sabato 10 maggio 2014

Classe media (nel mondo)

"Hollowing Out": A Global Perspective, Bryan Caplan | EconLog | Library of Economics and Liberty:



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Sei a cena con amici e il discorso cade sulle nuove diseguaglianze. La classe media fatica e i commensali si lamentano per come va il mondo. Come reagire? Un ottimista come te non puo' accettare questo mood della discussione, deve intervenire al più presto per invertire la rotta.

Consiglio. Mettere in chiaro tre punti:

1) Concentrarsi sul mondo anziché sul proprio orticello. Guarda l' andamento dei redditi reali. C' è qualcuno che stagna? Sì, giusto l' ottantesimo percentile, giusto una parte della classe media dell' occidente. Insomma, una goccia del mare. Un mare con onde impetuose che potremmo interpretare come le classi medie dei paesi emergenti.

2) Concentrarsi sui consumi piuttosto che sul reddito. Il tenore d vita di una persona è dato dai consumi, non dal reddito. Che te ne fai di una ricchezza che non utilizzi per i tuoi bisogni? Ci fai dentro il bagno, come zio Paperone? Non scherziamo. Eppure si continua a parlare di diseguaglianze riferendosi ai redditi, forse perché questo fa comodo agli allarmisti. In termini di consumi i divari si restringono, specie quelli sostanziali. Intanto la percentuale di reddito che la classe media tanto in sofferenza spende per cibo e abbigliamento è calata notevolmente.

3) Concentrarsi su quello che gli economisti chiamano qualità dei consumi per evitare il CPI bias. La spesa per un telefono cellulare è rimasta la stessa ma vuoi mettere lo sbalzo nella qualità dei telefoni a nostra disposizione rispetto a 25 anni fa? Eppure questo enorme miglioramento non è registrato da chi indulge nel CPI bias continuando a dire che la realtà fattuale della classe media è stagnante.

Ora che avete indossato le lenti rosa non va un po' meglio?