venerdì 6 novembre 2015

Dai dinosauri al Paradiso

L'istinto musicale
la musica fa appello ai nostri istinti di base, sarà per questo che i bambini non le sono affatto estranei.
Il ritmo, in particolare, si appella all'istinto del movimento. Quando sentiamo una marcia ci viene istintivo andare al passo. Il dinamismo è fondamentale per vivere su questa terra: solo i morti stanno fermi.
La melodia si appella al nostro istinto relazionale. Il bambino imita le melodie del discorso materno prima ancora che le parole. Lo avete mai sentito un bambino piccolo che simula una conversazione al cellulare? Anche la mamma, del resto, si mette in comunicazione con lui riproducendo in modo piuttosto ridicolo la linea melodica delle sue lallazioni.
L'armonia si appella invece al nostro istinto all'ordine. Sì, noi abbiamo un istinto all'ordine, anche se dallo stato delle camerette dei nostri figli non si direbbe. Eppure è così: ve ne accorgete quando guardando il cielo cercano di capire quale forma conosciuta assumano le nuvole. Le nuvole sono caotiche ma loro vorrebbero tanto vederci un ordine. Lo vogliono talmente che chiamiamo questo desiderio onnipresente “istinto”.
Potrei proseguire: il timbro soddisfa il nostro desiderio di identificare le cose. Distinguere la voce della mamma da quella del papà è importante e madre natura ci ha facilitato il compito rendendoci sensibili al timbro dei suoni.
Anche l'intensità sonora è collegata ad un istinto, quello dell'auto-identificazione. Se lo capite smetterete di chiedervi perché mai vostro figlio grida tanto: vuole solo dire "io ci sono e sono qua". Vuole dirlo anche a se stesso ricoprendo tutte le altre presenze grazie all'intensità del suo urlo di guerra. Il narcisismo preso in dosi moderate non è una patologia ma un istinto naturale che deve trovare il suo sfogo.
Conclusione: gli elementi fondamentali della musica sembrerebbero trovare una corrispondenza nella natura umana.
C'è una teoria sull'origine della musica, non so quanto attendibile, la quale nasce dall'esigenza di spiegare come mai l'uomo preistorico - un essere così vulnerabile - sia sopravvissuto in ambienti tanto ostili. Ebbene, la proto-musica sarebbe stata un mezzo per spaventare nientemeno che i dinosauri (le bestie feroci in generale).
Un'attività che richiede dinamismo (ritmo), affiatamento (melodia) e coordinamento (armonia). Poi richiede anche grandi volumi sonori nonché timbri terrorizzanti. Immaginatevi adesso un'orda di uomini esagitati che si muove in modo più o meno coordinato urlando con voci d'oltretomba. Assomigliano o no ad una grande e minacciosa bestia capace, anche solo avanzando, di mettere in fuga dinosauri di stazza notevole ma non tanto scemi da voler fare conoscenza con una "roba" tanto ripugnante?
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La musica come linguaggio abortito
Ma torniamo ai nostri giorni, forse basterebbe pensare ai giochi dell'uomo per fare un parallelo con l'attività musicale. Si inizia con i giochi ripetitivi (ritmo), si passa ai giochi di ruolo (melodia, timbro e intensità) per concludere con i giochi di regole (armonia). Se il gioco è attività naturale - e chi puo' negarlo? - allora forse lo è anche la musica.
Tuttavia, descritta così, la musica sembrerebbe un' esclusiva del bambino preda degli istinti e ancora privo di competenze linguistiche.
Il linguaggio naturale in fondo puo' spingerci a fare le stesse cose in modo ben più accurato.
Il linguaggio naturale ha la capacità di “specificare”, risponde alla domanda "quale?", domanda che lascia impotente la musica.
Il ritmo, per esempio, richiama ad un movimento. Ma quale? Il movimento del cuore? Del passo? Boh. Il linguaggio musicale ha la capacità invece di riferirsi ad un movimento specifico.
La melodia richiama una relazione. Sì, ma quale? La relazione con la mamma, con la fidanzata Giovanna? Con la moglie Sara?
L'armonia richiama ad un ordine. Ma quale ordine? Dell'universo? Del paradiso? Della cameretta? Boh.
Insomma, la musica è un linguaggio vago per cui ci si chiede perché mai non sostituirlo con un linguaggio più accurato, visto che lo possediamo.
In effetti la teoria maggioritaria sull'origine della musica è piuttosto deprimente: la musica sarebbe uno scarto evolutivo prodotto dall' uomo sulla via della ricerca linguistica.
Ecco da dove deriva la vaghezza della musica, dal fatto che è un linguaggio abortito. Lo abbiamo abbandonato per impossessarci di linguaggi più sofisticati.
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La musica come riciclo
Ma la musica in sé non l'abbiamo affatto abbandonata, è ancora felicemente tra noi e risuona nelle nostre vite, oggi più che mai. Evidentemente il linguaggio abortito di cui sopra è stato riciclato per altri fini.
Ma a che ci serve un linguaggio vago? In fondo, una certa dose di vaghezza viene conservata anche nei linguaggi naturali: o domani verrà anch'essa espulsa oppure ha una funzione sua propria. In genere si opta per questa seconda ipotesi.
Se esiste una funzione propria della vaghezza allora l'attività musicale puo' essere considerata un modo per allenarci ad espletarla.
C'è chi sostiene che la vaghezza abbia la funzione di innescare una "ricerca comune". Esempio triviale: quando sono assetato di pettegolezzi butto lì qualcosa a "chi-so-che-sa-anche-se-non-so-cosa-sa". Si tratta di un'esca vaga giusto per indirizzare il discorso visto che nemmeno io so di preciso cosa potrebbe farmi sapere l'interlocutore. Costui, magari perché pensa che io sappia già qualcosa, prende la palla al balzo e parla (o sparla). Io a mia volta non resisto e aggiungo il mio mattoncino alle informazioni parziali che lui fornisce. Risultato: grazie all' innesco della vaghezza prima eravamo due persone male informate ora siamo due persone molto più informate dei fatti.
C'è anche chi sostiene che la vaghezza serva per produrre mezze verità. Un modo per limitare i danni senza mentire apertamente compromettendo la nostra autorevolezza. Dio sa quanto sono utili le mezze verità per convivere. In questo caso la vaghezza sarebbe al servizio della coesione sociale. I secchioni che hanno studiato la teoria dei giochi sanno quanto serva al bene pubblico la cosiddetta “conoscenza comune” (gli altri vadano su wikipedia): per minimizzare i morti quando scoppia un incendio al cine nulla di più utile allo sgombero che una voce autorevole disposta a raccontare mezze verità al megafono (tipo: “tranquilli, nulla di grave, andrà tutto bene…”).
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Le funzioni della musica
Ecco allora sintetizzata una possibile funzione della vaghezza: facilitare la ricerca di gruppo e la coesione del gruppo.
Ma la musica si esercita sulla vaghezza producendosi in virtuosismi: la semplice collaborazione diventa comunione e la ricerca materiale diventa ricerca di senso, cosicché la "comune ricerca" puo’ trasformarsi in "ricerca di comunione".
In altri termini: nel linguaggio naturale le posizioni sono asimmetriche, chi parla è attivo, chi ascolta è passivo. Chi parla possiede il significato e lo comunica a chi ascolta, che si limita a riceverlo. Nel linguaggio musicale  invece l'esito finale, il significato, è come se dipendesse sia dall'attivismo di chi "parla" che da quello di chi ascolta. I due interlocutori agiscono in comunione.
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La musica è un fenomeno
Per realizzare una comunione tra persone bisogna fare appello a cio' che le lega.
Cosa hanno in comune due uomini? Direi, l'interiorità, la coscienza; qualcuno parlerebbe più propriamente di anima. In fondo è cio’ che ci distingue dagli altri animali.
Bene, per ricercare una comunione con il nostro prossimo dobbiamo entrare in simpatia con la sua anima e, per quanto detto prima, la musica ci aiuta in questo.
Importante è notare che l'anima dell'altro non puo' essere conosciuta attraverso una descrizione. Io che scrivo potrei essere un robot e non ci sarebbe nessuna descrizione oggettiva di me stesso che possa smascherare questa mia natura. E' solo vivendo con me che puoi, al limite, scoprire che non lo sono, che posseggo un'anima. E' solo grazie all'esperienza comune che puoi capire chi sono veramente.
Lo stesso vale per la musica, descriverla non serve a comprenderla, è necessario sperimentarla. Un sordo non comprenderà mai nulla della musica, anche di una musica di cui sa tutto, anche di una musica che potrebbe suonare alla perfezione. Non potendola sperimentare è impedito nella conoscenza poiché il senso profondo della musica emerge in modo indipendente dalla sua struttura, ovvero da cio’ che si può descrivere e che il sordo puo’ comprendere.
Per questi motivi la musica è un fenomeno: mentre gli oggetti sono conosciuti attraverso le descrizioni oggettive, i fenomeni sono conosciuti solo attraverso esperienza diretta.
Entrando in contatto con la musica noi sentiamo aleggiare un'anima ora gioiosa, ora ansiosa; ora in attesa, ora euforica; ora frustrata, ora speranzosa... Comunque un'anima affine alla nostra perché quella gioia è la nostra gioia, la riconosciamo evocando le nostre esperienze personali; quell'ansia è la nostra ansia, la riconosciamo evocando le nostre esperienze specifiche. Eccetera. Solo un uomo puo' avere accesso e comunicare quel sentimento di gioia, o di ansia, o di euforia, o di speranza, o di attesa.
Ecco allora che si realizza una comunione: quel solipsismo radicale che mi impedisce di provare attraverso il linguaggio naturale che non sono un robot, è vinto dalla musica. Attraverso la musica ho la prova di essere un uomo e di essere in compagnia di altri uomini.
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La musica e la bellezza
Nel momento in cui sento la mia umanità attraverso la musica, nel momento in cui attraverso l'ascolto sento la compagnia di un mio simile, nel momento in cui stabilisco questo cruciale contatto, sperimento la bellezza.
Non ci sono musiche belle, la bellezza è qualcosa che si manifesta dentro di me. La bellezza non è una proprietà dell'oggetto artistico ma un'esperienza personale: la posso vivere anche guardando un tramonto, o una ragazza.  Senz'altro ci sono musiche più funzionali a produrre queste esperienze ma anche qui avventurarsi in descrizioni oggettive sarebbe temerario visto che al mondo esistono personalità tanto diverse tra loro.
I sette autori di riferimento
Sulla musica come istinto: Edgar Willems.
Sulla musica come arma contro i dinosauri: Joseph Jordania.
Sulla musica come linguaggio abortito: Steven Pinker e Daniel Sperber.
Sulla vaghezza come specifico della musica: Vladimir Jachelevitch.
Sulla funzione della vaghezza per la ricerca comune: Bart Lippman.
Sulla funzione della vaghezza per la coesione sociale: Robert Aumann.
Sulla musica come fenomeno: Roger Scruton.
Foto
Sono del 74enne Arno Rafael Minkkinen, uno specialista della fusione uomo/natura.



L'orecchio musicale del bambino di Sara Pezzotti

Il b è musicale fin dalla nascita
Attratto dai suoni ha un attitudine un dono musicale
Nel b la musica è un istinto
Timbro. Identità.
La voce della mamma e del papà.
Ritmo. Fisiologia. Dinamismo. Movimenro. Energia.
Ritmo. Lunghezza delle note. Parlare.
Misura. Accenti. 3\4 ecc. Respirazione.
Tempo. Metronomo. Camminare.
Dicisione. Raddoppi. Cuore.
Melodia. Affetti e comunicazione. Relazione.
Melos canto. Relazione tra suoni. Resta in testa. Si fissa.
Il b esplora la voce. Nel parlare riproduce la melodia. Il baby talk. Lallazioni. Autoripetizione. Voce e melodia.
Con la melodia stabiliamo un contatto col bimbo.
Armonia. Intelletto. Ordine.
Armonia. Proporzione. Ordine.
Armonia. Dominante e tonica.
Macchie do roschrach. Guarda le nuvole e dimmi cosa vedi. Lo scienziato davanti all universo.
Ogni suono contiene gli armonici.
Conclusione: la musica è espressione della mia umanità.
Gli strumenti didattici sono il canto e il corpo in movimento.
XXXXXIMHOXXXX
la musica si appella ai nostri istinti ma senza specificare.
Il ritmo ci ricorda il movimento. Ma quale movimento?
La melodia ci richiama le relazuoni? Ma quale relazione?
Il timbro richiama l identità. Ma chi?
L armonia rinvia ad un ordine. Ma quale?
Conclusione: la musica è un linguaggio grezzo. Il linguaggio naturale fa le stesse cose in modo più preciso.
Ma che ce ne facciamo di un linguaggio vago? È solo propedeutico ad un linguaggio sofisticato?

Plastic Bags Are Good for You di Katherine Mangu-Ward


Plastic Bags Are Good for You di Katherine Mangu-Ward
  • un miracolo tecnologico da nobel: tanto sottili quanto resistenti
  • dopo di loro basta borse basta carta
  • 2007: parte la proibizione che presto diventerà una guerra. ma è giustificata?
  • ostruiscono le fogne? eppure costituivano solo lo 0.6% della spazzatura visibile.
  • soffocano gli animali marini? la seria minaccia è asserita da studi vecchi e improbabili
  • e l'effetto serra? e l'impronta biologica? per compensarla la carta deve essere usata 11 volte il cotone 131 volte. e questo postulando che la plastica non venga riutilizzata
  • e il riciclo? occupano poco spazio, il materiale di base con cui sono costruite è minimo.
  • l'igiene delle borse riutilizzabili è dubbia a dir poco
conclusioni

giovedì 5 novembre 2015

The needless complexity of academic writing di Francois Schnell


The needless complexity of academic writing di Francois Schnell
  • negli usa esiste un onlus: center for plain language
  • esiste anche una legge: plain writing act
  • proposta: che i ricercatori presentino i loro lavori su twitter con l'uso di emoji
  • ig nobel: se scrivi semplice sei più intelligente.
  • gli intellettuali di solito non pensano al pubblico ma parlano a tra loro
  • se vivono in un mondo sussidiato come la scuola questo è ancora più vero
  • gli intellettuali vogliono escludere gli outsider
  • gli intellettuali vogliono mostrare i muscoli
  • gli intellettuali vogliono tenere in allenamento il loro cervello rimanendo immersi nella complessità, anche quando è inutile farlo
  • gli intellettuali vogliono tener nascosta la pochezza delle loro idee
continua



Il giovane ricco

Gesù disse al giovane ricco di dare. Con queste parole pone un dovere. Perché non disse ai poveri di prendere? Avrebbe anche potuto dire loro così? Perché no?

Etica della redistribuzione di Bertrand de Jouvenel

Etica della redistribuzione di Bertrand de Jouvenel
  • Bdj privilegia le premesse etiche ai disincentivi
  • I sentimenti di colpa dei privilegiati
  • L invidia degli ultimi.
  • Il cfr interpersonale delle utilità è impossibile e insensato.
  • Se l esigenza è così sentita xchè se ne occupa lo stato?
  • Un ceto in espansione: i professionisti della r.
  • Un beneficio per i più poveri o per i burocrati.
  • R nn è socialismo x cui r deriva da un amore fraterno
  • Contraddizione socialismo: disprezzo dei beni ma stretta regolamentazione.
  • R nn è assistenza primaria ma si basa su tesi egalitariste. La prima deriva dallo scandalo della povertà.
  • Gesù al giovane ricco: devi dare. Non disse mai ai poveri: dovete prendere.
  • La fonte biblica: il giubileo
  • Il prototipo: la redistribuzione delle terre. Si r il capitale nn il reddito.
  • Due premesse dubbie: 1 la dis è un male di x sè e 2 deve occuparsene lo stato.
  • Obiezioni
  • 1 il feliciometro nn esiste
  • 2 se esistesse le conseg morali sarebbero disastrose
  • 3 implica centralizzazione e burocrazia
  • 4 ci sono problemi di conoscenza. Dove sta l equilibrio di rawls.
  • I penalizzati: la famiglia: è spiazzata
  • La f è un intralcio poichè al suo interno avviene una r in aggiunta che sconvolge i piani.
  • La famiglia nn come agenzia educatrice ma come addetta al mantenimento.
  • Penalizzati: i volontari e il gratuito. Ma la civiltà dipende da qs atteggiamento mentale.
  • Tesi: r esiste x legittimare le burocrazie.
continua

Why and how we care about inquality di John Cochrane

Why and how we care about inquality di John Cochrane
  • Soluzione da sinistra: confischiamo ai ricchi.
  • Inconveniente: nn ci sono abbastanza ricchi.
  • Premessa: la diseguaglianza d è un male in sè
  • È più facile sostenere che d sia sintomo di altri problemi.
  • Ammissione: la d è aumentata. E allora?
  • Istruzione? C è istruzione e istruzione.
  • Droga criminalità isolamento
  • Gli usa hanno un problema ma ha poco a che fare coi supericchi. Vedi murray.
  • Mulligan: i sussidi sono il problema più che la soluzione.
  • Il grande livellamento:
  • Reddito donna/uomo
  • Reddito tra paesi
  • Xchè concentrarsi sull 1?
  • Anche il consumo si è livellato: bill gates e versailles.
  • Stiglitz: la diseguaglianza porta all imitazuone dei super ricchi con effetti disastrosi
  • Allora vietiamo tutti i film violenti.
  • Altro problema: i ricchi risparmiano troppo
  • Ma il risparmio nn è un problema!
  • Altro argomento: d è fonte di instabilità politica
  • La storia smentisce qs paura
  • Altro argento: ricchezze eccessive comprano la politica
  • Domanda: come coltivate preoccupazioni del genere e al contempo chiedete più governo?
  • Josh rauh: le megaricchezze sono oneste.
  • La d è una parola d ordine. Farla risuonare prelude alla rapina.
  • Ma xchè d è in cima all agenda politica?
  • Xchè nn si vuole parlare dei fallimenti del passato x riproporre soluzioni analoghe.
  • Nn abbiamo soluzioni x d ma x fortuna d nn è un problema. Abbiamo invece soluzioni x la prosperitá: proprietà rule of law libertá politica ed economica un governo decente che si occupi delle infrastrutture
continua

mercoledì 4 novembre 2015

Beauty and Desecration di Roger Scruton


Beauty and Desecration di Roger Scruton
  • lo scopo dell arte? ieri: la bellezza; oggi: l originalità e il disturbo
  • clement greenberg: kitsch e avanguardia: tutto quel che non disturba, ovvero l'avanguardia, è pacchiano
  • ma la trasgressione ostentata è una forma di sentimentalismo di cattivo gusto.
  • il più esplicito: arthur danto: la bellezza è uno scopo ingannevole.
  • ormai la marginalizzazione della bellezza è ortodossia. dove constatarlo? soprattutto nelle messe in scena operistiche.
  • il ratto del serraglio di mozart esprime il suo ottimismo: la bontà è ovunque. nella rappresentazione di beito copule e violenza sommergono la musica anche nei suoi momenti più teneri. tipico.
  • tarantino: violenza gratuita e deserto morale. stop.
  • oggi l arte non celebra la vita ma la colpisce la profana.
  • oggetto dell odio è la cerimonia la forma ben costruita. che il divino possa incarnarsi nel mondo in un oggetto in una cosa sembra mera superstizione
  • cessa di esistere la contemplazione ovvero un modo di porsi davanti al mondo senza interessi da proteggere ma solo aperti alla sua bellezza.
  • un esempio di contemplazione: tornate a casa dal lavoro oppressi dalle preoccupazione quando girato l angolo compare un arcobaleno. per un attimo tutto si sospende. ecco, in quella sospensione c'è la contemplazione della bellezza.
  • altro esempio di bellezza: preparate il tavolo di natale e la sua cura rappresenta un senso di casa e di famiglia. cio' vi rende felici. 
  • la bellezza ci rende la vita. non di solo pane vive l uomo.ma la violenza di una musica caotica potrà mai riempirci la vita?
  • ma questa bellezza non appartiene alle cose non puo' essere descritta dalla scienza. appartiene a noi, al nostro cuore e noi la fabbrichiamo con la nostra immaginazione osservando le cose. l arte facilità questa produzione.
  • la dissacrazione è solo il rovescio della medaglia. il dissacratore è consapevole del sacro.
  • antropologia: il sacro è un universale.
  • il sacro ci strappa dal quotidiano facendoci incontrare l infinito
  • il tentativo di molta arte contemporanea è di eliminare lo spirito dai corpi. pornografia e violenza hanno questa funzione.
  • per recuperare il sacro nell arte dobbiamo innanzitutto recuperare il sacro nella vita. lo si puo' fare partendo dalle piccole cose del quotidiano.
continua











How Free Were American Women in the Gilded Age? di Bryan Caplan

  • Le donne dell 800 erano più libere da un punto di vista libertario?
  • Le donne sono metà della popolazione. Valutare se erano più libere 100 anni fa o oggi è importante
  • La vita era più dura 100 anni fa. Ma lo era x tutti.
  • Le donne nn votavano. Ma qs è irrilevante se poi di fatto etano più libere. Il voto è un mero strumento
  • Coverture: la donna sposata nn poteva avere proprietá né firmate contratti.
  • Tuttavia il matrimonio era volontario ed esistevano i contratto pre matrimoniali
  • Ma c nn era un odiosa spintarella? Forse ma oggi siamo pieno di odiose spintarelle
  • La famiglia tradizionale ha molto senso nella tradizione: specializzarsi è vantaggioso x tutti.
  • Nel matrimonio la lettera della legge conta poco. Opponiti alla moglie e te ne accorgi.
  • Stupro intranoenia. Pochi. E oggi nn molto meno. La legge incide poco tra le mura domestiche
  • La coobitazione era illegale ma qs reato quasi mai xseguito.
  • Obiezione: la legge conta dove c è tensione tra coniugi. Mmmm difficile convincere la moglie invocando la legge. È dove si è giá divorziati che la legge conta.
  • E la pressione sociale? 1 esiste il diritto di esercitare ina pressione nn violenta 2 il mercato neutralizza le pressioni sociali.

Credere in Dio nell' età della scienza di John Polkinghorne

Credere in Dio nell' età della scienza di John Polkinghorne
  • La realtà interpretata in modo generoso rende possibile una conoscenza unitaria
  • Per un recupero della teologia naturale fondata sul principio antropico.
  • Credere in dio da uno scopo al concetto di universo e un senso al concetto di mente
  • La realtà che studio è bella e io ne sono consapevole. Tutto ciò sarebbe illusorio senza dio.
  • Il mondo come linguaggio di dio nn è un immagine fuorviante e indica un desiderio dell uomo.
  • L irragionevole efficacia della matematica.
  • Gli universi immaginati sono noiosi. Come mai quello reale è così interessante?
  • John leslie: o esiste un dio o molti universi.
  • Le alternative a leslie oggi sono speculazioni disperate
  • Contro tommaso: la teologia naturale nn cerca prove ma solo indizi per inspirare l intuizione di dio.
  • La tn siffatta nn è mai rivale della scienza ma la completa.
  • I biologi come dawkins si concentrano sull evoluzione dimenticando i processi fisico che ne sono alla base.
  • Proposta: passate da tn alla teologia della natura. Nn cercare indizi su dio nella natura ma fornire grazie al teismo una cornice entro la quale esercitare la scienza.
  • Anche se la scienza presenta il suo lavoro in modo asettico dietro c è una fede una volontà una intenzione. Insomma c è una xsona.
  • Esempio di povertà della scienza: la scienza che descrive la musica in modo oggettivo.
  • Altro esempio: il big crunch e la fine del mondo raccontato dalla scienza. Una storiella senza pathos.
  • Ecco allora che il teismo arricchisce qs conoscenza.
  • Perchè dovremmo anteporre l impersonale al xsonale?
  • Meglio affidarsi ad una intuizione soddisfacente.
  • La matematica è scoperta o inventata? La sua oggettività indirizza la ns intuizione.
  • La matematica: un duro ostacolo x il riduzionismo fisico.
  • 3 teorie dell universo: 1 eterno 2 con un inizio 3 multi.
  • 1 può dare qualche problema teologico di tipo secondario. L unicerso deve essere soatenuto oltre che creato.
  • 2  idem
continua

La spesa pubblica nel XX secolo di Vito Tanzi

La spesa pubblica nel XX secolo di Vito Tanzi
  • 3 governi: 1 piccoli 2 medi 3 grandi.
  • Settori di spesa e indicatori: istruzione salute distribuzione ambiente stabilità giustizia brevetti efficacia delle regole
  • Soglia: dal 1960 al 2005
  • Tesi: oltre il 25/) comincia il churning. Spreco. Fin qui p indagine.
  • La spesa ottima: congettura: tra il 15 e il 25.
  • Tesi: dopo i 60 i paesi che hanno contenuto la spesa hanno offerto prestazioni uguali se nn migliori.
  • Una caso di churning: la spesa universitaria.
  • Stima: elimina il churning e la spesa si riduce al 30.
  • Efficacia della spesa: fino al 60 ok dopo ko.
  • Misura: riportare la spesa al 1960. Ci sono ampi margini x tagliare.
  • Misura; occorre una agenzia dedicata a tener sotto ctrl la spesa.
  • La spese esplode nel dopoguerra. Prima il welfare era zero
  • Tesi; la spesa cresce x mancanza di fiducia nel privato. Un fenomeno evitabile.
  • Tesi: sono le idee che fanno esplodere la spesa.
  • Fonti di finanziamento: tasse deficit inflazione
  • Il ruolo di keynes nell rsplosione. La legge buchanan
  • Grande depressione: la costituzone americana cambiata x far posto al new deal
  • Riforme: speriamo nella globalizzazione
  • Impatto della spesa: difficoltà di valutazione. Costo opportunità
  • Cosa serve alla riforma? Clima intellettuale consenso compensazioni reti di base
  • Perotti: tagliamo i costi della politica, vendiamo immobili e partecipazioni, tagliamo la spesa militare... tutto giusto ma ancora di molto insufficiente. E' necessario intervenire allora sulla carne viva: istruzione, sanità, previdenza. dobbiamo attenderci rivolta in assenza di gradualismo e competenza chirurgica. così è stato per germania gb e altri paesi, e così continua ad essere per l italia.
  • I tempi della riforma sono lunghi. 10 anni.
  • Responsabilita: trasparenza.
conclusioni

martedì 3 novembre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente
  • il public reason liberal sostiene che una coercizione deve sempre essere giustificata pubblicamente per essere legittima
  • cosa impedisce ad un public reason liberal di sdoganare la religione? essenzialmente tre motivi
  • 1 stabilità: l'infedeltà fondamentale del religioso rende destabilizza il sistema (argomento giustificativo)
  • 2 rispetto: esibire la propria religione manca è una mancanza di rispetto verso l'altro (argomento giustificativo)
  • 3 neutralità: per fornire delle prove occorre confrontarsi utilizzando una ragione comune, il religioso deve rinunciare al suo credo per accedere a questo piano (argomento pre-giustificativo)
  • il liberale convergente respinge il terzo argomento: la discussione è un incontro tra diversi che non possono che presentarsi al tavolo con la loro ragione.
  • il liberale convergente bilancia 1 e 2 con altri 2 argomenti di pari forza:
  • 1 integrità: un uomo privato del suo credo pubblico è un uomo senza integrità.
  • 2 diversità: la diversità è un valore e dobbiamo ragionevolmente preservarla.
  • conclusione: il liberale convergente non chiede all uomo di fede di rinunciare al suo credo negli spazi pubblici ma, armato di quello, gli consentirà di entrare in discussione/conflitto al fine di trovare un punto d'intesa.
  • cosa differenzia un liberale convergente lc da un public reason liberal prl?
  • lc crede nella libertà religiosa
  • prl crede nella laicità
  • prl: quando due uomini di fede s'incontrano scoppierà una guerra. Per evitarla occorre che una religione più alta (la laicità) s'imponga.
  • lc: la guerra è costosa e quando due uomini di fede diversa s'incontrano troveranno un'intesa 
  • prl e lc appartengono comunque entrambi alla grande famiglia dei contrattualisti, differiscono solo per sensibilità verso i valori religiosi.
continua

Una traduzione possibile del "giussanese". Glossario

Una traduzione possibile del "giussanese". Glossario
  • senso religioso = prima facie. semplicità del credere. onere della prova
  • urgenza = esigenza di significato. il motore del senso religioso
  • incontro = personalismo. centralità della testimonianza. conoscenza profonda
  • esperienza = pensiero critico tramite analogia (es. amore tra fidanzati/amore divino o dio/supereroe... ma devo fare esperienza del fidanzamento o dei supereroi) 
  • comunione = rinvia all'incontro
  • compagnia = rinvia all'incontro
  • liberazione = felicità
  • pedagogia dello sguardo = il bambino chiamato innanzitutto ad un incontro
  • verifica = rinvia all'esperienza
  • corrispondenza = rinvia alla verifica
  • verità = realismo
  • cuore = buon senso
  • moralismo = che si fonda sulla dicotomia fatto/valore
  • carisma = essere convincenti.
  • vaticano II = l'irrompere del soggetto
continua

Luigi Giussani (Duepunti) di Massimo Borghesi

Luigi Giussani (Duepunti) di Massimo Borghesi
  • formazione del gius: venegono più cielle. teoria e esperienza
  • un affine: romano guardini.
  • l influsso del protestantesimo liberale americano e il suo personalismo
  • venegono: tomismo aperto
  • autore chiave: john henry newman jhn
  • autore chiave: chesterton.
  • altro autore chiave: leopardi. la sua domanda radicale di significato.
  • un timbro esistenziale più che oggettivo.
  • un personalismo in odore di modernismo e protestantesimo.
  • senso religioso: l uomo è naturalmente orientato su un asse verticale.
  • più di un analogia con l antropologia cristologica di karl rahner: l uomo strutturalmente orientato al mistero
  • ma gius è più esistenziale di rahner
  • gius nn postula una vera conoscenza ma solo un esigenza
  • l infinito ha un volto da incontrare. da qui la centralità della chiesa come comunione di vita vissuta.
  • gius punta sulla teologia + che sulla filosofia: è l incontro che converte n la speculazione.
  • senso religioso incontro esperienza.
  • nell esperienza noi vediamo rappresentata una presenza. la testimonianza e l estetica si fondono.
  • con von balthasar: oltre la via cosmologica. la via dell amore.
  • i criteri del cuore: prova se è veramente vero bello giusto.
  • l esperienza verifica la corrispondenza.
  • l esperienza come superamento del trascendentalismo.
  • in sintonia con la critica fenomenologica al razionalismo. con il recupero del soggetto chiamato a sentire x fondare la ragione.
  • l accusa di modernismo.
  • gius salva però il realismo tomista. ma il realismo nn è tutelato escludendo il soggetto come vorrebbe la neoscolastica.
  • ricucire tommaso e agostino. fenomenologia e ontologia. atto e essere. ratio e affectus.
  • imho: come unire ratio e affectus? come si uniscono premesse e tesi? può essere qs un analogia?
  • conoscenza amorosa: oltrepassare razionalismo/irrazionalismo.
  • altro superamento: fatto/valore. l antropologia del senso religioso indirizza verso i valori. i valori slittano in secondo piano. contro il moralismo (che annoia e fa scappare i ragazzi)
  • barcellona e severino criticano appellandosi a kant: il mondo reale è inconoscibile con l esperienza. il noumeno irrecuperabile.
  • originalità: una teologia proposta da un educatore nn da un teologo.
  • gius propone una delle vie più plausibili per dare uno sbocco al vaticano II.
  • la storia di giussani, ma anche di cielle, è caratterizzata da un attento farsi carico delle critiche. prima la critiche dei modernisti  durante il vaticani ii poi le critiche dei conservatori durante il 68
conclusioni

lunedì 2 novembre 2015

Una alternativa alla laicità Luca Diotallevi

Una alternativa alla laicità Luca Diotallevi
  • un alternativa alla laicità: la libertà religiosa.
  • E' tipica dei paesi anglosassoni. E' il loro modo di risolvere i problemi stato/chiesa.
  • 4 Differenze
  • 1 per un laico la libertà religiosa è una forma di libertà di coscienza, va esercitata in privato. per un liberale la libertà religiosa è il fondamento della libertà di coscienza. non puo' restringersi al privato senza tarpare la realizzazione dell'individuo
  • 2 il laico è essenzialmente un monarca: c'è un solo principio che ordina la società. il liberale è poliarchico: esistono più principi. esiste lo stato ed esistono i corpi intermedi che interagiscono con lo stato. anzi, si puo' anche dire che molti stati europei non sono stati: in gb per esempio manca il principio dell unicità dell ordinamento che è fondamentale per uno stato.
  • 3 per il laico la legge forma il diritto, per il liberale è il contrario: in nome del diritto posso disapplicare le leggi. occhio quindi al mito della legalità, è contraria alla dottrina sociale della chiesa
  • 4 per il laico è essenziale una religione civile che tenga unito il popolo. per il liberale è necessaria la coscienza trasparente (tocqueville parlava di civile religion ma qui i termini potrebbero confondersi). la civil religion sono i valori condivisi ma non alternativi alla propria confessione privata.
  • perché la laicità è ideologica? perché si presenta come l unico modo che consente a più religioni di convivere mentre ne esistono almeno due.
  • Per luca diotallevi lo stato è una reazione moderna alla modernità. la modernità si annuncia come frammentazione e poliarchia in continua ricerca di punti di convergenza. gli spiriti nostalgici non potendo sopportare qs disordine introducono lo stato forte che riporti ad unità tutte le istanze.la laicità è dunque un ideologia reazionaria.
  • la libertà religiosa nasce nella cristianità non altrove. nella storia è solo il cristiano che dice io posseggo la verità tu sei in errore ma non posso impormi e sono chiamato a rispettare la tua coscienza. vedi rivoluzione americana. diritto di zizzania: non separare il grano dal loglio. rispetto della coscienza errata in buonafede. a volte il diritto alla zizzania è stato esportato: es. in indonesia paese musulmano tollerante.
  • la libertà religiosa non nasce dalla laicità ma dal diritto alla zizzania, ovvero dal diritto asimmetrico: io maggioranza rispetto te minoranza anche se tu al mio posto non mi avresti rispettato.
  • il pluralismo religioso è innanzitutto un pluralismo intra-ecclesiale. verità scomoda ma storicamente accertata. il toleration act vige per pacificare la cristianità. la libertà religiosa nn è quindi il punto ragionevole d incontro tra credenti e non credenti ma è nato nella chiesa dei credenti.
  • vaticano ii: in perfetta continuità con la chiesa secondo bastione di un ordinamento politico plurimo. anche il vaticano ii spinge il pedale del pluralismo.
  • illuminismo francese: assertivo; illuminismo scozzese: critico.
  • ***
  • guerre di religione. scontro tra aristotele e agostino. lo stato è il monopolista della realtà politica? per a. sì, a lui spetta il governo di qs dimensione.
  • molti religiosi lutero in primis sostengono qs via delegando al principe la gestione di una chiesa di stato e riservandosi solo una funzione provata l'anima.
  • la teoria dei due regni: alla terra pensa il principe e solo il principe. l ordine deve prevalere sul conflitto.
  • la chiesa cattolica ci mette del suo simpatizzando con la teocrazia facendo così toccare gli opposti.
  • questa scelta politica di lutero scatena la bagarre, una scelta di dottrina sociale, quindi, più che una scelta religiosa.
  • vince il modello luterano, ovvero il modello laico: la religione dei principi deve diventare la religione dei sudditi. solo in gb sopravvive l'agostinismo che poi darà vita al modello di libertà religioso tipico soprattutto degli usa.
  • problema: se il problema è l' origine dei problemi allora san tommaso lo perpetua e lo porta nel cuore della cristianità. purtroppo sì ma nel 500 la scolastica nn è la teologia ufficiale della cc.
  • ancora oggi la chiesa si divide su questo punto. ancora oggi il concetto di laicità è ben visto da molti membri della chiesa.
  • e il concilio vaticano ii? riafferma il primato del conflitto e il diritto dei cattolici di lottare nell agone politico armati della loro fede.
  • il problema dei valori non negoziabili. il problema non è il loro contenuto ma il modo in cui vengono presentati che non dice nulla dell opzione conflittuale, anzi sembrano negarla. ma l alternativa è solo la laicità
  • una nuova distinzione: secolarità e laicità. il concetto di secolo è più neutrale. il concetto di laico è già un modo specifico di coordinare il rapporto tra chiesa e secolo. il secolo in agostino è l incontro tra eternità e mondo, un luogo di conflitto e incarnazione.
  • l eucaristia costituisce una rappresentazione del secolo ovvero dell incontro tra l infinito e i limiti dell uomo. un conflitto sano da cui emerge guidata dallo spirito una verità.
  • dignità: la dignità dell uomo è rispettata quando puo' contribuire conservando i suoi valori più profondi. la laicità non lo consente poichè teme questi valori quando non coincidono con la religione civile.
  • bene comune: sono tanti i beni comune. in economia il bene comune è prodotto dall imprenditore. in famiglia dai genitori. lo stato produce l ordine pubblico, un bene comune tra i tanti
  • molti conservatori non disdegnano la laicità, ovvero la presenza di un trono da cui ordinare tutto: se su quel trono ci metto un mio uomo ho fatto l affare.
  • il classico confronto tra cattolico laico e cattolico liberale: maritain e sturzo (vedi corrispondenza
continua






Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - l'impostazione liberal - Rawls come paradigma

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - l'impostazione liberal - Rawls come paradigma cap1.
  • public reason liberalism prl chiede che ogni coercizione sia giustificata in modo comprensibile a tutti.
  • tesi: se ben interpretato prl nn limita le libertà religiose...
  • obiettivo del liberalismo: far convivere chi la pensa diversamente sotto istituzioni imparziali.
  • critici di l .: il mito dell imparzialità. risposta di l.: settari.
  • l. ha problemi con la r.: può esistere solo in una dimensione privata.
  • rawls prototipo: la r. introduce il concetto di valore nn negoziabile e trascendente. qs la rende incompatibile con l.
  • storia standard: nel medioevo si condivideva la stessa r. e tutti andavano d accordo. con la comparsa delle sette cominciò una guerra intestina a cui pose fine la pace di westphalia che impose il primato statal/liberale e la privatizzazione della r.
  • locke hobbes: appellarsi alla ragione comune e nn alla fede particolare...
  • e la ragione naturale? purtroppo confligge di frequente. disaccordi continui. occorre altro - contrattualismo - x risolvere i disaccordi frequenti..
  • hobbes: lo stato trascende i particolari ovvero le religioni.
  • locke: la legge di natura è sufficientemente chiara tuttavia esistono disaccordi residuali che lo stato deve risolvere.
  • hobbes e locke modificano la teologia cristiana x renderla politicamente meno pericolosa. ecco spiegati i loro corposi excursus biblici.
  • i teorici del contratto sociale si vedono come risposta alle guerre di religione...
  • rawls I ritiene che i principi del suo contratto siano stabili xchè professarli reca una felicità in sè. realizza l uomo. il contratto sociale è un buon sostituto della religione
  • senza qs realizzazione interiore il free ride o chi ha paura deo free ride abbandonerebbero i principi di giustizia..
  • rawlsII considera rawls  I irrealistico: nn si possono condividere dei principi di giustizia e sentirsi realizzati se nn si condivide l intera visione del mondo ma il pluralismo rende impossibile tutto ciò.
  • pluralismo ragionevole: i disaccordi che pur permangono tra individui diversi anche nell esercizio di una ragione comune.
  • rawls II: la stabilità ha una natura politica e nn valoriale: conviene ma nn rende felici, può anche non convalidare i ns valori + profondi.
  • la stabilità politica richiedendo di condividere solo la formula politica rende possibile un certo pluralismo dei valori.
  • rawls rinuncia così alla comune visione del mondo.
  • critica: l adesione sincera dell altro è a rischio. nn ha una base solida.
  • rawls risponde: resta necessario che il cittadino liberale s impegni a giustificare pubblicamente la democrazia liberale. questo impegno puo' e deve essere preteso
  • quando i cittadini giustificano la formula politica negli stessi termini diremo che posseggono una ragione pubblica.
  • condizione: la politica deve avere un primato sulla persona.
  • rawls auspica che nei forum pubblici le visioni del mondo sostengano la visione politica.
  • dovere civile: giustificare la politica. x rawls è ammesso che lo si faccia attingemdo ai propri valori profondi. anzi è auspicabile.
  • l esempio di martin luther king: gran senso dei diritti xchè gran cristiano.
  • tuttavia per rawls le ragioni della religione restano di seconda classe. non è interessato ad esse. i valori condivisi sono più importanti di quelli esistenziali.
  • tensione: da un lato i valori religiosi esaltano il contratto sociale dall altro lo minacciano.
  • al cittadino religioso il liberal chiede di privatizzare la sua religiositá in eccedenza e di mettere l altra al servizio della politica
  • publuc reason liberalism prl: chi realizza una coercizione deve provarne la sua necessità pubblicamente.
  • liberal: la libertà è la norma. la c. va giustificata.
  • il principio di giustificazione della forza pg assume varie specificazioni a seconda del prl. i prossimi capitoli lo chiariranno.
  • quando una c. può essere pubblicamente giustificata allora è legittima.
  • i valori sottesi a prl: libertà uguaglianza rispetto.
  • prl: un prl nn può accettare che un certo giudizio privato magari xchè si dice naturale possa imporsi sugli altri.
  • npr e la religione: il buon cittadino nasconde la sua religione poichè ostentarla è fonte di divisione...
  • tipico argomento prl: condividiamo i valori di libertà e uguaglianza ma nn quello di bene x cui la religione va privatizzata.
  • i due argomenti liberal x restringere r.: stabilità e rispetto x il prossimo.
  • c è chi sostiene che il vincolo alla r. precede e serve la giustificazione poichè senza una ragione condivisa non si puo' nè giustificare nè ragionare.
  • x prl il r. che accetta i vincoli opera in favore della sua fede: può pretendere che anche l altro li accetti.
  • conclusione: prl discende dal c.s. e ha buoni motivi x privatizzare la r. x togliere qs vincolo nn basta chiedere onestà intellettuale.
  • la risposta dei r.: violata la ns integrità.
  • tesi: r. ha ragione ad opporsi ai vincoli ma nn riesce a giustificare l imposizione di vincoli a terzi.
  • come ottenere un lpr più tollerante verso la religione?: sostituire i principi di stabilità e rispetto per l'altro con i principi di integrità e rispetto per le diversità
continua

L'ideologia per Marx

E' una rappresentazione falsa della realtà funzionale alla presa o alla gestione del potere.

Praticamente un concetto irrecuperabile.

La punta di diamante a cura di ISFOL

La punta di diamante a cura di ISFOL
  • L istruzione svincolata dall educazione nn motiva.
  • Per motivate favorire la scelta
  • Per motivate proporre un progetto più globale di educazione
  • L importanza dell autonomia
  • L importanza della sussidiarietà
  • Case study: finlandia (autonomia) francia (centralismo) gb (privato)
  • 3 percorsi: in francia la scuola affonda In finlandia si riforma in gb si affida a terzi.
  • alternativa: La via svedese: voucher.
  • La scuola del che fare e quella del chi essere.
conclusione

Does education matter di Alison Wolf

Does education matter di Alison Wolf
  • Il settore dell istruzione ormai è gigantesco. Nessuno osa metterne in discussione l utilità. Siamo una nazione di studenti. Viviamo nell era della conoscenza. è un dogma che nessuno mette in discussione Ma esiste veramente una relazione tra scuola e crescita?
  • Lo stipendio di chi studia è più alto e qs x molti chiude la questione. In realtà nn sembra che qs sia dovuto ai benefici ricevuti dal sistema educativo.
  • I paesi ricchi sono più istruiti. Anche qui: il nesso nn va nel senso voluto da molti.
  • Viviamo nell economia della conoscenza. Sta di fatto che ci sono troppi overeducated.
  • Signalling e ability bias. C è una bella differenza tra ricchezza privata e ricchezza di un paese.
  • L investimento in istruzione è aumentato in modo iperbolico. Nn così la produttività.
  • L investimento in istruzione avvantaggia i medio alti. Nn i poveri. avvantaggia soprattutto la classe intellettuale, ovvero coloro che dovrebbero denunciare il dogma come traballante.
  • Tigri asiatiche. Un successo dovuto all istruzione? non si direbbe
  • La scuola professionale. Missione fallita. Trionfa la mentalitá: "va bene x il figlio degli altri".
  • Professionale: troppo poca e troppo tardi nella carriera scolastica. sappiamo a chi farebbe un gran bene ma non osiamo indirizzarlo su quella strada
  • il mito della scuola orientata al lavoro? quando la parola d'ordine è stata quella si è fatto ancora peggio. Almeno se a gestire l'operazione sono i rappresentanti ufficiali del business di concerto con la burocrazia scolastica
  • La tirannia del numero. Università di massa e livellamento dello standard. La massa svaluta l istruzione.
continua

Real education di Charles Murray

Real education di Charles Murray
  • 4 verità
  • 1 le abilità variano e tutte sono correlate con l iq. Nn siamo tutti uguali
  • 2 metà dei bambini sono sotto la media e lo sforzo principale della scuola è quello di portarli un pò più vicino alla media.
  • Inutile chiedere alla s quel che nn può fare. È necessario che la scuola lasci indietro qlcn
  • Obiezione 1: l iq nn è misurata bene.
  • Risposta: resta altamente predittiva.
  • Obiezione 2: l iq può essere migliorata e quindi la scuola ha una mission chiara.
  • Risposta: ben poco direi. E solo per i bassi/bassissimi iq. Anche le preschool possono poco. L iq si stabilizza tra i 6 anni e gli 8, poi ti saluto.
  • Obiezione 3: le scuole sono così pessime che anche gli asini possono imparare, vale la pena investirci su
  • Obiezione: nn è un buon motivo x lasciarle in quello stato.
  • 3 troppa gente va all università e ne tiene bassi gli standard
  • Che gli standard si siano abbassati è documentato in molte ricerche
  • Universitá di massa uguale selezione più difficile sul lavoro
  • 4 il futuro di un paese dipende da come tratta i più dotati
  • È l élite che fissa la qualità di un paese
  • Rimedi: fare ricerceh x testare il potere della scuola sulle menti. servono più dati per avere le idee più chiare
  • Rimedi: una scuola con più selezione più dura e più presto. Tanto la sorte dello studente è chiara molto presto
  • Scuole professionali di alto livello. Serve personale specializzato nelle nostre società
  • Puntare sulla crema. Isolare la feccia e dare loro uno sbocco altrove anziché insistere nel puntare all'impossibile.
  • Dare una chance a chi esce dalla scuola senza tenerlo dentro a tutti i costi.
  • Valorizzare la libertà di scelta
continua

The cult of statistical significance di Dreirde McCloskey

The cult of statistical significance di Dreirde McCloskey
  • Significato statistico ss vs. Significato economico se
  • Tesi: ss nn ha la capacità di guidare l azione pratica.
  • Ss nn è un concetto scientifico
  • L eroe del libro: william gosset. La sua lotta contro ronald fischer.
  • Appello: tornare a bayes. Recuperare il soggettivo contro la convenzione pseudo-oggettiva.
  • In filosofia il problema del quanto ha sostituito quello dell esistenza ma con il p value torniamo a concentrarsi solo sull'esistenza. in passo indietro
  • Ss prevale sul size effect. co quello che resta in testa. anche se magari il rischio di cancro è compensabile bevendo un bicchiere di vino in meno al mese
  • Ss prevale sui test economici di gosset.
  • Attraversare la strada x salvare il tuo bimbo è un conto. Farlo x acquistare la mostarda un altro. Anche se le prob. di fare incidenti è lo stesso.
  • La difesa di ds: è rigorosa. Serve x scremare le pubblicazioni. È una mera convenzione.
  • Così facendo lo statistico si trasforma in un esperto lontano da qls problema concreto.
  • Alternativa a ss: best practice.
  • Elenco delle topiche imputabili a ss
  • L economia è migliorata dopo ss?
  • I prof ribelli: leamer savages zellners grangers.
  • I guai di ss in psicologia e in medicina.
  • Medicina. La rivolta di kenneth rothman e della sua rivista  epidemiology.
  • 80 anni di raffinata inutilitá. Come è potuto accadere? Interessante questioe x l epistemologia.
  • Alternative: simulazioni al pc
  • Alternative: coefficienti che abbinano size e ss. probabilmente non segnalerebbero pericolo nel caso delle carni rosse
  • Alternative: scommesse. il recupero del soggettivo e di bayes
conclusioni

sabato 31 ottobre 2015

An Odd A Priori Argument Against Private Education

#caplan scuola privata

An Odd A Priori Argument Against Private Education

Si dice: la scuola pubblica socializza e chi frequenta le scuole private trae un vantaggio indebito da questa opera.

Ma il rilievo non quadra con i fatti: le scuole private mettono molta più enfasi sulla morale (ovvero sulla modalità di relazionarsi con gli altri).

Al contrario, la scuola pubblica come la vorrebbero i liberali dovrebbe essere scevra da ogni socializzazione e concentrata sulle competenze.

I misfatti dell'istruzione pubblica di Denis de Rougemont


I misfatti dell'istruzione pubblica di Denis de Rougemont
  • la scuola pubblica ha senso se esiste uno scopo unico e una volontà unica. rousseau tanto per dire pensava che tutto cio' esistesse
  • per i liberali invece è sospetta: la sp potrebbe cercare un consenso ideologico in vista di un consenso politico
  • einaudi contro il titolo di studio: un modo per smantellare la sp
  • è significativo che l'intervento statale ebbe inizio a livello universitario (leggi: serve il consenso non l'alfabetizzazione). scopo: evitare che si moltiplichino le teorie politiche
  • la scuola per i conservatori riproduceva bene l'ordine statuale con le sue gerarchie e i suoi avanzamenti pre-ordinati.
  • lo studente: un amministrato. il docente: un impiegato statale. l'esame di stato: la via per il lavoro
  • il piano di de rougemont: abbandonare la conoscenza fondazionalista: sia nella variante illuminista che in quella idealista. la conoscenza è un processo non un sapere statico.
  • don sturzo: finché la scuola non sarà libera gli italiani non saranno liberi
  • lo stato istruttore non potrà che essere uno stato etico
  • notevole il numero di grandi scienziati cattivi scolari
  • XXX
  • un legame inscindibile: sp democrazia e militarismo
  • la democrazia ci livella verso il basso ed è l'azione che svolge sp: tarpare aspirazioni e velleità, sopire lo slancio
  • la democrazia chiede cosenso e la sp lo fornisce.
  • la scuola del buon cittadino omologa e indottrina. i buoni voti vanno ai perfetti imitatori. scuola come distilleria della noia.
  • i due argomenti a favore della sp: sp come bene pubblico; sp come veicolo per le pari opportunità
  • illuminismo e condorcet: la sp si rende necessaria per combattere la tirannia dell'ignoranza. ok, ma se qs antidoto viene fornito dall'avvelenatore c'è qualcosa che non va
  • gli illuministi liberali si accorgono della gaffe e tentano di rimediare: l'istruzione deve fornire competenze e non valori ma ecco che a qs punto le indicazioni per una buona sp si trasformano in una serie infinita di caveat su cosa fare. difficile passare ore ed ore con una persona senza subirne l'influsso valoriale.
  • giussani: la scuola neutra fomenta il bigottismo verso quella particolare religione che si chiama appunto "neutralità" o verso il qualunquismo. l'unica neutralità possibile è il pluralismo delle credenze, inoltre la scuola neutra è diseducativa poiché lascia solo il ragazzo con il suo silenzio.  la scuola ideologica ti dà un metro per rapportarti alle altre posizioni e, al limite, per aggiustare le tue. 
  • rosmini: la chiesa ha un diritto/dovere ad educare secondo i suoi valori
  • john lott: la sp esiste per minimizzare i costi di trasferimento delle risorse dai privati verso lo stato: il cittadino indottrinato paga più volentieri. 
  • correlazione statistica interessante: più sp, più autoritarismo centralista.
  • argomento: la scuola unica ci mette a disposizione un vocabolario comune. ok, ma esistono molti incentivi privati ad imparare un simile vocabolario, non dovrebbe essere necessario un obbligo di frequenza. forse i reali obiettivi stanno altrove. l'istruzione è economicamente parlando un bene privato in quanto escludibile. 
  • scuola pubblica e progresso. difficile rapporto poiché chi resta fissa chi non puo' cambiare pena la morte ama poco il progresso.
conclusioni

The Missing Risk Premium: Why Low Volatility Investing Works di Eric Falkenstein - il problema epistemologico

The Missing Risk Premium: Why Low Volatility Investing Works di Eric Falkenstein - il problema epistemologico

  • fatto: se nei modelli dei mercati finanziari sostituiamo l invidia i all egoismo e. spighiamo più dati.
  • perchè i ricercatori sono tanto lenti ad aggiustare il loro paradigma lap.
  • fallacia naturalistica: è giusto ciò che è
  • fallacia moralistica fm quel che è giusto è
  • il lap si spiega con la f.m
  • postulare l egoismo ci dice cosa fare: modellistica paretiana. ma postulare l invidia nn ci dice nulla
  • l invidia fa saltare un postulato del decisore razionale: l indifferenza delle alternative irrilevanti.
  • il postulato dell egoismo genera xsino l altruismo in un gioco ripetuto.
  • quindi: la teoria c è è bella (l economista aspira ad essere uno scienziato) implica ricchezza e altruismo... quindi deve essere vera.
  • le utilità relative rendono i modelli meno stabili e più incerti.
  • l etere il flogisto il comportamentismo il marxismo la psicanalisi... tutte teorie false. solo quelle della fisica sono state abbandonate. prchè? xchè è difficile confutare le scienze umane. forse è impossibile
  • l accademia è una tribù e ha bisogno dei suoi sacramenti.
  • la psicologia conta: siamo maestri nel razionalizzare i ns pregiudizi.
  • e poi il ben noto effetto dotazione. un colossale sforzo intellettuale è stato profuso molti lavori sofisticati  si sono basati su un paradigma fallace. ammetterlo è duro.
  • come venivano liquidati gli studi fastidiosi: si sottolineavano le inaccuratezze (tanto ce ne sono sempre) trascurando di soppesarle.
  • le riviste accademiche sono troppo specialistiche e nn colgono i fenomeni più vasti. la dimensione storica sfugge.
  • ricordo xsonale di f., la sua tesi: i rendimenti dei titoli rischiosi sono più bassi. xchè la gente preferisce quei titoli.
  • l accademia nn apprezza e quindi si dà al trading applicando le sue idee che mirano a titoli low volatily.
  • i fund manager e le banche nn apprezzano la strategia low volatily.
  • la strategia dà buoni esiti patrimoniali ma spunta una denuncia  xchè xicolosa.
  • conclusione: toccata con mano l inconsistenza dell epistemologia popperiana
conclusioni

Il mito della scuola unica di Charles Glenn

Il mito della scuola unica di Charles Glenn
  • è un mito fondativo di molte democrazie e il libro ne intende tracciare la storia
  • ideale caldeggiato dall'intellettuale laico e progressista
  • identificazione tra pubblico, statale, laico e statale.
  • rousseau: chi fonda una nazione deve forgiare una natura umana
  • guizot: il governante deve governare innanzitutto le menti. i cittadini illuminati devono trainare gli altri
  • il diritto assoluto dello stato si scontra con il diritto assoluto dei genitori
  • quanta diversità puo' tollerare l'unità nazionale? la domanda posta da horace mann. le risposte sono differenti. francia: poca; olanda: molta. gli usa con il loro horace mann sono più sul versante francia
  • programma unico: atteggiamento fedi valori: tutto fissato dallo stato.
  • da sparta all'illuminismo francese. rousseau e il cittadino
  • tesi del libro: la scuola unica rispondeva ad interessi di classe più che alla trasmissione di conoscenze fondamentali. non si trattava però di interessi materiali ma ideologici legati ad un gruppo d'intellettuali preoccupati per l'unitarietà della nazione. lentamente questa preoccupazione nobile fu rimpiazzata da preoccupazioni meno nobili legate alla prosperità di un ceto intellettuale che ormai viveva all'ombra della sp.
  • se gli interessi materiali avessero avuto un ruolo la scuola pubblica sp sarebbe fiorita soprattutto in uk
  • del resto la sp irruppe ben prima del capitalismo: in prussia e scozia
  • i protagonisti: una classe intellettuale, magari non pensatori profondi ma molto attivi nella propaganda di ideologie e cause da supportare.
  • un ruolo importante per la chiesa evangelica e per il suo programma di riforma morale sospinto anche dal degrado morale nelle grandi città
  • per i protestanti la religione del sovrano doveva essere anche quella dei sudditi
  • fede di fondo: la scuola puo' e deve modellare i cittadini
  • l'idea di religione civile: amare i propri doveri
  • il conflitto inevitabile con le religioni tradizionali
  • john stuart mill: l'autore che più si è battuto per la vaietà nella formazione e contro la scuola unica.
  • 700: tutti a scuola a dispetto di maria teresa. le petit ecole reclutavano praticamente tutti i bambini, almeno nelle parti più avanzate della francia, esclusi forse solo i più poveri, l'insegnante era privato, oppure le scuole erano fondazioni religiose o laiche.
  • l'atteggiamento degli intellettuali non vedeva di buon occhio la scuola. voltaire: i poveri vanno guidati più che istruiti.
  • arrivano i giacobini: obbligo della scuola e uniformità nei programmi
  • la scuola unica dei liberali: la scuola infonde la ragione che si trasforma nell'ordine meccanicistico liberale
  • negli usa la sp prende connotati religiosi con due derive: puritanesimo e illuminismo
  • lo scontro sui testi e sugli insegnanti. merton fu l'anti mann.
  • la lotta contro le sette si è da sempre saldata con la lotta per la sp
  • nisbet: il vero conflitto: stato contro corpi intermedi.
  • contributo dello stato all'alfabetizzazione? pressoché nullo. storia in usa olanda francia gb. per questo punto chiave vedi pagina 171 del libro
  • contributo della scuola unica alla ricchezza di un paese: nullo
  • i veri motivi della scuola pubblica: idologici prima sindacali dopo.
  • italia: la tesi della frammentazione e del mancato capitale sociale (vedi putnam) spinge per una scuola unica
  • italia: 800 la scuola laica sequestra la scuola religiosa al grido: fare gli italiani
  • il progetto liberale fallisce ma il testimone viene raccolto dal fascismo e dalla scula di gentile
  • fare gli italiani? sulla massa ha influito contribuito di più la tv, che non è obbligatoria 
continua

venerdì 30 ottobre 2015

No cash

Evasione. Abolire il contante? Vantaggi: controlli più facili. Poi però bisogna che qualcuno li faccia questi controlli. Rappresentano comunque un costo non indifferente per la comunità. Per renderli possibili andrebbe introdotto parallelamente  un sistema contabile ad hoc, cosa nn facile (vedi sopra). Altro costo sarebbe l'impossibilità estesa agli onesti di utilizzare il contante. Ricordo che molti nn hanno nemmeno un c/c e sono i più deboli e bisognosi.

Il contante consente il riciclo del frutto dell'evasione, ostacolarne la circolazione rende l'evasione meno conveniente ma non la colpisce laddove si realizza: chi traffica in nero continuerà ad operare esattamente come prima senza inconvenienti. Il riciclaggio mette in comunicazione l'economia in nero con quella in chiaro, colpire questo raccordo colpisce l'evasore quanto più l'economia in nero è priva di sbocchi. In un certo senso incentiva ad espandere l'economia nera.


http://noisefromamerika.org/articolo/tassiamo-contante-no
http://noisefromamerika.org/articolo/tassiamo-contante-risposta-gabanelli-2

Cosa significa che la scuola privata "fa meglio"?

Una lamentale un po' becera ma frequente: alle scuole private vanno solo gli asini per recuperare gli anni perduti nella scuola statale.

Ebbene, le scuole private si adeguano alla domanda cercando di rispondervi al meglio.

Spesso la domanda d'istruzione chiede una scuola migliore della media; e molte scuole private forniscono questa qualità superiore.

Oppure chiede un ambiente scelto in cui far crescere i pupilli: e la scuola privata si attiva per assicurarlo.

Oppure chiede un'impostazione educativa alternativa. Ecco allora che fioccano le Montessori eccetera.

Altre volte, non si puo' negarlo, si chiede un passaggio più veloce verso il mondo del lavoro.

Dio sa quanta grazia è per la società fornire un servizio del genere!

Questa esigenza è sentita da chi, per esempio, non ha molto talento né molto tempo per annoiarsi a scuola; ma anche da chi pensa che il mero accreditamento scolastico conti più dell'istruzione effettiva. Anche qui: e dio sa quante plausibili ragioni ci sono per pensarlo!

 Ebbene, la scuola privata s'impegna anche ad agevolare questo passaggio.

Conclusione: dire che la scuola privata "fa meglio" va inteso in senso corretto specificando il metro: la scuola privata "fa meglio quello che gli chiedi di fare".

The Poverty Cure: Get Married

The Poverty Cure: Get Married - WSJ:



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il matrimonio arricchisce la famiglia. ma non tanto quella che viene in essere, bensì quella futura delle generazioni successive.

The Missing Risk Premium: Why Low Volatility Investing Works di Eric Falkenstein - considerazioni generali

The Missing Risk Premium: Why Low Volatility Investing Works di Eric Falkenstein - considerazioni generali
  • Un caso per gli epistemologi: xchè CAPM gode di eccellente salute (almeno nelle scuole) quando il modello è ripetutamente confutato nella pratica?...
  • CAPM: il valore di un titolo è il valore attuale della rendita che garantisce. I pagamenti della rendita sono scontati da un fattore di rischio tenendo presente che i rischi non-sistematici non generano alcun premio...
  • Eppure forse nn esiste nel mondo delle scienze sociali un modello tanto testato (e disconfermato). Sono i suoi stessi sponsor a sostenerlo...
  • Un po' come nell'800: si postulava l'esistenza dell'etere speculando sul xchè nn poteva essere misurato finchè nn ci si risolse a dire che nn c'era etere...
  • CAPM postula un avversione al rischio degli operatori per cui sopportare un rischio in più genera un premio...
  • CAPM è un pò come la Freud: puoi confutarlo finchè vuoi ma ci sarà sempre qlcn che ti dirà che la teoria è + sottile di quanto tu creda...
  • Prendi la teoria dei prezzi: i lavori + onerosi sono i più pagati? Di solito sono i meno pagati, chiedete ai pulisci-cesso. La prima conclusione è logica ma confutata poichè il modello è incompleto, nn tiene conto dell'offerta: troppa gente vorrebbe farli.
  • investire: attività meno rigorosa ma più difficile di quanto predice la teoria.
  • capm razionalizza a posteriori: il rischio è sottile e multidimensionale. ma così facendo una teoria che dovrebbe semplificare complica.
  • condizione x avere un risk premium rp: avere funzioni di utilità che dipendono solo dal bene (egoismo)..
  • ma se l invidia pi. prevale sull egoismo e. tutto crolla: quando i miei pari detengono assets ad alto r. x me fare altrettanto è un comportamento a basso r.
  • sostituiamo e. con i. e tutto va a posto.
  • test dell assunto: denaro e felicità sono collegati? no: assunto confermato.
  • massima: il rischio in borsa è come il rischio altrove: c è invidia innamoramenti ecc
  • problema epistemologico: perché non si abbandona una teoria confutata? forse perchè nopn c'è nulla di meglio?
continua

The Problem of Political Authority: An Examination of the Right to Coerce and the Duty to Obey di Michael Huemer - sul contratto sociale

 The Problem of Political Authority: An Examination of the Right to Coerce and the Duty to Obey di Michael Huemer - sul contratto sociale
  • hypothetical social contract hsc: le persone DOVREBBERO aderire a un certo contratto sociale date certe condizioni.
  • vantaggio: eluso ogni cfr col mondo reale.
  • il buon senso è contro: uno è vincolato dalle promesse che fa nn che avrebbe fatto se fosse stato ragionevole.
  • casi in cui vale l ipotetica: il malato incosciente che viene curato presumendo la sua volontà. ma la sua volontà nn si puó esprimere. la cura deve essere coerente con i valori espressi in precedenza. hsc nn sembra possedere i requisiti.
  • x molti filosofi hsc è solo un approssimazione della ragionevolezza. nessuno può ragionevolmente lamentarsi. l individuo dell accordo è astratto: ragionevole e corretto. hsc è un appello alla ragionevolezza.
  • spesso qs ragionevolezza è inservibile: nn si riesce a isolare un sistema effettivo che sia coerente con i requisiti dei più noti hsc. es. della redistribuzione: sia l egalitarismo che il libertarismo soddisfano le condizioni.
  • rawls è ottimista. ma può la sua teoria aiutare la formazione di un consenso? no. nn dà indicazioni concrete.
  • ma forse hsc giustifica l esistenza di un governo senza dire nulla sul tipo di governo! difficile: se voglio la mia casa bianca l imbianchino nn è legittimato a farmela verde x il solo fatto che è legittimato a pitturarmela.
  • gaus: basta l accordo sui principi l interpretazione dei principi può divergere. ma anche il primo accordo nn è facile. è più facile ci si accordi sulla religione o sulla morale.
  • giustificazione della forza x hsc: posso importi di fare ciò che faresti se fossi ragionevole. è un principio contrario al buon senso: anche il datore di lavoro che fa un offerta ragionevole nn può costringere il candidato ad accettare. lo stesso dicasi x il medico che propone una terapia ragionevole.
  • risposta: considera il caso dell isola deserta in cui si deve limitare la caccia x evitare l estinzione della selvaggina.
  • replica: ma hsc assomiglia di più al caso del datore di lavoro che a quello dell isola.
  • rawls come caso di scuola. la sua teoria nn implica un aut. politica ma se la implicasse ne fornirebbe una giustificazione?
  • premessa rawlsiana: 1 tutti sono uguali 2 fortuna/sfortuna vanno neutralizzate.
  • assunto: il disaccordo emerge a causa dei particolarismi.
  • sulla natura del disaccordo: i filosofi hanno riflettuto x millenni dando vita a dibattiti sinceri e a disaccordi veraci: difficile pensare che siano dovuti alla condizione xsonale.
  • inoltre: x maturare un giudizio occorre avere delle intuizioni. è possibile maturarle in una condizione disincarnata?
  • esempio: il dibattito tra anarchici e statisti. il disaccordo sparirebbe dietro il velo d ignoranza? rawls nn fornisce ragioni valide x pensarlo.
  • l outcome della teoria di rawls è di buon senso in alcuni casi ma assurdo in altri (esempio del datore di lavoro). rawls: i miei principi si applicano solo al c.s. ma qs nn fa che riaffermare il doppio standard.
  • x produrre giudizi morali corretti nn è sufficiente ragionare in modo xfetto ma anche avere intuizioni morali di partenza corrette. chi crede che il dolore faccia bene forse... ebbene x rawls conta solo la ragione.
  • tra i vincoli rawls dovrebbe includere: la mente nella posizione originale p.o. dovrebbe abbracciare i corretti valori morali..
  • tesi: la p.o. di rawls fissa al massimo condizioni necessarie ma nn sufficienti ad esprimere un corretto giudizio etico.
  • in realtà le condizioni necessarie di rawls sono poco utili poichè coerenti con praticamente tutte le teorie etiche/politiche: egalitarismo utilitarismo libertarismo
continua

mercoledì 28 ottobre 2015

Il lusso dei single

http://www.wsj.com/articles/the-poverty-cure-get-married-1445986205

Tutti sulla stessa barca

Perché “se lo faccio io” è sbagliato mentre “se la fa un politico” è doveroso e commendevole?
La miseria della filosofia politica sta nel fatto di non aver risolto eticamente un problemino come quello del doppio standard.
Naturalmente si possono riempire intere biblioteche tentandone una giustificazione, anche se il rischio di girare a vuoto è grande.
La mia libreria preferita, comunque, si compone di nove scaffali. Li descrivo brevemente aiutandomi con un’analogia consolidata, quella della “barca”.
BOAT
  • Analogia: siamo su una scialuppa che, da una falla, imbarca acqua. Per evitare l'affondamento la gente si prodiga col secchio. Devo contribuire? E perché mai dovrei?
  • Primo scaffale: l'utilitarismo: il mio contributo è doveroso, altrimenti si affonda con grave danno per tutti.
  • Secondo scaffale: obiezioni all'utilitarismo: in realtà il mio contributo sarebbe minimo e astenendomi non procuro alcun danno significativo alla comunità. Le ragioni utilitaristiche sono deboli.
  • Terzo scaffale: l'utilitarismo delle regole: se tutti facessero come te si affonderebbe, quindi sei tenuto a contribuire.
  • Quarto scaffale: obiezioni all'utilitarismo delle regole: la regola del "se tutti facessero come te..." non funziona: “se tutti facessero come me” saremmo tutti su questa maledetta barca, la quale, se mai fosse partita, sarebbe già affondata da un pezzo.
  • Quinto scaffale: teorie dell'equità: contribuire allo sforzo della comunità è un dovere perché solo così si adotta una condotta corretta.
  • Sesto scaffale: obiezione alle teorie dell'equità: ma se anziché darsi da fare col secchio si pregasse il dio Poseidone sarei tenuto a contribuire? Direi di no: quindi la teoria dell'equità fa acqua almeno quanto la scialuppa che vorrebbe tenere a galla.
  • Settimo scaffale: le aggravanti: l'analogia della barca è oltretutto deficitaria, nel senso che è benevola rispetto alla condizione in cui si trova l'autorità politica, la quale, oltre alla pretesa di impormi un dovere, rivendica anche un monopolio su tale pretesa. Perché se l'ordine di svuotare lo dà lei bisogna obbedire mentre se lo do io no?
  • Ottavo scaffale: le conclusione radicali: l'autorità politica è un'illusione, non esiste alcun dovere all'obbedienza.
  • Nono scaffale: le conclusioni moderata: l'autorità politica si giustifica solo come eccezione alla regola (ovvero non si giustifica), se ne faccia quindi un uso omeopatico. 
BOA

The Problem of Political Authority: An Examination of the Right to Coerce and the Duty to Obey di Michael Huemer

The Problem of Political Authority: An Examination of the Right to Coerce and the Duty to Obey di Michael Huemer
  • parabola: come mai un rapimento e un estorsione si trasformano in giustizia e tasse
  • xchè accordiamo al governo uno status morale differente? xchè ricorriamo ad un doppio standard?
  • 2 spiegazioni: 1 l azione nn è equiparabile (giusto processo...) e 2 l agente nn è il medesimo... in realtà rivelano solo le spieghe del primo tipo xchè le differenze del primo tipo possono essere rimosse senza pregiudicare l esperimento mentale... anche la legge applicata dal governo è una legge che lui si fa
  • solo i governi democratici sono legittimati? le teorie politiche a cui si ricorre di solito precedono i governi democratici
  • ma la spiega democratica rientra cmq in 2 nn in 1
  • qui ci concentriamo sulla violenza fisica x evitare discussioni semantiche e nello stesso tempo riferirci a pratiche dalla sicura condanna morale
  • lo stato è fondato sulla violenza fisica ovvero su qualcosa che il buon senso condanna e che quindi va giustificato
  • due metodi d analisi: 1 prendere una teoria generale a applicarla al ns caso x constatare infrazioni (qs metodo viene respinto da huemer xchè nn esistono teorie generali affidabili) 2 partire da casi specifici incontrovertibili cercando di sviluppare coerentemente la regola implicita... partire da una teoria morale o ancora peggio da un ideologia politica nn fa fare progressi xchè c è troppo disaccordo su di esse... la parabola del vigilantes è un caso concreto
  • posizioni etiche: 1 solo i giudizi etici astrati sono affidabili (singer) 2 solo i giudizi specifici sono affidabili (dance) 3 nessun giudizio etico è affidabile (mackie) 4 solo i giudizi specifici condivisi sono affidabili (huemer)
  • il senso comune sembra dirci che occorre un autorità politica... xchè nn partire da quella premessa? 1 a me x esempio non lo dice affatto il buon senso etico è meno controverso di quello politico 2 anche chi accetta un ideologia ha spesso la necessità di giustificarla
  • il piano del libro. tesi: l autorità politica è un illusione etica. critica alle principali teorie. le principali teorie come razionalizzazione dell esistente. le conseguenze del precetto etico individuato: dobbiamo fare eccezioni?
  • due problemi: 1 esiste un diritto alla violenza? 2 esiste un obbligo a obbedire? il libro risponde negativamente a entrambe le questioni in qs è unico
  • Xxxxx
  • l argomento conseguenzialista (c) è il più semplice x giustificare il dovere all obbedienza
  • la metafora della barca che imbarca acqua
  • 3 beni: crimine coordinamento difesa
  • tesi: anche assumendo l esistenza di beni pubblici da ciò nn deriva alcun dovere
  • tesi c.: poichè lo stato fornisce molti beni a basso costo obbedire alle sue leggi è doveroso
  • un certo livello di disobbedienza può far collassare lo stato ma lontani da quel livello la disobbedienza nn ha conseguenze sulla tenuta complessiva dello stato... quindi in casi del genere nn esiste un dovere all'obbedienza
  • e l'universale kantiano? 1 ma qs nn è un precetto consequenzialista bensì un consequenzialismo delle regole  (c.r.). Come teoria c.r. traballa in molti casi è assurda: ho promesso a mio padre di fare il rag. ma e tutti facessero il rag? e se la regola fosse + generale tipo "fai la professione che + ti aggrada"? a qs punto anche la regola di chi disubbidisce potrebbe essere generalizzata ad hoc
  • quando l u. delle regole vale e quando no? domanda difficile che fa ripiegare verso il concetto di equità: le regole si applicano x impedire comportamenti iniqui e solo x quelli. hart, rawls... confutati u. e u.regole il c. ripiega sul concetto di equità. l equità tralascia le questioni di legittimità x concentrarsi sul dovere di obbedire. in qs. modo si aggirano le analogie più imbarazzanti: io ho il diritto di diventare ragioniere ma ho il dovere di ubbidire alla legge?
  • definizione di correttezza: esempio della barca che affonda e dei passeggeri che svuotano acqua: il tuo contributo è inutile ma dovuto x correttezza... anche obbedire alla legge è quindi un comportamento corretto anche se disubbidire nn creerebbe problemi seri di coordinamento
  • ma se ti chiedono di "svuotare" e di pregare poseidone sei obbligato anche all' inutile preghiera? sei obbligato ad obbedire a leggi inutili se nn dannose? come minimo c è un concorso di colpa dello stato che le ha fatte! conclusione preliminare: nn si possono difendere contemporaneamente la legittimità dello stato e l'obbedienza del cittadino.
  • @@@@
  • se è un problema vedere l obbligo di partecipare all inutile preghiera è decisamente difficile giustificare l o. politica a partecipare a progetti dannosi (indigeni anarchici eremiti pacifisti...)... chi si oppone sinceramente nn è un opportunista
  • se sally ritiene che pregare jehova possa offendere cthulu è ugualmente doveroso x lei unirsi alla preghiera?...
  • terzo problema: esistono alternative più efficienti all obbedienza? di sicuro sì: givewell presenta una lista di onlus x efficienza
  • l argomento c. è il più usato x giustificare la legittimità dei governi: forzare le persone al fine di evitare gravi danni è legittimo. se mio figlio sta morendo posso anche rubare una macchina al fine di condurlo all ospedale. nota: gli esempi fattibili sono molti ma tutti specifici e ben costruiti, difficile trarne una regola: devo avere un piano corretto ed efficiente x essere giustif. nell uso della forza. se mio figlio sta male nn ho il diritto di uccidere tuo figlio come sacrificio umano al buon dio. Questo è  un problema xchè il governo pretende invece di avere un diritto generico e astratto.
  • il governo nn solo pretende legittimità ma pretende anche il monopolio della forza xchè? sulla barca ci sono pocky e gamby il fatto che picky agisca x primo nn gli dà alcun monopolio sui casi che segupno e che eventualmente giustificano un ontervento violento. esempio: se lo stato nn fornisce sicurezza xchè mai i privati nn potrebbero farlo

Xxxxxx