venerdì 17 aprile 2015

Sostienimi

Il problema della sostenibilità entra nei programmi scolastici, qualche considerazione:
  1. Definizione: una soluzione non è sostenibile se la sua applicazione pregiudica le generazioni future.
  2. Problema: dovremmo conoscere il mondo delle generazioni future per attuare programmi sostenibili, in particolare dovremmo conoscere le preferenze di queste ultime: vogliono un mondo più comodo o più "verde"? O ancora: puo' darsi che le generazioni future non abbiano più acqua potabile che sgorgherà dai loro rubinetti. Ma tutto cio' è irrilevante se quelle generazioni potranno permettersi di acquistare acqua in bottiglia.
  3. Altro problema: se anziché considerare i danni alle generazioni future consideriamo i "danni netti", il tutto si riduce al classico calcolo costi/benefici. 
  4. Il più rilevante indicatore di sostenibilità è la capacità di fare utili senza sussidi.
  5. Chi non concorda col giudizio di mercato probabilmente considera solo i costi visibili, un caso classico è il km0: si guarda ai costi di trasporto ma non ai costi allocativi delle risorse (fare del centro di una grande città un campo di grano è uno spreco bell e buono).
  6. La sostenibilità alternativa al mercato (vedi riciclaggio) richiede una notevole regolamentazione e quindi spreco e corruzione.
  7. il calcolo della sostenibilità è troppo complesso per non essere affidato ai prezzi di mercato.
Continua.

giovedì 16 aprile 2015

Il dualismo difeso

Il dualismo difeso da Swinburne:

  1. Il fatto di continuare a vivere anche dopo la distruzione del nostro corpo è logicamente possibile (immaginiamoci in una stanza, esseri pensanti che ignorano se hanno o meno un corpo)
  2. Un resoconto fisicalista di come si trasferisce l' identità è fallace (vedi i casi del brain split o del teletrasporto), cio' sembrerebbe implicare l' esistenza di una realtà spirituale.
  3. Conclusione: accettare l' ipotesi dell' anima è la via più semplice per affrontare i temi dell' identità.
Continua

Donne cattoliche e donne femministe

Su una cosa la piattaforma delle donne cattoliche e delle femministe si incontra: più asili per tutti (in modo da conciliare meglio lavoro e maternità).

Quello che non capisco: perché più asili e non più flessibilità sul lavoro e sui servizi all' infanzia?

A volte due problemi tendono a mescolarsi: quello della povertà e quello vero e proprio della conciliazione tra lavoro e maternità.

Leviamo di mezzo il primo, quello della povertà e immaginiamo un mondo perfettamente flessibile.

Ebbene, io, mamma lavoratrice, posso tappare tutti i buchi che crea la gestione di un figlio attraverso il baby sitting, in questo modo risolverò ogni problema.

Qualcuno potrebbe obiettare: ma io considero un valore passare più tempo col bambino, voglio tempo per me e per noi due insieme, non mi basta "tappare i buchi".

Risposta: non c' è problema, paghi questo tuo valore rinunciando a parte del tuo stipendio (su un mercato flessibile questa operazione risulta semplice) e acquisti una porzione del tuo "valore" sul mercato.

Conclusione. grazie alla flessibilità è facile conciliare bimbi e lavoro, ognuno puo' farlo restando in linea con i valori che intende professare. Va da sé che alcuni valori saranno più costosi di altri, ma questo non ci sorprende, è sempre così.

I problemi potrebbero nascere una volta che introduciamo l' elemento povertà, ma a questo punto dobbiamo anche segnalare che cessiamo di occuparci di un problema come la "conciliazione bimbi/lavoro" per occuparci invece della "povertà" delle perone nella società contemporanea.

Domanda: se una persona non guadagna a sufficienza per permettersi una baby sitter tappa-buchi, perché mai dovrebbe pagarla in sua vece un' altra persona finanziando la realizzazione di "più asili"?

Se il lavoro della baby sitter vale di più del lavoro della "lavoratrice" allora quest' ultima potrebbe dedicarsi al primo. Farsi pagare da terzi per avere una baby sitter è una mera redistribuzione di reddito  a cui si accede facendo un figlio, nulla ha a che vedere con la conciliazione tra lavoro e figli. E' è un po' come farsi pagare per avere un figlio. Io dico: "voglio fare un figlio, non posso permettermelo perché svolgo un lavoro a basso valore aggiunto e tu mi devi pagare il suo mantenimento".

Non so se sia molto etico farsi pagare per avere un figlio. Puo' darsi di sì, puo' darsi che i figli siano un diritto, che avere figli sia considerato un bene essenziale per il soggetto e che quindi debba essere fatto rientrare nel "reddito minimo" a cui accede ogni cittadino povero. Purché sia chiara una cosa: stiamo parlando di povertà (e quindi di reddito minimo), non di "conciliazione" tra maternità e lavoro, a quella, come chiarito, ci pensa la flessibilità: deregolamentazione dei contratti, deregolamentazione del babysitting, deregolamentazione degli asili...

L' importanza del Patriarcato

Perché le femministe insistono tanto sulla teoria del Patriarcato? Eppure, per molte loro istanze, non sembrerebbe necessario supportare una teoria a prima vista tanto lacunosa!

In genere la "teoria del Patriarcato" serve come argomento a sostegno della politica delle "quote rosa".

A chi obietta che le "quota rosa" siano una discriminazione al contrario si puo' rispondere che, in ogni caso, non è una discriminazione oppressiva. Solo le discriminazioni inserite in un sistema oppressivo che tende a subordinare un gruppo sociale sono condannabili.

La cosa salta agli occhi quando notiamo che in fondo noi discriminiamo ogni giorno i soggetti con cui ci relazioniamo senza commettere alcun obbrobrio morale.

Per le femministe le discriminazioni subite dalle donne in passato, contrariamente alla discriminazione perpetrata attraverso le quote rosa, avevano natura oppressiva ma è chiaro per poter sostenere una cosa del genere è necessario una teoria come quella del Patriarcato.

mercoledì 15 aprile 2015

Leggi di Cowen

Tenere sempre ben presenti le due leggi di Cowen:

  1. In ogni posizione che si sostiene c' è almeno un errore (la coscienza di questo fatto dovrebbe invitarci alla prudenza).
  2. Su ogni argomento c' è una letteratura abbondante, penso a persone che hanno dedicato la vita a sviscerarlo (la coscienza di questo fatto dovrebbe indurci a limitare le "sparate" estemporanee, almeno finché non si domina la letteratura di cui sopra.
Continua.



A chi presentare il conto della discriminazione?

Oggi l' affirmative action concentrerebbe i costi sui maschi in cerca di lavoro anziché su quelli che già lavorano. Ironia della sorte, se esiste una discriminazione, questa è perpetrata dai maschi che già lavorano, bisognerebbe quindi spostare i costi su questa categoria se si vuole evitare una "discriminazione invidiosa" dei maschi in cerca di lavoro. Perché non lo si fa? Forse la logica dell' affirmative action è così debole che non reggerebbe ad un reale attacco portato da una categoria organizzata come quella dei maschi che lavorano.

lunedì 13 aprile 2015

Legge naturale



  1. Nel diritto la legge naturale è una legge dotata di fondamento, la tradizione del giusnaturalismo è legata alla tradizione religiosa e il fondamento è divino, tuttavia potrebbe anche essere di altro tipo.
  2. Il positivismo giuridico si oppone al giusnaturalismo ma quest' ultimo non si oppone al primo, anzi,ne sottoscrive praticamente tutte le tesi (tranne la negazione dei diritti naturali) il che dovrebbe far riflettere sulla relazione particolare tra le due impostazioni.
  3. Il p.g. nega l' esistenza di diritti naturali mentre il giusnaturalismo non nega l' esistenza dei diritti positivi, anzi, li considera di gran lunga prevalenti.
  4. Slogan del giusnaturalismo: le leggi ingiuste non sono leggi. La formulazione più corretta sarebbe meno icastica, ma evita equivoci: "la legge ingiusta è una perversione della legge".
  5. Il positivismo giuridico più che una teoria distinta (e sbagliata) è una teoria incompleta rispetto al giusnaturalismo. Il p.g., per un giusnaturalista, è il naturale proseguimento del giusnaturalismo, tanto è vero che il termine "positivismo giuridico" è stato introdotto da Tommaso come parte della sua teoria giuridica, e non in opposizione ad essa.
  6. Il p.g. è disinteressato alla domanda "quale legge dovremmo avere?"
  7. Il giusnaturalista si occupa della leggittimità, e quindi della giustificazione delle leggi, il positivista della legalità, ovvero del vigore di un sistema sanzionatorio. Per il primo, quindi, il grado di compliance è l' indicatore decisivo.
  8. Trascurare la compliance conduce ad inconvenienti seri: per esempio alla complicazione del diritto. Chi non si occupa della compliance non dà alcun peso nemmeno ad un diritto di fatto inapplicabile senza una forza eccessiva che lo sostenga.
  9. Il giuspositivista ha un problema col linguaggio comune  - il "dovere", per lui, assume sfumature lontane dalla sensibilità etica - e rischia sempre di cadere nel mito della neutralità nascondendo, in realtà, preferenze ben precise.
  10. Per il giusnaturalista un primo fondamento del diritto è costituito dai fatti sociali: legislazione e consuetudini.
  11. Ci si chiede spesso cosa debba intendersi in questi contesti per natura. Risposta: natura = ragione. In genere il processo naturale è non-intenzionale, non riferibile alla volontà di una persona, legato alle procedure più che al contenuto, spesso si parla di "ordine spontaneo".
  12. Alla luce del punto precedente si capisce come il problema della "fallacia naturalistica" sia secondario: se natura è ragione, allora un simile fenomeno non si produce.
  13. kelsen, sulla scorta di weber e del positivismo, voleva separare diritto e morale, la ragione si applica solo al diritto, la morale invece è il regno dell'istinto e dell'irrazionalità. il positivismo giuridico regala una buona fetta della nostra vita all'etica di pancia, quando va bene, o al nichilismo, quando va male. secondo i funzionalisti si puo' ragionare sui mezzi ma non sui fini. ebbene, a 84 anni, prima della morte, kelsen rinnegò questa sua impostazione.
  14. esistono due tipi di giusnaturalismo: 1) quello che considera naturali alcuni meta-diritti, ovvero alcune norme funzionali alla scoperta del diritto specifico (es. proprietà e libertà di contrattazione) e 2) quello che considera naturali taluni diritti specifici tout court (es. la famiglia)
  15. esistono due tipi di giusnaturalismo: 1) chi nega carattere giuridico alla legislazione ingiusta (tomisti) e 2) chi non nega carattere giuridico ma si limita a dichiarare ingiuste certe norme (es. la legge sull'aborto ha carattere giuridico anche se è immorale). tra i secondi ricordiamo il giurista del vecchio che espresse in modo preciso cosa debba intendersi per carattere giuridico: una norma ha valore giuridico nel momento in cui mira a coordinare l'azione di una comunità di persone.
  16. Il giusnaturalismo si oppone anche all' utilitarismo (sebbene molto spesso giunga ad esiti simili). Semplicemente si considera il fatto che nella gran parte delle questioni un calcolo delle conseguenze sia impossibile cosicché ci si debba affidare a dei principi.
  17. Anche se il problema dei diritti naturali è di natura razionale i fatti rivestono una loro importanza poiché sono sempre indizi che risvegliano la nostra coscienza dei principi.
  18. Il giuspositivista puo' anche essere definito un "creazionista giuridico", non crede che il diritto possa prodursi spontaneamente in assenza di un legislatore supportato dalla potenza necessaria per applicare la legislazione che emana.
  19. La rule of law è il perno del giusnaturalismo: le regole precedono l' arbitrio umano e solo nel solco della regola primigenia si forma il diritto corretto.
  20. Per il giusnaturalista vige il primato del diritto e non quello della politica.
  21. Di solito il diritto naturale è di tipo procedurale (metadiritto) anche se di recente, con la moda dei diritti umani si è sviluppato anche un diritto naturale sostanziale.
  22. kelsen insiste sulla separazione di etica e diritto: una norma puo' essere giuridicamente valida ma ingiusta. questa distinzione crea almeno due problemi: 1) esistono norme di diritto naturale che non sembrano avere alcun contenuto etico. per esempio, nella comunità dei balenieri era invalsa la consuetudine di lasciare che la baleniera inseguisse per almeno venti miglia la preda che aveva avvistato per prima, solo dopo sarebbe stato concesso ai concorrenti di intervenire. la norma a) ha una chiara origine naturale, nessun legislatore l'aveva mai promulgata b) era priva di contenuti etici e c) i tribunali la ritenevano valida; 2) separare giustizia e validità crea teorie incomplete dalle quali originano equivoci, non è un caso se oggi circola un'espressione mostruosa come "valore della legalità".  
  23. La teoria della legge naturale è spesso accusata di mischiare etica e diritto pregiudicando cosi il cosiddetto ordinamento ludico tipico dei sistemi liberali. In realtà è ben vero che in queste teorie etica e diritto spesso si sovrappongono, tuttavia molto meno di quel che si potrebbe pensare, spesso, infatti, il ruolo dell' etica nel diritto naturale è "meta". In altri termini, esiste un' etica delle procedure con cui si forma il diritto, anche se l' esito di queste procedure è formale. Esempio: la regola che ci impone di tenere la destra quando viaggiamo non ha un contenuto etico e non puo' essere giudicata sulla base dell' etica, tuttavia, la procedura seguita nel fissare quella regola ha un suo contenuto etico e puo' essere giudicata in base a quello.
  24. Il test di Norimberga. Il diritto naturale ci consente di dire che il caporale SS che si ribella a Hitler non era un fuorilegge, e di giudicarlo di conseguenza. Alcuni sostengono che costui puo' contare su ragioni etiche che prescindono da quelle legali ma ragionando in questi termini si sposta solo il problema della legge naturale. Il giusnaturalismo ammettendo le implicazioni tra etica e diritto prende di petto il problema della legge naturale e della ragione pratica.
  25. Per il giusnaturalista "la legge è al servizio dell' uomo e non viceversa". In sé l' affermazione appare scontata ma non lo è, soprattutto alla luce di quanto dichiara un positivista coerente come Kelsen: "la legge non sa cosa sia l' uomo, conosce solo i soggetti che cita nei suoi testi".
  26. Un principio come quello di eguaglianza fondamentale tra uomini richiede una legge naturale.
  27. Anche il positivismo ha cercato di inglobare l' etica nel diritto ricorrendo alla "coscienza" del giudice nell' emanare una sentenza, tuttavia è difficile sfuggire ad un senso di forzatura.
  28. E' possibile descrivere un sistema giuridico senza giudizi di valore? Difficile, Max Weber stesso, il massimo teorico del giudizio avalutativo, nella sua sistematizzazione dà continui giudizi valutativi intorno al bene comune. Quando parliamo in termini di perseguimento razionale del bene comune i giudizi valutativi diventano inevitabili, il giusnaturalista ha il merito di esporsi chiaramente senza ipocrisie.
  29. Michael Huemer e Ilya Somin sull'obiezione di coscienza.
    • Nullification: rifiuto di applicare la legge da parte della giuria x questioni morali, una specie di obiezione di coscienza. Oggi si tende a contestare esiti del genere ma gli argomenti contro la n. sono molto deboli...
    • Un caso di n.: Zengler criticò aspramente un politico ma, nonostante le accuse fossero vere, venne condannato perchè minava la pubblica fede (reato previsto). La giuria lo assolse adducendo che la norma fosse eticamente scorretta. Nacque così la libertà di stampa...
    • Prima della guerra civile molte giurie e molti giudici si rifiutarono di condannare chi ospitava fuggiaschi di colore. È nato anche così l'antischiavismo...
    • Nell'era proibizionista molti produttori clandestini vennero assolti in barba alle leggi vigenti...
    • Recentemente registriamo assoluzioni in materia di eutanasia e droghe, anche in presenza di leggi proibizioniste...
    • L'opinione giuridica sulla n. è chiara e chiaramente avversa ma qui affrontiamo il tema da un punto di vista etico...
    • Tutti ammettono l'esistenza di leggi ingiuste, ci si chiede se si possa (o si debba) violarle...
    • Lo stato dell'arte: il diritto/dovere dell' obiezione sta diventando la posizione ortodossa. Anche chi postula un dovere di obbedienza lo postula solo prima facie...
    • Caso concreto: passeggi x la strada con un amico drag queen quando t'imbatti in un'inquitante gang di bulli omofobi che ti chiedono se il tuo amico è frocio, dal che capisci le loro intuizioni punitive...
    • Diritto di disobbedire o dovere di disobbedire?: il caso dell'amico gay. Sono a passeggio con un amico gay quando m'imbatto in una banda di bulli omofobi che mi chiede notizie sull'orientamento sessuale del mio amico, so bene come andrà a finire se dico la verità. Non solo è mio diritto mentire ma addirittura mio dovere.

    • Quando si può rompere una promessa?: 1) quando è estorta con la minaccia (esempio rapinatori) 2) x evitare un danno ingiusto a terzi (esempio dell'aeroporto) 3) se scopro che il suo mantenimento è funzionale a scopi malvagi (esempio del prestito della pistola).


    • Argomento dell anarchia (la disubbidienza civile conduce all anarchia): è debole: qui le generalizzazioni non valgono, non si tratta di difendere la plausibilità dell'anarchia: con la storia dell' amico gay abbiamo concluso che mentire può essere giustificato, tuttavia nessuno nega che la menzogna diffusa porti all anarchia.
    • Ognuno di noi viola 3 volte al giorno la legge. Pensa ai limiti di velocità, o al "pericoloso" angolo della scrivania, o alla necessità degli armadi a  combinazione, ma anche alla cintura di sicurezza. E tutte queste violazioni vengono commesse senza sentirsi in colpa.
    • Se legalità e moralità sono disconnesse allora il clandestino probabilmente non potrebbe venir condannato, ma neanche l'evasore.
    • In genere esiste una debole attitudine morale in favore della legge, x qs tolleriamo tante infrazioni ma non osiamo dire che legge e morale viaggiano su binari separati.
    • Ilya Somin: 3 teorie: 1 strong: relazione forte tra morale ed etica. Teoria smentita dai comportamenti concreti: tutti violiamo 3 regole a giorno.
    • Due: weak, relazione debole tra legge ed etica: più coerente coi comportamenti e non rovina tutti i benefici della legge-rito.
    • Tre: nessuna relazione tra morale e leggi: la più coerente filosoficamente
    • Il primo precetto dell''obiezione di coscienza secondo MLK: viola la legge ingiusta ma fatti punire
    • La teoria di MLK regge solo se vista come nobile bugia: la gente pensa ingiustamente che alcune leggi siano ingiuste ma se chiamata a sottoporsi a punizione riflette meglio prima di disubbidire.
    • Due critiche all'ipotesi della "nobile bugia": 1) xchè nn promuovere invece la seria investigazione sulla giustizia?  2) Molti cittadini virtuosi sono anche paurosi in qs modo le ingiustizie xdurano.
    continua
  30. Hayek e i diritti naturali. Una regola giusta deve trattare tutti allo stesso modo oppure casi differenti in modo differente?
    Ci sono regole che uno dà a se stesso: io, per esempio, m’impongo di non calpestare le righe del campo da tennis nel corso degli intervalli, oppure di fare sempre le scale a piedi.
    Qui non ci sono problemi: ognuno si sceglie le sue regole ritagliandosele su misura.
    Ci sono poi le regole contrattuali: anche qui i contraenti selezionano le regole che fanno il caso loro. Sarebbe assurdo imporre a tutti le stesse clausole.
    Poi ci sono le leggi di natura: la legge di gravità non distingue i grassi dai magri, si applica indistintamente a tutti.
    Anche il divertimento ha bisogno di regole. Le “regole del gioco” s’ispirano a quelle di natura: nella pallacanestro, per esempio, i “bassi” non hanno alcun diritto ad avere un canestro più basso: se lo si abbassa, lo si abbassa per tutti.
    E le leggi politiche? Devono ispirarsi ai contratti o alla natura? Al solipsismo o ai giochi? E’ qui che si crea una frattura.
    Chi simpatizza con la natura vorrebbe leggi universali, chi punta sulla ragione dell’uomo pensa ai contratti.
    I primi sono etichettati come “realisti”, i secondi come “anti-realisti”. Il motivo è semplice: un contratto non potrà mai essere stipulato da una moltitudine di contraenti, cosicché non esiste nella realtà e bisogna inventarselo nell’anti-realtà.
    La natura non ha un’etica, esattamente come i giochi. Per questo che i “realisti” sostengono lo “stato ludico” in contrapposizione a quello etico.
    E qui si comprende un altro aspetto dell’ “anti-realismo”: per costoro lo Stato (ovvero un’entità fittizia) assume rango di soggetto etico. Per i realisti solo l’individuo (entità reale) puo’ assumere rango di soggetto etico.
  31. Potere e libertà di Alessandro Passerin d'Entreves
    • intro
    • Perchè e quando obbedire? Il tema dell obbligazione politica rifiutata dal giuspositivismo avalutativo come troppo carica di valori
    • il diritto nn puo' nn avere una base morale. mito dell'avalutatività
    • anche l'utilitarismo è un'etica
    • lo stato nn si regge sulla pura forza. legalità e legittimità
    • l'eredità intellettuale dell allievo miglio
    • cap1 perchè obbedire?
    • giuspos: domanda insensata per un filosofo del diritto
    • giuspos: conta il come nn il xchè. conta l empiria: gli uomini obbediscono, punto. il problema semmai è come farli obbedire.
    • value clarification: depuramento dai valori. contro: il vero chiarimento è chiarire i propri valori
    • il probl del valore è un probl irrazionale: perchè devo obbedire all'arbitro?
    • l attacco del marxismo: problemi di sovrastruttura
    • berlin: l'argomento del linguaggio: diritto, libertà, giustizia saranno sempre termini carichi di valore
    • arg. della tradizione: tutta la tradizione del diritto è priva di senso? dal critone in poi.
    • il giusnat abbassi la mira: non prove ma ragioni.
    • il giudice che applica una legge che non condivide. obbligo morale di secondo grado.
    • argomento della legittimità: bisogna distinguerla dalla legalità
    • la compliance è decisiva.
    • cap2 a chi obbedire?
    • aristotele: allo stato organizz. finale perfetta
    • cristiani: a dio. il quadro alterato.
    • mito dell avalutatività e mito dell'empirismo assoluto
    • il profitto del più forte come norma suprema. realismo:machiavelli mosca pareto
    • autorità potenza: da sempre significato diverso
    • bandito (pura forza9 saggio (pura compliance) poliziotto (intermedio)
    • kelsen: stato e diritto si identificano. guardiamo agli stati che funzionano per capire cosa funziona.
    • giuspos: una norma è valida se emanata con sovranità. ma qs non significa dovere di obbedienza.
    • validità: dal ragionamento morale al mito dell avalutatività
    • lo scrutinio interiore dello stato
    • la filosofia politica nn puo' che essere filosofia morale
    • hobbes, l arcipositivista: è preferibile uno stato allo stato di natura? il ns risponde eccome
    • cap3 legalità e legittimità
    • tiranno: chi esercita un potere infondato
    • tesi: non si puo' separare la legalità dalla legittimità
    • weber: legittimità carismatica tradizionale razionale
    • weber: razionale implica legalità. quindi per lui legittimità e legalità qui si identificano.
    • la legalità è una descrizione. neutralità dei valori
    • continente: la legge come atto deliberato
    • continente: la scienza giuridica è formalismo
    • continente: la giustizia è conformità all ordinamento
    • kelsen: stato=diritto. ma allora ogni stato è uno stato di diritto. forza=giustizia. si giustifica il fatto compiuto
    • ma allora il diritto naturale è la sola forma di legittimità che resta
    • rule of law non è legalità
    • giusnat: il diritto nn è volontà ma un modo di sentire e di agire
    • cap5 libertà politica
    • è possibile definire la libertà politica in modo scientifico?
    • paradosso: nn ha senso discutere in modo avalutativo se la democrazia rende più liberi della dittatura.
    • analiticamente la lib politica si identifica con la lib sociale
    • cap7 manzoni e beccaria
    • condanna della tortura. perchè? perché lede la dignità umana.
    • e i giudici che nei periodi precedenti l'hanno applicata come vanno giudicati? qui manzoni e beccaria si dividono. beccaria vede le conseguenze manzoni il principio. vuole salvare la morale
    • manzoni tortura e colonna infame
    • manzoni: rafforzare l uomo non la legge
    • manzoni: un cristiano non potrà mai addurre a sua difesa che gli è stato ordinato
    • cap8 mosca
    • radici dell antidemocrazia. le ciacie sulla libertà
    • contesto: la delusione post unitaria
    • la salvezza: una buona èlite
    •  cap11 laicità
    • liberalismo e laicità non sono la stessa cosa
    • la laicità non è fenom universale ma det. storicamente e geograficamente: i paesi latini
    • la parola è forgiata dalla chiesa cattolica
    • storia: i molti meriti della laicità (per un liberale)
    • manzoni: il principio di libertà religiosa affonda nei vangeli (la laicità è un orpello)
    • difetti della laicità: stato/dio. una metafisica dello stato
    • croce: due fedi due religioni: una benefica, la laicità, l' altra venefica è sorpassata.
    • lo stato totalitario del 900 smonta le illusioni
    • acton: proprio lo scontro tra laici e religiosi ha regalato molte libertà agli anglosassoni. per qs che la libertà religiosa è preferita alla religione laica
    continua
  32. L'ordinamento occulto - fino a intro
    • Prefazione
    • Dietro la legge italiana c è una seconda legge, perchè. Quando la legge è ambigua o cervellotica si stabiliscono delle consuetudini
    • Ij processo è fisiologico in regime di common law ma patologico da noi dove una legge scritta esiste pur sempre e una sua ripresa che tradisca i precedenti sempre possibile.
    • I guai del pragmatismo: obiettico la pace sociale anzichè la cergezza del diritto
    • Sdoganato il principio x cui la legge nn è uguale x tutti. Come? Facendo credere che si privilegiano i più deboli.
    • Introduzione
    • La pace sociale come nemica dell astrazione del diritto
    • Ordinamento occulto: troppe leggi nessuna legge
    • Visione concertativa: le leggi vengono contrattate coi poteri forti: i sindacati.mimpossibile mantenere astrattezza
    • Mani pulite: l improvvisa applicazione rigorosa. Peggio che andar di notte.
    • Legalità vs diritti individuali. Nel secondo casoni diritti preesistono alla legge, nel primo sono creati dalla legge
    • Negli usa il giudice può disapplicare la legge (controllo diffuso di costituzionalità). In europa invece è il politico che garantisce
    • In europa le costituzioni sono lunghe dettagliate concrete con un rapporto asimmetrico tra pa e privati.
    • Storia:l unificazione richiese una pletora di leggi speciali
    • Esempjo deprimente: la sentenza del 1999: il risarcimento degli abusi pa nn è dovuto se esistono esigenze di spesa.
    • Collusione parlamento pa: leggi provvedimento.
    • La fumosa categoria dell interesse legittimo: un modo per proteggere il cittadino contro la pa ma anche di negargli piena tutela con l interesse soggettivo.
    • Il privato italiano? Solo una toppa sul pubblico.
    • La pri atizzazione senza diritto asimmetrico (autoritario): aumenta un relazionalismo deleterio.
    • Il federalismo? Una ofinanza locale essenzialmente derivata. Un mischione con responsabilità vaghe e ripartitetra i livelli.
    • Pace sociale: nei paesi più avanzati un risultato indiretto delle leggi. Negli altri un risultato diretto delle regole.
    • Se la pace sociale diventa un ossessione a pagare è la certezza del diritto.
    • Cap1
    • Diritto: 1 norme primarie (di comportamento) e 2 secondarie (potestà coercitica. 2: violazione primarie ma anche obiettivi.
    • Cosa giustifica il potere pubblico? 1 contratto sociale (tradizione anglosassone) 2 attribuzione (divina o popolare).
    • Potere applicativo delle regole di comportamento vs potere gestionale x raggiungere dei fini
    • Costituzioni flessibili (continente) vs principi rigidi della common law
    • Costituzione americana: fissa su carta i principi common law.
    • Anglosassoni (contratto): il potere principale è applicativo: giustizia. Continente (attribuzione): il potere principale è gestionale.
    continua
  33. Principles of a free society di Richard Epstein
    • Abstract
    • L individualismo conviene... e se proprio nn convenisse sempre la libertà merita di essere barattata x un pò di verità
    • Progetto: riconciliare utilitarismo e diritti naturali per unirsi nella battaglia contro il giuspositivismo
    • La natura cico segna un individuo egoista, lo stesso che postula l utilitarismo. Darwin ispira sia il giusnaturalista che l utilitarista
    • La natura ci orienta verso l universalismo (diritto romano). Anche l utilitarismo batte quella strada.
    • La famiglia è il luogo dove finisce il nostro egoismo.
    • Socializzazione del talento: utilitarismo e naturalismo vs equità
    • Distinzione tra norme legali e norme sociali. Efficienza solo delle seconde: nn coercitive. Certe e flessibili al contempo.
    • Domanda del naturalista: la norma è conforme alla natura umana?
    • Domanda dell utilitarista: la norma produce benessere?
    • Domanda del positivista: la norma è formalmente corretta?
    • Presupposto del positivista: esistono problemi di coordinamento (dilemma del prigioniero) superabili solo con l istituzione di una sovranità unica. Ma spesso le norme sociali sopperiscono e realizzano autonomamente il coordinamento
    • Contro i positivismo 1 a volte la norma sociale supera il coordinamento 2 c è una chiara relazione tra norma sociale e una buona (che funziona) norma giuridica
    • Austin e hart hanno difeso la distinzione tra legge e consuetudine. Contro di loro: entrambe mirano a superare problemi di coordinamento.
    • Hart: la legge riguarda tecnicismi la cosuetudine la sostanza. Eppure c è un ampia sovrapposizione tra legge e cosuetudine.
    • Hart: la legge nn implica moralismi. Nei fatti la legge contro l omicidio è sentita come una legge morale
    • Hart: la violazione morale merita solo un appello alla coscienza. Sbagliato: verso la divorziata c è ostracismo ecc. Spesso la reazione va ben al di là dell appello alla coscienza.
    • CAP1 offre una difesa conseguenzialista del laissez faire.
    • CAP 2 si occupa dell interazione tra norme legali e norme sociali. Il principio dell associazione volontaria.
    • CAP 3  si occupa del principio del danno distinguendo tra danno da competizione e danno da rapina. Il danno è meglio considerato da un ottica di welfare piuttosto che da un ottica di diritti naturali.
    • CAP4 si occupa di paternalismo, il diritto a ricevere uncompenso se evito che tu ti faccia del male. È un eccezione poichè se ti faccio un dono nn ho diritto a riceverne uno in cambio. Questa tradizione del contratto immaginario scaturisce dalle regole del contratto sociale.
    • CAP5 Si occupa di redistribuzione, il tallone d achille del liberismo. In realtà liberismo e generosità spesso si sposano. Inoltre lo stato può agevolare la generosità privata, magari tramite deduzioni ecc.
    • CAP6. meritorietà dei beneficiari della generosità.
    • CAP7 confini forti e chiari fanno vicini felici
    • CAP8 co tro i diritti multipli che scalfiscono l assolutezza del diritto di proprietà. Contro l abuso di coase che per implementare i diritti finisce x metterli a rischio e stravolge il senso di giustizia
    • CAP9 10 beni pubblici. Quali meritano?
    continua

Mircea Popa
World Politics, April 2015, Pages 313-352
Abstract:
Eighteenth-century Britain displayed patterns of corruption similar to those of developing countries today. Reforms enacted in the late eighteenth and early nineteenth centuries eliminated many of these patterns. This article develops a theoretical argument that seeks to explain why the British elite enacted anticorruption reforms and provides evidence using a new data set of members of the House of Commons. The author argues that the shock that pushed the British elite from preferring the old corrupt regime to preferring the reformed one was an increase in government spending and a corresponding increase in the costs of tolerating corruption. Features unique to Britain allowed the reformist outcome to emerge and illuminate why such an outcome is difficult to achieve in general.

Etica e diritto

La teoria della legge naturale è spesso accusata di mischiare etica e diritto.

In realtà è ben vero che in queste teorie etica e diritto spesso si sovrappongono, tuttavia molto mneno di quel che si potrebbe pensare, spesso, infatti, il ruolo dell' etica nel diritto naturale è "meta".

In altri termini, esiste un' etica delle procedure con cui si forma il diritto, anche se l' esito di queste procedure è formale.

Esempio: la regola che ci impone di tenere la destra quando viaggiamo non ha un contenuto etico e non puo' essere giudicata sulla base dell' etica, tuttavia, la procedura seguita nel fissare quella regola ha un suo contenuto etico e puo' essere giudicata in base a quello.

Adamo ed Eva

Adamo ed Eva

Nel racconto biblico si evince un' inferiorità della seconda. Locke fa notare che 1) entrambi sono creati ad immagine di Dio e 2) entrambi sono dotati di ragione. Questo è sufficiente, secondo Loke, a sancire un' eguaglianza sostanziale e una differenziazione che si limita ai ruoli.

venerdì 10 aprile 2015

Adozioni

Adozioni

  1. Senza mercato l' adozione si paga con: 1) coda 2) razionamento 3) mercato nero. Si paga in natura, nei primi due casi, ma si paga.
  2. Rifiuto del mercato: "i bambini non si comprano". In realtà si comprano i diritti e i doveri genitoriali.
  3. Rifiuto del mercato: "i bambini non sono coinvolti". In realtà non scelgono neanche i genitori adottivi.
  4. Rifiuto del mercato: "mercificazione" (l' idea di ambino è svilito). L' esperienza nega, per esempio nel caso della prostituzione: laddove esiste appare comunque nettamente distinta dal sesso con la persona amata.
Continua

Verginità e anelli di fidanzamento

Verginità e matrimonio

  1. La verginità è sempre stata un valore perché la donna facile era particolarmente "costosa" visti i costi di una paternità incerta.
  2. Essere sedotte era particolarmente costoso e si faceva fronte a questo inconveniente con il matrimonio riparatore.
  3. Altra soluzione: la promessa di matrimonio.
  4. Altra soluzione: l' anello.
  5. L' anello declina con l' avvento degli anticoncezionali e i conseguenti bassi costi del tradimento.
Continua

Perché e come punire l' adulterio


Perché certe leggi sul sesso:
  1. Asimmetria nella punizione dell' adulterio: poiché la paternità è incerta, il costo dell' adulterio femminile è più elevato.
  2. Perché è punita la fornicazione? Per proteggere le donne che intendono avere figli e sposarsi alzando il prezzo del sesso senza impegno

Merito o fortuna?

C' è chi crede nella fortuna (lotteria dei talenti) e chi nel duro lavoro. Voi che ne pensate?

A complicare la faccenda c' è il fatto che "credere nel duro lavoro" aiuta a lavorare duro.

Penso che il duro lavoro conti ma a sua volta la predisposizione genetica influisce anche su questa attitudine.

Forse il fattore esterno che più incide è la capacità di motivarsi, in questo senso la competizione è un fattore decisivo.

Contracezione Ogino knaus


La contraccezione Ogino è più razionale di quel che si pensi.
  1. E' raccomandata dalla Chiesa cattolica ma i critici l' accusano: è inaffidabile, moltiplica i figli (specie quelli non voluti) che sono poi causa di povertà. Secondo i critici la CC ha gravi responsabilità in merito.
  2. Tuttavia, basta fare un breve calcolo per capire che una famiglia di sposi ventenni che applica il metodo Ogino (sbagliando i conti una volta l' anno!) avrà in genere circa 3 figli prima di raggiungere l' infecondità.
  3. Perché allora tanti figli in certe famiglie cattoliche? Due spiegazioni: 1) poca forza di volontà o 2) perché sono voluti. La seconda spiegazione sembra dominare.
  4. Conclusione: la soluzione cattolica, per quanto sempre criticabile, è dunque razionale: 1) con il metodo Ogino consente pianificazioni familiari ragionevole e 2) con il bando degli altri contraccettivi colpisce le relazioni extraconiugali rendendole costose.
Continua


  • metodo cattolico: 1 usare l' ogino 2 tutti gli altri metodi sono condannati
  • tesi: usare l'oginus consente una programmazione adeguata
  • 4 giorni al mese con 1 prob su 4 (e alcuni di qs giorni molto sotto)
  • chi programma attentamente potrebbe sbagliare i conti una volta l'anno: 1 figlio indesiderato ogni 4 anni
  • altre variabili: fertilità in declino dopo i 35. niente figli da incinte. scarsa fertilità al nursing. 
  • conclusione: 3 figli dai 20 ai 40.
  • utilità del bando:  zero figli fuori dal matrimonio. risolto il principale problema sociale
  • perchè allora tanti figli tra i cattolici? 1 errori/scarsa forza di volontà 2 voluti
  • giustif aborto e contraccettivi: meno gravidanze indesiderate
  • dopo legalizzazione e disponibilità: aumento delle gravidanze indesiderate. evidentemente erano desiderate.
continua




Perché il matrimonio? (capitolo 13 di law and order)

#caplan famiglia

Perché il matrimonio? Perché tanti divorzi? Perchè tanti figli illegittimi? Perché così pochi figli? Spiegazione economica:

  • Nelle relazioni personali i sunk cost sono elevati. Le relazioni intime sono difficili (costose) da sciogliere cosicché il fatto che durino una vita è un vero affare.
  • Sunk cost elevati creano monopoli bilaterali e la contrattazione in questi casi è altamente costosa (la curva dei contratti è amplissima perché entrambi i contraenti non possono fare a meno dell' altro).
  • In casi del genere meglio un contratto unico a lungo termine che cento contratti da rinnovare continuamente.
  • Il matrimonio è proprio un contratto a lungo termine che sostituisce 100 contratti (economie di scala sui costi di transazione). Interagire con una persona di fiducia (amante) è un affarone.
  • Perché tanti divorzi: un tempo il matrimonio era tra diversi (incastro), oggi è tra simili (accostamento). Disincastrare è più costoso che scostare.
  • Ma perché oggi il matrimonio è tra simili? Perché il costo del lavoro femminile è collassato: 1) elettrodomestici e 2) mercato esteso. I primi hanno un'utilità evidente, il secondo procura baby sitter, donne delle pulizie a basso costo. Inoltre procura lavori adatti alla donna (contrariamente che nel mondo industriale).
  • Poi c'è il sesso. Con il matrimonio il marito se lo assicurava per sempre. Oggi, con la pillola, il mercato della prostituzione e la pornografia, questa garanzia ha meno valore (il sesso è ovunque). 
  • Perché tanti divorzi? Altra ragione: il Timing: nel matrimonio tradizionale il contributo della donna è concentrato prima (figli piccoli) mentre quello dell' uomo dopo (carriera avanzata). Questo timing non si combina con il divorzio facile poiché incoraggerebbe le rotture opportunistiche del maschio. oggi questa esigenza cessa.
  •  Perché tanti figli illegittimi?: welfare. Le donne sono praticamente pagate per avere figli fuori dal matrimonio.
  • Perché tanti figli illegittimi anche tra chi non accede al welfare? Mortalità da parto. Prima i maschi erano in numero superiore rispetto alle donne (morte da parto), che avevano quindi maggior capacità contrattuale e si facevano sposare prima di concedere sesso. Oggi, sparita la forza contrattuale, si moltiplicano le mamme single.
  • Altra ragione: aborto e contraccezione. Oggi c' è grande offerta di sesso coniugale poiché è sterile, quindi è difficile strappare la promessa di matrimonio in cambio di sesso. La donna che vuole figli deve competere con quella che non ne vuole e puo' farlo solo abbassando le sue richieste.
  • Perché così pochi figli? Siamo più ricchi e sarebbe ragionevole averne di più! Spiegazioni egoistiche: 1) la donna è più potente e vuole meno figli (non sembra vero) 2) le pensioni sostituiscono i figli (ma anche prima i figli erano un investimento in perdita) 3) contraccezione (ma il calo si è avuto ben dopo la disponibilità dei contraccettivi).
  • Perché pochi figli? Spiegazioni basate sull' invidia: 1) esiste un trade off tra qualità e quantità: noi non vogliamo essere migliori dei nostri genitori ma migliori dei nostri colleghi, il che non puo' essere avendo molti figli!
  • L' invidia è un egoismo a breve termine, se allunghiamo i termini le conclusioni divergerebbero: i costi dei figli diminuiscono e il godimento aumenta.
Continua

Egalitarismo e prioritarismo

Confutazione filosofica dell' egalitarismo e del prioritarismo.
  1. Tre mondi: 1) A: 1milione di persone con utilità 101 ciascuna; 2) A+: 1milione di persone con utilità 102 ciascuna più 1milione di persone con utilitù 1 ciascuna; 3) B: 2milioni di persone con utilità 50 ciascuna.
  2. A+>A in virtù del principio di Pareto e del Principio della livella. Il buon senso ci dice che un mondo dove tutti stanno meglio è un mondo migliore. La constatazione confuta l' egalitarismo ma non il prioritarismo.
  3. A>B in virtù di tutte le teorie etiche costruite per opporsi al principio di ripugnanza. In realtà anche quelle che accettano il principio di ripugnanza concordano in virtù del principio di utilità generale. 
  4. A+>B in virtù della proprietà transitiva. Ma questa relazione confuta il prioritarismo. 
  5. Conclusione: il prioritarista deve rinunciare a Pareto oppure alla proprietà transitiva.  
Continua

giovedì 9 aprile 2015

Leggendo "Sei ricco, Coniglio" di John Updike

Tassellando il melone:
updike
  1. Lavoratori con esperienze estetiche nel week end: fu colto da una beatitudine bovina...
  2. Elettrodomestici parlanti: lo sgraziato risucchio quando si apre o si chiude la porta del frigo...
  3. La mente è un muscolo: quella dannata difficoltà di pensare alla fine della giornata...
  4. Un tenero ricordo del padre: era stato tanto gentile da morire al momento giusto...
  5. La grande verità a proposito dei morti: è che lasciano spazio...
  6. Una vita per la fabbrichetta: con quella sua vocetta stridula che sembrava una mola da arrotino, spaccava le palle tutto il tempo con consigli per la resa ottimale...
  7. In concessionaria: l’odore di auto nuova presente perfino nei depliants...
  8. In officina: la vasta pace squadrata di questo posto maschile insaporito dall’andirivieni delle ragazze dell’amministrazione...
  9. Il boss guarda l' orizzonte: mentre se ne sta lí nella sua propria pelle, conscio dell’ombra che si getta alle spalle...
  10. Dal sarto: centoquattro di vita, ha cercato di dirgli il commesso di Kroll finché lui non ha tirato in dentro la pancia e l’uomo, con estrema riluttanza, ha stretto un po’ il metro...
  11. Il Tempo del Maschio scorre: quel progressivo recedere delle tempie...  e quando si rade, lo specchio riflette un caos di bargigli e mollezze sotto il mento, che non sopportano di essere guardati tanto da vicino...
  12. Sarcasmo: emise la solita risatina monosillabica...
  13. Tipi non del tutto affidabili: l’aria perbene e disidratata di un ubriacone redento...
  14. L' annuncio della malattia: un giorno cominciò a notarsi ancora di piú il suo teschio...
  15. Piccoli momenti di trascurabile felicità: Gesù, l' altro giorno  se n'è andato perfino John Wayne... Coniglio è felice semplicemente perché è vivo... si accontenta di trotterellare per la concessionaria mentre pensa: "questi fanatici dello stare in forma cadono secchi nei parchi come mosche".
  16. Il Direttore ha comunicazioni importanti da fare: attaccò come se parlasse col modulo sul tavolo...pronunciando con estrema cura la parola cruciale...
  17. Guardando Piero Angela in TV: si inoltrò a tentoni nella storia, che per lui è immersa nella nebbia, con una suddivisione in secoli non piú precisa. Qualche data spuntò inattesa qua e là...
  18. Il Cliente ha sempre ragione 1: non sta bene lasciare i clienti da soli a sentirsi scemi... Sono timidissimi, i clienti, peggio dei cerbiatti...
  19. Il Cliente ha sempre ragione 2: se ne sta piantato lí grosso e stolido, e Harry deve girargli attorno a passettini veloci...
  20. Scena sexy: notò il gonfiore della carne dove premono le spalline del top... mentre tremolano nelle due piccole amache del reggiseno
  21. Rinvenuto un vecchio mazzo di chiavi dietro il mobile: fra cui alcune che su questa terra non aprono piú niente...
  22. Difetti delle auto asiatiche: I giapponesi avranno tutte le virtú ma sono corti di gamba...
  23. Quando esci dalla concessionario con l' auto nuova di zecca: palpò il volante alla vana ricerca del clacson...
  24. Corteggiamento: ha paura di spaventarla, e di distruggere anche la propria vibrante eccitazione di fronte a una possibilità ancora da verificare...
  25. Il venditore di razza: si stupisce lui stesso di come la sua lingua snocciola misure in centimetri...
  26. Topologia del fascino: c’è qualcosa di sexy nelle sue palpebre inferiori, con la scarsità di sonno che le ombreggia...
  27. Pericolo giallo in concessionaria: dipendesse da me, venderei le auto americane al grossista appena entrano da noi. Non le vuole nessuno tranne i negri e i portoricani, e prima o poi si sveglieranno anche loro...
  28. Congedo tipico tra maschi all' aperitivo: andrò a vedere cos’ha bruciato Janice per cena...
  29. Rientro in casa dopo il lavoro: parcheggia e struttura nella mente la frase d' esordio...
  30. Autoradio anni 70: ragazze negre con acute voci metalliche cantano frasi insensate su una base ritmica elettrica martellante e gli piace, gli piace pensare a queste negrette, di Detroit probabilmente, i loro fidanzatini alle prese con la catena di montaggio...
  31. Cambio di stazione: la disco-music si trasforma nei Bee Gees, uomini bianchi che sono riusciti nella miracolosa impresa di cantare come donne nere. Stayin’ Alive spara il suo martellante ritmo amplificato e quello strano gemito nasale sullo sfondo...  E John Travolta... Coniglio lo considera sempre il Vinnie Barbarino dei Ragazzi del sabato sera, ma per un certo periodo l’estate scorsa gli Usa sono stati suoi al cento per cento, e non c’era figa sotto i quindici anni che non sognasse di essere scopata da un tamarro sul sedile posteriore di una macchina parcheggiata a Brooklyn...
  32. Cambio stazione: i capelli arricciati della Streisand e il suo naso ebreo...
  33. Cambio stazione (e trovi la Gruber): arriva il giornale radio. Lo legge una giovane voce femminile in tono annoiato, come se sapesse benissimo di farci perdere tempo...
  34. Sorpasso con occhiataccia: la vecchia guida con entrambe le mani ben strette al volante e sul viso l’espressione di chi si aspetta che dentro il cofano scoppi una bomba...
  35. Il borghese e il telegiornale: la sua indignazione di fronte a un pomposo finocchio che la passa liscia...
  36. Immigrazione all' angolo della strada: ragazzi scuri che pensano in lingue che usano solo loro...
  37. Mogli: ha sempre avuto la carnagione olivastra e ancora prima di luglio è già abbronzata come una selvaggia... Dal calore che emana, si capisce che ha litigato con la madre... È ricco grazie alla sua eredità e questa comune consapevolezza li tiene uniti come una particolare forma di sessualità, comoda e sorniona...
  38. Reazioni alla prima portata: avanzi e insalata, il mio menu preferito!
  39. Il Regno della Suocera: poi va nel muffoso salotto dove le tapparelle sono sempre abbassate, il regno dei musi lunghi di mamma Springer...
  40. Quando ci si prepara come si deve si è in grado di affrontare qualsiasi cosa: risponde freddo, sentendosi dentro nuovi spazi creati dal gin...
  41. Ogni tanto un diversivo è utile: Harry innesca un dietrofront e marcia in sala da pranzo, facendo fremere i vetri piombati della vetrinetta antica...
  42. Arriva la suocera!: La signora Springer scende con le sue dolenti gambe idropiche... diffida del pavimento della sala da pranzo... Quel sorrisetto infido e improvviso da commerciante...
  43. Annuncio: il nipote è fidanzato: scommetto che è nera. – Oh mamma, non tirar fuori tutti i tuoi pregiudizi! Il piccolo Arnold e gli altri telefilm di neri li guardi alla Tv, no?
  44. Liti tra donne: È pazzesco quel loro flagellarsi reciprocamente usando dei fantasmi di uomini, papà che è morto, Nelson che è via, e perfino Harry è una specie di fantasma, visto che parlano di lui come se non ci fosse...
  45. Visto che non lo cagano, sparecchia: il colapasta di alluminio piacevolmente leggero da portare...
  46. Si giunge in cucina passando per il corridoio: abitato da silenziose presenze vegetali...
  47. Ricordo del figlio sparito nei vari campus: l’ha visto diventare un liceale con un misero ciuffo di baffetti che si vedeva solo se ci batteva la luce...
  48. Il dopo-cena dei litiganti: la serata trascorre in uno stagnante crepitio televisivo misto a risentimento inespresso...
  49. Azione e reazione: quando lei si alza per andare di nuovo a riempirsi il bicchiere, lui passa sulla partita dei Phillies...
  50. Consapevolezza femminile: e in piú la morte comincia a sbocconcellarle il corpo quel tanto da farle capire che non è poi quella preziosissima coppa e che non c’è nessun superman per cui conservarlo...
  51. Infine, l' amore: un atto talmente glorioso ridotto a questo confuso raspare di due vecchi corpi, uno assonnato e uno ubriaco...
  52. Il posto delle suocere: digerisce il broncio dormendo oltre una fetta di cemento...
  53. Scoperte trascurabili: intuisce l’intelligenza in lei, ma l’intelligenza nelle donne non gli è mai interessata...
  54. I limiti della vita da scapolo: le ragazze che si tira dietro Buddy sono una buona lezione per Harry sui limiti della vita da scapolo: piccole segretarie indurite, direttrici di ristorante, ex figlie dei fiori con l’aria da streghe, code di cavallo brizzolate e seni piatti coperti di gioielli Navajo, ragazzone sovrappeso vice capo del personale in uno di quei torvi nuovi palazzi di uffici senza finestre, dove passano le giornate a gettare i tabulati dei computer nel cestino della carta straccia. Donne pescate nel dimenticatoio, gambe gessose e facce lievemente storte, come se fossero state spinte nella trentina da una brutta botta laterale.
  55. Appena dopo la prima vera esperienza: la donna stanca che diventerà si sta già facendo largo sul suo viso.
  56. In posa: con quel sorriso sbilenco per la macchina fotografica...
  57. In ascolto della moglie: accendendosi un’altra sigaretta per rendere teatrale la sua pazienza,  inclina la lunga testa con un occhio chiuso a difesa dal fumo...
  58. La storia riferita entra nel vivo: la voce scende a un sibilo cospiratorio...
  59. Segnali: forse con piccole e inesplicabili fitte come questa gli uomini cominciano a morire...
  60. I genitori riflettono sul figlio pelandrone e fuori corso: be’... in fondo è ancora all’università... "Non si direbbe", sente la necessità di urlare.
  61. Tensione al funerale: stanno litigando sottovoce: molti enfatici bisbigli da parte di Peggy, a cui Ollie risponde con stoici borbottii sempre guardando fisso davanti a sé... dopo l’ultimo furibondo bisbiglio di Peggy Fosnacht tutto si quieta...
  62. Funzioni della musica liturgica: l’organista scarabocchia gli andirivieni di una fuga per dar modo a tutti di tossire e cambiare l’incrocio delle gambe...
  63. Cerimonie: la piccola folla dei consanguinei...
  64. Parenti mal messi rivisti dopo secoli: probabilmente fa il ladro, nei momenti liberi...
  65. In fila per la Comunione: il collo muto e fragile di Nelson...
  66. Trucchetti coniugali: accende la radio per spegnere la conversazione...
  67. Il bicchiere mezzo pieno: Dio, è sempre tonta... una consapevolezza che lo consola...
  68. Incinta: quella sontuosa e lenta compostezza delle donne che non portano solo sé stesse...
  69. Vani tentativi di riguadagnare la pace: Janice segue la curva per restargli con la bocca attaccata all’orecchio...
  70. Nonna: bismamma...
  71. Quasi pronto in tavola: nel forno cuociono dei qualcosa avvolti in pancetta...
  72. Controtenore: durante l' intervallo hanno fatto cantare uno di quelli che sanno fare la voce alta come le donne...
  73. La distrazione sempre in agguato quando ascolti lo zio monologante: una rosetta in un sopracciglio che manda una sventagliata di peli nella direzione sbagliata...
  74. Predestinate: Ha già la bella andatura dritta della cameriera...
  75. Il palinsesto della suocera: a quest' ora macina lo sceneggiato su Mosè, a giudicare dall’intonazione biblica delle voci, che urlano e rombano intervallate da musica in crescendo...
  76. Giovani: si presentarono... come se si fossero appena beccati un masso sulla testa e fosse stata un’esperienza fantastica...
  77. In Sacrestia per accordarsi sul compenso del Prevosto: una versione in sordina del suo vocione da cerimonia...
  78. Vendette a vuoto: gli occhi scuri sporgenti non tradiscono alcuna consapevolezza della scortesia di Harry...
  79. Pettegolezzi interiori: tutti i peli che non ha in testa li ha sulle braccia, come fa Thelma a sopportarlo?
  80. Jitterbug: quella pausa di una battuta sui calcagni prima della giravolta...
  81. Convenevoli: la stretta di mano di Ollie è floscia, fibrosa e micragnosa
  82. Le virgole nella conversazione: si volta per rivolgergli quel suo sorriso essiccato ma stranamente perfetto, un sorriso come quelli che guizzavano nei vecchi film in bianco e nero, pudichi e sicuri di sé, un sorriso che è un filo di pura melodia e che quando era giovane doveva sembrare il tramite per una vita molto piú elevata di quella a cui si è fermata...
  83. Coca: il pfff della lattina che si apre non vale piú niente da quando hanno messo quella piastrina di sicurezza per impedire agli idioti di soffocarsi...
  84. Misticismo: Il mio pensiero sulla religione è che… che se non ne hai un poco, sprofondi...
  85. Rigenerazione: il riposino comincia a entrargli nelle ossa e si sente piú di buon umore...
  86. Il sentimento dominante: sembra che abbia nostalgia della vita mentre ancora sta vivendo...
  87. Il travaglio della gravidanza: adesso Pru scoreggia perché il bambino la scombussola tutta là dentro...
  88. L' espressività della suocera: non ha detto granché ma le è venuta la gola a chiazze e si è capito benissimo che per lei era un affare di stato...
  89. Rospi sputati: con quelle labbra chiuse frettolosamente come se avessero appena pronunciato una dolente verità e non avessero intenzione di rimangiarsela.
  90. Muri: la tappezzeria, col suo complicato disegno di cose che entrano ed escono da altre cose...

sabato 4 aprile 2015

Leggendo "Sei ricco, Coniglio" di John Updike

Tassellando il melone:

  1. Esperienze estetiche nel week end: fu colto da una beatitudine bovina...
  2. Linguaggio della casa anni settanta: lo sgraziato risucchio quando si apre o si chiude la porta del frigo...
  3. Mente come muscolo: quella dannata difficoltà di pensare alla fine della giornata...
  4. Un tenero ricordo del padre: era stato tanto gentile da morire al momento giusto...
  5. La grande verità a proposito dei morti:  è che lasciano spazio...
  6. Una vita per la fabbrichetta: con quella sua vocetta stridula che sembrava una mola da arrotino, spaccava le palle tutto il tempo con consigli per la resa ottimale...
  7. In concessionaria: l’odore di auto nuova presente perfino nei depliants...
  8. In officina: la vasta pace squadrata di questo posto maschile insaporito dall’andirivieni delle ragazze dell’amministrazione...
  9. Il boss guarda l' orizzonte: mentre se ne sta lí nella sua propria pelle, conscio dell’ombra che si getta alle spalle...
  10. Dal sarto: centoquattro di vita, ha cercato di dirgli il commesso di Kroll finché lui non ha tirato in dentro la pancia e l’uomo, con estrema riluttanza, ha stretto un po’ il metro...
  11. Il Tempo del Maschio scorre: quel progressivo recedere delle tempie...  e quando si rade, lo specchio riflette un caos di bargigli e mollezze sotto il mento, che non sopportano di essere guardati tanto da vicino...
  12. Sarcasmo: emise la solita risatina monosillabica...
  13. Tipi non del tutto affidabili: l’aria perbene e disidratata di un ubriacone redento...
  14. L' annuncio della malattia: un giorno cominciò a notarsi ancora di piú il suo teschio...
  15. Piccoli momenti di trascurabile felicità: Gesù, l' altro giorno  se n'è andato perfino John Weyne... Coniglio è felice semplicemente perché è vivo... si accontenta di trotterellare per la concessionaria mentre pensa: "questi fanatici dello stare in forma cadono secchi nei parchi come mosche".
  16. Il Direttore ha comunicazioni importanti da fare: attaccò come se parlasse col modulo sul tavolo...pronunciando con estrema cura la parola cruciale...
  17. Guardando Piero Angela in TV: si inoltrò a tentoni nella storia, che per lui è immersa nella nebbia, con una suddivisione in secoli non piú precisa. Qualche data spuntò inattesa qua e là...
  18. Il Cliente ha sempre ragione 1: non sta bene lasciare i clienti da soli a sentirsi scemi... Sono timidissimi, i clienti, peggio dei cerbiatti...
  19. Il Cliente ha sempre ragione 2: se ne sta piantato lí grosso e stolido, e Harry deve girargli attorno a passettini veloci...
  20. Scena sexy: notò il gonfiore della carne dove premono le spalline del top... mentre tremolano nelle due piccole amache del reggiseno
  21. Rinvenuto un vecchio mazzo di chiavi dietro il mobile: fra cui alcune che su questa terra non aprono piú niente...
  22. Difetti delle auto asiatiche: I giapponesi avranno tutte le virtú ma sono corti di gamba...
  23. Quando esci dalla concessionario con l' auto nuova di zecca: palpò il volante alla vana ricerca del clacson...
  24. Corteggiamento: ha paura di spaventarla, e di distruggere anche la propria vibrante eccitazione di fronte a una possibilità ancora da verificare...
  25. Il venditore di razza: si stupisce lui stesso di come la sua lingua snocciola misure in centimetri...
  26. Topologia del fascino: c’è qualcosa di sexy nelle sue palpebre inferiori, con la scarsità di sonno che le ombreggia...
  27. Pericolo giallo in concessionaria: dipendesse da me, venderei le auto americane al grossista appena entrano da noi. Non le vuole nessuno tranne i negri e i portoricani, e prima o poi si sveglieranno anche loro...
  28. Congedo tipico tra maschi all' aperitivo: andrò a vedere cos’ha bruciato Janice per cena...
  29. Rientro in casa dopo il lavoro: parcheggia e struttura nella mente la frase d' esordio...
  30. Autoradio anni 70: ragazze negre con acute voci metalliche cantano frasi insensate su una base ritmica elettrica martellante e gli piace, gli piace pensare a queste negrette, di Detroit probabilmente, i loro fidanzatini alle prese con la catena di montaggio...
  31. Cambio di stazione:  la disco-music si trasforma nei Bee Gees, uomini bianchi che sono riusciti nella miracolosa impresa di cantare come donne nere. Stayin’ Alive spara il suo martellante ritmo amplificato e quello strano gemito nasale sullo sfondo...  E John Travolta... Coniglio lo considera sempre il Vinnie Barbarino dei Ragazzi del sabato sera, ma per un certo periodo l’estate scorsa gli Usa sono stati suoi al cento per cento, e non c’era figa sotto i quindici anni che non sognasse di essere scopata da un tamarro sul sedile posteriore di una macchina parcheggiata a Brooklyn...
  32. Cambio stazione: i capelli arricciati della Streisand e il suo naso ebreo...
  33. Cambio stazione (e trovi la Gruber): arriva il giornale radio. Lo legge una giovane voce femminile in tono annoiato, come se sapesse benissimo di farci perdere tempo...
  34. Sorpasso con occhiataccia: la vecchia guida con entrambe le mani ben strette al volante e sul viso l’espressione di chi si aspetta che dentro il cofano scoppi una bomba...
  35. Il borghese e il telegiornale: la sua indignazione di fronte a un pomposo finocchio che la passa liscia...
  36. Immigrazione all' angolo della strada: ragazzi scuri che pensano in lingue che usano solo loro...
  37. Mogli: ha sempre avuto la carnagione olivastra e ancora prima di luglio è già abbronzata come una selvaggia... Dal calore che emana, si capisce che ha litigato con la madre... È ricco grazie alla sua eredità e questa comune consapevolezza li tiene uniti come una particolare forma di sessualità, comoda e sorniona...
  38. Reazioni alla prima portata: avanzi e insalata, il mio menu preferito!
  39. Il Regno della Suocera: poi va nel muffoso salotto dove le tapparelle sono sempre abbassate, il regno dei musi lunghi di mamma Springer...
  40. Quando ci si prepara come si deve si è in grado di affrontare qualsiasi cosa: risponde freddo, sentendosi dentro nuovi spazi creati dal gin...
  41. Ogni tanto un diversivo è utile: Harry innesca un dietrofront e marcia in sala da pranzo, facendo fremere i vetri piombati della vetrinetta antica...
  42. Arriva la suocera!: La signora Springer scende con le sue dolenti gambe idropiche... diffida del pavimento della sala da pranzo... Quel sorrisetto infido e improvviso da commerciante...
  43. Annuncio: il nipote è fidanzato: scommetto che è nera. – Oh mamma, non tirar fuori tutti i tuoi pregiudizi! Il piccolo Arnold e gli altri telefilm di neri li guardi alla Tv, no?
  44. Liti tra donne: È pazzesco quel loro flagellarsi reciprocamente usando dei fantasmi di uomini, papà che è morto, Nelson che è via, e perfino Harry è una specie di fantasma, visto che parlano di lui come se non ci fosse...
  45. Visto che non lo cagano, sparecchia: il colapasta di alluminio piacevolmente leggero da portare...
  46. Si giunge in cucina passando per il corridoio: abitato da silenziose presenze vegetali... 
  47. Ricordo del figlio sparito nei vari campus: l’ha visto diventare un liceale con un misero ciuffo di baffetti che si vedeva solo se ci batteva la luce...
  48. Il dopo-cena dei litiganti: la serata trascorre in uno stagnante crepitio televisivo misto a risentimento inespresso...
  49. Azione e reazione: quando lei si alza per andare di nuovo a riempirsi il bicchiere, lui passa sulla partita dei Phillies...
  50. Consapevolezza femminile: e in piú la morte comincia a sbocconcellarle il corpo quel tanto da farle capire che non è poi quella preziosissima coppa e che non c’è nessun superman per cui conservarlo...
  51. Infine, l' amore: un atto talmente glorioso ridotto a questo confuso raspare di due vecchi corpi, uno assonnato e uno ubriaco...
  52. Il posto delle suocere: digerisce il broncio dormendo oltre una fetta di cemento...
  53. Scoperte trascurabili: intuisce l’intelligenza in lei, ma l’intelligenza nelle donne non gli è mai interessata...
  54. I limiti della vita da scapolo: le ragazze che si tira dietro Buddy sono una buona lezione per Harry sui limiti della vita da scapolo: piccole segretarie indurite, direttrici di ristorante, ex figlie dei fiori con l’aria da streghe, code di cavallo brizzolate e seni piatti coperti di gioielli Navajo, ragazzone sovrappeso vice capo del personale in uno di quei torvi nuovi palazzi di uffici senza finestre, dove passano le giornate a gettare i tabulati dei computer nel cestino della carta straccia. Donne pescate nel dimenticatoio, gambe gessose e facce lievemente storte, come se fossero state spinte nella trentina da una brutta botta laterale.
  55. Appena dopo la prima vera esperienza: la donna stanca che diventerà si sta già facendo largo sul suo viso.
  56. In posa: con quel sorriso sbilenco per la macchina fotografica...
  57. In ascolto della moglie: accendendosi un’altra sigaretta per rendere teatrale la sua pazienza,  inclina la lunga testa con un occhio chiuso a difesa dal fumo...
  58. La storia riferita entra nel vivo: la voce scende a un sibilo cospiratorio...
  59. Segnali: forse con piccole e inesplicabili fitte come questa gli uomini cominciano a morire...
  60. I genitori riflettono sul figlio pelandrone e fuori corso: be’... in fondo è ancora all’università... "Non si direbbe", sente la necessità di urlare.
  61. Tensione al funerale: stanno litigando sottovoce: molti enfatici bisbigli da parte di Peggy, a cui Ollie risponde con stoici borbottii sempre guardando fisso davanti a sé... dopo l’ultimo furibondo bisbiglio di Peggy Fosnacht tutto si quieta...
  62. Funzioni della musica liturgica: l’organista scarabocchia gli andirivieni di una fuga per dar modo a tutti di tossire e cambiare l’incrocio delle gambe...
  63. Cerimonie: la piccola folla dei consanguinei...
  64. Parenti mal messi rivisti dopo secoli: probabilmente fa il ladro, nei momenti liberi...
  65.  In fila per la Comunione: il collo muto e fragile di Nelson...
  66. Trucchetti coniugali: accende la radio per spegnere la conversazione...
  67. Il bicchiere mezzo pieno: Dio, è sempre tonta... una consapevolezza che lo consola...
  68. Incinta: quella sontuosa e lenta compostezza delle donne che non portano solo sé stesse...
  69. Vani tentativi di riguadagnare la pace: Janice segue la curva per restargli con la bocca attaccata all’orecchio...
  70. Nonna: bismamma...
  71. Quasi pronto in tavola: nel forno cuociono dei qualcosa avvolti in pancetta...
  72. Controtenore: durante l' intervallo hanno fatto cantare uno di quelli che sanno fare la voce alta come le donne...
  73. La distrazione sempre in agguato quando ascolti lo zio monologante: una rosetta in un sopracciglio che manda una sventagliata di peli nella direzione sbagliata...
  74. PredestinateHa già la bella andatura dritta della cameriera...
  75. Il palinsesto della suocera: a quest' ora macina lo sceneggiato su Mosè, a giudicare dall’intonazione biblica delle voci, che urlano e rombano intervallate da musica in crescendo...
  76. Giovani: si presentarono... come se si fossero appena beccati un masso sulla testa e fosse stata un’esperienza fantastica...
  77. In Sacrestia per accordarsi sul compenso del Prevosto: una versione in sordina del suo vocione da cerimonia...
  78. Vendette a vuoto: gli occhi scuri sporgenti non tradiscono alcuna consapevolezza della scortesia di Harry...
  79. Pettegolezzi interiori: tutti i peli che non ha in testa li ha sulle braccia, come fa Thelma a sopportarlo?
  80. Jitterbugquella pausa di una battuta sui calcagni prima della giravolta...
  81. Convenevoli: la stretta di mano di Ollie è floscia, fibrosa e micragnosa
  82. Le virgole nella conversazione: si volta per rivolgergli quel suo sorriso essiccato ma stranamente perfetto, un sorriso come quelli che guizzavano nei vecchi film in bianco e nero, pudichi e sicuri di sé, un sorriso che è un filo di pura melodia e che quando era giovane doveva sembrare il tramite per una vita molto piú elevata di quella a cui si è fermata...
  83. Coca: il pfff della lattina che si apre non vale piú niente da quando hanno messo quella piastrina di sicurezza per impedire agli idioti di soffocarsi...
  84. MisticismoIl mio pensiero sulla religione è che… che se non ne hai un poco, sprofondi...
  85. Rigenerazione: il riposino comincia a entrargli nelle ossa e si sente piú di buon umore...
  86. Il sentimento dominante: sembra che abbia nostalgia della vita mentre ancora sta vivendo...
  87. Il travaglio della gravidanza: adesso Pru scoreggia perché il bambino la scombussola tutta là dentro...
  88. L' espressività della suocera: non ha detto granché ma le è venuta la gola a chiazze e si è capito benissimo che per lei era un affare di stato...
  89. Rospi sputati: con quelle labbra chiuse frettolosamente come se avessero appena pronunciato una dolente verità e non avessero intenzione di rimangiarsela.
  90. Muri: la tappezzeria, col suo complicato disegno di cose che entrano ed escono da altre cose...