ULISSE. Sappiamo come andarono le cose: Ulisse desiderava tornare in Patria ma si sentiva minacciato dalle Sirene, sapeva che il loro canto lo avrebbe soggiogato. Decise quindi di legarsi all' albero maestro e disse ai suoi compagni di cessare ogni ubbedienza.
GIOVANNI. Prorpio la sera prima di un esame decisivo danno una festa che Giovanni desidera non perdere. Sa anche però che rimpiangerà questo lusso che intende concedersi. Decide quindi di stare a casa a studiare.
Ulisse e Giovanni tengono un comportamento opposto: il primo decide in conformità al suo desiderio presente, il secondo decide in base al suo desiderio futuro.
Cio' dimostrerebbe che non è solo il desiderio a motivarci.
E' importante?
Sì, poichè viene revocata una tesi di Hume il quale, da buon scettico, ci voleva tutti egoisti. Secondo lui anche chi si sacrificava per gli altri in realtà si limitava a coltivare i propri interessi: solo il desiderio motiva.
Corollario: si puo' predicare bene e razzolare male nella massima sincerità e trasparenza.