up-skill” them.
    • Il pc oggi. Pilots rely on computers to fly planes; doctors consult them in diagnosing ailments; architects use them to design buildings.
    • Even the smartest software lacks the common sense,
    • the British aviation researcher Matthew Ebbatson calls “skill fade.” our skills get sharper only through practice,
    • Una soluzione possibile. tasks using either rudimentary software that provided no assistance or sophisticated software that offered a great deal of aid. The researchers found that the people using the simple software developed better strategies, made fewer mistakes and developed a deeper aptitude for the work.
    • With the rise of electronic health records, physicians increasingly rely on software templates. medicine more routinized
    • Timothy Hoff interviewed more than 75 primary-care physicians who had adopted computerized systems. The doctors felt that the software was impoverishing their understanding
    • Harvard Medical School professor Beth Lown, in a 2012 journal article written with her student Dayron Rodriquez, warned that when doctors become “screen-driven,”following a computer’s prompts rather than “the patient’s narrative thread,”their thinking can become constricted.
    • Computer-aided design has helped architects to construct buildings with unusual shapes and materials,
    • In his book “The Thinking Hand,”the Finnish architect Juhani Pallasmaa argues that overreliance on computers makes it harder for designers to appreciate the subtlest, most human qualities of their buildings.
    • Jacob Brillhart wrote in a 2011 paper, modern computer systems can translate sets of dimensions into precise 3-D renderings with incredible speed, but they also breed “more banal, lazy, and uneventful designs that are void of intellect, imagination and emotion.”
    • Soluzioni. There is an alternative. In “human-centered automation,”. The technology becomes the expert’s partner, not the expert’s replacement.
    • John Lee of the University of Iowa, “a less-automated approach, which places the automation in the role of critiquing the operator. human-focused approach is known as adaptive automation. It employs cutting-edge sensors and interpretive algorithms
  7. Yes We Can di Tyler Cowen
    • premessa: non siamo razionali, siamo diversi, siamo liberi. quindi? quindi che ognuno crei la sua via
    • cap1 tag e stringhe: l' homo hordo
    • autismo: l era dell'informazione rivaluta certi stili cognitivi (classificare, ordinare...)
    • autismo: mix di debolezze e forze cognitive. forza: capacità organizzativa. erudizione di certi aut. debolezze disorientamento smarrimento manca un quadro generale
    • autismo: casi patologici ma anche persone semplicemente diverse. esiste la diversità!
    • autismo: introversione contatto oculare tono diretto tono impersonale ripetitività insistenza gusti difficili
    • autismo: niente voglia di socializzazione o umorismo o solidarietà? No, solo incapacità a capire
    • autismo: origine genetica. molti bambini e gli adulti? nn li notate: spesso sono persone molto competenti
    • il caso di vernon smith simon baron cohen craig newmark
    • sowell: teme diagnosi fallaci. nn afferra il problema: la diagnosi è corretta. è l autismo che ha anche punti di forza
    • autistico: si sente sopraffatto dal mondo: troppa info da organizzare. la ns esp con la rete
    • organizzare lo smartphone. la sorpresa programmata del shuffle
    • qualità sonora: oggi secondaria. la selezione sulla quantità è primaria
    • l investimento più produttivo: l'organizzazione del pensiero personale. saper produrre tag. saper produrre stringhe
    • cultura: tag e stringhe. ovvero organizzazione mentale. siamo chiamati a diventare tutti un po' più autistici
    • foto: una narrazione emotiva della famiglia
    • imporre coerenza ad una massa di dati
    • homo ordo
    • vi piace ordinare, collezionare, organizzare... potreste avere successo
    • cultura. oggi più disponibile
    • cultura: oggi l' accesso è più autonomo
    • cultura: molti si lamentano di quanto sia scadente
    • oggi viaggiare è facile, tutto è a distanza di un click. conseguenze? la frammentazione: si privilegia la frammentarietà e la leggerezza. non un album ma una canzone.non una sinfonia ma un movimento. bocconcini assaggi da archiviare e riordinare secondo la vs creatività
    • la scossa della novità. se manca vi rivolgete altrove
    • ansia: consumiamo sapendo che a distanza di un clic c'è qualcosa di meglio
    • si adora sia iniziare che finire i libri
    • teorema alchian allen: se a due beni (es di alta e di bassa qualità) viene aggiunta una somma fissa il consumo del bene più qualitativo aumenta.
    • oggi ci nutriamo di playlist ma il loro contenuto è su misura e qualitativamente superiore
    • l accusa: deficit di attenzione: accusa costante: dal romanzo al fumetto al rock.
    • google accorcia i ns archi di attenzione ma qs è una via verso la stupidità? nicholas carr pensa di sì
    • controeffetto1: google amplia i ns archi di attenzione con il contatto con cose più interessanti
    • controeffetto2: google stimola l'attenzione sul quadro generale: posso sempre seguire la storia che mi interessa
    • conclusione: nn esiste sovrainformazione, esiste incapacità di fare ordine
    • l autoassemblaggio: nell'opera del 7/800 c'era tutto: gioia, paura, morte... oggi non ci sono opere con tutto dentro. per avere tutto prendiamo un po' qui un po' lì e assembliamo. non latitano i capolavori perchè il capolavoro è un fai da te
    • importante ieri: conoscere i classici. importante oggi: sapete assemblare il vostro capolavoro?
    • capolavoro contemporaneo: si colloca nell interiorità, per qs molti non lo vedono negandone l'esistenza
    • similitudine. cultura del passato: rapporto con l'amante. cultura del presente: matrimonio.
    • è costoso contattare l'amante, e quando lo fai pretendi che sia un esperienza memorabile. la moglie è sempre intorno a te e quel che conta è stabilire una quotidianità
    • tesi: chi è felicemente sposato ha una vita interiore più ricca ed è mediamente più soddisfatta. ergo: la cultura ti attrae? nascere oggi è una fortuna.
    • cap4 la comunicazione in rete
    • tesi comune: la comunicazione virtuale  manca d'intimità. problema: in sè è oggettivamente più intima e sfumata rispetto a quella diretta.
    • internet parifica: tutti hanno una chance. internet esalta l'interiorità (non è mera astrazione)
    • sms e mail: ci si apre di più
    • costruire la propria immagine, taroccandola anche un po', è importante per essere felici
    • cass sunstein: il web estremizza le posizioni politiche. vero ma la politica nn è un tratto fondamentale per molti
    • cap5 scuola e modernità
    • scopo della scuola: farvi diventare un po' più autistici: più concentrati sul particolare
    • nerd: ama imparare ma non ama la scuola considerando segnalatoria
    • scuola segnalatoria: non s'impara granché ma si segnala il proprio valore. forse esagerano amplificando la propria esperienza personale?
    • perchè non decolla la scuola online? la presenza fisica motiva così come l interazione con gli altri allievi. l istruzione è un po' un teatro. se tenete conto di qs fatto capite meglio l'essenza dell'educazione
    • studiare l'effetto dell'istruzione: le medicine si paragonano ai placebo ma l'istruzione a cosa si paragona? ci vorrebbe una finta università
    • cap6 storie e narrazioni
    • se comprate una scarpa comprate la storia in essa incorporata: thomas schelling
    • qs fatto mette in crisi l economia tradizionale: le motivazioni degli individui sono più complesse. perchè uno stoico vuole soffrire?
    • nuova economia: le persone sono diverse, la cultura e le storie sono tutto (l incentivo complesso)
    • per avere una storia che piace dovete avere un problema da risolvere. nota: nel metodo classico il problema era trovare la soluzione, ora è trovare un problema da risolvere
    • una buona storia ordina la visione creando punti focali. la cultura è una storia condivisa. schelling
    • autistici: non sanno condividere storie ma qs è un inconveniente relativo oggi che con tanta info possiamo parlare analiticamente senza bisogno di punti focali. es un autistico non sa quando l altro ha finito di parlare ma se comunica via social qs nn è un problema
    • problema1: la storia semplifica e molte sorie sono troppo semplici
    • problema2: spesso le storie realizzano unione per confliggere con più potenza
    • problema3: una buona storia puo' ingannarci
    • nozick: la realtà mantiene un suo primato sulle storie: vedi esperim della macchina dell esperienza. ma forse anche la mente è una macchina dei sogni.
    • cap7 eroi autistici
    • holmes
    • cap8 la bellezza
    • i gusti divergono. a volte perchè diverge il modo di pensare
    • gusti diversi? di solito si guarda a cultura, istruzione... perché non guardare nei neuroni?
    • sacks: musicophilia. un tipo colpito dal fulmine che comincia ad appassionarsi di musica
    • musica e autismo sono abbastanza connessi
    • molta musica atonale è apprezzata dai neurologicamente diversi. forse perchè organizzano diversamente i suoni che ascoltano
    • le musiche atonali: una conseguenza dello specialismo. musica di nicchia
    • Cap9 politica
    • Progetto nerd: overcoming bias
    • L aut nn è egocentrino nn ha effetto dotazione. Poù cosmopolita neno status seekers
    • Le guerre spesso nascono da effetti dotaz
    • Ait: etica semplice scheletrica. Astratta. Hayek apprezerebbe
    • Aut: conosce xchè ordina. La mente ha un ruolo attivo. Kant apprezzrrebbe
    • Propensione a considerare vere certe regole asyratte: la chiave del successo di certe nazioni. Russia e sudamerica: menti poco astratte
    • L aut teme la vita sociale: il web una salvezza che lo rilassa
    • Colpo di fortuna: primato dello scritto
    • Altra fortuna: primato dei commerci. Lo scambio trasforma la diversitá in fortuna anzichè iattura. Ognuno ha una nicchia x primeggiare
    • Tour: tokyo (passioni totalizzante) finlandia (nn incrociare gli occhi)
    • Paradosso di fermi: xchè nn si fanno vivi? Perchè le civiltá avanzate vivono nell interiorità
    • +++++++++++La vita culturale di ieri è un po’ come l’adulterio: estemporaneo, rischioso e con grandi picchi emozionali.
    • Oggi assomiglia al matrimonio: stabile e ad intensità costante.
    • Sono dell’idea che chi è sposato abbia una vita interiore più ricca e soddisfacente.
  8. The evolution of everything di Matt Ridley - terzi
    • tecnologia: lo sviluppo deriva dal contesto molto più che dall'eroismo solitario
    • internet: ritardatata di dieci anni a causa del contesto statalista (le università) in cui è cresciuta.
    • internet: esempio di tecnologia contestuale: la legge di moore non sarebbe stata possibile senza commercializzazione spinta
  9. Does Digital Communication Encourage or Inhibit Spiritual ProgressDiane Winston
    Internet

    • when Sister Catherine Wybourne’s Digitalnun [1] helped form a community of Benedictine nuns [2] in Oxfordshire, England, she knew they could not afford to pursue the order’s mission of hospitality.
    • Wybourne, a former banker who is intrigued by technology, believed a virtual community could express traditional Benedictine hospitality in contemporary form [3].” The sisters launched a website that dispenses spiritual teachings via podcasts and videos, hosts conferences, sponsors online retreats, offers a prayer line, and allows participants to “converse” with the nuns.
    • the nuns embrace a worldwide community, many of whom would not have come to the monastery.
    • unprecedented opportunities for laypeople to study and learn.
    • The ability to pick and choose religious teachings without reference to religious authority or community
    • Overcoming Binaries
    • basing worldviews on alternatives that admit no ambiguity is a zero sum game: If we’re not winning, we must be losing.
    • The relationship between digital communication and spiritual progress is similarly a both/ and proposition.
    • affords new possibilities for spiritual engagement.
    • Spiritual Progress
    • Spiritual progress entails moving toward a deeper experience and awareness
    • Spiritual progress can result from education or from experience; it can be collective or individual.
    • For others, spiritual progress is attained through study.
    • Digital Communication
    • The explosion of online resources offering seekers opportunities to experience nirvana, Enlightenment, transcendence,
    • Occult knowledge is suddenly accessible, secret teachings clickable and esoteric teachings, formerly the province of trained masters, available to all.
    • BeliefNet [10], Bible Gateway [11] and the Vatican website [12] are perennially popular.
    • the first obstacle that digital communication poses to spiritual progress is selectivity.
    • Stig Hjarvard’s argument that media have assumed a key role in social orientation and moral instruction: ‘In earlier societies, social institutions like family, school and church were the most important providers of information.Today, these institutions have lost some of their former authority
    • Elizabeth Eisenstein’s classic The Printing Press as an Agent of Social Change [15] chronicles the impact of Gutenberg’s invention on Western civilization, printing press made possible widespread literacy, religious reform and modern science.
    • “logics” of digital communication—including individualization, commercialization and globalization—likewise
    • Critici: Individualization corrodes social ties
    • Risposta. Although scholars and religious leaders once wondered [16] if virtual religion would undermine real-life religious communities, the contrary is true: Practitioners supplement their real-world religious affiliations with virtual activities, including study, journaling and prayer.
    • Commercializzazione. Mara Einstein argues in Brands of Faith: Marketing Religion in a Commercial age. Mormons [18], Methodists [19], and Scientologists [20] have all launched major online campaigns to make their “product”more user-friendly. Ironically, such campaigns have the potential to reach seekers hoping to deepen their spiritual lives
    • The Digital Cosmos/ Chaos “We had the experience but missed the meaning”
-- T.S. Eliot,
    • Caveat: Its democratic nature can reinforce individualization to the detriment of community. Its openness challenges religious authority. 
    • commercialization creeps in, if not from providers than from users.
    • Ottimisti. Jane Shilling’s, suggestion in The New Statesman [21] that digital access has transformed at least one aspect of spirituality -- self-examination -- from an essentially elitest pursuit to a democratic
    • Pessimisti. Valerie Tarico’s belief that the Internet spells doom for organized religion [22]. Tarico argues that web content, highlighting the negative aspects of religious institutions, is a reason for diminishing numbers of adherents,
    • La personalizzazione: Jim Gilliam's "The Internet is My Religion"
    • Altrove la responsabilità della crisi. Internet is Not Killing Organized Religion [24] ,”Elizabeth Drescher writes, “At the end of the day, that is, it is not so much “the culture”—digital culture, secular culture—that is driving young people from churches, it is religious culture itself.”
    • Tesi finale. The challenges that beset us in this realm are not, primarily technological. They are personal. spirituality is a heightened case of human activity, not a special class.
    • Un'esperienza positiva: il diario del figlio sul padre morente. Madrigal explains: "The document became a shared diary of their relationship with their father and each other," he writes: "its tiny movements intimate, its arc gutting.”
    • Sta a noi: Humans find ways to push meaning through the pipes."
  10. Il bene arriva per mezzo di un altro – Amicizia e relazioni nell’epoca del web - incontro con Luigi Ballerini
    • appunti conferenza
    • INTRO
    • Il bene si riceve da un altro grazie ad un apertura.
    • BALLERINI
    • Ciorven e l isola dei gabbiani. Una bbina della lindgren
    • Il bambino adulto della l. C. è amica di un adulto. Alla pari.
    • Noi nn abbiamo qs rapporto alla pari. Alla mamma!
    • Componenti: Sensibilità motricità e pensiero. Il titto in un corpo.
    • L esperienza si fa col corpo.
    • Il pc esalta la vista.
    • La tecnologia riduce l'esperienza.
    • Il gruppo mamme s impiccia di tutto. Nn c è più privacy.
    • Promesse del web: puoi sempre essere altrove.
    • Seconda promessa: avrai degli ascoltatori automatici.
    • Terza promessa: nn sarai mai solo.
    • Generazione x: la più controllata e la più abbandonata.
    • La sfida nel virtuale si vince nel reale. Se ho un reale interessante userò bene il virtuale.
    • Allarme: il ritiro dal reale e l incupirsi.
    • Non punire togliendo il reale.
    • **(*****(**(***********I CONCETTI CHIAVE*********
    • - + Autorità. Cultura: matrimonio e amante
    • Bolla
    • - Conflitto. Pregiudizi puntellati. Polarizzazione. Populismo
    • - + Stringa. Homo ordo assemblaggio. Autismo
    • - Narcisismo
    • + Spiritualità interiorità. Intimità. Sfumature
    • - sensibilità. Avere un amico vero compensa.
    • - Stupidità. Bias. Scripta manent. Memoria poincarè. Pregiudizi puntellati. Polarizzazione
    • + Dilettantismo
    • + Collaborazione open source
    • + - Fake identità abito monaco. Autenticità alla nozick.
    • + Catarsi.
    • + - Fantasia. Memoria poincarè. Sinfonia. E ricerca scolastica.
    • Giornali
    • Mix strategy
    • - + Costo opportunità: ansia. Costo della scelta.
    • + Teorema di alchian
    • + - Attenzione merce rara.
    • - + Scuola online e teatro. Motivazione.
    continua
  11. Preface - DOES THE INTERNET SUBVERT CULTURE? Jerome H. Barkow Donald J. Boudreaux Zeynep Tufekci Julian Sanchez
    • How the Internet Subverts Cultural Transmission by Jerome H. Barkow
    • He suggests that the Internet is creating the conditions for a potentially disastrous social breakdown: When youth no longer respect and emulate high-status transmitters of culture, cultural knowledge is lost.
    • The dramatic substitution of sports stars and entertainers for local authority
    • Like Matt Ridley, I Remain Rationally Optimistic by Donald J. Boudreaux
    • Material wealth has risen, he thinks, particularly because of rising knowledge
    • Like other forms of media that have gone before them, social media have allowed us to trade and combine good ideas and bits of useful local knowledge that otherwise might never have been put to use.
    • Kanye West, the Internet, and Cultural Evolution by Zeynep Tufekci
    • Internet.... for many of us, it’s not replacing traditional local elders - it’s replacing the homogeneous, carefully produced mass media of the twentieth century.
    • not just athletes, actors, and pop stars, but astrophysicists, philosophers,
    • In Today’s World, Cultural Stasis Isn’t an Option by Julian Sanchez
    • American teens nowadays seem remarkably well-behaved, and their online social activities mostly mirror their offline ones.
    continua
  12. How the Internet Subverts Cultural Transmission By Jerome H. Barkow in  DOES THE INTERNET SUBVERT CULTURE?
    • How the Internet Subverts Cultural Transmission By Jerome H. Barkow
    • È l ambiente che si adatta a noi e nn viceversa. Siamo inici. We are alone because instead of evolving different species to adapt to different geographies and climates, we adapt through culture.
    • we are utterly dependent on vast bodies of stored, transmitted, and constantly edited and updated information, that is, on culture
    • it includes subsistence skills, forms of social organization that are reasonably compatible with our current environment and level of technology, all details of that technology, effective ways to procure food and other essentials, the belief systems that more-or-less support the way we are socially organized, how we communicate from spoken language to gestures
    • cultures are always changing,...Youth is a busy, busy time for members of Homo sapiens
    • In recent years, some evolutionists have begun to think of culture as an adaptive, evolving system and the participants of a culture not as blind copying machines but as editors and inventers of the knowledge of which a culture consists
    • This essay focuses on only one of our culture-editing mechanisms, the tendency to pay preferential attention to, and learn preferentially from, the high in status,
    • In adolescence we tend to become preoccupied by our own relative standing and that of the people and groups around us.... we are editing out the behavior and knowledge of the low-in-status, the “losers,”the ignored, from the culture’s information pool. In their place we are replicating versions of the information associated with the high-in-status....Second, we are positioning ourselves to acquire prestige
    • Esempio di collasso culturale. Cultural editing is not necessarily smooth. Even before the age of the Internet, preferential attention to the high in status could have unpredictable results. In my own work, during the 1970s, I lived among a people in Nigeria’s Middle Belt who called themselves the Migili (and whom the literature refers to as the “Koro”). Shortly before my arrival, a group of young Migili men had served in the Nigerian army. They had been astounded to learn that their revered elders were held in contempt by the surrounding Muslim, Hausa-speaking peoples, who thought of Migili as ignorant and dirty. The young men lost all respect for their elders and did the unthinkable: upon returning home they physically attacked some of the male elders.... Most people converted either to Evangelical Christianity or Catholicism, though some embraced Islam. The society changed thoroughly and irrevocably....
    • for a culture to be perpetuated, the young must respect their elders: at least in some crucial ways, they must want to be like them and therefore to attend to them and learn preferentially from them.
    • The Migili case gives us some insight into the impact of social media today. In part, the Migili social collapse resulted from a change in scale –from living in their own homogeneous town and having contact with outsiders....Modern social media represent a change in scale orders of magnitude greater,
    • Entertainers and athletes seem to be presented as being near the top of the status hierarchy....We often grow up wanting to be like them, and even when we consciously reject them, they influence us.
    • Bolla. Each online community develops its own prestige criteria and its own heroes,
    • Whether we are talking of books, films, television, or the Internet, modern mass media devalue the coin of local prestige. This devaluation results in what economists might term “opportunity cost.”
    • Everywhere, it seems, parents find themselves in the position of first generation immigrants whose children participate in a new and unfamiliar culture.
    • What happens when the extreme group can convince their targets that they represent the most prestigious and powerful individual in the universe, the monotheistic god?
    • biology is destiny only if we ignore it” (Barkow 2003).
    • Il dolce. We evolved to seek the tastes of salt, fat, and sweetness because, in earlier environments, these were reliable guides to scarce and valuable nutrients –they were indicators of nutrition. Today, these evolved preferences are exploited by industry to produce profitable but often dangerously unhealthy products. As with preferential attention to the high in status, our own evolved psychology is being turned against us. In both cases, our immediate reaction is to use cultural, religious, and moral systems against those responsible, trying to use shame and the label of “evil”to in effect lower the relative standing of those exploiting our evolved psychology for their own ends.
    continua
  13. social network e memoria. c'è davvero una perdita di memoria? e quanto incide? per rintracciare materiale che mi fosse utile sul tema ho dovuto farmi venire in mente tutte le  le tag e le stringhe più idonee per surfare senza spreco di tempo nelle mie banche dati, uno sforzo mnemonico non indifferente che deve anche tener conto delle scelte classificatorie fatte. da questa osservazione si capisce come io non pensi che agire sui social colpisca in modo profondo le nostre facoltà mnemoniche, anche se, questo è vero, è cambiato l'oggetto (prima dovevo piuttosto ricordarmi la posizione del libro in biblioteca e del capitolo dove si affrontava un certo tema, e prima ancora dovevo ricordarmi i contenuti specifici, inevitabilmente pochi). una volta al sicuro le facoltà mnemoniche di base, la memoria a lungo termine dovrebbe essere preservata.
  14. 3 Does the Internet Change Everything? - The Great Stagnation: How America Ate All The Low-Hanging Fruit of Modern History, Got Sick, and Will (Eventually) Feel Better: A Penguin eSpecial from Dutton by Tyler Cowen  ---------------   larivoluzionedeicuriosi valorementaleottimapericuriosi tuttogratis piledrogaperfetta lavorailcliente ricavibassiepocolavoro pilgiù? twittermoltineparlanopochilousano skillmismatch fugadalmaterialismo
  15. Derek Powazek. il male prevale sul bene: su 100 commenti ci ricordiamo l'unico negativo.
  16. Derek Powazek. occhio alla mela marcia: la sciatteria infetta.
  17. Derek Powazek. in rete manca lo sguardo umano, questo ci rende più cattivi...
  18. Derek Powazek tre tipi da evitare: il cattivo, il pigro e il pessimista... necessità di un moderatore, di una grafica amichevole, del giudizio dei pari, di avatar con la faccia, parlare di sé (ci fa sentire in controllo)
  19. Derek Powazek. internet ci bombarda di notizie facendoci perdere il controllo il che induce una modellizzazione improvvisata. contare fino a 10 non agiure senza solida base informativa. far durare le discussioni non cercarne sempre di nuove.